in realtà il latitante sono io, molti si lamentano di non trovarmi al 393-948-9885.
Chiamatemi piuttosto allo storico 335-392-145 (esatto, sei numeri...).
E se non riuscite a beccarmi (riunioni, ecc.), non fatevi fregare da eventuali segreterie telefoniche (non le uso), meglio un sms. Giuro che richiamerò.
PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
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14 gennaio 2008
avviso ai latitanti (nota di servizio)
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Etichette: telefono
neologismi
partendo da "catto-comunisti" fu coniato anni fa il più sintetico cattocom. Dagli Stati Uniti arrivarono i neocon; fu poi la volta dei teodem (una delle tribù del popolo dei cattodem). Inventai tempo fa lì per lì i neogiorn per illustrare il perverso uso delle virgolette da camera. Oscar Giannino ha coniato ora tassassassini (che chiamerei più precisamente tassﺣﺸﺎﺸﻴﻦ).
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Etichette: innovazione, lingua, tasse
11 gennaio 2008
Cell blog - rassegna stampa in volo
Su tutti l'editoriale di Piero Ostellino sul Corriere della Sera (''Un tuffo nel passato''): tosto da leggere, ma di grande interesse.
Sempre sul Corriere ''De Gennaro e i conti ballerini'', richiamo in prima e articolo a pag. 14, e per i patiti del gossip politico a pag. 15: ''Bordon: 'aiuto' mia moglie? No, lei è di rango''.
La Repubblica evidenzia meglio degli altri il contrasto tra Prodi e Padoa Schioppa sugli sgravi fiscali (''mancano le risorse'' dice TPS, ''le troveremo prima", ribatte Prodi). Nel frattempo è in arrivo, pare, un nuovo tesoretto, oltre alla tassazione delle rendite finanziarie.
Bel risalto dà Repubblica allo sfogo di Ilda Boccassini (''siamo diventati una corporazione, serve pulizia tra di noi''). Da non perdere assolutamente ''diciotto contro uno'', gustoso bonsai di Sebastiano Messina a pag. 8.
Irriconoscibile Arrigo Levi nel suo editoriale su La Stampa. Per controprova scambiate in alcuni passaggi Italia e Stati Uniti...
Prima pagina de L'Unità: "Il Papa attacca Veltroni".
In generale, su tutti i giornali le diverse posizioni di Ben Bernanke (Fed) e Jean Claude Trichet (Bce): il nostro si sta dando da fare per portare l'euro ben oltre il dollaro e cinquanta. No buono.
Protagonista indiscusso il reggiseno di Mez e il (i) Dna che ospita. Sta facendo cadere Cogne nell'oblio.
10 gennaio 2008
in apnea fino a domenica
All'alba parto per Roma. Riemergo domenica mattina.
Consiglio concluso mezz'ora fa, ho anticipato ad oggi il deposito di due iniziative. Chi fosse interessato le trova qui. La prima riguarda la comunicazione istituzionale, la seconda è un po' più pesante da leggere.
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Etichette: comunicazione, media, politica
9 gennaio 2008
pillole di fine anno - 5 (fine) - belle figure a costo zero
Archiviamo il 2007 attribuendo ex-aequo gli oscar per le belle figure a costo zero.
Sul piano nazionale l'indiscusso vincitore è Lamberto Dini, principe del penultimatum. Lo sottolinea oggi anche Mattia Feltri su La Stampa: Dpef, welfare, usuranti, incapienti, rendite finanziarie, finanziaria, tutti semidurissimi semicazzutissimi semiukase. Un vero capolavoro poi i famosi sette punti di fine anno (o Prodi dice si o stavolta è crisi). A guardarli bene, però, tutti con scappatoia sul retro. Gennaio era il Piave, si è spostato ieri di tre mesi, anche se l'anno resta da stabilire. In confronto Clemente è un dilettante.
Sul piano regionale l'oscar va a coloro che ci hanno tenuto a comunicare forte e chiaro che "loro" fanno beneficenza, per la precisione il 2,5% del loro emolumento, ben spalmato su più iniziative per soddisfare tutte le esigenze del mercato della bontà.
I nostri vecchi ci avevano insegnato a fare del bene senza clamore. Ognuno di noi aiuta il prossimo come meglio può, senza stoppare la sua generosità al 2,5%. Pochi hanno però il becco di farci una conferenza stampa. Così ora sappiamo che hanno destinato quasi 71,43 euro ai familiari di ognuno dei morti nel rogo della ThyssenKrupp.
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Etichette: comunicazione, politica
7 gennaio 2008
aggiornamento neoplurali
Claudio Barbaro, che rappresenta in Giunta Coni gli Enti di promozione sportiva, ispirato da camii, frighi, naili ecc. mi segnala due neologismi romani: purmi (plurale di pullman) e firmi (più di un film).
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Etichette: italiano
pillole di fine anno - 4 - alla frutta
La monnezza campana dimostra una volta di più che in Italia l'emergenza non può essere affrontata con strumenti ordinari, quali appunto sono, al di là del nome, i commissari straordinari. Dalla poltiglia civile di Giuseppe De Rita siamo in Campania alla poltiglia incivile, un melmoso brodo primordiale dove la delinquenza prospera nutrendosi di garanzie democratiche in cambio del consenso elettorale per chi legittima le sue porcherie.
Dove il potere dello Stato e quello della criminalità organizzata mirano al controllo dello stesso territorio la possibilità sono solo due: o si fanno la guerra o si accordano.
La seconda.
Questa è l'amara sintesi di certo nostro sud, diciamocelo.
Non si tratta di destra o di sinistra, a tutte e due per governare servono i voti, a tutte e due li possono garantire solo camorra, n'drangheta, mafia e sacra corona unita, il vero cancro di questo paese (e non mancano le metastasi).
La politica non funziona? Mandiamo il commissario. E con quali strumenti? Il solo potere di dare ordini ad un'amministrazione che rimane agli ordini della politica che non funziona, così fallisce e possiamo sostenere che la soluzione è tornare alla politica, e via da capo? Ridicolo.
Se la politica ha ormai inequivocabilmente optato per un accordo con la camorra in cambio dei voti (perché questo è il problema, tutto il resto è letteratura), sospendiamo la politica, tutti a casa.
Servono i militari? Allora codice e regole militari, questi gli strumenti per un commissario, non il dover chiedere sommessamente a Bassolino e Russo Jervolino e ai sindaci che si rivoltano (di qualunque parte politica siano) che, per favore, facciano finalmente quello che hanno da tempo deciso di non fare, che vedano finalmente quello che hanno da tempo deciso di non vedere. Finita la guerra si potrà tornare al diritto e alle garanzie di pace.
Reset.
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Etichette: camorra, democrazia, destra, diritti, mafia, n'drangheta, politica, sacra corona unita, sinistra, tolleranza, violenza
3 gennaio 2008
pillole di fine anno - 3
Aborto di una carismatico-ereditaria democrazia annunciata, l'assassinio politico di Benazir Buttho
smaschera la grande illusione occidentale di poter e saper esportare civiltà. In Kenya si brucia una chiesa piena di fedeli solo perché i risultati delle elezioni non soddisfano. In confronto ultimamente Ahmadinejad pare un'educanda:
a differenza di Musharraf lui l'atomica non ce l'ha ancora. Attentati in Turchia. La Cina è cresciuta anche nel 2007 di quasi l'11%, l'India dell'8%.
Il petrolio ha sfondato i 100 dollari a barile. Chavez e i nigeriani si scapezzano, Putin esulta ma riflette.
Gli effetti di tutto ciò rischiano di essere deflagranti.
Non mi sembra di respirare qui una grande consapevolezza, in fondo nel 2007 il Casinò ha incassato 714.000 euro in più (ma quanti milioni ha perso?), e, soprattutto, l'Ansa ci rincuora: "...l'azione del governo valdostano "é stata nel complesso positiva". Lo scrive il capogruppo del Consiglio Valle, Marco Vierin, in un articolo pubblicato sull'ultimo numero del periodico La Stella Alpina".
Una notiziona...
Ben oltre le veline. siamo ormai alla rassegna stampa della non stampa.
Finché le paratie stagne tengono, balliamo pure.
(ci sono volte in cui ci si sente cretini...)
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Etichette: cina, democrazia, dittatura, elezioni, energia, politica
2 gennaio 2008
pillole di fine anno - 2
Le statistiche sulla lettura sono, secondo Enrico Vaime, un eccellente indice di valutazione dell'ignoranza nazionale. Un autorevolissimo istituto di ricerca afferma che:
- nel 2007 il 62% degli italiani non ha letto neanche un libro;
- il 30% manco ne ha preso in mano uno per sbaglio;
- il 20% dichiara di non leggere poiché i libri gli ricordano la scuola;
- per il 60% la lettura è una perdita di tempo.
Dove si collocheranno parlamentari, amministratori, tutti coloro insomma che ci governano?
Fate un po' voi.
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per una casa in centro
Il blog di Clemente Mastella (per un paese al centro) non brilla certo per disponibilità ai commenti non allineati ("C'è una sola regola di navigazione qui dentro: l'educazione. Pertanto non risponderò a commenti anonimi o che contengano insulti. Inoltre non commenterò con i giornalisti, durante la giornata, le cose che scrivo in questo mio spazio").
Sono tosto scattate le controffensive: ecco il libero contro-blog Clemente Pastella (per una casa al centro). Da non perdere.
31 dicembre 2007
anche dal resto della famiglia: buon anno!
Questa non andrà in mail, è solo per blogger.
Ha ormai dodici anni, ma credo sia l'ultima che ci ritrae tutti assieme. In alto da sinistra Pilar, Laurent e Patrick. Seduto, Picabo a fauci spalancate (alle due del mattino si era stufato di quella pizzeria milanese di Via Canonica). Lyana mi assiste nel numero del domatore da circo. Non vi sfugga, nel taschino, un motorola di quella volta là (microtac?).
A grandi e piccini, buoni e meschini, santi e birichini, sacerdoti, imam e rabbini, sereni e fumantini, montanari e cittadini, volubili e mastini, venduti e adamantini, atleti e atletini, vierini e rollandini, calcioni e buffettini, tegole e cantuccini, vippometri e gramellini, giornalisti e giornalini, bilanci e bilancini, sogghigni e sorrisini, prodiani e pro-Dini, a tutti buon 2008.
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pillole di fine anno - 1
Ci casco ogni anno. Il quindici credi di avere ancora tutto il tempo, poi si deferla the big one e ti trovi su una tavola da surf a cercare di anticipare la schiuma che ti segue per soffocarti. In perenne discesa, in difficile equilibrio sull’eterna salita. Se cadi sei bollito. Più impegni cancelli, più ne saltano fuori. Seghi l’importante, l’urgente ti travolge lo stesso. Non certo una novità, ma dicembre è ancora peggio. Una brutta bronchite non aiuta, la sbatti in background per non mancare agli ultimi giorni di Consiglio, torna a massacrarti appena votata la risoluzione contro la violenza omofobica. Di nuovo a letto.
Nel frattempo non è che non succeda nulla, la politica non passeggia.
Il New York Times dice quello che tutti sanno essere vero (paese triste, in declino), ma tutti s’incazzano perché lo possiamo dire solo noi, parbleu! Al massimo accettiamo la “poltiglia sociale” di De Rita, ma che il NYT abbia il buon gusto di tacere!
Impazza sulla legge elettorale fino al 20 la polemica dei nanetti (è di Sartori la felice definizione) contro i gracili adolescenti: serve una legge che elimini i partitini e il loro potere d’interdizione, purché essa permetta che continuino ad esistere i partitini con il loro potere d’interdizione, gattopardapproccio tutto italiano. Non fa più neanche ridere. Che Zelig assuma Mastella come comico, per favore, forse riusciremmo a portarci un po’ più avanti col lavoro.
Dietro il sistema tedesco la trappola dello spagnolo con correzione israeliana, strizzando l’occhio al doppio turno alla francese.
Chi lavora per la baga rodze, chi per la baga blantze. Occhio all'aggettivo. Fini e Casini sparigliano il centro-destra, di là la vittima designata è Walter. Se Ualter va su, Prodi va giù. Mortadella rivivifica allora il metodo Evangelisti: “a Fra’, che 'tte serve?”. Per la stabilità della maggioranza basta chiedere. Paghiamo noi. Déjà vu.
Finché la finanziaria va: 97 articoli nella prima versione al Senato, 151 al secondo passaggio, maxiemendamento di oltre 1300 commi alla fiducia. Padoa Scoppia: “la manovra ne esce sostanzialmente intatta” (10 miliardi all’inizio, il doppio probabilmente in dirittura d’arrivo, per non dire delle aree grigie: gli aumenti di spesa sempre certi sono, le economie incerte).
Intanto un’inchiesta de Il Sole 24 ore piazza Aosta nella zona alta della classifica della qualità della vita. Ci sarebbe quasi da crederci, salvo che i parametri di valutazione paiono scelti apposta. Pare addirittura che tra le città che hanno il nome del sindaco che finisce per “rimod” Aosta sia la città più vivibile, più allegra e meno inquinata del mondo. Del mondo.
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Etichette: Comune di Aosta, economia, politica, sondaggi
28 dicembre 2007
trappole della rete
il giorno di Natale ho spedito gli auguri (gli stessi di qui sotto) alla mia mailing list. Lo scorso anno un bug (uno hacker?) aveva "smoderato" tutta la lista e alcuni responder automatici impazziti lanciarono un forsennato ping-pong, inondando la lista per una decina di minuti (il tempo di capire e stoppare).
Due giorni fa, presa ogni ragionevole precauzione ho dato il via alla mailing 2007 e ho premuto con trepidazione il fatidico "enter", per scoprire oggi che quasi nessuno aveva ricevuto nulla. La mia mailing era finita in una RBL (real time black list), così mi si dice, intercettata e affondata come quella di uno sporco spammer qualsiasi.
Stasera, con leggere modifiche ho rispedito il tutto. Incrocio le dita, aspetto e spero.
I pochi tra voi (pochissimi, if any) che li avessero già ricevuti l'altro ieri, saranno fortunati e riceveranno due volte i miei auguri, ammesso che io sia così fortunato da essere ora riuscito a rispedirli...
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25 dicembre 2007
23 dicembre 2007
20 dicembre 2007
euro o euri?
Speravo che con "venghi", "dichi" e "facci", aulici congiuntivi ministeriali, avessimo toccato il fondo, ma dopo "euri" e "gazebi" ci toccherà presto sentire qualcuno raccontarci di "camii", decorati con artistici "loghi", carichi di "frighi" e di "lavabi", tutti ben coperti da "naili".
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17 dicembre 2007
il presepe l'avete visto...
(click su foto per dettagli)


alla signora Ottoz
non dispiacciono
gli orsacchiotti...
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Etichette: natale
15 dicembre 2007
13 dicembre 2007
è impazzita la blogger-mayonnaise...
...e sono nuovamente sparite qui sotto le foto del post presepe. Oggi cercherò di capirci qualcosa.
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cura dimagrante
tolto le tre pubblicità Google, il banner linkato a Technorati, il banner linkato a BlogVia e quello linkato a BlogItalia. Vi pare che appropò si carichi più rapidamente? (a me no)
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12 dicembre 2007
presepe...
...qualcuno nei commenti mi ha chiesto se faccio il presepe e l'albero.
A sinistra il presepe del pigro, un solo pezzo, si sballa e s'installa in un attimo.
In alto il villaggio nordico di Pilar, qualche ora di lavoro.
L'albero di Lyana la settimana prossima.
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8 dicembre 2007
da Liegi finalmente online
Settimana prenatalizia del piccolo consigliere regionale. Lunedì mattina urgenze, il pomeriggio parte la maratona del bilancio. Chiusura giovedì sera, dopo due notturne, ed è subito Bruxelles, poi Liegi, mentre appropò incustodito si lascia cullare dai flutti e dai commenti. Domani sera riuscirò finalmente a salutare mia moglie, e già sarà lunedì. Si ricomincia. Soprattutto non lamentiamoci: fino a Natale sarà anche peggio.
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6 dicembre 2007
meditate
Costerebbe 20 miliardi di euro produrre l'uno per cento del fabbisogno energetico nazionale grazie al fotovoltaico.
Con gli stessi 20 miliardi di euro si realizzerebbero cinque centrali nucleari di nuova generazione, che coprirebbero il 30 per cento dello stesso fabbisogno.
(fonte radio24, l'altro ieri)
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Etichette: ecologia, economia, energia, tecnologia
lavoce.info
lavoce.info è proprio un bel sito, finanziato con l'aiuto dei suoi frequentatori. Pubblica acuti e puntuali interventi. Vi fa riferimento oggi Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera ("I salari piangono"). Nel suo bell'editoriale Giavazzi rimanda ad un approfondimento sulla finanziaria pubblicato da Tito Boeri e Pietro Garibaldi su lavoce.info ("Perché la finanziaria peggiora i conti pubblici"), un'analisi degli effetti perversi della finanziaria sul rapporto tra spesa corrente, inflazione e deficit.
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Etichette: deficit, finanziaria, inflazione, media, spesa pubblica, tasse
5 dicembre 2007
Cell blog - rassegna stampa in volo
Fresche del giorno per utili riflessioni:
- "l'assenteismo nell'amministrazione pubblica costa l'1% del PIL " (Montezemolo), va aggiunto che, tra i comuni, il record negativo spetta ad Aosta (notizia di qualche giorno fa).
- "gli studenti italiani sono tra i più somari e sono ulteriormente peggiorati negli ultimi anni" (inchiesta nei 57 primi paesi del mondo).
- "negli ultimi sei anni la produttività in Italia è calata progressivamente, mentre, ad esempio, in Germania è progressivamente cresciuta" (Gr1, ore 5.00 di stamane).
Articoli notevoli pubblicati oggi:
"Il ricatto dei nanetti" di Giovanni Sartori (Corriere della Sera, editoriale)
"I due centri" di Luca Ricolfi (La Stampa, editoriale e pag. 35)
"Caso Forleo, spuntano altri veleni" - P. Colonnello (La Stampa, pag. 13)
"Rendiamoli licenziabili" di Pietro Garibaldi (La Stampa, pag 35)
"Il galleggiamento non è più possibile" di Edmondo Berselli (La Repubblica, pag. 1 e 9)
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Etichette: Comune di Aosta, concorrenza, giornali, lavoro, scuola, sindacati
4 dicembre 2007
togliere o lasciare?
Per rendere più facile l'uso di questo blog, che cosa vorreste aggiungere?
E che cosa vorreste togliere? Segnalatelo nei commenti.
gadgets sulla colonna di destra da lasciare o da togliere (partiamo da sotto la mia fotografia):
1 - "here to" (link a siti con info sul blogger): togliere o lasciare?
2 - “parlamenti puliti” : lasciare o togliere?
3 - “add this blog to my Technorati Favorites” : togliere o lasciare?
4 - "Top tags" (elenco dinamico parole chiave): togliere o lasciare?
5 - “get this widget: powered by Technorati” : togliere o lasciare?
6 - “vda.it news” (autocollegamento a 12vda): togliere o lasciare?
7 - “my BlogVia Profile” : togliere o lasciare?
8 - “notizie dal web” (Apple-Google-Microsoft): togliere o lasciare?
9 - “blogitalia”: togliere o lasciare?
elenchi dei link utili (a me, in ogni caso):
11 - parenti&amici: togliere o lasciare?
12 - politica&istituzioni: togliere o lasciare?
13 - giornali&agenzie: togliere o lasciare?
14 - giornali sportivi: togliere o lasciare?
15 - sport-tv e siti-tv: togliere o lasciare?
16 - archivio del blog: togliere o lasciare?
17 - etichette del blog: togliere o lasciare?
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Etichette: blog
california fece, valle d'aosta (malheureusement) tentò di disfare
"Da oggi ogni blogger è più libero": così scriveva Vittorio Zambardino commentando un'illuminante sentenza del tribunale di San Diego (leggete qui). Zamba è un mio vecchio amico, un tempo giornalista dell'atletica, al quale, correvano i primi anni 90, inoculai il virus dell'informatica, ceppo Apple, varietà Mac. Alla corte di agorà fummo poi assieme infettati dalla varietà radicale di internet. Oggi Vittorio è responsabile dello sviluppo web di Repubblica, kata e non.
("Gli rss di google la danno oggi come notizia fresca, nei commenti mi avete segnalato che è superstantia. C'è qualcosa che non quadra anche in google. Verificate qui sotto a destra in "notizie dal web"... prima che la bica sia corretta.")
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Etichette: anonimato, blog, comunicazione, giornali, giustizia, internet, libertà
3 dicembre 2007
20.000
domattina appropò, poco prima di compiere il suo primo anno di età, raggiungerà i 20.000 accessi.
Aperto il 13 dicembre 2006, ci vollero 36 giorni per toccare i 1.000 visitatori. Nei successivi 55 (14 marzo) arrivò a 3.000. Il giro di boa dei 10.000 richiese un supplemento di 163 giorni (era il 24 agosto). Ora ha raddoppiato in soli 101 giorni.
Il vostro personalissimo cartellino? Critiche? Suggerimenti?
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Etichette: blog, comunicazione, cyberspazio, internet
il buono e il cattivo del cattivo e del cattivo
Vladimir Vladimirovic Putin ha stravinto.
Il cattivo sono le notizie su diffuse irregolarità dello svolgimento del voto, il buono è che l'affluenza al voto è stata molto elevata, tale da far ritenere che lo Tzar Putin avrebbe vinto anche senza brogli (if any). Non manca il ridicolo: oltre il 99% di consensi in Cecenia. Resta un fatto: se a noi piace poco che i rubinetti di gas e petrolio siano sulla sua scrivania, Putin ai russi piace.Hugo Chavez ha perso.
La sua riforma non è passata. Questo è il buono. Il cattivo è che ci riproverà, l'ha già detto, e con il petrolio a 100 dollari avrà le risorse per aumentare i suoi consensi. Il peggio è che, ciò sapendo, non mancherà chi cercherà di spodestarlo (anzi, farlo spodestare) prima del prossimo giro. Instabilità nella regione (in senso geopolitico...) si annuncia.
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