1964, di corsa sulla spiaggia di Formia.
In fila Salvatore Morale, Giorgio Mazza, Walter Zamparelli, il sottoscritto. Chiude la fila Sergio Bello.
Per altre foto d'epoca (di Formia), chi è curioso clicchi qui.
Chi volesse aiutarmi a riconoscere alcune persone, o correggere alcune didascalie, mi spedisca per favore un'email.
PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
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13 maggio 2009
formia anni '50, '60 e '70
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11 maggio 2009
il kohai parla, il senpai sa
Roberto L. Quercetani mi ha chiesto un "aside" di 2500 caratteri, da inserire nel libro che sta scrivendo sulla storia delle corse ad ostacoli. Ho fatto fatica, sempre meglio scrivere degli altri; comunque eccolo:
"1962, diciott’anni, tutto va in fretta. Quattro gare consecutive, quattro primati personali: 17”6, 16”6, 15”6, 15”2. Da signor nessuno mi ritrovai in un mese il miglior junior italiano. Mi presentarono dopo la gara di Saronno a Sandro Calvesi ed entrai a far parte di quella sua bottega dell’arte che nella nostra atletica non si ripeterà mai più. L’anno successivo, dopo un mezzo inverno al “college” di Formia, 14”2 a Torino, nazionale in Polonia, Giochi del Mediterraneo. Un altro anno ed era già Tokio, finale olimpica sotto la pioggia, occhiali che si bagnano, a memoria dal sesto ostacolo alla fine. Di lì la rincorsa ad un’altra olimpiade, questa volta con medaglia, poi ancora un campionato d’Europa, per ripiombare infine nella vita “normale”.
Tutto così in fretta, ma sarebbe stato impossibile se quel giorno, a Saronno, non avessi incontrato Sandro. Contrariamente a molti soloni tecnici di oggi, che si riempiono la bocca di test, formule e termini scientifici di cui neppure conoscono il significato, Calvesi “sapeva” e noi lo sentivamo. Sapeva guardare, distinguere l’essenziale dall’inutile, isolare i fattori limitanti la prestazione e suggerire il modo, talora gli espedienti, per correggerli. Conosceva toni e parole giuste, il tempo del rimprovero e quello della carezza, quando insistere e quando mollare, metabolizzavi regole e fair play. Gli allenatori imparavano sul campo facendo le cose, senza tensione, senza paroloni difficili. “Se un gesto è bello e armonioso, allora è anche tecnicamente corretto, il brutto è sbagliato”. L’essenziale. Un approccio socratico all’allenamento, inteso come il modo di tirare fuori da ciascuno, atleta o allenatore, tutto ciò che ha dentro. Passione, partecipazione, empatia, alla fine scopri che sai senza avere studiato. L’animale da gara che hai dentro farà il resto.
Era un’altra atletica. Un episodio su tutti: la finale degli europei di Atene nel 1969, la mia ultima gara. Viene dato il via, lo starter spara due volte e mi attribuisce una partenza falsa, che in realtà non avevo fatto (mai successo in carriera). Un’altra e mi avrebbero squalificato, il regolamento non era ancora schiavo dei tempi televisivi. Non protesto e mi rimetto dietro i blocchi, ma Alan Pascoe, l’ostacolista inglese responsabile della falsa, va dallo starter, si dichiara colpevole e mi scagiona. Lo starter (greco) chiama l’interprete e minaccia Pascoe di squalifica se avesse insistito a discutere la sua decisione. Tornammo sui blocchi e vinsi la gara."
3 aprile 2009
Cossard facit saltus
superata la relatività generale
Einstein ormai obsoleto
superata la relatività generale
Einstein ormai obsoleto
la relatività generale di Einstein aveva dimostrato che a velocità relativistiche si può distorcere lo spazio-tempo.
Ieri l'assessuastronomo Guido Cossard, nella sua conferenza stampa sul campo scuola di atletica di corso Lancieri, ha dimostrato che, a lentezza da Comune di Aosta, si può addirittura distorcere la realtà.
Albert Einstein formulò dapprima la teoria della relatività speciale e solo successivamente quella della relatività generale.
Cossard fa progredire oggi la scienza fino alla relatività comunale.
Un grande.
Qui sotto l'odierna comunicazione scientifica della rivoluzionaria teoria della relatività comunale. Al primo che indovinerà almeno due delle "distorsioni" contenute nelle dichiarazioni dell'astroassessore sarà inviato in omaggio il DVD del film di Mel Brooks "Balle spaziali" più un libro di Guido Cossard, al secondo classificato due libri, al terzo classificato l'intera produzione letteraria dello scienziato (4 libri 4).
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21 febbraio 2009
riservato agli appassionati di atletica
segnalo a tutti gli appassionati di atletica quanto apparso su noivelocisti.net e che ritengo sintomatico del malcontento che agita il mondo degli atleti e della base, che, a quanto pare, lascia del tutto indifferenti i vertici. Cliccate qui.
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Etichette: atletica
6 gennaio 2009
chi fa le corna al presidente?
pochi appassionati di atletica hanno colto, sull'ultimo numero della rivista federale, un simpatico dettaglio, certamente sfuggito anche agli impaginatori. Nella foto di gruppo di pagina 5 tutti gli atleti dell'Assindustria Padova, vincitrice del campionato di società (in realtà declassato e impoverito dalla mancanza delle squadre militari), festeggiano con il Presidente Franco Arese.
Chi si era accorto che, dietro di lui, un emulo di Silvio Berlusconi gli sta facendo un bel paio di corna? E, soprattutto, di chi si tratta?
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12 novembre 2008
quel noble langage...
"Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza."
E' la prima legge del dibattito, secondo Arthur Bloch, per la quale non dovrei rispondere alla merdaccia spalmata oggi sul sottoscritto su La Stampa, dove il poliedrico Fulvio Assanti raccoglie le deiezioni verbali di un personaggio tristamente noto qui su appropo' per i suoi periodici etoniani interventi.
Sto ancora riflettendo sull'opportunità di scrivere o meno due righe al giornale, non fosse altro che per difendere l'onorabilità dei consiglieri i quali per quattro anni hanno proposto, condiviso, discusso e infine partecipato ad ogni decisione, per sentirsi oggi in pratica definire e trattare come dei proni yesmanquacquaracquà.
Nel frattempo, tra adempimenti formali, assemblea elettiva Fidal di sabato, salto a Roma ieri per la presentazione dei dati Censis, problemi a Fiumicino che vi lascio solo immaginare, mi sono letto qualche libro. Consiglio "Il ritorno del principe" di Saverio Lodato e Roberto Scarpinato, "Viaggio in un'Italia diversa" di Bruno Vespa, "Sinistrati" di Edmondo Berselli e "Evasori" di Roberto Ippolito. Assieme a "Mediocri" di Antonello Caporale, che sto addirittura rileggendo, tutti, per un motivo o per un altro, meritano di essere letti. E' un periodo, questo, in cui la produzione di saggistica politica è assai rigogliosa e interessante. Sto cercando "L'Università truccata" di Roberto Perotti, vi farò sapere.
Ho lo scanner scollegato (ennesimo overhaul della mia postazione informatica), domani provo a mettervi su l'intervista di Willonzo (suggestivo nickname freudiano, evocante rime baciate) e qualche copertina.
Bonne nuit.
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27 ottobre 2008
venghino pure, signore di fuori...
da tempo immemorabile il Trofeo 7 Torri (fotoalbum), staffetta podistica che si snoda nel centro di Aosta e chiude la stagione valdostana all'aperto, era appannaggio degli atleti "di fuori". Tradizionali big competitors in campo femminile la Comense 1872, il Cus Torino, L'Atletica Valsesia ecc.
Per la prima volta tre atlete di casa, Catherine Bertone, Samia Soltane e Charlotte Bonin, colonne dell'Atletica Sandro Calvesi, hanno messo tutte le altre squadre in riga con una storica vittoria "per distacco".
Catherine, pediatra presso l'Ospedale Umberto Parini di Via Ginevra, è la mamma di Corinne e deve conciliare famiglia e turni di lavoro (non raramente not-turni...) con la preparazione della maratona (è una delle migliori specialiste italiane). Samia, moglie di Fabio Grange e mamma di Sami e Wallis, è la più nota podista valdostana e spopola nelle mezze maratone di tutto il nord-ovest. Charlotte, campionessa italiana di triathlon, è reduce dalle Olimpiadi di Pechino.
Tre donne che da sempre non temono di misurarsi con gli avversari più forti, anzi, li vanno a cercare.
Atletica vera, vera atletica.
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22 agosto 2008
grandioso Alex Schwazer formato salvafidal
Alex è l'unico vero erede di Pino Dordoni e Abdon Pamich, portatore di una classe che non è solo frutto della fatica, come invece spesso nella marcia accade.
La marcia è l'unica disciplina dell'atletica nella quale i giudici, brandendo dalla camionetta heka e nekhekha, mamma e papà di tutte le palette, hanno discrezionale potere di vita e di morte, di ammonizioni e squalifiche, ma la superiorità e la tecnica di Alex Schwazer sono state tali da evitargli questi rischi.
La Fidal ha richiesto al Comune di Vipiteno di aggiungere due nomi alla sua anagrafica, arricchendola in Alex Verband Retter Schwazer.
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21 agosto 2008
brava elisa!
gli indigeni del Rio delle Amazzoni non praticano lo sport della marcia.
Sono infatti cacciatori di teste, non salvatori di teste.
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19 agosto 2008
una nuova gialappa's
Letteralmente incredibile, e sottolineo sia il letteralmente che l'incredibile, lo spettacolo di Usain Bolt nei 100 metri, che aggiorna gli interrogativi sulla velocità. Bellissimo e a noi così vicino il nuovo grande primato mondiale di Yelena, con una vena di profumo di palaindoor di Aosta, cornice dello speciale rai dedicatole ieri sera.
Godibilissima la rai. Non avendo concluso con la Gialappa's ha comunque messo su un quartetto che in quanto a comicità non ha nulla da invidiarle. Chi desiderasse un buon commento tecnico non ha che da collegarsi a Eurosport (sky 210) ed ascoltare Giorgio Rondelli, ma il cabaret abita solo su rai 2 e raisport sat, con Marco Bragagna (vedi "fermate Bragagna....!", oppure "fermate l'umorismo autistico di Bragagna"), Attilio Monetti, Stefano Tilli e il supporto di Paolo Bellino, che si conferma specialista in bellinate. Chi rimpiange Francesco Panetta ha proprio ragione.
Ultimo in Europa a chiamare Göteborg "Gotemburgo", Bragagna sta ora innovando l'olandese con il suo gustoso "Van Zail", attribuito al sudafricano (di chiara origine boera) L.J. Van Zyl. Seguirlo sulle sdrucciole assassine e nella pronuncia dei cognomi e delle città è un vero spasso.
Tutto il quartetto è super.
Micidiale "tendenzialmente la prima corsia è sempre vuota" (detto con lieve stupore). La pista di Pechino (e non solo) ha nove corsie proprio per poter lasciare la prima "sempre" vuota per tutto ciò che non sia mezzofondo. Ciò permette sia di avere otto corsie in condizioni di fondo identico, sia di evitare che nelle curve velocisti e ostacolisti debbano beccarsi la temutissima prima corsia. Strano che alla Rai la notizia non fosse ancora giunta. L'affermazione "Tutta la Giamaica, anziché da casa, ha seguito la finale di Bolt in piazza su grandi schermi o nei locali pubblici" istilla il dubbio che, a "casa", i giamaicani la tv non ce l'abbiano proprio tutti.
Inarrivabili "quando corri non devi pensare", "gara difficoltosa, è pur sempre una finale olimpica", "chissà perchè solo una via di periferia", l'eufemistico uso di "assente" per Andrew Howe, per non dire di "qui corrono tutti" (finale dei 3000 siepi). Esilarante.
Tilli osserva acutamente, durante la semifinale dei 400hs femminili, "qui le atlete sono costrette ad andare forte" (strano, alle olimpiadi...). Insiste sulle velociste: "non completano la spinta dietro", malgrado sia noto a chiunque conosca l'abc della tecnica che la spinta dietro "non" va completata, pena correre più lenti. Più maligno infine quando invia messaggi trasversali ad Ascoli Piceno sulla distribuzione dello sforzo nei 400m. Attesissima la risposta di Carlo Vittori.
Dominano insomma l'horror vacui, il terrore del silenzio, il parlare parlare parlare pur di dire qualcosa, il festival dell'ovvio e dell'inutile.
Grazie a Dio le immagini parlano da sole, e parlano bene.
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15 agosto 2008
si cambia musica
da nuoto e scherma bollettini di medaglie.
inizia l'atletica: è l'ora dei bollettini di eliminazioni.
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31 dicembre 2007
anche dal resto della famiglia: buon anno!
Questa non andrà in mail, è solo per blogger.
Ha ormai dodici anni, ma credo sia l'ultima che ci ritrae tutti assieme. In alto da sinistra Pilar, Laurent e Patrick. Seduto, Picabo a fauci spalancate (alle due del mattino si era stufato di quella pizzeria milanese di Via Canonica). Lyana mi assiste nel numero del domatore da circo. Non vi sfugga, nel taschino, un motorola di quella volta là (microtac?).
A grandi e piccini, buoni e meschini, santi e birichini, sacerdoti, imam e rabbini, sereni e fumantini, montanari e cittadini, volubili e mastini, venduti e adamantini, atleti e atletini, vierini e rollandini, calcioni e buffettini, tegole e cantuccini, vippometri e gramellini, giornalisti e giornalini, bilanci e bilancini, sogghigni e sorrisini, prodiani e pro-Dini, a tutti buon 2008.
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4 settembre 2007
mondiali finiti, si torna a casa
Due fantastiche staffette 4x400 (USA über alles in entrambe), premiazioni che s’interlacciano con uno spettacolo di nipponici Tamtando che cavalcano giganteschi tamburi massacrandoli con muscolartirtaica foga. Adunata degli atleti sul prato, allegra e disordinata quanto basta a sottolinare il sollievo della tensione che si allenta nel tutto è finito, poi tutti a Casa Italia Atletica per l’ultima mostruosa spaghettata, questa volta informale e piccante, piatti di cartone e posate di plastica.
Come in una fiera, tutto è ormai stato smontato e imballato.
Domani si torna in Italia.
Dodici ore e mezzo di volo. Sull’aereo ritrovi Corriere, Repubblica, Giornale, Espresso, Panorama, giusto per apprendere che, mentre eri ad Osaka a occuparti di sport serio, in Italia è cambiato tutto (?): Padoa Schioppa è ancora lì che rimanda i tagli alle imposte a dopo i tagli alle spese (come dire mai…), l’evasione fiscale è ancora il babau e la colpa di tutto (prima o poi dovremmo parlarne), ancora l’esegesi socioantropologica di che cosa abbia portato le due gemelle Stefania & Paola Cappa a photoshopparsi con la defunta cugina Chiara Poggi per scalare l’Olimpo delle veline. Per i costi della politica, destracentrosinistranonfadifferenza, si apre il volet dei casti della casta, che al centro di Roma si sono comperati al prezzo delle patate attici, superallloggi o interi piani di proprietà pubblica, ossia un po’ anche nostri. E pensare che il nostro vicino amico Hervé Guémard di Bourg Saint Maurice, due anni fa ha dovuto dimettersi da ministro della République Française perché scoperto ad occupare a spese del governo un alloggio troppo grande a Parigi (ha otto figli...), contravvenendo alla dovuta sobrietà!
Courmayeur, Berlusconi, Michela Vittoria Brambilla, Albarello (quale?), Romano Blua e il Circolo della libera Union sono ora à la une di Panorama.
Stai via due settimane e non è cambiato nulla.
28 agosto 2007
per gli appassionati di sport
e in particolare di atletica, per equilibrare il pensiero unico, trovate qualche più libera opinione, soprattutto nei commenti, collegandovi qui.
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5 gennaio 2007
Fusione o assorbimento?
Per il giornale radio l'Atletica Cogne Aosta e la Polisportiva Città di Aosta si "fondono". Per il Presidente Domenico Chatrian, la Cogne invece "ingloberà" la Polisportiva che non si riaffilia e sparisce, mentre la sua società mantiene il nome e ai suoi 112 atleti aggiunge i 22 rimasti a fine anno senza club. Tutto sarà definito lunedì sera. Nuove risorse in arrivo: se per la Cogne si tratterà di un rafforzamento è una buona notizia per l'atletica valdostana.
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