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25 gennaio 2008

livres de chevet

quattro consigli quattro per arredare il comodino.

Di Al Gore, l'uomo che perse le elezioni vincendole (e che elezioni!), tutto sapete. Nobel, Oscar, non si fa mancare nulla. Come tutti i libri dei partigiani vale la pena di essere letto.

Quella di Claudio Sabelli Fioretti a Cossiga è un'intervista capolavoro, a tratti esilarante. Chiaro, Francesco Cossiga aiuta, ma il libro si legge in un fiato ed ha ulteriormente rafforzato la mia stima per lui.

La casta dei giornali di Beppe Lopez è un instant book per certi versi à la Travaglio. Va fino in fondo, scava sui fatti denunciati e messi alla luce da Milena Gabanelli in tv a Report. Cose da sapere e mai dimenticare quando si legge un giornale.

Un must anche Contro le tasse di Oscar Giannino. La tesi, ripresa recentemente da Giavazzi sul Corriere della Sera, è qui accompagnata da precisi riferimenti e dimostrazioni. Il calo dell'imposizione fiscale è l'unico modo che, liberando capacità di spesa delle famiglie e d'investimento per le imprese, può consentire la crescita del paese facendo assieme crescere il gettito fiscale nel medio periodo. Togliendo però in una prima fase alla politica l'ossigeno, si renderebbe inevitabile un calo della spesa pubblica, che le imposte invece non fanno che alimentare, nutrendo l'eurovora casta che ci massacra.

5 commenti:

  1. Io penso che l'ex presidente Cossiga avesse un'ottima testa (anche se c'è chi lo considera responsabile in prima persona, del caso Moro) prima di diventare arterio-sclerotico; ha "solo" 80 anni (!) ma è diventato inaffidabile: Rita Levi Montalcini, che tra un anno compirà un SECOLO, è più lucida, rispetto a lui!

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  2. Cossiga ci fa e non ci è, grazie a Dio.
    Rita Levi Montalcini è più lucida solo nei capelli, perché Cossiga non se li lascia verniciare alla nitro come lei.
    Onore, ovviamente, alla sua età.

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  3. credo che Oscar Giannino non abbia tutti i torti. Pare infatti che l'aumento delle tasse, almeno qui in Italia ed in base a puntuali rilievi effettuati da alcuni economisti, comporti quasi invariabilmente un incremento della spesa pubblica in luogo di un risanamento delle finanze. Rimanendo nel nostro orticello, non ho ancora capito perché ci facciano pagare l'addizionale regionale IRPEF. Tu lo sai? C'è un'imposizione minima obbligatoria per legge?

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  4. A proposito di tasse (e conseguenti sprechi) e discariche.
    Montezemolo ha detto in questi giorni, con immagine di rara efficacia, che le società pubbliche (quante nella microcomunità VDA?) sono discariche per politici trombati (io aggiungerei anche per "amici" e parenti di politici). E sono le uniche che funzionano. Che cosa ne pensi? Sarà così anche per il prossimo Consiglio di amministrazione (?) del Casinò (?) della nostra microcomunità?

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  5. Scusate se torno sull'argomento del link precedente (Formazione locale) ma, a giudicare dalla lettera in patois comparsa oggi su La Stampa, mi pare evidente che la redazione locale del giornale di Casa Agnelli, sia sempre più prona al "regimetto localista ed autonomista" della Valle d'Aosta. E come vogliamo commentare l'altra lettera, in ossequio al "veterinario di Brusson"? E' la terza nel giro di un mese e mezzo! Poi, quando io mi permetto di ironizzare sul verso "slurp", la redazione si adombra!

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