PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
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30 dicembre 2008

Aosta conquista i vertici della vivibilità

è lo scoop di oggi. Qualcuno vuole commentare?
Domani ci provo anch'io.

29 dicembre 2008

je regrette

blogger si era incomprensibilmente tenuto in pancia i miei auguri. Dopo cinque giorni di febbrone me ne accorgo oggi e forzo la ri-pubblicazione. Tornerò sugli auguri. Sorry.

24 dicembre 2008

amici di appropo' e inquilini della mia mailing list: Buon Natale!

…amicizia, amore per l’atletica, lo sport, la montagna, la Valle d’Aosta, il Libro, i libri, l’ironia, le domande, le risposte... passione politica, semplice curiosità o altro ancora: mille i motivi per augurarti Buon Natale e felice 2009

13 dicembre 2008

appropo' compie oggi due anni...



...sarà meglio che me ne occupi un po' di più.

2 dicembre 2008

cattiva maestra televisione

hier soir l'ineffabile Vladimir Luxuria ci ha annunciato su rai 2 che scriverà un libro transgender di favole per bambini. Un libro che nel suo intimo si sente una libra? Un libro operato o un libro travestito? Un libro senza indice o appendice, sostituiti da una pagína in più? E di questa pagína, sarà più politicamente corretto parlare di bianca e volta o di fronte e retro?
Nulla si sa del titolo. Bianca neve e i sette nasi? Transel e Strudel? La bella operata nel bosco? Addio, capuccetto rosso? Un trans che si chiama desiderio (solo per i più grandicelli)?
E poi, un libro transgender per bambini o un libro per bambini transgender? Sarebbe questa la soluzione migliore. Farebbe felici tutti i genitori di bambini transgender che non trovavano mai il regalo giusto per Natale.
La fine di una discriminazione.

dopo Alitaglia, itagliano...

Chi stava in aeroporto a Caselle domenica pomeriggio, sui monitor disseminati nell'area partenze, che trasmettono uno di quei tg permanenti, anchorman e immagini sugli avvenimenti sopra e, sotto, titoli scorrevoli delle ultime notizie, avrà notato il ripetersi di: "Berlusconi definisce Di Pietro un signore violento e calugnatore".
Chapeau.

26 novembre 2008

Alitaglia

la risposta di Fantozzi ai sindacati: Alitaglia...

ancora lei

Erba: se Rosa e Olindo sono innocenti, che sia stata la Franzoni?

24 novembre 2008

68.000

leggo in questo istante che le visite su appropo' hanno raggiunto il numero di 68.000. Un numero magico, mi ricorda tante cose. Era la sigla del microprocessore Motorola, che fece il suo debutto sul primo Mac, nel gennaio del 1984 (mamma Lisa scomparve prematuramente nel metterlo alla luce). La sua gestione della memoria, lineare anziché a pagine, lo destinava naturalmente alla grafica e allo scontro con Intel e il Dos 2.0 del Pc Ibm (Windows era ancora da venire). Il suo profumo di PARC ci fece sentire diversi. S'innamorò di lui perdutamente Amiga, ma, memore delle guerre di corsa, il Commodoro si oppose all'unione. Poi fu Power Pc e infine Intel. Per i nostalgici, "purtroppo".

drôle

di solito te le vedi al tg regionale dopo pranzo, poi te le rivedi prima di cena, poi te le risenti solo in voce la mattina successiva al gr delle 7.20. E spesso non solo. Diciamo che la ridondanza e il riutilizzo delle notizie non spaventa la Rai regionale.
Ho perciò trovato strano, stamane, il silenzio tombale del gr del mattino sul Congrès dell'UV di ieri. Nessun cenno al risultato del mano a mano tra Ego e Dino.
Drôle.

23 novembre 2008

el culebrón - nuevo episodio

tra il 17 e il 21 novembre, mentre La Stampa si interrogava sul dilemma "pubblichiamo o non pubblichiamo la replica di quel rompicoglioni di Eddy Ottoz", avevo chiesto un parere ad alcuni amici giornalisti professionisti valdostani, anticipando loro privatamente il contenuto della mia lettera.
Ecco alcune email ricevute mercoledì 19 (mantengo la riservatezza sui nomi):

1 - "avevo letto e mi chiedevo se avresti accusato il colpo in silenzio... per fortuna mi hai smentito. Spero di vedere la lettera pubblicata, ma ne dubito. Ormai la quantità di merda è trasversale: tocca tanti ambiti, non solo quello deontologico, ma perfino quello penale. Questa volta hai ragione tu, è il caso di andare fino in fondo. Anzi, ti consiglio di chiedere la pubblicazione della precisazione ai sensi della legge che individua anche tempi ridotti ed, eventualmente, di procedere con ricorso all'Ordine."

2 - "Come ti ho detto per telefono, mi sembra che vada bene, anzi, molto bene."

3 - "ho letto la lettera... Che dire, hai colto molti bersagli! Certo metti a dura prova il caporedattore che ha scelto un nuovo collaboratore con tali referenze :-) Sono curioso di vedere se la pubblicano e con quale risposta."

4 - "Non avevo letto la stampa del 12 (ero fuori valle), ma avevo visto il tuo post. In realtà, condivido (la posizione del...) l’Eddy 1. Mettersi a discutere con un cretino, con quel che segue. Parla un esperto in materia. Ma la lettura della tua risposta mi ha fatto ridere fino alle lacrime (quella del scendi la monnezza ecc. è grandiosa e veramente insultante, proprio come deve essere una risposta a un simile articolo, tanto valdostano non solo nell’approssimazione del linguaggio, ma soprattutto perché allusivo, fumoso, velleitariamente diffamatorio). Quindi il mio consiglio è di tenere il punto: tanti capiranno la tua risposta, ma pochi l’apprezzeranno, mentre molti la troveranno presuntuosa e arrogante, massime nella massa di cerebroxxxx che siedono in Consiglio regionale e in altri circoli dirigenziali – ti immagini Xxxxxxxxxx preso dal subitaneo terrore che le espressioni che lui usa abitualmente possano essere un giorno pubblicamente derise? Pochi l’apprezzeranno, ma quei pochi te ne saranno profondamente grati. Soprattutto per aver dimostrato che si può reagire a questa purea di deficienti che ci ammorba l’esistenza e che tanto più pretende quanto meno conosce."
(A proposito di Xxxxxxxxxx, ricordo un simpatico comizio off-Broadway della campagna 1998, in cui Yyyyyy Yyyyyy, per redresser la barre fino a quel punto troppo axé sul francese e sul patois, esordì con un magistrale "In giro per tutta la Valle ci stanno vilipendo...", e, dopo una sapiente pausa retorica, concluse: "...ma non ci lasceremo soccombere.")Altri mi avevano scritto subito dopo la pubblicazione dell'articolo di Assanti e senza aver ricevuto l'anteprima della mia risposta (il secondo non è un giornalista):

"catechizza eddy catechizza..."

"Mah, ho letto la cosa. Da un lato l'articolista non commenta ma riporta solo delle dichiarazioni del Vuillermoz che sembrano più contro i predecessori che contro di te. Si parla di un "sermone" ammettendo che la cosa è riportata dal Vuillermoz per "sentito dire", a dire il vero, e senza citare bene la fonte del suo "sentito dire". Per simmetria io preferirei una replica fatta con un'intervista rilasciata allo stesso articolista, che non con una lettera che sa tanto replica piccata. Così salveresti anche la faccia all'articolista. Sulla libertà di stampa, alla faccia della libertà di stampa un giornale è libero di ascoltare anche solo una campana. Ciao"

Rispetto tutte le opinioni, ma vorrei capire dove Assanti ammette "che la cosa è riportata dal Vuillermoz per "sentito dire"". Nell'articolo che ho letto io non ne trovo traccia.

Nel frattempo ho scritto ieri a La Stampa una nuova replica, questa volta alla controreplica di Assanti. Accetto il veleno nelle considerazioni personali, ma ribatto e ribatterò ad ogni espressione falsa o volutamente fuorviante.

22 novembre 2008

go morra...!

20 novembre 2008

el culebrón

n'ata nuttata s'est écoulée, n'ata matina senza pubblicazione della mia replica su La Stampa.
La telenovela, soprattutto il thread di email e sms con la premiata ditta, si sta facendo divertente.

19 novembre 2008

attendons demain



da lunedì pomeriggio un bel braccio di ferro con i vertici della locale redazione de La Stampa.
Pubblicare o non pubblicare la mia risposta?
Ognuno ha i suoi Assanti in paradiso.

(a proposito, per chi se lo fosse perso, ecco l'articolo)



con queste orecchie

"...la moralità non è una categoria della politica..." (Villari lunedì mattina al gr1 delle otto).
Si parlava di vigilanza Rai, ok, ma c'è un limite a tutto.

12 novembre 2008

quel noble langage...

"Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza."
E' la prima legge del dibattito, secondo Arthur Bloch, per la quale non dovrei rispondere alla merdaccia spalmata oggi sul sottoscritto su La Stampa, dove il poliedrico Fulvio Assanti raccoglie le deiezioni verbali di un personaggio tristamente noto qui su appropo' per i suoi periodici etoniani interventi.
Sto ancora riflettendo sull'opportunità di scrivere o meno due righe al giornale, non fosse altro che per difendere l'onorabilità dei consiglieri i quali per quattro anni hanno proposto, condiviso, discusso e infine partecipato ad ogni decisione, per sentirsi oggi in pratica definire e trattare come dei proni yesmanquacquaracquà.
Nel frattempo, tra adempimenti formali, assemblea elettiva Fidal di sabato, salto a Roma ieri per la presentazione dei dati Censis, problemi a Fiumicino che vi lascio solo immaginare, mi sono letto qualche libro. Consiglio "Il ritorno del principe" di Saverio Lodato e Roberto Scarpinato, "Viaggio in un'Italia diversa" di Bruno Vespa, "Sinistrati" di Edmondo Berselli e "Evasori" di Roberto Ippolito. Assieme a "Mediocri" di Antonello Caporale, che sto addirittura rileggendo, tutti, per un motivo o per un altro, meritano di essere letti. E' un periodo, questo, in cui la produzione di saggistica politica è assai rigogliosa e interessante. Sto cercando "L'Università truccata" di Roberto Perotti, vi farò sapere.
Ho lo scanner scollegato (ennesimo overhaul della mia postazione informatica), domani provo a mettervi su l'intervista di Willonzo (suggestivo nickname freudiano, evocante rime baciate) e qualche copertina.
Bonne nuit.

5 novembre 2008

Barack Obama: le compte est bon

2.45: si considera definitivo il successo di Obama in Pennsilvania
3.21: fox tv (repubblicana) dà per perso l'Ohio per McCain
possiamo andare a dormire.

4 novembre 2008

mica poi così male

ieri un fastidioso tifo giornalcalcistico ha sporcato la bella vittoria di Lewis Hamilton nel campionato mondiale piloti di F1, e la vergogna continuava stamane: un paio di giorni e chissà che cosa si scoprirà ancora su Glock. Oggi Barack Obama diventerà Presidente (almeno personalmente spero) e tutti i sondaggi paiono annunciarlo. La telenovela della metamorfosi di Alitalia in Cai e la vergognosa prova che sta dando di sé la corporazione dei piloti, comunque vada, firma o fallimento, rappresenterà un punto di svolta (di sveglia?) per questo paese. Il trenino di GardaCogne va in procura, ovviamente a prescrizione garantita, la funivia di punta Helbronner costerà 100 anziché 50 milioni (ma 100 basteranno poi?). Del CSV sono tutti soddisfatti, lo garantisce l'Ipr-Università de chez-nous. Di più: con lo stesso criterio, su una scala da uno a dieci, su cento abitanti di Aosta, ben 120 danno un bell'undici al loro Comune. Miracolo dei sondaggi.
In fondo, non va poi tutto così male.

28 ottobre 2008

en vrac

Sono tante, non le ho ancora selezionate. Ridondanti e prolisse, forse interessanti solo per gli addetti ai lavori e per chi c'era. Odio l'uso del flash, meglio una vita sfocata, amici, molti scatti sui loro visi, tante espressioni, scavare per trovare quella giusta. Appena posso limo, scelgo, scarto, per ora prendetele come sono. Nove album nove, nove click nove.
Chiamatele, se volete, Paralimpiadi.

pensatela come volete...


...ma soprattutto non perdetevi questo...

27 ottobre 2008

venghino pure, signore di fuori...

da tempo immemorabile il Trofeo 7 Torri (fotoalbum), staffetta podistica che si snoda nel centro di Aosta e chiude la stagione valdostana all'aperto, era appannaggio degli atleti "di fuori". Tradizionali big competitors in campo femminile la Comense 1872, il Cus Torino, L'Atletica Valsesia ecc.
Per la prima volta tre atlete di casa, Catherine Bertone, Samia Soltane e Charlotte Bonin, colonne dell'Atletica Sandro Calvesi, hanno messo tutte le altre squadre in riga con una storica vittoria "per distacco".
Catherine, pediatra presso l'Ospedale Umberto Parini di Via Ginevra, è la mamma di Corinne e deve conciliare famiglia e turni di lavoro (non raramente not-turni...) con la preparazione della maratona (è una delle migliori specialiste italiane). Samia, moglie di Fabio Grange e mamma di Sami e Wallis, è la più nota podista valdostana e spopola nelle mezze maratone di tutto il nord-ovest. Charlotte, campionessa italiana di triathlon, è reduce dalle Olimpiadi di Pechino.
Tre donne che da sempre non temono di misurarsi con gli avversari più forti, anzi, li vanno a cercare.
Atletica vera, vera atletica.

24 ottobre 2008

due amiche di vecchia data




le ho conosciute nel 1963 a Cigole, nella veranda della nonna di Lyana, che sei anni più tardi sarebbe diventata mia moglie.
Vennero ad Aosta nel 1969 a vivere su un balcone di via Torino, poi a Saint-Christophe in un sottotetto e dal 1976 più su sulla collina, dove viviamo ancora oggi.








D'inverno le ospitiamo dentro e patiscono aria secca e riscaldamento, ma da aprile a fine ottobre escono in ferie fuori dalla sala e respirano meglio. Questa settimana abbiamo regalato loro un vaso più grande, dopo 45 anni se l'erano meritato.
Vengono dalla preistoria, le maltrattiamo un po' ma sono pazienti, sempre affezionate.
Sontuose.

22 ottobre 2008

i veri santi

"Soeur Emanuelle nous a quittés cette nuit sans bruit, ni souffrance, ni angoisse."
Così, breve e intenso - me lo ricorda Philippe - il messaggio di lunedì degli Amis de Soeur Emanuelle, una donna che ci fa riflettere, al di là del clamore delle canonizzazioni ufficiali, su quali siano i veri santi dei nostri tempi.
In questi giorni Dominique Lapierre evoca l'epifania del suo incontro con Helen Lieberman.
Veri santi, come sanno tutti coloro che hanno provato il brivido di toccare la mano ossuta di Madre Teresa.

20 ottobre 2008

vecchie foto: montanari al mare

1977, atlantico, un centinaio di miglia ad est Montauk.
Con Andrea, Carlo e Tom affittiamo una barca e usciamo per pescare lo squalo. Ci imbattiamo invece in un tonno mariano (805 libbre, 365 Kg, tre metri e mezzo di lunghezza), il più grande pescato sulla costa statunitense quell'anno (il primato era, se non ricordo male, 840 libbre, risalente a tre o quattro anni prima).
Al largo, in uno specchio d'acqua relativamente affollato, con decine di barche all'orizzonte, praticamente sopra il relitto dell'Andrea Doria, alle nove e mezza sentiamo la lenza tendersi.
Per tutto il giorno 'sto pesce ce ne fa di tutti i colori. Diamo filo, tiriamo, ci porta in giro, non capiamo cosa abbiamo agganciato. Certamente troppo violento per essere uno squalo, che di solito molla presto. La verità è che non siamo capaci. Alle sei del pomeriggio, sfiniti, con il ponte della barca massacrato, quando abbiamo ormai quasi deciso di recidere la lenza e lasciar perdere (non sapevamo come stancare la bestia), una barca si avvicina e un tipo secco secco, un Achab con tutte e due le gambe, fatto di fil di ferro (quello che ha un'ancora tatuata sull'avambraccio), salta a bordo, assume il controllo della situazione e in poco più di un quarto d'ora ci tira su il tonno praticamente da solo. Figura di m... direte, ma tant'è, siamo montanari, con il pesce ci becchiamo poco. Alle undici, di ritorno in porto, vendiamo il tonno ai giapponesi.
Alcune altre foto qui.

reine 2008: Merleun, Feisan e Promesse

E' nella scelta del nome delle reine che la fantasia valdostana si esprime al meglio. Vipera, Tormenta, Iena, Veulladzo, Marmotta, Sauvage, Moretta, Samba e chi più ne ha più ne metta.
Quest'anno gli onori sono andati, in ordine di peso, a Merleun, Feisan e Promesse.
L'anno prossimo, conclusa l'inchiesta su seme svizzero, brucellosi e tbc, la vincitrice della madre di tutti i bosquet sarà Tisica.

15 ottobre 2008

petite Chambre d'antan

1927 - Mostra collettiva valdostana

Si legge bene il cartello "Mostra organizzata dalla rivista Augusta Praetoria" (il periodico di Jules Brocherel, di cui una copia è appesa sul montante dello scaffale a sinistra).
In alto una "Collezione di legni della Valle d'Aosta lunghezza centimetri ... (non si capisce)", tra i quali si riescono a distinguere quelli di Cesare Berthod ed Edoardo Glarey, entrambi di Courmayeur.
Sotto, un étalage di fontine (di Arturo Fumasoli, Aosta, Cesare Roullet, Saint-Christophe, Samuele Thomasset, Donnas, le più riconoscibili), l'immancabile testa di camoscio, altri prodotti da identificare (miele, marmellate?), poi liquori e sotto ancora vini, vini, vini e non si sa che tra i vini e le fontine.
Soffitto con tendone capitonné, probabilmente un angolo del Politeama Vittoria (nel 1931 diventerà Cinema Italia, oggi mangiarino multietnico).
Qualcuno tra voi riesce a farci sognare rivelando particolari, nomi, oggetti che da soli non si riesce a vedere?
Cliccate e lasciate un commento su ciò che riconoscete.

13 ottobre 2008

tempo di Nobel, tempo d'IGNobel

Nutrizione, pace, archeologia, biologia, medicina, scienze cognitive, economia, fisica, chimica, letteratura, anche quest'anno l'Università di Harvard ha assegnato 10 IGNobel, per grandi ricerche da non effettuare mai più.
Meritano una citazione Geoffrey Miller, Joshua Tybur e Brent Jordan, dell'Università del New Mexico, premio IGNobel per l'economia, i quali hanno scoperto che il ciclo ovulatorio di una ballerina di lap dance professionista influisce sulla quantità di mance da lei ricevute. Di argomento correlato l'IGNobel per la chimica, assegnato a due équipe di scienziati che hanno dimostrato l'una l'esatto contrario di quanto scoperto dall'altra. Mentre, infatti, Sharee A. Umpierre (Università di Puertorico), Joseph A. Hill dei Fertility Centers del New England (USA) e Deborah J. Anderson della Boston University School of Medicine and Harvard Medical School hanno scoperto che la Coca Cola è un efficace spermicida, hanno dovuto dividere il premio con Chuang-Ye Hong (Taipei Medical University), C.C. Shieh, P. Wu e B.N. Chiang (Taiwan), i quali hanno dimostrato che non lo è.

"belle tette, ma saranno vere?"

il fascino della radio

(foto 12VdA)

Umberto Broccoli alle Radiogrolle.
La sua cultura non piace a un anonimo tra voi, piace molto a me.
Che male c'è?

non esistono (più) link impossibili

è spesso impossibile pubblicare un link ad un sito interessante poiché l'URL è troppo lungo. Errori nel copiarlo, taglia-incolla che ne sega un pezzo, finestrella in cui si lavora che non lo accetta ecc.
A destra ho inserito allora la possibilità di utilizzare http://tinyurl.com, un servizio gratuito che si becca l'URL impossibile e lo trasforma rendendolo chiaro e gestibile.
Provate ad esempio a battere

http://www.mapquest.com/maps/map.adp?ovi=1&mqma
p.x=300&mqmap.y=75&mapdata=%252bKZmeiIh6N%252bI
gpXRP3bylMaN0O4z8OOUkZWYe7NRH6ldDN96YFTIUmSH3Q6
OzE5XVqcuc5zb%252fY5wy1MZwTnT2pu%252bNMjOjsHjvN
lygTRMzqazPStrN%252f1YzA0oWEWLwkHdhVHeG9sG6cMrf
XNJKHY6fML4o6Nb0SeQm75ET9jAjKelrmqBCNta%252bsKC
9n8jslz%252fo188N4g3BvAJYuzx8J8r%252f1fPFWkPYg%
252bT9Su5KoQ9YpNSj%252bmo0h0aEK%252bofj3f6vCP


Il sito sarà sicuramente interessante, ma...
Ecco che tinyurl.com ve lo trasforma in http://tinyurl.com/6
Niente male. O no?

12 ottobre 2008

l'ignoranza armata



Stupidità deferente quale intelligenza pratica, contrapposta all'ignoranza armata. Grande editoriale di Giovanni Sartori sul Corriere di ieri. Il ruolo del buonsenso nello "scretinizzare i cretini". L'arroganza dell'ignoranza che rappresenta un perfetto e devastante cretinismo pratico.
Semplicemente grande. Cliccaci su.

10 ottobre 2008

déjà (trop) vu

1963. Università Cattolica di Milano. Economia politica. Corso su due temi: la teoria economica e un tema monografico: la crisi del '29 sul testo di Francesco Vito (allora cattolico Rettore) e su quello di J.K. Galbraith.
Piramidi di Ponzi, bolle immobiliari, spazzatura, lunedì neri, ripresine e tonfoni, dichiarazioni rassicuranti di J.P.Morgan, altri tonfoni e ripresine, sottovalutazioni di Hoover, ripresine e tonfoni. Fed sempre in ritardo di una mossa. Déjà vu, salvo, questa volta, il detonatore del petrolio a 150. Una rimpatriata.
Poi fu F.D. Roosevelt. Democratico, chiamò Keynes. Nacque il deficit financing. La leggenda narra che così si uscì dalla crisi. Una leggenda, appunto. Pochi ricordano che dieci anni dopo, nel 1939, allo scoppio della guerra in Europa, i disoccupati negli States erano ancora tanti quanti nel 1932 (elezione di Roosevelt). Il Reich ne era uscito prima solo perché la sua industria bellica aveva cominciato a macinare in anticipo. Il Duce si era inventato impero e autarchia.
Diciamolo sottovoce, non sta bene, è una bestemmia, ma la soluzione economica della crisi fu la guerra.
Speriamo che gli economisti abbiano imparato qualcosa e che i politici ricordino.
Che quanto meno facciano loro i ricordi degli altri.

nobel per la pace: vince la Cina

Tutte le previsioni e le più attendibili voci di corridoio dicevano Hu Jia.
L'Accademia di Oslo ha decretato invece Martti Athisaari.
Che sia stata la violenta reazione del governo di Pechino, che si è scagliata contro il dissidente Hu Jia, chiamandolo criminale e avvertendo che un eventuale conseguimento dell'ambito premio avrebbe rappresentato un'interferenza negli affari legali del Paese?
Una crisi economica epocale scuote oggi i mercati di tutto il mondo. Le locomotive tradizionali hanno grippato o sono fuse, non si sa quanto tempo richieda l'officina per le riparazioni. Solo le tigri asiatiche, soprattutto India e Cina, hanno mercati interni in grado di sostenere una parte della crescita di tutto il pianeta.
La Cina "tiene per le palle" gli Stati Uniti e tutto il sistema monetario internazionale, data l'enorme quota di titoli del debito pubblico statunitense che possiede.
Così il premio Nobel per la pace è stato assegnato al "negoziatore" finlandese Martti Athisaari per la sua attività in numerosi conflitti nel mondo.
Perdendo il Nobel la Cina ha vinto.

qualcuno può completare?

ieri alla radio Umberto Broccoli (non bravo, di più) ad un certo punto ha dato tre suggestive definizioni. Generosità sarebbe "dare di più di quanto puoi" e orgoglio significherebbe "chiedere meno di quanto ti è necessario". Non ricordo la terza, qualcuno può aiutarmi?

9 ottobre 2008

strano fenomeno

è mezzanotte e mezza e ci sono 15 persone online su appropò, un numero anomalo. Too much, non quadra con la media delle visite giornaliere, abbastanza costante. Senza contare che vivo una fase di torpore bloggistico, occupato altrove, a seguire la quadriennale fase di rinnovo delle assemblee sportive, in Valle e fuori, limitandomi a rispondere con mozziconi di frasi ai vostri commenti, salvo il pippone su incoerenza, appartenenza e partecipazione. Domattina impianto di riscaldamento palaindoor, poi giù per l'autosole a Roma per un venerdì pieno, Fidal, Coni, politica. Sabato Assisi con la bellissima compagnia degli amici di Gigetto Panelli e il Padre Custode. Le belle famiglie.
Domenica si rinnoverà la maledizione dei chilometri fino a casa. Per strada Nicola, Vanni, Diego, Enrico, Gianni. Le strategie si fanno al cellulare, a centotrenta all'ora.

5 ottobre 2008

città intelligente

Rieti, campionati italiani allievi. Alla tristezza dello spettacolo di un'atletica che ansima anche da giovane, e, che con questi calendari, ansima ancora di più, si contrappone il piacere di una città bella, circondata da montagne, sotto una stazione sciistica, con un aeroporto dedicato agli elicotteri e al volo a vela. Città che ama e respira la cultura vera, di grande vivacità intellettuale, imprenditoriale, sportiva, che ha saputo tirarsi su da sola, che da sola ha imparato il valore dello studio, della ricerca, di una solida economia capace di sostenersi. Una città intelligente.
Forse per questo gli antichi romani vennero a prendersi le donne qui.

4 ottobre 2008

fumata bianca

tra gli scrosci di tutta la pioggia d'Italia giunge sin qui a Fiuggi l'eco del voto favorevole all'incarico tecnico a Lanièce. Ventidue secchi, astenuto solo Gabriele da Valtournenche.
Non ha ancora dimenticato.

1 ottobre 2008

fumata nera

bocciata dal Consiglio regionale l'elezione a scrutinio segreto di Albert Lanièce ad assessore tecnico.
"Annullate quattro schede favorevoli poiché il "si" era scritto fuori dallo spazio assegnato...", così il telegiornale. Magari in una scheda in alto a sinistra, in un'altra in basso a destra e così via, verrebbe da pensare. Nessun dettaglio è stato fornito su maiuscole, minuscole e accenti.

29 settembre 2008

una buona causa










Un attimo di tempo? Date un'occhiata qui, al commento di Tafanus.
Riflettete, commentate e, se vi va, firmate. Oppure leggete e basta.
Ne vale la pena.

crescita esponenziale dell'internet-entropia

Un'idea di come stia crescendo il livello dello spam?
Ecco il messaggio di google mail (Gmail) di stamane, relativo ai messaggi di spam intercettati dal 18 settembre ad oggi su una mia mailing list:

"La lista Blog@xxxxxxx.it ha 4078 richieste che attendono la tua attenzione a:
http://xxxxxxx.it/mailman/admindb/blog_xxxxxxx.it

Per piacere occupatene appena ti è possibile. Questa notifica di richieste in attesa, in ogni caso, verrà spedita giornalmente aggiornata."

(per non contare lo spam sui miei indirizzi di libero.it e aruba.it ecc., intercettato dai relativi server. Una buona definizione del secondo principio è infatti "la m...a può solo salire")

24 settembre 2008

Wahlgesetze im Aostatal

"Estote legibus soluti", aveva decretato il Consiglio regionale proclamandoli eletti. "Wahlgesetze über alles" ha invece ribadito il tribunale di Torino, dichiarando ineleggibili Albert Lanièce e Carlo Norbiato. Se il primo potrebbe conservare l'assessorato alla sanità, come sin da giugno si mormora che in altissimo loco fosse stato deciso (da "tecnico" però potrebbe percepire il solo emolumento assessorile senza cumulare quello da consigliere, dettaglio non proprio banale in un'ottica di pragmatico spirito di servizio), Carlo Norbiato, dimessosi a suo tempo dal Comune di Aosta e "dimesso" ora dal Consiglio dalla Corte d'Appello, si trova a metà del guado: gli indiani tirano frecce da una riva e lo sceriffo lo aspetta sull'altra (e il cavallo è nervoso).
Al loro posto entrano in Consiglio Piero Prola e Gabriele Maquignaz, entrambi di stretta osservanza del Rito Unico Valdostano Antico ed Accettato.

ognuno con la sua gabbia, ognuno diverso

A Formia il caffé, a seconda del bar, costa da 0,60 a 0,70 euro (le gabbie voluttuarie).
Una pizza margherita 2,50 euro, la più cara (capricciosa o 4 stagioni) 3,50 euro (le gabbie alimentari).
Il gpl per l'auto costa 0,645 e, man mano che risali la penisola, 0,685 in Toscana, 0,695 in Emilia e così via (le gabbie energetiche).
L'Autostrada del Sole, da Salerno a Reggio Calabria, è gratuita (le gabbie autostradali).
Il federalismo all'amatriciana, in cottura a Roma, potrà essere servito solo con apposite gabbie federali.
L'ottusità della Cgil nella vicenda Alitalia, più che l'interesse della maggioranza dei lavoratori, pare difendere i piloti e le loro gabbie sindacali.
Che à l'italienne, sotto un altro nome, saltino fuori alla fine anche le gabbie salariali?

22 settembre 2008

settimana da paura

oggi viaggio di rientro in auto Formia-Aosta, domani scattano gli ultimi giorni di settembre, la madre di tutti gli incubi per le società sportive valdostane: si assembla tutta la documentazione di un anno per la richiesta dei contributi regionali, presenze gara una per una, chilometraggi uno per uno, spese ammissibili una per una, excel che fa fumare il computer, un lavoro tanto giusto e opportuno quanto massacrante. In mezzo, mercoledì, riunione del Comitato per deliberare la data dell'assemblea regionale Fidal, relativi incontri pre e post, adempimenti che si sono accumulati mentre ero a Pechino, puntata-lampo venerdì a Roma, lavori di ristrutturazione da seguire.
Riprende insomma il tran-tran delle cose urgenti che vincono su quelle importanti. Troppo poco stress si muore, troppo stress e non si vive. Quale sarà la "finestra" di stress che fa star bene?
Ordinaria follìa.

20 settembre 2008

chiave di lettura

per capire meglio perché, in questo paese, la vicenda dell'Alitalia va come va, né potrebbe andare diversamente, ripropongo la lettura di questo libro-inchiesta. Alla fine domandatevi se, in questo paese dalle mille alitalie, esista una via d'uscita.

18 settembre 2008

per chi non l'avesse ricevuta da Parfait Jans


Lettre à mes compatriotes - n° 37





Chers Valdôtains,


L’âge, la santé, la prudence me contraignent au calme.
Un arrêt réfléchi et définitif!

La raison me contraint à réfréner
Les élans du cœur pour ma Vallée.
Je dois cesser de m’intéresser
À ses résultats et à ses petits péchés,
À ses peines, ses soucis et ses fêtes.
Ne plus me mettre martel en tête
Pour ferrailler contre celui-là et ses amis
Ou soutenir et accompagner ceux-ci.
Certes, la flamme jamais ne s’éteint
Mais, désormais, l’âge m’atteint.

J’arrête ma Lettre et mon bulletin
Désormais sans lendemain,
Sans rien perdre de mes émotions.
Je vais accorder plus d’attention
À mon épouse toujours aimante
Et à ma grande famille si avenante.
Je marcherai tant que mes jambes me porteront,
Je lirai tant que mes yeux le permettront,
J’écrirai tant que ma tête y consentira,
Je cisèlerai le bois si mes mains ne me trahissent pas.

Clin d’œil et mine de rien,
Je suis et demeure Valdôtain.

Parfait JANS

le 18 septembre 2008

17 settembre 2008

oggi si parte

ciao niao chao

16 settembre 2008

Ghree-Mow, Dong-Zehl e il semaforo intelligente

non so se qui siano intelligenti i semafori, ma sicuramente lo sono i cinesi. Un grande display riporta di fianco il conto alla rovescia in modo che tutti sappiano quanto manca al cambio.
Il semaforo diventa rosso? Ecco che il display, rosso, lampeggia: 60, 59, 58, 57 ecc. fino allo zero, ossia quando scatta il verde. Verde diventa anche il display e lampeggia 54, 53, 52 e così via fino a quando non diventa giallo e lampeggia giallo da 6 secondi a zero quanto torna rosso e via per un altro giro. Pedoni idem.
Ovviamente da noi, con il rosso che scandisce -5, -4, -3, -2, -1 e... ...vvvia col verde, tra sgassate e martirio di frizioni parrebbe di essere a Monza, ma qui funziona.
Unico inconveniente: il sindaco di Beijing, Ghui Ghree-Mow, e il suo assessore Dong-Zehl non potrebbero ispirarsi al loro collega di Perugia, l'idolo degli amministratori del nostro capoluogo, quello che tra truffaldina riduzione del giallo e multa-camere ha moltiplicato gli incidenti e arricchito il suo comune e la solità società di Pescara titolare dell'appalto per le buste ed i francobolli, quella che si puppa 24 euro su ogni multa pagata dai cittadini (fonte RAI, direi Report...). Un mito.
Qui pare che lo scopo dei semafori non sia quello di far cassa, ma piuttosto di evitare gli incidenti. Questi cinesi sono proprio pazzi, costruiscono addirittura rotonde che fludificano il traffico anziché inchiodarlo. Pensate: riescono a svoltarvi persino i pullman, e senza alcuna manovra! Non saranno molto forti sui diritti civili, ma su quelli dei pedoni, dei ciclisti e degli automobilisti non si battono.
In cinese anche solo pronunciare APS è reato, cinque anni di campo di rieducazione.
Recidivo? Pena capitale.

15 settembre 2008

niente casco, grazie

Alla guida Andrea Cicini, collaboratore dell'ambasciata per Casa Italia, destinazione un centro sportivo in un parco, dalla parte opposta del terzo anello, per disputare la partita di calcio Ambasciata contro Comitato Italiano Paralimpico. Il Comitato ha perso 4-1, ma va detto che gli italiani sono i campioni di calcio delle ambasciate pechinesi.
Una corsa nella notte, tutta Pechino in sidecar, una vecchia Chang Jiang 750 M1, versione cinese della vecchia BMW R71 del '38. In Russia si chiamava Ural, ogni paese oltre cortina che si rispettasse la produceva a modo suo.


Niente casco, sospensioni si fa per dire, vibrazioni da tranciarsi la lingua, pelo a tutte le auto, le orecchie all'altezza delle loro ruote.
Bellissimo

da non perdere

segnalata da angelo in un commento, è una galleria di 36 stupende fotografie delle Paralimpiadi, pubblicate su boston.com.
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