PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
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30 giugno 2008

les pendules à l'heure...

se cliccate qui e avete la pazienza di leggere tutto, seguendo i link fino in fondo alla quarta pagina, converrete che c'è un fondo di verità nell'espressione popolare "qui il più pulito ha la rogna".
Potreste utilmente commentare. Utile per tutti.

29 giugno 2008

giugno

arriva luglio, dopo un mese così, speso tra farsi una ragione, crampi al buccinatore, sballottamenti in giro per conferenze a parlare di che cosa dovrebbe accadere e magari accadrà a pechino per le olimpiadi, tra tibet, diritti civili, pena di morte, amnesty, reminiscenze di tommie smith e piazza delle tre culture, fino ai fedayn a Monaco 72.
ritrovi amici come giampaolo ormezzano, ti tocca litigare pubblicamente ad asti con tale mimmo cándito (occhio all'accento, con candíto si offende, e ripete sépara al posto di sepára per fartelo capire meglio), presidente di reporters sans frontières, inviato di guerra con giacchetta di armani, abbronzatura alle lampados, tintura di capelli perfetta, dottorato di ricerca in talebanismo antirelativistico.
sulla strada visita all'eremo di vezzolano su input di lupo, boccata d'aria fresca.
altra comparsata a stradella da emanuela audisio, con ottavio missoni e lo zainetto col kit completo di mexico 68, dialogo piacevole con paolo sollier, marco mathieu e giuseppe d'onofrio, dal calcio trasgressivo alla filosofia di pali, traverse, facce e panchine, per finire al processo juventus con ematologica sapienza, gran vino dell'oltrepo.
giunta e consiglio nazionale a roma, ultimi dettagli pre-pechino, contratto etico per atleti, tecnici, medici e fisio, commenti al flop italia-spagna, trasferimento del personale alle federazioni, seppioline con piselli da dante, poi formia, tre giorni di relax, odore di atletica (la véritable), ubriacante profumo di magnolia e gelsomini, giretti in barca, dormire dormire dormire, mentre flebili giungono da un asteroide del nord-ovest echi di ineleggibilità, incompatibilità, armchair assigning, armchair switching, armchair sharing, armchair chenchelling, insomma.
oggi si parte, carichi di olio, angurie, ricotte e non solo: la mappata.
stasera sarò a saint-christophe, in giardino, mozzarella-party con gli amici del tesolin, chi c'è, c'è.
de mars riparte il bandwagon, ma il kervansarai è riservato ad altri.

27 giugno 2008

indovinello 2

(foto démon)
chi sa dov'è questo fantastico caffé?
(dall'album "Valle che vorresti, Valle che hai")

One flew east, one flew west, one flew over the cuckoo's nest

riviera delle alpi che vai, terme che trovi (vallechevorrestivallechehai)

Dedicata a L.V. che ha decifrato l'indovinello delle terme, ecco in premio la sequenza fotografica promessa.

fronte


retro


ingresso garage


l'esterno della bella veranda liberty


e il suo interno


una prestigiosa scalinata completa il retro


che si affaccia su una via dal nome prestigioso


non mancano strutture a supporto per la clientela più esigente


in centro, sulla strada principale l'Hotel Source


anzi, il "Grand" Hotel Source
(foto démon)

25 giugno 2008

cinquantamila

23 giugno 2008

dimenticavo: erano le terme (indovinello 1)

all'anonimo enigmista: bravo, sono proprio le terme di Saint-Vincent, simbolo di una politica turistica dove il retro non è mai coerente con la facciata.
L'anonimo ha vinto la pubblicazione su appropò di una miniserie di foto che documentano la struggente bellezza di questo monumento al termalismo e alla manutenzione ordinaria.
La serie vallechevorrestivallechehai non si ferma certo qui.

in carrozza, si riparte

giugno di metaboriflessione, riferirò. Parto per RomaConi e mercoledì allungo su Formia fino a lunedì prossimo. Porto con me il fido eeePc. Si le coeur m'en dira, riaprirò il carnet di ballo con voi. Dal 26 maggio ad oggi e verso domani, qualche commento al risultato.
A polvere depositata.

19 giugno 2008

indovinello 1

(foto démon)
chi sa dire cos'è e dov'è questa meraviglia turistica?
(dall'album "Valle che vorresti, Valle che hai")

5 giugno 2008

al disotto delle parti

per nulla apprezzabile il tono di disprezzo con cui ieri il Presidente della Repubblica ha usato ieri in un'intervista il termine "nordisti". Ripresa più volte nella giornata da radio e tv, mi è parsa una caduta di tono, un'esternazione poco istituzionale.

diciamocela tutta

contrario come sono al politically correct e all'eufemismo politico, per quanto ritroso nel parlare delle mie vicende, non vorrei dare l'impressione di voler far passare sotto silenzio quanto mi è successo alle elezioni dello scorso 25 maggio:

sono stato trombato

grazie
a chi si è impegnato perché ciò avvenisse
grazie a chi ha avuto fiducia in me e che non avrei dovuto deludere