PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
____________

Visualizzazione post con etichetta urbanistica. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta urbanistica. Mostra tutti i post

26 febbraio 2008

dagli, ai moderni untori...

uahlim, in un commento al post sul demenziale ponte sul Buthier, afferma di avere "l'impressione che adesso si selezionino le notizie di incidenti stradali che coinvolgono i SUV per demonizzarli".
Woody Allen scrisse, mi pare, più o meno "non solo Dio non esiste, ma provate anche solo a trovare un idraulico a New York durante il weekend".




Potremmo allora ribaltare il ragionamento:
"non solo Dio esiste, ma esiste anche il diavolo.
E di sicuro guida un SUV"
.

23 novembre 2007

re ponticello ha abdicato

Rai delle 12.00, comunicato del Comune di Aosta: "avevamo scherzato, si trattava di un esperimento, si ripristina il passaggio dei veicoli attorno all'arco d'Augusto."
Traduzione in italiano: "dato che la nostra genialità aveva prodotto l'intasamento costante di tutto il traffico in uscita dal centro storico in direzione nord-sud e ovest-est, abbiamo dovuto fare marcia indietro..."
Che si trattasse solo di un esperimento è stato per due settimane il terzo segreto di Fatima del capoluogo. Solo ora, con l'autorizzazione del Vaticano, viene rivelato ai cittadini.
Chiedere scusa no...?

(cliccare sulla foto per ingrandire: lo stato, dopo soli cinque giorni, dell'angolo sud-est del ponticello, percorribile indenni solo con Smart o al massimo Panda, impercorribile comunque dagli autobus. Il ponte sarà intitolato a San Bonus-Malus, protettore dei carrozzieri. Tra coloro che indovineranno quanti veicoli si sono rifilati la fiancata sarà sorteggiato un aperitivo al Caffé Nazionale con l'assessore competente)

30 ottobre 2007

anche i pompieri contro il pizzo

dieci minuti fa, alle 9.36, dietro la Regione, angolo via Piave-Via Losanna, i marciapiedi assassini del Re Ponticello hanno nuovamente bloccato tutto il traffico. Si erano incastrati due mezzi dei Vigili del Fuoco che non riuscivano più ad andare né avanti né indietro, né soprattutto potevano arrivare là dove l'urgenza li stava chiamando. Risparmio i commenti dei dipendenti regionali usciti a godersi lo spettacolo di sirene e gyrophares. Il più sereno: "sono proprio deficienti!" (non riferito, ovviamente, ai poveri pompieri).
Non avevamo capito che nella politica del "facciamogli trovare lungo, a 'sti bastardi, così lasciano la macchina a casa", dopo la parola "bastardi" andasse inserito "di pompieri"...
Se nel Sud colpisce il pizzo di mafia, camorra ecc., ad Aosta colpisce il pizzo dei marciapiedi.
Sciapò!

25 ottobre 2007

cinque su sei, good score

In sei giorni, il nuovo ponticello sul Buthier è già stato teatro di cinque incidenti. L'ultimo ieri sera alle otto e mezza.
L'astuta ma troppo enigmistica gimkana che gli è stata disegnata attorno mette in stato confusionale gli automobilisti di tre comuni.
La popolazione motorizzata, che ha da tempo battezzato la rotonda in fondo a corso Battaglione Aosta "pista da go-kart", lamentava la mancanza di labirinti nella parte est del capoluogo. Ora è accontentata. Addirittura due nel giro di cinquanta metri.
Il lato sud di Aosta non si lamenta: nel poker del maltraffico è già "servito" con l'assurda vicinanza tra il passaggio a livello e la rotonda che immette via Garibaldi in via Carrel e via Caduti del Lavoro. Appena il passaggio a livello chiude, la coda, oops il codino, paralizza il traffico. Tale è il successo di questi ingorghi, che si è adottata la stessa soluzione per il ponticello sul Buthier. Tutti coloro che scendono da Roisan, Porossan, Saint-Christophe o - da mercoledì scorso - , persino da corso F.Chabod verso corso Ivrea, debbono ormai imboccare il semaforo in un'unica corsia. Qui, chi doveva andare in centro (provenendo dal ponticello), in precedenza girava a destra poiché il semaforo favoriva la svolta a destra "quasi" continua, esistendo la corsia parallela per chi doveva svoltare a sinistra in corso Ivrea, che attendeva tranquillamente il suo turno. Ora, la corsia parallela è stata eliminata e, sull'unica rimasta, si riversa tutto il traffico (Roisan, Porossan, Saint-Christophe, Aosta provenienza viale Chabod direzione corso Ivrea). Così tutti restano bloccati al semaforo, dove il traffico non può più fluire liberamente a destra...
Risultato: nei momenti di traffico coda immediata in Via Pasquettaz e blocco a monte della rotonda che dà l'accesso al ponticello. Quindi blocco anche del ponte e dell'accesso che dà a Roisan, Porossan e Saint-Christophe.
La fantasia al potere (urbanistico).

18 ottobre 2007

il ponte [sullo] stretto, idraulica o ideologia?

S'inaugura in queste ore ad Aosta il nuovo ponte sul Buthier. Dovrebbe snellire parte della circolazione da e per Porossan e Saint-Christophe e accelerare i tempi di trasferimento tra i presìdi ospedalieri di Viale Ginevra e Beauregard, evitando al traffico il giro dell'Arco d'Augusto.
Come tutti i nuovi interventi sulla viabilità di Aosta, il ponte nasce piccolo e stretto. Se preferite, inadeguato. In particolare gli angoli d'ingresso certamente non tengono conto delle distanze e raggi necessari ad autocarri e autoarticolati per curvare agevolmente, per non parlare dei giganteschi autobus del servizio di trasporto urbano, vuote astronavi gialle che solcano le vie della città.
Se è comprensibile che le vie del centro storico, realizzate nei secoli scorsi, siano larghe quanto serviva all'epoca per carretti e carrozze, non si comprende perché ogni nuova via sia oggi realizzata nel capoluogo con brevimiranza, se mi è consentito un brutto neologismo (il corretto contrario di lungimiranza sarebbe imprudenza, avventatezza, leggerezza o sconsideratezza).
Se però pensi ai pizzi sui marciapiedi (E' valdostano il nuovo Benoit Mandelbrot?, 21/12/2006), all'opinione dei cittadini sul traffico di Aosta (risultato sondaggi di gennaio, 31/1/2007), e ai comuni che vivono sulle multe (e io pago..., 20/2/2007), ti viene il dubbio che la questione della gestione del traffico di Aosta sia un coup monté.
Parrebbe che, secondo il Fubini-pensiero (ispiratore di ogni urbanistico afflato del capoluogo), si debba frapporre ogni sorta di ostacoli al traffico in modo che questi bastardi di automobilisti si stufino e lascino finalmente l'auto a casa.
Il traffico è un problema idraulico affrontato con strumenti ideologici, insomma.
Sfugge agli amministratori che quanto più il traffico scorre, tanto minore è l'inquinamento che esso produce, che il massimo di emissioni inquinanti per km si genera stando in coda o vagando per la città alla ricerca di un parcheggio. E' sotto gli occhi di tutti il palese sforzo per ridurne il numero, proprio laddove servono di più, e portare quelli rimasti da gratuiti a pagamento. Ovviamente per il nostro bene.
Ci si riempie la bocca di proclami contro l'inquinamento e le casse comunali con le multe per divieto di sosta.