Sono tante, non le ho ancora selezionate. Ridondanti e prolisse, forse interessanti solo per gli addetti ai lavori e per chi c'era. Odio l'uso del flash, meglio una vita sfocata, amici, molti scatti sui loro visi, tante espressioni, scavare per trovare quella giusta. Appena posso limo, scelgo, scarto, per ora prendetele come sono. Nove album nove, nove click nove.
Chiamatele, se volete, Paralimpiadi.
PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
____________
28 ottobre 2008
en vrac
Pubblicato da
Eddy
4
commenti
Etichette: beijing, foto, paralimpiadi
17 settembre 2008
16 settembre 2008
Ghree-Mow, Dong-Zehl e il semaforo intelligente
non so se qui siano intelligenti i semafori, ma sicuramente lo sono i cinesi. Un grande display riporta di fianco il conto alla rovescia in modo che tutti sappiano quanto manca al cambio.
Il semaforo diventa rosso? Ecco che il display, rosso, lampeggia: 60, 59, 58, 57 ecc. fino allo zero, ossia quando scatta il verde. Verde diventa anche il display e lampeggia 54, 53, 52 e così via fino a quando non diventa giallo e lampeggia giallo da 6 secondi a zero quanto torna rosso e via per un altro giro. Pedoni idem.
Ovviamente da noi, con il rosso che scandisce -5, -4, -3, -2, -1 e... ...vvvia col verde, tra sgassate e martirio di frizioni parrebbe di essere a Monza, ma qui funziona.
Unico inconveniente: il sindaco di Beijing, Ghui Ghree-Mow, e il suo assessore Dong-Zehl non potrebbero ispirarsi al loro collega di Perugia, l'idolo degli amministratori del nostro capoluogo, quello che tra truffaldina riduzione del giallo e multa-camere ha moltiplicato gli incidenti e arricchito il suo comune e la solità società di Pescara titolare dell'appalto per le buste ed i francobolli, quella che si puppa 24 euro su ogni multa pagata dai cittadini (fonte RAI, direi Report...). Un mito.
Qui pare che lo scopo dei semafori non sia quello di far cassa, ma piuttosto di evitare gli incidenti. Questi cinesi sono proprio pazzi, costruiscono addirittura rotonde che fludificano il traffico anziché inchiodarlo. Pensate: riescono a svoltarvi persino i pullman, e senza alcuna manovra! Non saranno molto forti sui diritti civili, ma su quelli dei pedoni, dei ciclisti e degli automobilisti non si battono.
In cinese anche solo pronunciare APS è reato, cinque anni di campo di rieducazione.
Recidivo? Pena capitale.
Pubblicato da
Eddy
22
commenti
Etichette: APS, beijing, cina, Comune di Aosta, multe, rotonde, semafori, traffico
15 settembre 2008
niente casco, grazie
Alla guida Andrea Cicini, collaboratore dell'ambasciata per Casa Italia, destinazione un centro sportivo in un parco, dalla parte opposta del terzo anello, per disputare la partita di calcio Ambasciata contro Comitato Italiano Paralimpico.
Il Comitato ha perso 4-1, ma va detto che gli italiani sono i campioni di calcio delle ambasciate pechinesi.
Una corsa nella notte, tutta Pechino in sidecar, una vecchia Chang Jiang 750 M1, versione cinese della vecchia BMW R71 del '38. In Russia si chiamava Ural, ogni paese oltre cortina che si rispettasse la produceva a modo suo.
Niente casco, sospensioni si fa per dire, vibrazioni da tranciarsi la lingua, pelo a tutte le auto, le orecchie all'altezza delle loro ruote.
Bellissimo
Pubblicato da
Eddy
5
commenti
Etichette: beijing, paralimpiadi
da non perdere
segnalata da angelo in un commento, è una galleria di 36 stupende fotografie delle Paralimpiadi, pubblicate su boston.com.
Proprio da non perdere. Cliccare qui
Pubblicato da
Eddy
5
commenti
Etichette: beijing, paralimpiadi
10 settembre 2008
malati "leggeri"
uahlim, solitamente puntuale e acuto, mettendo in dubbio il senso stesso delle Paralimpiadi, ha così concluso un suo commento al post precedente (85.000): "Alla fine gareggiano tra loro solo i malati "leggeri", ovviamente."
Premesso che di malati non si tratta, pur rifuggendo da esagerazioni di cattivo gusto giusto per épater le bourgeois, sarei lieto che uahlim guardasse alcune foto che ho scattato l'altro ieri a questa nuotatrice statunitense, appena uscita dall'acqua, che si riveste e se ne va. Le trovate cliccando qui.
Pubblicato da
Eddy
15
commenti
Etichette: beijing, paralimpiadi
85.000
stadio gremito, un'intero quarto d'ora di assordante tifo scatenato per atleti ciechi che corrono i 5.000m.
Tanto per capirci, 85.000 spettatori che si sono comperati il biglietto.
Brividi veri.
Unico settore vuoto - o quasi - quello della stampa.
(cliccate sulle foto per ingrandirle)
Pubblicato da
Eddy
9
commenti
Etichette: beijing, paralimpiadi
6 settembre 2008
beijing
le tre passate, reduce da cinque ore di cerimonia di apertura delle Paralimpiadi, seguita da una maratona per mangiare qualsiasi cosa, che le cucine però non producevano. Ho dovuto poi fare un percorso di furbate ad ostacoli, che vi dirò, per riuscire a collegarmi ad appropò in modo diciamo "non lineare", poiché i blog qui sono oscurati dalla censura.
Il tutto dopo undici ore di viaggio da Roma a Pechino.
Sono cotto, a cuccia. Domani.
Pubblicato da
Eddy
20
commenti
Etichette: beijing, paralimpiadi
25 agosto 2008
posta da Pechino
Roberto Dujany era a Pechino, preparatore atletico della nostra nazionale di calcio, nel solco della tradizione di eccellenza di molti tecnici valdostani
di professionalità riconosciuta, apprezzata e richiesta in campo nazionale ed internazionale, dove vince la logica dell'eccellenza e del merito.
Immenso piacere mi ha fatto la cartolina che ho ricevuto da lui, di cinese quanto inconsueta forma e grafica. Grazie.
Pubblicato da
Eddy
11
commenti
24 agosto 2008
23 agosto 2008
22 agosto 2008
grandioso Alex Schwazer formato salvafidal
Alex è l'unico vero erede di Pino Dordoni e Abdon Pamich, portatore di una classe che non è solo frutto della fatica, come invece spesso nella marcia accade.
La marcia è l'unica disciplina dell'atletica nella quale i giudici, brandendo dalla camionetta heka e nekhekha, mamma e papà di tutte le palette, hanno discrezionale potere di vita e di morte, di ammonizioni e squalifiche, ma la superiorità e la tecnica di Alex Schwazer sono state tali da evitargli questi rischi.
La Fidal ha richiesto al Comune di Vipiteno di aggiungere due nomi alla sua anagrafica, arricchendola in Alex Verband Retter Schwazer.
Pubblicato da
Eddy
5
commenti
21 agosto 2008
italia-usa 1-1
filo-atlantici fino in fondo, i responsabili delle nostre staffette 4x100 non hanno voluto lasciare soli usa e gran bretagna nel limbo della squalifica.
vera solidarietà.
raccogliamo i meritati frutti del lavoro del nostro settore tecnico: squalificante? squalificati!
il paese del diritto si aggrappa però ai cavilli. più che corsi, ricorsi. vedremo.
immediato sms-commento di un amico (tecnico di velocità): "che vergogna...! X gli interessi di pochi..."
alle 16,12, da un allenatore, un mms: "Complimenti alla gestione dello sprint, ma anche più in generale a quella di tutto il settore tecnico!"
Pubblicato da
Eddy
7
commenti
brava elisa!
gli indigeni del Rio delle Amazzoni non praticano lo sport della marcia.
Sono infatti cacciatori di teste, non salvatori di teste.
Pubblicato da
Eddy
2
commenti
20 agosto 2008
19 agosto 2008
beijing's snow food
il piatto più ricercato dagli italiani
Pubblicato da
Eddy
2
commenti
Etichette: beijing, gastronomia, olimpiadi
una nuova gialappa's
Letteralmente incredibile, e sottolineo sia il letteralmente che l'incredibile, lo spettacolo di Usain Bolt nei 100 metri, che aggiorna gli interrogativi sulla velocità. Bellissimo e a noi così vicino il nuovo grande primato mondiale di Yelena, con una vena di profumo di palaindoor di Aosta, cornice dello speciale rai dedicatole ieri sera.
Godibilissima la rai. Non avendo concluso con la Gialappa's ha comunque messo su un quartetto che in quanto a comicità non ha nulla da invidiarle. Chi desiderasse un buon commento tecnico non ha che da collegarsi a Eurosport (sky 210) ed ascoltare Giorgio Rondelli, ma il cabaret abita solo su rai 2 e raisport sat, con Marco Bragagna (vedi "fermate Bragagna....!", oppure "fermate l'umorismo autistico di Bragagna"), Attilio Monetti, Stefano Tilli e il supporto di Paolo Bellino, che si conferma specialista in bellinate. Chi rimpiange Francesco Panetta ha proprio ragione.
Ultimo in Europa a chiamare Göteborg "Gotemburgo", Bragagna sta ora innovando l'olandese con il suo gustoso "Van Zail", attribuito al sudafricano (di chiara origine boera) L.J. Van Zyl. Seguirlo sulle sdrucciole assassine e nella pronuncia dei cognomi e delle città è un vero spasso.
Tutto il quartetto è super.
Micidiale "tendenzialmente la prima corsia è sempre vuota" (detto con lieve stupore). La pista di Pechino (e non solo) ha nove corsie proprio per poter lasciare la prima "sempre" vuota per tutto ciò che non sia mezzofondo. Ciò permette sia di avere otto corsie in condizioni di fondo identico, sia di evitare che nelle curve velocisti e ostacolisti debbano beccarsi la temutissima prima corsia. Strano che alla Rai la notizia non fosse ancora giunta. L'affermazione "Tutta la Giamaica, anziché da casa, ha seguito la finale di Bolt in piazza su grandi schermi o nei locali pubblici" istilla il dubbio che, a "casa", i giamaicani la tv non ce l'abbiano proprio tutti.
Inarrivabili "quando corri non devi pensare", "gara difficoltosa, è pur sempre una finale olimpica", "chissà perchè solo una via di periferia", l'eufemistico uso di "assente" per Andrew Howe, per non dire di "qui corrono tutti" (finale dei 3000 siepi). Esilarante.
Tilli osserva acutamente, durante la semifinale dei 400hs femminili, "qui le atlete sono costrette ad andare forte" (strano, alle olimpiadi...). Insiste sulle velociste: "non completano la spinta dietro", malgrado sia noto a chiunque conosca l'abc della tecnica che la spinta dietro "non" va completata, pena correre più lenti. Più maligno infine quando invia messaggi trasversali ad Ascoli Piceno sulla distribuzione dello sforzo nei 400m. Attesissima la risposta di Carlo Vittori.
Dominano insomma l'horror vacui, il terrore del silenzio, il parlare parlare parlare pur di dire qualcosa, il festival dell'ovvio e dell'inutile.
Grazie a Dio le immagini parlano da sole, e parlano bene.
Pubblicato da
Eddy
11
commenti