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21 gennaio 2011

votare e non contare
è una cosa da imparare

L'ultimatum in conto terzi, ecco le dernier cri tra le anomalie della politica valdostana.
Un mese, non un giorno di più, è disposto a concedere Leo La Torre a UV e Eteila, poi dicano chiaro se vogliono il Pdl in maggioranza.
Se no?
Il capogruppo di se stesso non lo dice, ma lancia la stampella oltre la barricata e pensa già a un "Patto federativo con Pdl e Lega"...
Sarebbe simpatico sapere che cose ne pensano non tanto i sei dei trentacinque (tra i quali non risulta agli atti alcun leghista), ma, magari, i loro elettori.
Da oltre un anno sentono ululare l'ossessivo mantra "siamo in maggioranza, siamo in maggioranza, siamo in maggioranza..." assistendo attoniti allo spettacolo di tre loro consiglieri che votano qualsiasi roba, anche e soprattutto se contraria ai valori, ai principi e al programma del loro partito.
Non basta: poiché l'innamorata incassa i voti ma non cede alle loro profferte, vorrebbero ora entrare in maggioranza dalla porta di servizio, con un mezzuccio uccio uccio: federarsi con la Fédération e, essendo questa in maggioranza, trovarsi magicamente nella stanza dei poussoirs. Senza dare fastidio, per carità, giusto un po' di sano voyeurismo politico. E con l'impegno, per non sconvolgere la prassi, di non rifiutare qualche piccolo contentino di sottogoverno (senza esagerare... al massimo, come direbbe Totò: "a proposito di politica, non ci sarebbe qualche consulenzina da mangiare?").
Viene in mente la storiella di quel masochista innamorato che fa sesso con un sadico e durante l'amplesso lo aizza: "fammi male, fammi male, faaaammi male...". Risponde trucido, dosando con sapiente delicatezza i colpi, il sadico: "no, no, no..."