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14 gennaio 2008

apartheid

Tanti anni fa, nel consiglio di amministrazione di In.Va. SpA, qualcuno (si discuteva di assunzioni) disse: "Solo a tempo pieno, niente apartheid...". Uno strafalcione promosso al rango di profezia oggi da Pietro Ichino sul Corriere della Sera, che in prima pagina (con seguito all'interno) definisce proprio apartheid la politica "duale" dei sindacati che, difendendo ad oltranza la casta dei lavoratori inamovibili, operano una sorta di razzismo nei confronti dei giovani disoccupati brandendo l'articolo 18.
Il tono si alleggerisce poi, sempre in prima pagina, con Emilio Giannelli:

9 commenti:

  1. Chi ama il francese , se lo limoni . Chi lo odia , perchè inutile e imposto , ci orini sopra . Concetto comprensibile solo alle persone normali , non a certi talebani valdostani che , essendo tra i quattro gatti limonatori , pretendono di essere imitati . Dovrebbero farsi furbi . E farsi curare .

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  2. Ho sbagliato discussione : dovevo imbucare in quello sui neologismi , ma , dopo aver scritto , non apparivano le lettere da copiare , ho cancellato e riaprendo sono approdato qui per errore . Il mio post andava posto subito dopo quello ove bruno dice una grossa verità ....

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  3. non-ansarhemes (vedi notiziari precedenti)
    tanto rumore per nulla: l'exsindaco Patrick Thérisod ha chiarito tutto agli organi di stampa: l'intera minoranza (4 consiglieri) ha dato le dimissioni "per il bene del paese" "per ricompattare il paese". E c'era bisogno di una lettera topo secret al sindaco (che non parla) e un "accordo di governo per non rilasciare informazioni agli organi di stampa" per così poco?
    Minoranze tutte in Consiglio regionale: seguite l'esempio di Rhemes, cioè date le dimissioni in blocco ... per il bene della VDA ovviamente e per ricompattarla. Lo so che non è un'idea originale, però ... se necessario ...
    Dov'è che dicono: "'Cà nissciuno è fesso"? A Napoli?

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  4. Vogliamo fare un commento al faretto delle Porte Pretoriane che ha fulminato un cane, mettendo anche in grave pericolo il suo padrone? E questa città sarebbe il "carrefour" dell'Europa?! Al massimo Aosta può fare da incrocio tra il Canavese e il Canton Vallese! I miei più sinceri "complimenti" all'Amministrazione Comunale...

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  5. Per quanto riguarda la situazione del francese, giustamente illustrata dall'amico Topo, io non posso fare altro che riprendere il discorso già fatto, l'estate scorsa, sul forum dell'Union valdotaine (ora accessibile solo passivamente): se noi adottassimo il sistema usato nelle altre regioni (di fare studiare agli studenti una lingua straniera diversa, a seconda della classe a cui sono iscritti), constateremmo, finalmente, quanti valdostani sono interessati al francese (sezione B), quanti all'inglese (sezione A), quanti al tedesco (sezione C) e quanti allo spagnolo (sezione D). Nelle resto d'Italia, infatti, ogni studente, indipendentemente dal proprio indirizzo scolastico (Elementari, Medie, Superiori) sceglie la sezione alla quale iscriversi, sulla base della lingua straniera che vuole apprendere.

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  6. Suggerimento per la prossima interrogazione consiliare: Perchè non esiste sul sito della regione una fottuta pagina con l'elenco dei nomi ufficiali attuali dei comuni valdostani? E scritta in maiuscolo e minuscolo con accenti e cedille, ed anche accenti sulla prima e di Étroubles (se c'è) o di Émarèse. Io sto combattendo con quelli della dmoz italiana che si ostinano a prendere come riferimento questo documento ministeriale ufficiale:
    http://statuti.interno.it/lista%20province/lista%20comuni/aosta.html

    Cazzo, basta con la sciatteria, copiamo dagli svizzeri!!!

    http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/it/index/infothek/nomenklaturen/blank/blank/gem_liste/03.html

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  7. Tutto bello quello che voi dite: ma ci sono le risorse, attualmente? Gli insegnanti formati? E siete poi così sicuri ceh sia una figata disfare tutto quello che si ha in cambio per ora del nulla. Inglese? D'accordo, ma con accordi con televisioni anglofone. Tedesco? bene, si tolga per ora un canale francese, quello che trasmette in lingua francese dalla Svizzera lo faccia in lingua tedesca. Ma voi che non sapete il tedesco, ci stareste? Io per esperienza personale ho visto che nel resto della penisola gli studenti non erano meglio preparati di inglese, e non lo erano perchè in complesso facevano meno ore e non avevano occasioni di praticarlo. Con i mezzi attuali, se proprio volete saperlo, francamente me ne infischio. Io sono contento di averlo studiato, e di aver imparato anche l'inglese non meno degli altri italiani. Se voi volete togliervi qualcosa senza sapere cosa poi aggiungere, affar vostro.

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  8. La scuola non è l'unico luogo ove si impara . Chi ha cervello sa imparare anche altrimenti . Le esperienze di vita sono scuola . I rossoneri che si illudono di essere delegati a decidere cosa è bene per tutti fanno ridere i polli .

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  9. Anche i genitori che vogliono decidere per l'ignoranza dei loro figli e parlano di libertà...fanno ridere i polli... libertà di imporre le loro scelte ai loro figli, ecco la loro libertà!!!

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