PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
____________

22 settembre 2007

fateci un giro

su www.grr.rai.it da stamane un sondaggio sui tre temi caldi della odierna politica fuori del Palazzo:
V-Day e liste civiche, protesta fiscale e contro i privilegi del Palazzo: come definiresti questa ondata di anti-politica?
Risposte e risultati alle otto di stamane:
Sacrosanta (63%), Salutare (24%), Populista (7%), Rischiosa (4%)

9 commenti:

  1. E' populista e basta . Questa protesta è cavalcata da chi non vuol vedere un centimetro oltre la punta del proprio naso .

    RispondiElimina
  2. non mi sembra proprio populista, il problema c'è ed è grande non dobbiamo fare gli struzzi.
    la cosa che meno mi piace però che, salvo pochissime eccezioni, nessun partito ha detto cosa pensa delle tre proposte di Grillo. (non dicendo niente vuole solo dire che non bisogna modificare niente: condannati in parlamento, parlamentari a vita, e decidono i partiti i i nominativi da inviare in parlamento)

    RispondiElimina
  3. Guy Grimod, sindaco di Aosta e pertanto, oltreché "politico", pubblico ufficiale e garante del libero e democratico svolgimento delle elezioni (e pertanto anche del referendum), ha invece indicato sull'ultimo numero del Peuple quale sarà il suo comportamento in quell'occasione, dando così implicitamente indicazioni di comportamento ai sindaci valdostani UV e ai militanti UV: non andate al mare, ma andate ai seggi e cercate di impedire alla gente di andare a votare (magari offrirà loro un bicchiere di vino). C'era da aspettarselo, ma non si sarebbe mai pensato ad un pubblico invito, anche se velato, in tal senso. Che dire? Che Grillo è un populista, demagogo e qualunquista? Qualcuno (magari i DS quasi PD) avranno il coraggio di chiedere le dimissioni di Grimod o dovranno pensarci i cittadini a cacciarlo a calci nel sedere?

    RispondiElimina
  4. http://www.lepeuplevaldotain.it/articolo.asp?par=a3&numero=35
    copiate e incollate nel vostro browser per andare a vedere che cosa ha scritto in realtà Guido Grimod.
    Siccome impedire di andare a votare è in questo paese un reato (per fortuna), non si può a cuor leggero accusare un sindaco di istigazione a delinquere.
    E' lecito non condividere la posizione di Grimod, io stesso non la condivido, è lecito ritenere che i toni che usa non sono quelli che ci si aspetterebbe da un sindaco, ma da qui ad accusarlo di istigazione a delinquere ce ne passa.
    Ti sarei grato, Bruno, se correggessi questa tua affermazione, che non trova puntuale riscontro nel testo pubblicato su Le Peuple. E' una tua illazione, come prova tra l'altro l'uso che fai dell'avverbio "implicitamente".

    RispondiElimina
  5. correggo la mia affermazione, per quel che concerne il puntuale riscontro e metto il termine "impedire" tra virgolette . Lo scopo dell'articolo, lo lascio comunque all'intendimento di chiunque lo leggerà: quanto sopra era stato in ogni caso da me paventato tempo fa in un intervento nel forum dell'Union e ritengo il fatto, da parte di un sindaco, vergognoso e scandaloso. Così come a suo tempo le affermazioni del prefetto Caveri a proposito dell'astensione.
    Ma diciamocelo seriamente: cosa ci fa Grimod, il giorno delle elezioni, davanti ai seggi o per strada: o una persona non ha intenzione di andare a votare per sua scelta, ed allora la presenza di Grimod è ininfluente ed inutile, o una persona è invece intenzionata ad andare a votare (sempre per sua scelta) e Grimod (sindaco!)vuole farlo tornare sui suoi passi, come egli dice: come vogliamo chiamarla questa sua azione? Apostolato? Un mio invito agli astensionisti: il giorno del referendum tappatevi in casa e, per pudore e vergogna, non fatevi vedere in giro.

    RispondiElimina
  6. Speriamo che Grimod ed i suoi soci non stiano davanti ai seggi a "controllare" chi va a votare, per poi "redarguirlo" quando si tratta di affidare incarichi o trovar lavoro ai figli.

    RispondiElimina
  7. Non sarebbe nulla di nuovo né di sorprendente. Da quando è stata varata la cosiddetta riforma della pubblica Amministrazione "alla valpeullinentze", come dice giustamente Eddy, l'ingresso nella Pubblica Amministrazione (e non solo) mediante concorso pubblico, così come previsto dalla Costituzione italiana, è diventato un pallido ricordo, sostituito dagli incarichi a figli, nipoti, parenti, fedeli, vassalli, ecc. del politico di turno. Avete però notato come sono drasticamente diminuiti gli incarichi in Regione da parte di tutti, e in particolare da parte di Caveri e di Cerise, da quando Sandri e Squarzino hanno fatto un pò di casino in Consiglio? E poi dicono che Beppe Grillo (o meglio il controllo del cittadino sul quotidiano operato dei nostri delegati)non serve! Dovremmo organizzarlo in modo più incisivo e sistematico!

    RispondiElimina
  8. tagliata al barolo, cotta il 24 settembre ore 16.17, giusto per non lasciare questioni in sospeso:
    1 - sono per un limite di due mandati al governo e nessun limite per i consiglieri. Ciò per non disperdere esperienze che possono essere utili quando non preziose (parliamo del legislativo), ma limitare l'inevitabile danno provocato dall'eccessiva permanenza al potere.
    2 - perché due mandati al governo? Nel primo si rischia di operare per assicurarsi la rielezione, nel secondo, non essendocene un terzo possibile, almeno si governa (parliamo dell'esecutivo).
    3 - Sulla scelta dei candidati, purché le liste non siano bloccate, ma gli elettori si possano esprimere, ho posizioni laiche.

    RispondiElimina