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20 settembre 2007

una scossa benefica

Sin qui non mi ero penché su Beppe Grillo.
Non vorrei che il mio silenzio fosse scambiato per una sottovalutazione di quanto sta accadendo e del fermento popolare contro il mestiere della politica che fa fibrillare il palazzo.
La verve satirica e le sue provocazioni divertono e coinvolgono. Le istanze che porta avanti sono del tutto condivisibili; i modi e i toni destano però non poche perplessità.
Il rischio di una deriva demagogica e populista è concreto.
La speranza è che tutto ciò, al di là delle reazioni scomposte dei nostri governanti e di molti leader politici, colti impreparati dalla reazione popolare così favorevole a Grillo, dia una benefica scossa alla politica, ne inneschi un ravvedimento - e, me lo auspico, un rinnovamento - senza avvitarsi nell'anarchia e nell'antipolitica.
Ciò detto, rimane il fatto che i contenuti delle tre proposte referendarie di Grillo sono condivisibili. Non fanno una grinza.
Est - però - modus in verbis.

11 commenti:

  1. Non condivido eddy che scinde il contenuto del messaggio grillico dal come viene portato avanti . Eddy , tu scordi che l'interesse medio per la politica è pari quasi a zero e di conseguenza le stesse cose dette con british style non sono focalizzate , mentre con un vettore esplosivo fanno presa . E'dunque illogico tentare di scindere , nel caso grillico , messaggio e metodologia propagativa del medesimo . Che sia condivisibile tale messaggio io ho dei dubbi . Chi protesta per i costi della politica lo fa per invidia e non riflette al fatto che sia con una politica dai costi attuali , sia con una a costo zero ( perchè ipoteticamente ogni eletto si autofinanzia senza nulla ricevere dalle istituzioni ) per lui non cambierebbe nulla a livello di spessore del portafoglio . Grillo stuzzica dei qualunquisti , secondo me lo fa perchè si diverte . Aggiungo a scanso equivoci : a me Grillo è simpaticissimo e vorrei una politica in cui ciascuno si autofinanzia . Ma vorrei possibilmente attorno a me persone che non si svegliano dal perenne letargo solo su temi bassamente demagogici .

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  2. Non è una questione di british style, ma di efficacia a medio e lungo termine.
    C'è chi non condivide i contenuti e chi li condivide. Questa è già una prima distinzione importante. C'è poi chi non condivide i modi e chi li apprezza solo fino a un certo livello di "esasperazione". Sono il primo ad apprezzare (e ad utilizzare quando posso e se ne sono capace) l'ironia e la provocazione per poter dire cose che "seriamente" non si potrebbero dire ("l'imperatore è nudo", l'ho ricordato in Consiglio, nella favola di Andersen lo può dire solo un bimbo).
    Ritengo però che certi eccessi possano essere dei boomerang, e quindi finiscano per impedire di raggiungere lo scopo voluto. Probabilmente se Grillo resterà una spina nel fianco, sempre più pungente e, perché no, dolorosa, sarà più efficace. Se cederà alla tentazione di fare politica direttamente o, peggio, di distribuire bollini blu Chiquita a politici approfittatori (la casta sono sempre gli altri), si troverà invischiato nei meccanismi della politica, non potrà che scalfirne marginalmente le regole e al massimo potrà scegliere tra frequentare la toilette di Elisabetta Gardini o quella di Vladimir Luxuria.
    Déja vu.

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  3. Il punto è che una parte del messaggio di Grillo è questa: parla come mangi, perchè se non parli come mangi tu me la vuoi mettere in quel posto. Io ad esempio non condivido le semplificazioni del contenuto che spesso Grillo fa, il suo semplicismo, l\'ignorare i costi di manutenzione nel caso dell\'auto che consuma pochissimo esposta in un certo museo. Ma sul parlar chiaro senza eufemismi condivido appieno.

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  4. Poi che non faccia una grinza dare alla magistratura il potere di castrazione politica io non ne sarei così certo, Eddy. E di quello di impedire il mandato dopo 2 legislature? Si creerebbero altri posti di lavoro per politici trombati ed avremmo a legiferare senatori e parlamentari ombra, che ti credi? Spesso meglio lo scandalo alla luce del sole che una politica sommersa. Ma sono tutte cose che sai, quindi... non sei meno demagogo di Grillo.

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  5. ti ringrazio, ma ti prego di leggere meglio e di fare l'opportuna distinzione tra inaccettabile, condivisibile e condiviso.

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  6. Ho sempre diffidato degli uomini del destino, dei salvatori della patria, probabilmente ho il dna democristiano ma sono per una politica fatta con pacatezza, moderazione e rispetto.

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  7. Hai dimenticato la distinzione tra non fare una grinza ed il concetto di condiviso. Solitamente si dice non fa una grinza di qualcosa che si condivide appieno, senza nessuna possibilità di critica (grinza, appunto). Se non condividi appieno una cosa, evita di dire che non fa una grinza, ed evidenziale le grinze per cui non condividi la cosa. Come ho fatto io, per esempio

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  8. Se un popolo ha bisogno dell'arrivo di un Grillo, un Bossi o un Berlusconi per vedere i problemi che popolo è?

    Se un popolo ha bisogno che la politica si faccia spettacolo per accorgersi delle magagne che popolo è?

    Vittorio Feltri, sul suo quotidiano, le cose che dice Grillo le scrive da sempre, perché c'è voluto uno spettacolo di piazza con urla populistiche perché le persone ascoltassero?

    Non sono segnali buoni.

    Siamo ancora, 80 anni dopo, un popolo che si fa trascinare dall'unto dal Signore, da un bravo attore.

    Pompeo

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  9. lettera ai "politici" (le virgolette sono d'obbligo, la politica è altra cosa)locali (autonomisti, regionalisti, federalisti, progressisti, ecc. rossi, neri, rossoneri, azzurri, ecc.).
    Una scossa benefica, ma non basta. Come si deduce dai commenti, a livello locale il risultato del Vday sembra non preoccupare più di tanto. Ovviamente non volete capire che siamo ormai stufi (è un eufemismo) non della politica, ma di "questa politica". In venti anni, qui da noi, l'UV, con la collaborazione di DS e non solo, e il tacito consenso di tutte le altre forze politiche (e sindacali)ha messo mano su tutta l'amministrazione (cosiddetta riforma della pubblica amministrazione)e su tutte le leve del potere: economico, ecc.: ormai non c'è più foglia che si muova che il seigneur di turno al governo non voglia: i cittadini sono diventati sudditi dei vostri partiti o mouvement, i quali hanno ripristinato il vecchio sistema feudale, l'hommage e la fidélité lige (ne approfitto per omaggiare il seigneur di turno che, diventato padrone delle acque, ha promesso di concederci, in cambio della nostra fidélité, un alleggerimento della bolletta in aggiunta alle "franchises" di cui godiamo già).
    Ben venga pertanto il prossimo Vday regionale di novembre, anche se avete fatto e state facendo di tutto per non lasciarci andare a votare e per boicottarlo, pensando di poter bastare a voi stessi: qualunque sarà il risultato, potremo almeno contare quanti si ritengono ancora cittadini e andranno a votare, e quanti, sudditi ligi e fedeli, rimarranno invece a casa.
    Se vi fa piacere, chiamatela pure "antipolitica".
    Un anonimo cittadino che non ha ancora paura di firmarsi e di sottoscriversi

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  10. Perchè fai finta di mettere tutti nel calderone,mentre il tuo "odio" politico è solo nei confronti degli Unionisti?

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  11. ma che domanda : chi è che in VDA ha fatto e fa il bello e il cattivo tempo da lustri e lustri?

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