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25 gennaio 2008

la violenza non serve

molto, molto interessante, cliccando qui, sul blog di Luigi De Marchi (il blog del solista), il post del 21 gennaio, intitolato "Certo, bisogna contrapporsi all’Islam, ma la violenza non serve", interessante commento ad un editoriale di Maria Giovanna Maglie.

30 commenti:

  1. Informazioni ai naviganti:
    qualcuno ti ha tirato le orecchie? Non ci sarebbe nulla di strano. Se eventualmente la tirata d'orecchie riguardasse la mia persona (mi sono sempre firmato), non preoccuparti, fammelo solo sapere e smetto di scrivere cose che peraltro tutti sanno e dicono.
    Comunque De Marchi ha ragione: "bisogna contrapporsi all'Islam, ma la violenza non serve". Occorrerebbe tuttavia chiarire bene che cosa si deve intendere per Islam.

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  2. no, perché?
    A che cosa ti riferisci? Se è all'avviso ai naviganti) che ho aggiunto a destra, si tratta semplicemente di un disclaimer che ho trovato l'altro ieri non mi ricordo in quale blog e che mi è parso ben fatto. L'ho un po' semplificato e l'ho affisso come istruzioni per l'uso. Ho apprezzato il chiarimento che opera sul materiale trovato sul net che si pubblica, soprattutto le foto, che rendono (spero) meno noiosi alcuni post, ma che non so mai se sono coperte da diritti o meno. Il resto è una discreta sintesi di come è opportuno comportarsi su un blog non moderato, aperto agli anonimi.

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  3. sì, avevo appunto letto l'avviso ai naviganti cui ti riferisci e pensavo che il suo inserimento potesse non essere casuale, ma riferibile a qualche commento o comportamento specifico. Nessun problema.

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  4. Scusi, Eddy Ottoz, quando lei parla di "blog non moderato", si riferisce solo alla mancanza di un moderatore-coordinatore dei vari interventi o anche al fatto che, talvolta, noi frequentatori, "sbrocchiamo"?!

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  5. tre sono i livelli di controllo per l'accesso ad un blog:
    2 - possono accedere solo utenti che si siano "registrati", ossia iscritti al blog consentendo di verificare la loro identità;
    1 - possono accedere utenti che si siano registrati lasciando una email valida e attiva, ma la cui identità può essere verificata solo facendo appello al provider fornitore di quella email, operazione al limite possibile, ma comunque complessa;
    0 - si consente l'accesso anonimo.

    E' possibile poi "moderare" il blog, ossia ricevere i commenti esterni in una specie di "anticamera", leggerli e decidere se sono da pubblicare o no. Questa operazione si chiama "moderazione", e "moderatore" è colui o coloro (possono essere più d'uno) che danno via libera ai messaggi/commenti in entrata. Ovviamente il confine tra moderazione e censura è opinabile.
    Il blogger, in questo caso io, decide quale livello di libertà di espressione lasciare ai frequentatori del suo blog. Il massimo (come nel mio caso) è stare al livello zero di controllo (accettare anche gli anonimi) e non "moderare" preventivamente i commenti. Il minimo è tenersi al livello 2 di controllo (identità nota) e leggere i messaggi per decidere se pubblicarli o no.
    Avendo deciso di lasciare la massima libertà a tutti mi aspetto da tutti un minimo di responsabilità.
    Molti intervengono in modo anonimo per timore di ritorsioni (ad esempio sul lavoro), e l'anonimato in questo caso è "buono". Altri approfittano dell'anonimato per vigliaccheria.
    Sta di fatto che, qualsiasi commento inviate, su appropò viene pubblicato immediatamente, senza alcuna censura. Se poi in alcuni commenti io ravvisassi gli estremi di un comportamento inaccettabile, che fa rischiare il penale a me, cancello questo commento il più presto possibile, poiché un giudice potrebbe sentenziare che, avendolo lasciato sul blog, in pratica lo sottoscrivo, anzi, potrei averlo addirittura pubblicato io come anonimo, sostenendo poi di non essenrne l'autore.
    In oltre un anno, come possono testimoniare tutti, ho tolto due commenti due.
    Questo è un blog non moderato.

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  6. Da fonti solitamente ben informate, giunge nuova che la Regione non acquisterebbe palazzo Ansermin, avendo "purtroppo" lasciato scadere il diritto di prelazione, Campo libero per un altro acquirente, che non ha tardato a farsi vivo. Costui, sempre secondo le fonti in questione, altri non sarebbe che un noto editore valdostano, conosciutissimo anche per fatti di cronaca e quindi presumibilmente molto attento alla questione morale invocata invano dal limpido Viérin durante le ultime riunioni UV. Hai qualche notizia in proposito? Puoi eventualmente procurartela? Perché, se fosse confermata, quest'indiscrezione getterebbe nuova e rassicurante luce sul "rinnovamento" della politica valdostana. Quando uno va a vedere chi lavora all'ufficio patrimonio... lo stesso ufficio, sia detto per inciso, che ha dato via libera all'acquisto del Billia, dove invece, "per fortuna", la Regione non si è lasciata scappare l'"occasione".
    Grazie per eventuali chiarimenti.

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  7. Un valore dell'Europa è l'Illuminismo, mi pare invece che si voglia che l'Europa rinunci ai valori dell'Illuminismo per abbracciare più vetuste radici. Tutti i monoteismi (tranne quello ebraico) furono anche dei tentativi di espansione coloniale tramite il proselitismo e la missione dei missionari.

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  8. Premesso che l'amico Anonimo dovrebbe assumersi la responsabilità di fare nome e cognome del pur facilmente identificabile "noto editore valdostano", mi sembra che non ci sia nulla di male nel voler sottolineare, ufficialmente, le radici cristiane dell'Unione Europea: non è certamente un'operazione bigotta e non è in contrasto coi valori dell'Illuminismo, fondati sulla ragione. Come diceva il mio anziano insegnante di Religione, negli Anni '80, oggi, fede e scienza possono (anzi, devono) andare a braccetto.

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  9. Mah, che la Bibbia debba fare parte dei classici da insegnare nelle scuole, concordo pienamente con Margherita Hack, nota astronoma toscanaccia e pubblicamente atea. Non si capisce perchè si insegni l'Odissea e l'Illiade o peggio l'Eneide e non la Bibbia, quando se si pensa alla storia dell'arte occidentale ed europea... e credo che si debba fare sopratutto per il bene e la cultura degli studenti musulmani e non cristiani in genere. Mah da qua ad affermare che occorra combattere una religione, ne corre.

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  10. Come sono altresì d'accordo nel riconoscere le radici cristiane dell'identità valdostana: la valle d'Aosta fu prima di tutto diocesi ed insieme di parrocchie, poi altro. Basti pensare a quanti comuni hanno il nome di un santo o di una vergine. E come io sia d'accordo nell'unire festa laica e festa religiosa il 7 settembre giorno di S. Grato. Credo che chi firmo' i decreti luogotenenziali scelse apposta la data perchè poi si concretizzasse la coincidenza tra festa religiosa e festa laica della Valle d'Aosta.

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  11. Anche io e mia moglie, oltre ai miei genitori, abbiamo fatto di tutto per far coincidere il compleanno dei nostri relativi figli con la festa religiosa e la festa laica della Valle d'Aosta, ma probabilmente si è messo di mezzo qualche "eversore" traditore della patria: sia io che il mio primo figlio siamo nati il 6 di settembre (1947 e 1992). Al secondo ci siamo arresi (6 ottobre 1994).

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  12. anch'io sono nato due giorni dopo mia mamma (1 e 3 giugno), anche se di qualche anno dopo. Ho saltato la festa della Repubblica di un pelo.

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  13. Credo che i miei mi abbiano concepito il 28 maggio (Sant'Emilio) per far coincidere tale data con il mio onomastico. Poi sono nato il 12 febbraio dell'anno prima o dell'anno dopo, adesso non ricordo bene.

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  14. Egregio Uahlim, premesso che Margherita Hack mi risulta essere triestina e non toscana, premesso anche che i musulmani che vengono da noi dovrebbero adeguarsi alle regole dell'Occidente Cristiano (nessuno pretende, ovviamente, che rinneghino la loro fede in Allah ma si ricordino che non sono in casa loro), mi pare evidente che soltanto un fesso possa credere che re Umberto II abbia firmato i decreti luogotenenziali, il 7 settembre, perché... coincidevano col patrono della Valle d'Aosta! Da Carema in giù, ovviamente, di San Grato e delle sue implicazioni "valdotene", non frega niente a nessuno! Sveglia, Uahlim, scendi dai 4mila senza le vacche!
    P.S: d'altra parte, bisogna essere fessi anche per credere che il secessionismo filo-francese dei baccani, potesse fare paura a qualcuno, a Roma...

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  15. La Hack lavora all'osservatorio astronomico di Trieste da una vita ma è una toscana doc (Dopo aver compiuto gli studi presso il liceo classico "Galileo" di Firenze, si è laureata in Fisica con una tesi di astrofisica sulle cefeidi, realizzata presso l'osservatorio di Arcetri[1], nel 1945. È stata professoressa ordinaria di Astronomia dal 1964 al 1997 all'Università di Trieste, dove poi è passata nel ruolo di professore emerito dal 1998. Ha diretto l'Osservatorio Astronomico di Trieste dal 1964 al 1987, portandolo a rinomanza internazionale. fonte it.wikipedia.org) e basta sentirla parlare, ha ancora il suo accento hoscano).
    Immagino che tu creda che sia un caso che proprio quando Berlusconi è stato assolto per il caso SME il governo Prodi sia caduto... sveglia Grisero!!!

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  16. Poi mi pare un'ovvietà affermare che qualunque persona quando è in Italia debba adeguarsi alle leggi vigenti nel territorio italiano, tranne per quanto riguarda ovviamente lo status matrimoniale (se uno sceicco ha tre mogli nel suo paese continua ad avercele quando abita da noi). Questo principio si chiama ius soli, e non occorre invocare radici cristiane o giudaico-tali.

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  17. Giusto , solo che i talebani del tuo " partito " vorrebbero che chi abita in valle si adeguasse alle fesserie che chanoux scrisse e l'uv abbraccia .

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  18. Ma figurati, i talebani del mio partito li abbiamo tutti spediti in VDAVIVE e Renouveau. Noi fedahin della curva sud vogliamo solamente conservare le tradizioni valdostane vecie accanto alla modernità. Chanoux rimane perchè inizialmente l'union era antiautonomista ed annessionista (alla Francia) e noi cresciamo senza rinnegare, ma ora è diverso, ora l'uv è autonomista e filoitaliana.
    Se poi per micronazionalismo intendi sostenere le produzioni e l'economia locale creando un sistema valle d'Aosta, sì, siamo micronazionalisti. Ma così facendo sosteniamo il made in Italy, mica il made in France od in Suisse. Che poi un po' si esageri è anche vero, che occorra non prendersi troppo sul serio anche. L'identità è sempre un po' una costruzione artificiosa. L'italianità la inventò Cavour ed i letterati "italiani", per dirne una. Ma la lingua italiana è tale solo dal 1861 se non dopo. E lo stesso la lingua francese, che è tale solo dal '600-'700.
    La francofonia valdostana è sinonimo di italianità, si legga l'abbé Henri in proposito. La Charte des Francises sancisce un'autonomia rispetto allo stato centrale savoiardo dalla parte francese, quindi una sorta di italianità d'antan della valle d'Aosta. Per evitare casini si inventò poi la dottrina dell'intramontismo. Poi certo ci sono i talebani, come Robert Berton che fa della disinformazione e disegna un galletto in cima al campanile della chiesa parrocchiale di Brusson, mentre lì in cima c'è sempre stata la sagoma di un uomo a cavallo.

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  19. Uahlim , tu sei un unionista quanto io sono una cariatide dell'eretteo .

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  20. per uahlim
    allora possiamo considerare l'UV morta e defunta anche ufficialmente (lo è di fatto, da quanto tu dici), con il suo statuto, e onorarla di degna sepoltura?
    A quando le esequie ufficiali? Desidererei essere presente.

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  21. No, perchè lo statuto dell'uv a leggerlo attentamente contiene il nulla, ed il nulla non può morire. E' un po' come la matematica, che non morirà mai perchè contiene il nulla, cioè solo dei simboli.

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  22. E allora abolitelo, almeno non bisticciate per interpretarlo!

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  23. Uahlim , se tu sei unionista io sono un caffè hag .

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  24. Egregio Uahlim, in relazione al tuo link precedente, a mé risulta che il Governo guidato PER INTERPOSTA PERSONA da Massimo D'Alema, sia caduto per essersi messo contro i Poteri Forti e per non avere VOLUTO gestire una Potenza del G8 secondo i cànoni delle Democrazie Occidentali.
    Per quanto riguarda l'Union Valdotaine, mi risulta che sia nata, nel Settembre 1945, proprio in chiave annessionista filo-francese.
    W L'ITALIA SEMPRE.

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  25. Esatto, l'UV era ANTIautonomista ed ANNESSIONISTA nel 1945, ora è una cosa diversa, tutti si cresce e si cambia. Una volta nessuno si filava il patois, ora se lo filano tutti. Un tempo l'UV odiava la figura di Chabod, ora l'ha riabilitato. Un tempo l'UV odiava il Parco nazionale del Gran Paradiso, c'era la querelle sui confini, ora s'è scoperto che è una miniera d'oro. ORA L'UV si definisce un partito AUTONOMISTA e non ANTI-AUTONOMISTA. Già Perrin rispetto alla Koltz fece un importante distinguo, sempre su rai3 presentando l'Università della VDA: non chiese una qualche annessione alla Francia od una qualche indipendenza dall'Italia, cosa invece rivendicata dalla Koltz o Klotz per il Sud-Tirolo. Io all'epoca ero anti-unionista e stetti molto attento a quello che raccontava Perrin perchè mi interessava assai l'immagine che dava di noi nel resto d'Italia. Poi certo, Francia o Spagna, purchè se magna! Viva l'Italia sempre!!!

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  26. Certo, Eva Klotz è sempre stata una testa calda, fra gli altoatesini di lingua tedesca: suo padre Georg, "il martellatore della Val Passiria" era un pericoloso terrorista anti-italiano. "Casualmente", i secessionisti filo-austriaci, hanno smesso di far saltare i tralicci della Rai (quale simbolo della "colonizzazione" italiana sull'Alto Adige) negli Anni '80, proprio in "coincidenza" con l'entrata del nostro Paese nel G7 (oggi G8, allargato alla Russia). Comunque, caro Uahlim, dai retta all'amico che si firma anagrammando il tuo nome e a mé: tu sei superiore all'Union Valdotaine e ai suoi derivati.

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  27. Uahlim , se tu sei unionista io sono l'allenatore del botafogo .

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  28. uahlim rappresenta il nuovo unionista, quello alla rollandin, l'unica cosa importante è che voti UV, non quel che pensa! Non lasciatevi fregare dai suoi pseudoragionamenti!

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  29. uahlim,
    l'UV non è mai stata annessionista, basta leggere i nomi dei fondatori. Che ci fosse in Valle d'Aosta una corrente di pensiero annessionista è vero, ma tosto perse. Non fece mai di fatto parte dell'UV.
    Tre erano i filoni: stato indipendente, annessionismo, autonomia. Quello dell'indipendenza non sopravvisse neppure fino al primo anniversario della battaglia di Cogne, poi toccò al secondo soccombere. Rimase così l'UV.
    Quando ci racconteranno bene e con chiarezza tutta la storia del balcone dell'ex-prefettura?
    Chabod non è stato riabilitato, nell'UV rimane un imbarazzante anatema, è stato solo riesumato dai compagni come spina culturale nel fianco dell'UV.

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  30. In effetti, la piazza centrale di Aosta ed anche una via in ogni Comune valdostano, dovrebbero essere intitolate a Federico Chabod, sostenitore dell'italianità della Valle d'Aosta, anziché al personaggio, bisognoso di cura psichiatrica intensiva, che scrisse "esprit de victoire". Tuttavia, non nascondiamoci dietro un dito: ho avuto il piacere di linkare tre post (l'estate scorsa) sul forum dell'Union Valdotaine ("Segreto di Stato", "La prova che cercavate" e "La prova/2") dai quali si può dedurre come il Leone Rampante sia soltanto un'emanazione dello Stato Francese, che serviva a presentare allo Stato Italiano, gli interessi maturati da Parigi (in Valle d'Aosta) per avere vinto la guerra.

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