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8 maggio 2008

cambiato idea?

accade che mi chiedano perché ho cambiato idea. Mi capita ora tra le mani un'intervista de Il Sole 24-Ore del 2001. Ero consigliere da un'altra parte. Non molto allineato, direi. Soprattutto rileggendo la parte finale non mi sembra che le mie idee siano oggi così cambiate, l'impressione è che siano cambiate le condizioni al contorno. Boh...

24 marzo 2008

dispar condicio

ricevo oggi da "il forbiciastro":

"...alla foire della paquerette di courmayeur erano esposti sicuramente 500 galletti di legno, forse 1000; per rispettare la par condicio non dovrebbero essere esposti in questo momento..."

19 febbraio 2008

micro, ma non troppo credito

Sengdao Vangkeosay è un grande ometto laotiano che ho conosciuto in Mali, dove, in occasione di un incontro sul microcredito e sull'economia della cooperazione, mi ha raccontato la sua storia.
Durante il regime comunista era un alto funzionario del Governo, responsabile di tutto l'approvvigionamento alimentare della capitale Vientiane. Siccome però non era considerato abbastanza politicamente ortodosso, fu inviato sei mesi in Germania Est per essere ideologicamente "rieducato". Al termine, gli est-tedeschi lo rimpatriarono accompagnato da una relazione che lo definiva "favorevole al libero mercato". Fu così imprigionato otto anni. In carcere organizzò per i detenuti la coltivazione di un orto e di un allevamento di maiali, perché mangiassero tutti a sufficienza.
Scoppiò la rivoluzione, ma dall'attuale governo di destra Sengdao è considerato troppo di sinistra. Così l'hanno allontanato dalla capitale e mandato in esilio nella giungla. Lì ha organizzato una serie di piccole cooperative, microcentrali per dare energia ai villaggi, la coltivazione del riso e il confezionamento di prodotti alimentari da vendere in Europa sul mercato cosiddetto equo e solidale. Naturalmente ha enormi problemi: le confezioni non hanno sempre le caratteristiche pretese dalla nostra economia e dalla Comunità Europea. Comunque è testardo e alla fine riesce a vendere e a far stare meglio i contadini dei suoi villaggi. Non capisce perché il governo laotiano non comperi a metà prezzo dalle sue cooperative lo stesso legname che compera dalle grandi compagnie straniere al doppio. Nel frattempo, per evitare lo strangolamento del microcredito (non è tutto micro ciò che luccica), ha organizzato prestiti tra villaggi a tassi questa volta onesti (una banca abusiva) ed è perciò considerato alla stregua di un terrorista economico.
E' già stato oggetto di un attentato e gli hanno già fatto saltare due volte l'auto con il plastico. Sengdao però è sempre allegro e felice. Resiste: "non è un problema se mi fanno fuori. Molti altri sono pronti. Per il governo comunista ero troppo di destra, per quello capitalista sono troppo di sinistra. Il problema è che i governanti capitalisti di oggi sono i generali comunisti di ieri. Proprio gli stessi..."

9 novembre 2007

rassegna stampa

dormito male dormito niente, ti alzi alle quattro con ancora sullo stomaco la maratona del Consiglio di ieri per partorire la pessima legge sui maestri di sci. Solita corsa Aosta-Caselle, prima timida nebbia dell'anno, per fortuna l'auto conosce la strada. Alle 6.30 sull'aereo per Roma, saccheggiato il banco giornali gratuiti della sala freccia alata, leggi, butti e tieni per farti una rassegna stampa personale.
"Sicurezza a singhiozzo", gran bell'editoriale di Piero Ostellino sul Corriere della Sera, raccomandato.
Nota personale: per ridurre il numero dei delinquenti rumeni, alla fine Prodi ne farà arrivare degli altri, travestiti però questa volta da poliziotti. Poliziotti rumeni, of course. Chiodo scaccia chiodo.
Notizia del giorno: la Renault spiava la McLaren.
Se per caso si scoprisse che la Williams spiava la Renault, c'è da sperare che alla fine non salti fuori che la Ferrari spiava la Williams, come dire che, alla lunga, novello oroboro, spiava se stessa lungo la catena degli spioni.
Si capirebbero allora i casini di strategie, soste, cambi sbagliati di pneumatici ecc. Esattamente come a scuola: non basta copiare, bisogna saper copiare.
Su La Stampa, agli onori dell'edizione nazionale, intera pag. 23 ("il caso") Enrico Martinet e Beppe Cuc magnificano la legge sui maestri di sci che ha massacrato ieri il Consiglio. Secondo il sano principio giornalistico del "non farti traviare dai fatti" l'articolo e l'intervista sono stati scritti prima di sapere che cosa sarebbe accaduto in aula. Diceva Elias Canetti: "non leggo mai un libro prima di recensirlo, così quando lo leggo so già che cosa ne penso". Appare chiaro allora perché le supreme doti di instancabile e flessibile mediatore di Ennio Pastoret avevano portato al rifiuto secco di tutti gli emendamenti (medio io, tutto mio). Qualora, infatti, alcuni, soprattutto quelli di buon senso, fossero stati accolti, magari l'articolo, già preconfezionato, sarebbe stato da modificare. Esilarante il passaggo in cui Cuc spiega che i maestri delle scuole di sci in Valle portano gli antinebbia. Il Grande Sciolinatore della Gilda dei Maestri Sciatori, riunita nella Loggia di Bruxelles, ha fatto pervenire una nota di elogio per questa prima vittoria nella lunga guerra contro il Dio Mercato. Essendo a Roma non mi è dato sapere quali meraviglie siano apparse nelle pagine di Aosta su tutto ciò.
Sempre La Stampa da il massimo risalto alla confessione del pentito Ersilio Tonini che ha permesso di scoprire l'assassino di Enzo Biagi. Per proteggerlo, a Tonini sarà data una nuova identità, quella di Camillo Ruini. Due piccioni con una fava: Luciana Littizzetto smetterà così di apostrofare Eminence in Che tempo fa, con gran soddisfazione di Fabio Fazio, triste per essere costantemente confuso con l'amico di Giampiero Fiorani, Stefano Ricucci, Emilio Gnutti e furbetta compagnia contante.
Tornando a cose più serie, campeggia la più brillante considerazione politica della giornata di ieri. E' di Pier Luigi Bersani, uno in gamba, che in Francia anche Sarkozy si sarebbbe scelto come ministro. Ha dichiarato: "Ma quale nucleare, per le cose serie l'Italia non ha il fisico...". Non sa che, oltre a fare sconti a tutti, pubblicità turistica alla Valle d'Aosta e finanziare studi sulla sua evoluzione antropoidrogeologica, la CVA il fisico ce l'ha. Una bella centrale nucleare a Pollein, da chiamare però termovalorizzatore nucleare è alla nostra portata.
Riprende vigore l'ipotesi dei motori ad alcool, ultimamente un po' appannata. Cidac e Carrefour apriranno un distributore di Glen Grant, diventato assai economico con il petrolio a 100 dollari a barile.
Eccellente, su L'Espresso, nel presentare il dvd della prossima settimana, la battuta del comico Paolo Rossi: "Se le persone delegate a fare politica fanno spettacolo, allora io sono autorizzato a fare il costituzionalista". Piero Ferraris l'ha tosto convocato per un'audizione alla Convenzione per il nuovo Statuto.

8 maggio 2007

ieri ho fatto benzina

ieri pomeriggio avevo un po' di tempo e la moto a secco. Ho girato tre distributori, due in Aosta e uno in un comune della cintura. Cercavo benzina verde normale.
Tre pompe (tutte self service), tre prezzi: 1,337, 1,305 e 1,275 euro rispettivamente, 62 centesimi tra la più e la meno cara, oltre 120 lire vecchio conio.
Perché, oltre a segnalare i distributori e le farmacie di turno, i giornali non pubblicano anche il distributore meno caro e la farmacia che fa più sconti?