di solito te le vedi al tg regionale dopo pranzo, poi te le rivedi prima di cena, poi te le risenti solo in voce la mattina successiva al gr delle 7.20. E spesso non solo. Diciamo che la ridondanza e il riutilizzo delle notizie non spaventa la Rai regionale.
Ho perciò trovato strano, stamane, il silenzio tombale del gr del mattino sul Congrès dell'UV di ieri. Nessun cenno al risultato del mano a mano tra Ego e Dino.
Drôle.
PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
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24 novembre 2008
drôle
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5 maggio 2008
casse-croûte con tartufi
(pronto da 15 giorni. Attendevo, per pubblicarlo, un parere su alcuni aspetti deontologici. Lo pubblico comunque oggi, prima che inizi a puzzare)
martedì 22 aprile alle 15.30 ho avuto un simpatico quanto inutile ufficiale incontro con il direttivo dell'Ordine dei Giornalisti della Valle d'Aosta, da me richiesto per illustrare le ragioni delle mie iniziative in Consiglio e le preoccupazioni sulla salute dell'etica giornalistica in Valle.
E' sostanzialmente emerso che, per quanto concerne l'Ordine, tutto va bene.
Non ci sono, per buona parte del direttivo, problemi di libertà di opinione e di equilibrio nell'accesso ai media in Valle d'Aosta, d'altra parte la vigilanza su questo aspetto tocca al Co.Re.Com.
A chi la Regione dà la pubblicità non è un problema dell'Ordine.
La congruità di quanto si spende per l'Ansa non è un problema dell'Ordine, è roba da Corte dei Conti (eventualmente). D'altra parte, mi è stato fatto notare, altre Regioni (tutte?) hanno contratti con l'Ansa. Ho risposto che, dividendo 60.000.000 per 125.000 e moltiplicando il risultato per 450.000, l'Ansa, se tutte fossero generose come la Valle, dovrebbe ricevere 216 milioni di euro dalle regioni. A parte qualche sorrisetto imbarazzato, l'unica risposta è stata: "si vede che il commerciale dell'Ansa qui è stato più bravo..." Ho educatamente ribattuto che non riesco ad immaginare un piazzista dell'Ansa che, con il suo copiacommissioni, si presenta in Regione a vendere servizi: logiche e livelli mi paiono altri. Nuovi sorrisetti. L'indomani mattina mi è stato ricordato (a completamento) che la Lombardia dà ben 4 milioni all'Ansa. Ho risposto che, dividendo 4 milioni per il numero dei lombardi e moltiplicandolo per il numero dei valdostani, il servizio dovrebbe costare meno di 52.000 euro e non 450.000. Sorrisetto imbarazzato, questa volta telefonico.
Insomma, è risultato che questi, e tutti gli altri problemi che ho sollevato, non sono di competenza, per un motivo o per un altro, dell'Ordine dei Giornalisti. Ne prendo atto.
Ah, dimenticavo, un tema di cui il direttivo ha ammesso che l'Ordine potrebbe interessarsi utilmente c'è: l'artistico uso del virgolettato quale sintesi e non come citazione letterale. Gravissimo, s'indagherà.
L'abitudine di considerare un optional la verifica delle informazioni prima di pubblicarle? Altra accusa gravissima, ma non generalizziamo, qualche ramo sarà malato, la pianta è sana. Le prove...
A qualcosa l'incontro è servito: ho appreso dell'esistenza di un esposto dei giornalisti dell'Ansa per il contenuto di questo blog. Non ne conosco i dettagli: che si tratti di una domanda senza risposta? Solo Marzullo potrebbe rimediare. Esiste il reato di interrogativo illegittimo? Che si tratti del tono ironico? Merce così rara, l'ironia in questa valle? Che si scambi un blog con un giornale? E perché poi un giornale non dovrebbe sollevare problemi politici né fare dell'ironia? Che si faccia fatica a capire che l'Ordine è nato quando l'internet non esisteva e che nell'internet si fa fatica a mettere Ordine?
Come dicevo, un simpatico incontro. Facciamolo più spesso.
Di contenuti.
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23 aprile 2008
minuzie: non se ne sa mai abbastAnsa
i vertici della valdostAnsa mi fanno sapere che in realtà i dispacci sono pagati da 5 (cinque) a 15 (quindici) euro a lancio, dai quali va detratta la ritenuta d'acconto (il 20% sul 75%, ossia da 4,25 a 12,75 euro netti a pezzo). Chi prende 4,25 e chi prende 12,75 lo stabiliscono discrezionalmente i vertici, appunto. Personalmente posso dirvi chi prendeva 4,25, chiedete direttamente voi ai vertici stessi chi si rimpinza con 12,25 (precariamente).
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22 aprile 2008
ansa: non tre, sei euro a notizia
nel settimo commento al post "dizionario politico - ANSA Valle d'Aosta: tutta la giunta minuzzo per minuzzo" il 15 febbraio, rispondendo a un anonimo, tale martello, chiedevo:
"ma, i collaboratori, non ricevono 3 (tre) euro a notizia, officiando quotidianamente all'altare di San Precario?".
Oggi, nell'incontro con il direttivo dell'Ordine dei Giornalisti ho avuto la risposta: non sono tre, sono sei euro a notizia.
Se perciò qualcuno è stato tratto in inganno dalla mia domanda, sappia che i collaboratori precari dell'Ansa di Aosta prendono sei euro a notizia.
(sono discretamente cotto, vado a cuccia. Rimando a domani due righe sull'incontro di oggi, due sull'Alitalia, due foto di Sant'Anselmo e qualche considerazione sulla burofollía di ise e iseu)
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picchiatelli, stéteve 'bbúoni...
"Sarebbe bello se - su blog e giornali - la si smettesse di dare spazio ai picchiatelli. Capisco che la nobile chiusura dei manicomi implica soluzioni alternative, ma la scrittura compulsiva e insultante non mi sembra terapeutica...."
È la proposta avanzata ieri dal Presidente Luciano Caveri nel suo sito. Proposta, a dire il vero, un po' bizzarra, che capita nel momento in cui proprio su questo blog, a seguito dell'innocente pubblicazione di una datata storiella che garbatamente ironizzava sulla politica nazionale, si è scatenato un putiferio che reputo francamente esagerato.
Il tema sottostante, la libertà di opinione, è vitale per la nostra Valle. Non a caso a fine gennaio avevo presentato un'interpellanza sulla comunicazione dell'Amministrazione regionale (qui) e a metà febbraio una seconda (qui) sulle logiche con cui l'Amministrazione acquista pubblicità sui media locali (dove, quanta e perché). Non a caso nella legge sugli aiuti all'editoria locale, approvata durante l'ultimo consiglio, ho proposto un emendamento (approvato a seguito del noto accordo anti-ostruzionismo) per il quale il Co.Re.Com. (l'organismo di garanzia sulla par condicio) avrà l'incarico di monitorare i media e riferire alla commissione competente sulla parità di accesso (tutto l'anno, e non solo in campagna) di tutte le forze politiche su giornali, radio e tv locali.
Se per scelta, peraltro legittima, molti direttori/webmaster/blogger hanno recentemente chiuso i loro spazi di libero confronto, è naturale che la denuncia di certe istanze si concentri sui rimanenti.
Se alcuni di questi spazi residuali sono al di fuori del raggio di azione della ragnatela comunicativa del potere, pazienza, non si può avere tutto. Si chiama internet, ragazzi.
Se poi, chi si riversa in questi spazi residuali per esprimere il proprio dissenso, non è interdetto né privato del suo diritto di voto, non si vede perché debba essere oggetto inconsapevole di un patto stretto da altri alle sue spalle per impedirgli di esprimersi, purché non trascenda nel reato di diffamazione.
Casualmente, proprio oggi alle 17.30 avrò un incontro con il direttivo dell'Ordine dei Giornalisti della Valle d'Aosta (sono iscritto dal 1970), al quale un mesetto fa avevo richiesto un incontro ufficiale.
Vi farò sapere.
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5 marzo 2008
faxinternetsms Ansagiuntaveline
non è vero che le iniziative dei consiglieri di minoranza non ottengano alcun effetto. I miei interventi sull'esorbitante costo delle faxinternetsms Ansagiuntaveline (450.000 euro l'anno, soldi dei contribuenti) ha avuto un risultato apprezzabile: Piero Minuzzo, patron dell'Ansa de no s-atre, mi ha tolto il saluto.
Una sorta di "fragoroso silenzio": il modo in cui l'ineffabile Piero si volta dall'altra parte quando lo saluto fa risaltare più di un saluto il suo non saluto.
E' peraltro normale che uno specialista delle non notizie sia anche esperto di non saluto, il figliolo prediletto della non educazione.
(questo scrivevo alle 16.15. Ora sono le 17.10 e, dal box vetrato che ospita i giornalisti, Piero Minuzzo si sbraccia, mi saluta e manda baci. Sono felice che apprezzi tanto appropò. Contraccambio)
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15 febbraio 2008
dizionario politico
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29 gennaio 2008
25 gennaio 2008
livres de chevet
quattro consigli quattro per arredare il comodino.
Di Al Gore, l'uomo che perse le elezioni vincendole (e che elezioni!), tutto sapete. Nobel, Oscar, non si fa mancare nulla. Come tutti i libri dei partigiani vale la pena di essere letto.
Quella di Claudio Sabelli Fioretti a Cossiga è un'intervista capolavoro, a tratti esilarante. Chiaro, Francesco Cossiga aiuta, ma il libro si legge in un fiato ed ha ulteriormente rafforzato la mia stima per lui.La casta dei giornali di Beppe Lopez è un instant book per certi versi à la Travaglio. Va fino in fondo, scava sui fatti denunciati e messi alla luce da Milena Gabanelli in tv a Report. Cose da sapere e mai dimenticare quando si legge un giornale.
Un must anche Contro le tasse di Oscar Giannino. La tesi, ripresa recentemente da Giavazzi sul Corriere della Sera, è qui accompagnata da precisi riferimenti e dimostrazioni. Il calo dell'imposizione fiscale è l'unico modo che, liberando capacità di spesa delle famiglie e d'investimento per le imprese, può consentire la crescita del paese facendo assieme crescere il gettito fiscale nel medio periodo. Togliendo però in una prima fase alla politica l'ossigeno, si renderebbe inevitabile un calo della spesa pubblica, che le imposte invece non fanno che alimentare, nutrendo l'eurovora casta che ci massacra.
24 gennaio 2008
formazione locale
l'ineffabile Sandro Camera è ben noto per i suoi quotidiani pensieri ed omissioni con i quali guida per mano i lettori de La Stampa locale orientandoli verso la via della luce e della saggezza politica, quasi ritenesse che abbiano più bisogno di essere formati che informati.
Poiché non perdo occasione di sottolineare questi trucchetti da neo-giorn, il prode Sandro reagisce escludendomi sistematicamente dal suo orizzonte degli eventi, delimitato dalle pagine del suo quotidiano. A dire il vero qualche volta mi cita, se ciò può danneggiarmi. Questa, almeno, è l'impressione che si ricava dalla lettura dei suoi articoli.
Devo dire che la sua puntuale attenzione alla disattenzione nei miei confronti mi onora e mi diverte, in quanto è talmente palese da ottenere l'effetto contrario.
Poiché però talvolta esagera, il nostro gruppo ha ritenuto oggi necessario scrivere al Direttore Giulio Anselmi, al capo redattore di Aosta e al caro Sandro Camera. Cliccare qui.
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10 gennaio 2008
in apnea fino a domenica
All'alba parto per Roma. Riemergo domenica mattina.
Consiglio concluso mezz'ora fa, ho anticipato ad oggi il deposito di due iniziative. Chi fosse interessato le trova qui. La prima riguarda la comunicazione istituzionale, la seconda è un po' più pesante da leggere.
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28 dicembre 2007
6 dicembre 2007
lavoce.info
lavoce.info è proprio un bel sito, finanziato con l'aiuto dei suoi frequentatori. Pubblica acuti e puntuali interventi. Vi fa riferimento oggi Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera ("I salari piangono"). Nel suo bell'editoriale Giavazzi rimanda ad un approfondimento sulla finanziaria pubblicato da Tito Boeri e Pietro Garibaldi su lavoce.info ("Perché la finanziaria peggiora i conti pubblici"), un'analisi degli effetti perversi della finanziaria sul rapporto tra spesa corrente, inflazione e deficit.
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19 settembre 2007
30 luglio 2007
state dietro al ventilatore
Ora si riesce: i bisbigli si afferrano. Un apprezzabile periodico locale, non avendo gradito il mio distacco dal gruppo dell'UV, considerato forse grave reato di lesa maestà, si esercita questa settimana nella nobilissima arte del pettegolezzo più becero, in precario equilibrio sul
crinale della diffamazione.
E' scattata in sostanza l'operazione merda nel ventilatore. Per non sporcarvi tenetevi dietro al ventilatore, il bersaglio sono io. Sopravviverò anche a questo nobile modo di far politica. Sono grato a questa Valle. Non mi fa mancare proprio nulla.
E neppure alla mia famiglia.
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27 luglio 2007
dicono oggi di noi in Valle e nel resto del Paese
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2 giugno 2007
tempi duri per i brahamachari
Misteriosamente, da più direzioni, eventi diversi provocano talora una sorta di agglomerazione, una condensazione d'interesse su temi per lungo tempo sopiti o ignorati. Sta accadendo ora.
Appena attenuata la polemica sui dico, archiviato il successo del family day, ecco subito aprirsi il fronte del dibattito sul celibato dei preti, con la Valle d'Aosta à la une dei media nazionali grazie alla vicenda di Don Paolo Curtaz, popolare e molto amato parroco delle comunità del Grand Paradis. Immediatamente l'ex-sacerdote Giovanni Gilardini, oggi consigliere comunale di Aosta, spara interviste e sembra rivendicare il primato temporale del brevetto sui comportamenti birichini dei religiosi, quasi gli spiaccia il clamore suscitato dal suo collega. Perché, sembra chiedersi, la sua vicenda non aveva interessato tanto? E non basta: tutto ciò mentre da giorni il paese s'interrogava sull'opportunità che Santoro trasmettesse un documentario della BBC sulle supposte responsabilità della Chiesa nel soffocare scandali di preti pedofili in giro per il mondo. Alla fine Santoro manda in onda, ma non sfonda: tutti avevano ormai già visto il filmato, che impazzava da giorni su internet.
Sulla castità si è detto di tutto. Essa sarebbe una malattia che i preti si trasmettono di padre in figlio, ma che, se presa in tempo, può essere curata. Anatole France, da parte sua, sosteneva che, di tutte le perversioni sessuali, la castità è la più strana.
I pessimisti, che non avranno mai cattive sorprese, conoscono la verità: la vita è una malattia che si trasmette per via sessuale, nel 100% dei casi mortale.
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5 gennaio 2007
Messager des Sports online
Molti mi chiedono quando uscirà il Messager des Sports.
Dopo un anno sabbatico (passato da mezza redazione nell'organizzazione delle Paralimpiadi 2006) il Messager riprenderà in edizione online, con molte novità per società sportive e federazioni. Presto ne parleremo, restate in contatto.
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