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28 dicembre 2007

В Правде нет известий и в Известиях нет правды

12 commenti:

  1. In valle le notizie sono raramente notizie , a meno che si parli di valanghe o incidenti stradali o esibizioni di cantanti . Questo perchè manca la verità in ciò che le fonti asservite offrono in pasto agli ingenui e la verità manca anche quando si megafonizzano fatti marginali o si comprimono quelli sgraditi al datore di lavoro politicamente schierato . Niente di nuovo sotto il sole valdostano rispetto a quanto sotto a quello caro a stalin e c. Ma è certo che in regione c'è più faccia tosta perchè i manipolatori dell'informazione girano per istrada illudendosi che non si legga la scritta SERVO DEL PADRONE che portano tatuata in fronte .

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  2. a me la situazione sembra molto più grave e deleteria di quella sopra tracciata. E' mia impressione che qui in VDA tutta la vita pubblica sia ormai sotto l'occhio e l'orecchio del Grande Fratello orwelliano. In primis questo e altri blog, quotidianamente tenuti sotto osservazione e controllo; ogni tanto a qualche incontinente scappa qualche parola, qualcuno si intrufola e fa l'agente segreto. Ma i più pericolosi tacciono. La stampa è imbavagliata o tenuta anch'essa sotto sorveglianza. I funzionari pubblici idem, soprattutto dopo la riforma 45/95(già anni fa ogni Assessore, pare, lasciasse al successore, nel cassetto, una lista con i nomi dei funzionari boni e di quelli mali). Sembra che la magistratura e il Grande Fratello comunichino ... . Se i piccoli esempi riescono a volte ad esemplificare una situazione di carattere generale, posso citare l'esempio, qui in paese, di una vecchia signora che anni fa, ingenuamente, qui davanti, in una piazza apparentemente deserta, ha avuto l'ardire di alzare la voce e di criticare un sindaco per una sua precisa iniziativa che danneggiava tutte le persone anziane (trasferimento immotivato dell'ambulatorio in altra sede più scomoda): qualche giorno più tardi ha ricevuto una telefonata anonima che l'invitava al silenzio. Non so se sia più corretto richiamare la pravda o il periodo fascista: fate voi.

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  3. ovvero il Grande Fratello (la pravda) non ci fornisce notizie (vere)e, in quelle che ci fornisce, non c'è verità. Ho tradotto bene?

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  4. Nella discussione BLOG-AUGURI DA MITZ ... del 25 dicembre sei chiamato in causa . Ovviamente la tua replica sarebbe gradita , bandendo gli slalom .

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  5. Bruno Courthoud ha perfettamente ragione e siccome io sono nel mirino dell'Union Valdotaine (E NON SOLO: anche a sinistra c'è chi ce l'ha con mé!) So perfettamente che qualcuno sta cercando di rovinarmi la Notte di Capodanno. Attenzione, però, perché noi Veri Maschi Italiani siamo più furbi di lorsignori! Buon 2008 e buona chiavata di Capodanno a tutti!

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  6. Sul concetto di notizia vi lascio una riflessione che scrissi una quindicina d'anni fa:
    "Secondo Mencken una notizia è un fatto che, pubblicato, dà fastidio a qualcuno.
    In Italia invece si pretende che un notizia sia un fatto che, pubblicato, a qualcuno faccia piacere..."

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  7. pernacchia,
    puoi ripetere la domanda?

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  8. Mah , mi sembra chiarissima la domanda : cosa pensi su quanto da me scritto nel post del 29 dicembre - ore 10.18 , presente nella tua discussione intitolata BLOG-AUGURI DA MITZ ... Che sia , facendo il verso al mencken da te citato , un post che dà fastidio a qualcuno , cioè agli azzurri valdostani , ergo a te , credo perchè devi esprimerti in politichese anzichè senza freni , come faresti con un ainu al tuo fianco su un ipotetici nagoya-sapporo dell'all nippon ?

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  9. pernacchia,
    penso:
    1 - che siamo le solite affermazioni che fai ormai da sempre;
    2 - che t'interessi di più affermarle che metterle in discussione;
    3 - che, per di più, nel commento da te citato tu non faccia alcuna domanda, per cui non ti dovresti attendere alcuna risposta;
    4 - che, se ritieni invece che una risposta no, ma un commento al commento come minimo ti sia dovuto, probabilmente ritieni il tuo commento così interessante da richiedere obbligatoriamente un commento e da consentirti di inalberarti se esso passa invece sotto silenzio;
    5 - penso invece che così non sia, e che il tuo commento sia così ossessivamente ripetitivo da non suscitare la serendipity (stuporosa attesa di cose meravigliose che dovrebbero accadere) che ritieni lecito aspettarti;
    6 - penso che tu dica sempre le stesse cose, e che perciò forse risulti, alla lunga, meno interessante e acuto di quanto tu non creda (i mantra hanno altre ben precise regole);
    7 - penso che mi sono stufato di essere attaccato come uno che non risponde. Prova con gli altri che ti hanno chiuso il forum in faccia;
    8 - penso che, purtroppo, tu accetteresti come risposta soddisfacente solo quella che ti desse ragione. Siccome però non tutti sono obbligati a pensarla come te, su certi argomenti finisci per consegnare al vento affermazioni apodittiche, unilaterali e non dimostrate;
    9 - penso che, fino a quando terrai spenta la ragione per cavalcare l'odio ideologico, non potrai far altro che dividere il mondo tra te e gli altri;
    10 - penso che la politica si nutra di mediazioni, non di una linea del Piave al giorno, e che l'importante sia una gestione per direzioni più che una gestione per obiettivi, compito, quest'ultimo, dell'amministrazione.

    La giusta direzione, la giusta tensione morale, la giusta altezza minima dell'asticella dell'etica politica, la giusta disponibilità a sacrificare il proprio interesse per quello della comunità. Solo la giusta, senza esagerare. La differenza tra perfetta e giusta è quello che devi, devi, essere disponibile a concedere agli altri. A meno che dalla tua torre d'avorio non disponga di almeno il 51% dei voti, conquistati sul campo.
    C'è un'alternativa: rivoluzione armata seguita da dittatura.
    Anticostituzionale.

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  10. Cercavo di capire quali motivazioni poni alla base di posizioni da me non condivise . Invece comprendo che ci sono argomenti per te tabù . Purtroppo riguardano le storture apocalittiche della regione , le deformazioni del reale ossessivamente ripetute con le implicazioni conseguenti . Non credo a te stiano bene . Penso invece tu ritenga di doverci passare sopra per tattica , che sicuramente va presa in considerazione , ma poi rigettata perchè in questa regione prevale un humus per cui il bianco viene accettato come nero e l'asciutto come bagnato e se uno tace nulla cambia . Parere opinabile , mentre non è accettabile il tuo dare contro a chi cerca di riportare il dibattito valdostano nel solco del reale , non per sfizio ma per il fatto che l'immaginario elevato a norma di vita crea spostati , alienati , servi . L'interesse di una comunità è di vivere il reale e non le deformazioni . Ma tu di fatto accetti di essere funzionale all'immaginario ( e illiberale ) che caratterizza questa regione . Su un fatto ti invito a riflettere : uno stato civile come l'italia ha una costituzione che garantisce i diritti fondamentali dei cittadini e questo a prescindere da quel 51% che impropriamente citi . Non si tratta cioè di ottenere il 51% dei consensi di un'opinione pubblica con le caratteristiche di quella valdostana per garantire il diritto dei residenti in valle a veder riconosciuti anche qui i fondamentali valori costituzionali , si deve invece chiarire a chi di dovere una situazione locale non nota nella sua negatività . Azione che a te non interessa , ma è doverosa . Siccome giudichi me anzichè trattare i temi veri della regione , ti imito e ti dico che il tuo conservatorismo è il peggior dispetto che puoi fare a quella che tu chiami comunità valdostana ( io rifiuto il culto di qualunque regionalismo , vivo qui perchè ci sono montagne più alte che altrove e provo pietà per chi si riconosce nello " spirito di vittoria " di chanoux ) . Io non intralcio le libertà altrui e quindi combatto chi calpesta le mie . Tutto qui , il tuo abito mentale è opposto al mio , che comunque ha il pregio di pormi al di fuori delle mefitiche panzane di un potere che a te non infastidisce . Buon 2008 .

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  11. aspettando mezzanotte sull'ansavda:
    9.08: "le sillage lancée"
    9.15: "au chef-lieux"
    9.15: "aux Porta Praetoria"
    10.17: "se sera le tour"
    10.17: "Cette dernière, crèe en 1985,"
    14.15: "douleur qui ... vient finalement dépassé"
    14.24: "les 103 chefs-lieu italiens"
    è possibile chiedere almeno, per una lingua ormai "straniera", un maggior rispetto quando viene parlata da persone (istituzionali) o scritta su organi finanziati con soldi pubblici? Ad es. vietandone l'uso (ovviamente non per legge) a chi non ne abbia una sufficiente conoscenza, in modo da non farci fare figure così meschine quando ribadiamo di essere "francofoni" e da non farci ridere dietro dal mondo francofono? Dobbiamo proprio parlare e scrivere in francese anche quando non ce n'è alcun bisogno solo oerché dobbiamo far finta di conoscere il francese?
    all'anno prossimo.

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  12. c'è di peggio, all'Ansa de no s-atre: l'italiano.
    Prova ad abbonarti ai messaggini telefonici gratuiti, è un'esperienza.

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