PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
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30 marzo 2010

leggere le percentuali o contare i voti?

Regionali, pensieri in libertà:
- penoso il livido comportamento di Mercedes Bresso dopo il risultato; un po' di sport da giovane le avrebbe insegnato a perdere da signora;
- capire dalle percentuali il "chi sale e chi scende" è impossibile, vanno presi i voti in assoluto, non le percentuali. Due esempi: il PD sarebbe cresciuto in Toscana. Falso: in realtà ha perso oltre centomila voti. La Lega è cresciuta in Piemonte. Falso: nei fatti ha perso sessantamila voti. Sono stati gli astensionisti a gonfiare e sballare le percentuali, è il loro partito il vero vincitore;
- Di Pietro ha rotto la stantia tradizione del "hanno vinto tutti", dichiarando con chiarezza esemplare che il centrosinistra è stato sonoramente sconfitto. Bravo Tonino, una boccata di aria fresca;
- certamente ha perso Gianfranco Fini: novella Penelope dovrà ricominciare da capo a tessere la sua tela;
- Porta a Porta, déjà vu: la maleducazione di Rosy Bindi è sempre più insopportabile. Che sia una quinta colonna del PDL? Ogni volta che apre bocca, il PD sanguina voti.

24 marzo 2010

bataille des rennes

Mentre le tribù (oops, Nations) della British Columbia si sono prodigate nell'organizzazione di Giochi Olimpici e Paralimpici, nel Quebec per le tribù Pat-woo-hah è già iniziata la stagione della "bataille des rennes". Qui sotto una fase della finale dello scorso anno, nel rennodromo di Baie James, dove Bum-been-ah ha conquistato il titolo battendo Thor-meant-ah.


mameli valdôtaines

Medal Plaza senza plaza (indoor plaza?).
Classifiche di squadra premiate prima di quelle individuali.
Assessori assenti chiamati a premiare.
Premiazioni contemporanee in località diverse, con generali, presidenti a assessori che sfidano il principio della non ubiquità...
Medaglia d'oro alla terza e di bronzo alla prima.
Gobbo che non legge il gobbo.
Innovazioni assolute. Riforma del protocollo?
Ma no, semplice protocollo de no s-atre, che non manca di suscitare visibile perplessità nei militari, di solito assai attenti a questi aspetti.
Il nostro inno nazionale è diventato l'ironico mms che tutti si scambiano per sottolineare quanto accaduto durante la premiazione dello slalom gigante maschile, scatenando imbarazzati sorrisini ed eloquenti quanto divertite militari occhiate.
Per una sola medaglia, e mai al momento giusto, l'inno di Mameli è stato suonato ben tre volte.
Oltraggiata, Montagnes Valdôtaines ha abbandonato la sala.
Per carità, nessuna lamentela ufficiale da parte del CISM. A campionato donato non si guarda in bocca...

17 marzo 2010

paese che vai
politically correct che trovi

All'organizzazione dei Giochi Invernali di Vancouver hanno partecipato, mettendo a disposizione il loro territorio e le loro risorse, le quattro nazioni degli Squamish, degli Tsleil-Wauhut, dei Musqueam e dei Lil'Wat, rappresentate da quattro salmoni nella scultura qui sopra (fronte e retro).
Il politically correct è d'obbligo. Non sono indians, bensì natives. Tribe (tribù) non sta bene, nel linguaggio amministrativo si usa band. Loro però si definiscono Nation. Le Nations sono più di trecento e parlano cinquantasei lingue diverse.
Molto vicini alla natura, si affidano allo spirito dei quattro animali sacri: eagle (aquila), bear (orso), whale (balena) e salmon (salmone). Chi più, chi meno, anche tutti gli altri sono abbastanza sacri, dal raven (il corvo) allo howl (gufo), dal beaver (castoro) alla killer whale (orca) ecc.
Le loro comunità sono ricche poiché percepiscono i diritti sul petrolio estratto nei loro territori. Il petrolio non è sacro ma è considerato molto utile alla Nation...
Un'anima la possiede qui però anche il mondo minerale. Lo testimonia questa "pietra intelligente" che gli Squamish hanno preteso che fosse collocata al centro del villaggio olimpico.

16 marzo 2010

grandi interrogativi

per carità, nessuno pretende di sapere chi siamo, da dove veniamo o dove andiamo, ma, almeno, c'è qualcuno che sa dirmi che cosa cazzo stiamo aspettando?

14 marzo 2010

volontari

Silvano è di Treviso e fa il volontario a Vancouver. Ha 66 anni, è qui da trenta. Paracadutista della Folgore, poi elicotterista, fin dagli anni sessanta aveva cercato lavoro all'estero. Argentina, Bolivia, Nigeria, Sierra Leone, Liberia, Norvegia, Danimarca, Oman e almeno altri dieci paesi, quasi sempre nel settore della ricerca petrolifera. Così è finito qui. Piattaforme di trivellazione nell'oceano, poi su al nord nello Yukon e Inuit, fino a Tuk Ya Tuk. Quando si è sposato ha lasciato l'elicottero per l'ala fissa, poi ha lavorato per quattordici anni alla revisione dei motori in officina per Canadian Pacific, oggi Air Canada. Alla fine è diventato specialista di ispezione endoscopica dei motori in pista (engine's proctologist, dice scherzando), per anticipare problemi di trafilaggio, stress alle pale delle turbine e presenza di oggetti o animali estranei prima del decollo. Dallo scorso anno è in pensione. Ama questo paese.
E' convinto che due più due faccia quattro.
Ha nostalgia dell'Italia ma non ci tornerebbe a vivere.

Stefania è di Ivrea e fa la volontaria a Whistler. Originaria di Affori, sposata in Canavese, adora Pila, sua suocera è di Chambave. Avrà circa trent'anni ed è qui da quattro. Ci è venuta con il marito che aveva lavorato nell'organizzazione dei Giochi di Torino 2006 e si è trasferito qui a lavorare per queste queste. Hanno preso casa a Vancouver downtown, ne sono entusiasti perché è comodo, c'è tutto, tranquillità, natura, cultura, una grande comunità italiana, i trasporti sono eccellenti, la qualità della vita è tra le migliori del mondo.
Sperano che due più due faccia cinque: hanno nostalgia dell'Italia, tra poche settimane torneranno a vivere ad Ivrea.

13 marzo 2010

niente sesso sicuro su facebook

i fatti:
- come spesso accade, ricevo su facebook da un amico un link ad un video su YouTube;
- clicco (di solito non lo faccio, ma l'amico è affidabile), la pagina risulta non disponibile, non ci penso, passo ad altro;
- un altro amico mi segnala di avere ricevuto da me un link ad un video YouYTube cliccando sul quale riceve un altolà dal suo antivirus;
- iniziano ad arrivare da molti amici sia segnalazioni che sto sparando in giro un virus, sia pressanti consigli di comperarmi un Mac, più sicuro sotto questo aspetto;
- segnalo il fatto a facebook, modifico la password del mio account e tutte le password dei miei vari account di posta, lancio tre diverse scansioni, in una parola disinfesto il pargolo e notifico il tutto sulla mia facebook-bacheca in modo che tutti siano prudenti;
- continuo a ricevere link da moltissimi amici, che evidentemente sono incappati nello stesso problema.

Apprezzo il consiglio di passare a Mac, ma non serve. In realtà ci sono passato dal gennaio del 1984, proveniente da Lisa e, in precedenza, da Apple II (sono riuscito ad evitare Apple III...). A casa, oltre al mio Mac c'è quello di Lyana, quello di Pilar e un altro di servizio. Laurent e Patrick usano dei portatili Windows, ma vivono a Roma e Rieti, abbastanza lontani... Quando tornano a casa c'è sempre un Mac che li aspetta. Ho poi un portatile linux, altrettanto ostico di Mac per i virus. Ma siccome sono un deficiente, qui a Vancouver mi sono portato un notebook con Windows 7, sia per curiosità sul post-Vista di Microsoft, sia perché in alcuni alberghi non ti puoi collegare se non con Explorer (sul quale vi risparmio ogni mio commento).
Va detto che su questo portatile è installato un antivirus quotidianamente aggiornato (Trend Micro, il figlio di PcCillin), che si è fatto fregare.
Credo però che il vero responsabile sia l'infimo livello di security in facebook, una vera tola di vermi. Ci si aspetterebbe, infatti, che, quando s'invia un messaggio interno a facebook, il suo server verifichi se contiene un virus. Il problema sarebbe così evitato.

Consiglio ai naviganti:
1 - per qualche tempo non aprite nessun link, neanche se ve lo invia la mamma;
2 - per non perdervi cose importanti verificate poi con la mamma se proprio lei vi aveva inviato un link;
3 - meglio ancora, chiedeteglielo con un'email extra-facebook (dal vostro normale programma di posta);
4 - modificate subito la vostra password di facebook seguendo la procedura che trovate cliccando su "account" (alto a destra) sulla pagina "home";
5 - cambiate tutte le password dei vostri account di posta (gmail, libero, tiscali ecc.), non si sa mai;
6 - effettuate una bella scansione di tutto il computer, lasciandogli tutto il tempo che ci vuole;
7 - valutate se è il caso di cambiare antivirus...
8 - passare a Mac non sarebbe una cattiva idea;
9 - sperate in Dio: è dal 1209 che sa scegliere i suoi...

8 marzo 2010

centomila