PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
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10 gennaio 2008

in apnea fino a domenica

All'alba parto per Roma. Riemergo domenica mattina.
Consiglio concluso mezz'ora fa, ho anticipato ad oggi il deposito di due iniziative. Chi fosse interessato le trova qui. La prima riguarda la comunicazione istituzionale, la seconda è un po' più pesante da leggere.

21 commenti:

  1. Deprimente retromarcia di Ottoz . Disse che avrebbe presentato un'interrogazione sull'ansa valdostana , invitando pure a inviargli via mail spunti in merito . Ma ora partorisce un'interrogazione alla camomilla che è un nulla rispetto a quella auspicabile su un'ansa locale che costa ( e Ottoz lo sa bene ) 450mila euro l'anno al contribuente , cioè ben di più dei vari giornaletti su cui si focalizza l'interrogazione camomilla . 450 mila euro per fare solo da megafono a chi comanda . Eddy Ottoz , hai cambiato parere e lasciato perdere l'ansa locale per non infastidire quel Caveri che lì viene riportato in ogni suo battito di ciglia o perchè le interrogazioni camomilla sono più comode ? The raise and fall of Ziggy Stardust è in bella mostra nella discografia di Bowie ; the raise and fall of Eddy Ottoz è ulteriormente confermata da questa interrogazione , camomillosa rispetto a quella possibile sull'ansa . The raise coincise con le imprese sportive e quelle umane per aver saputo instillare nei figli il valore dello sport . The fall è fare " politica " slalomando attorno ai veri problemi di questa oggi focomelica regione .

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  2. Io se fossi Ottoz vi avrei già mandati tutti a defecare al bordo del lago di Annecy.
    Sembra che tutti sappiano tutto e tutti abbiano il diritto di dire al padrone di casa cosa deve fare.
    Solo critiche, e molto ripetitive
    Ci vorrebbe un po' più di rispetto.
    TEXAS

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  3. Non so se l'Oscar della stranezza vada attribuito a Eddy o a Texas . A Ottoz per aver trascurato l'ansa locale , pur con gli spunti che offriva . Prima l'ansa ha ricevuto , se non erro , dalla regione 180 mila euro per due anni ( 90 mila l'anno , cioè ) e , secondo l'ultimo accordo ( ce ne sono altri in Italia così ? ) , 450 mila per un solo anno . Nessuno chiede a Eddy di interrogare l'ansa sull'utilizzo del denaro ( dei contribuenti ) ricevuto , bensì di domandare alla giunta perchè è stato quintuplicato l'importo di tasse dei valdostani elargito all'ansa , a cosa deve servire , quanti addetti pensa ci debbano lavorare ( con tale cifra quanti impiegati si pagherebbero ? ) e quali spese vive affrontare ( la sede è un alloggetto , se non è ultimamente cambiata ! ). In periodo di analisi dei costi della politica sono domande non peregrine , unite alla critica per l'indubbio servilismo politico dell'agenzia , nonchè alla critica per gli errori che infarciscono i lanci , sovente ripetuti per errori e mancate riletture ( bene sarebbe se , chi scrive un pezzo , lo firmasse pure , così sappiamo chi indica la regione di Napoli come Campagna e chi il col di Joux come jus ) . Invece silenzio su un'ansa che doveva essere oggetto di analisi in consiglio , tant'è che erano stati richiesti contributi informativi proprio in questo blog . Strano , no ? Come pure strano il modo di ragionare di Texas : Eddy non ha messo l'interrogazione sotto vetro , ma in un blog , ove il giudizio , positivo o negativo o 50/50 , è fisiologico , implicito , richiesto . Se tale giudizio è critico può anche significare cosa Eddy doveva o non doveva fare secondo chi giudica , ma questo è legittimo in democrazia . Anzi : è la democrazia . Sono concetti ripetuti , Texas ? Ma anche l'ansa ripete da anni i suoi exploits . Boh !

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  4. defecando sul bordo del lago di tzangié (rhemes-saint-georges).
    A me non pare esatto affermare che tutti sappiano tutto: pare anzi che non si sappia neanche quello che si debba giustamente sapere.
    Ad es., mi pare che i cittadini di una comunità, quando tutta una minoranza consiliare dà le dimissioni, come è successo qui, nel profondo sud rossonero di rhemes-saint-georges, abbiano il diritto di conoscerne le motivazioni. E chi sa abbia il dovere di renderle note. Non si tratta di un fatto privato, ma di un fatto avente una grossa rilevanza pubblica per i cittadini tutti e in particolare per quelli della comunità, che hanno il diritto di sapere che cosa sia davvero successo senza dover dare adito o credito alle numerose voci che si rincorrono, le quali, purtroppo, hanno tutte un fondo di verità. Invece "bocche cucite", "no comment", "abbiamo concordato con le forze di governo di non rilasciare dichiarazioni pubbliche", come riferiscono gli organi di stampa. Mi pare di vivere in una terra in cui non c'è alcun rispetto per il cittadino, in una terra in cui nessuno vede, nessuno parla, nessuno sente, nonostante le "portes ouvertes" annunciate dalla attuale amministrazione. Forse non aveva tutti i torti Federico Chabod, uno dei padri del nostro Statuto, quando ha deciso di andarsene sbattendo la porta. La democrazia può aspettare.

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  5. Caro mcczzdrmqst o mcczzdrgnmqst,
    dato che parli di raise and fall, dovresti aggiungerti in lista per il tuo raise and fall di educazione e opportunità. Mi sembri molto il tipo a cui nulla sufficie e che sempre più pretende. Dovresti soltanto essere felice che eddy abbia proposto interrogazione ed interpellanza, dimostrando ancora una volta come ci ascolti.
    Mi associo a texas e, per omogeneità di linguaggio col tuo (non vorrei mai tu non capissi), aggiungo ai tuoi personalissimi codici fiscali "snnprprnmbcll".

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  6. In effetti , caro r.i.p. , il mio codice fiscale giusto è il secondo , essendo il primo un pò evasivo . Ma in quello che mi indichi c'è forse una enne di troppo . Comunque io ho esposto democraticamente concetti , mentre tu ti sei limitato a tirarmi aeroplanini di carta . Te ne sei per caso accorto , Riposa In Pace ?

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  7. Chiedo scusa, ma il responsabile dell'Ansa valdostana è sempre Minuzzo? In tal caso non c'è da stupirsi che essa venga utilizzata come megafono unionista!
    Per quanto riguarda, invece, le battute sulla "Campagna" ed il "Col di Ius", penso che l'amico Bruno Courthoud (o chi per esso) abbia voluto ironizzare su quei valdostani che si fingono francòfoni, pur senza sapere, in realtà, la lingua di Voltaire.

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  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  9. sono in un albergo di suore sulla Camilluccia, e, malgrado l'aria sia intrisa di fede, in miracolo di internet non si compie. Utilizzo in questo momento il computer di un amico che ha una scheda hsdpa). Salendo sul terrazzo più alto si potrebbe parlare direttamente con Dio, ma sarebbe un comportamento eretico, la gnosi non è ammessa, e comunque Dio non è il web.
    Ricevo sul cellulare forte e chiaro, ma non posso commentare. A dire il vero posso scrivere dei post, ma non mi sembra il caso di rendere ancora più pubblico il cattivo gusto di mccdrmqst nell'insultare senza aver probabilmente letto bene (per non dire capito) il contenuto della mia interrogazione.
    A parte l'uso assiro (e, con alcune differenze, egizio) delle sole consonanti, per cui non sappiamo ancora se il mitico fosse Nabuccodonosor, Nabuccodonosorre o Nebukadnezar, come gli studiosi tedeschi sostengono, resta il fatto che m(a)c(he)c(a)zz(o) ecc. (ad esempio d(i)r(à)m(ai)q(ue)st(o) non tiene conto dell'esistenza di un regolamento consigliare e delle regole della politica, piacciano o no.
    Appena rientrerò ad Aosta (stasera) potrò spiegarmi meglio e farmi eventualmente rimandare affanculo, ma quanto meno in modo argomentato.
    Prima regola leggere.
    Seconda regola capire.
    Terza regola rileggere bene.
    Quarta regola verificare se si è capito proprio bene la prima volta.
    A questo punto, magari ragionando, rispondere.

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  10. Cito Eddy Ottoz in Pillole di fine anno - numero 3 ( foto Bhutto e altri ) , post del 6 gennaio - ore 21.44 : invito a leggere , capire e poi magari replicare . Eddy Ottoz chiede contributi , da inviarsi alla sua mail , sui comportamenti dell'ansa regionale , in parte già oggetto di appunti sul blog . Il tutto finalizzato a un'interrogazione sull'ansa locale , come indiscutibilmente scritto . Replica di Eddy da Roma : esistono regole in Consiglio , non specificate ( nè si chiede di specificarle ) ma che impedirebbero di dare corso a quanto evidenziato come intento nel post citato . Il desiderio ivi indicato non poteva avere corso per regolamenti conosciuti in seguito ? Prendo atto , ma io che ne so , resto a quanto letto nel post e sottolineo che l'incisiva interrogazione lì annunciata si è ridotta a ben altra e infinitesima cosa . Sull'ansa ( neppur citata ) c'è traccia solo , ripeto : solo ) nel richiedere l'elenco delle convenzioni esterne : cioè nel sollecitare conferma al tipo di accordo oggi in essere e dal costo sui media ampiamente riportato . Non c'è traccia del tipo di interrogazione sull'ansa di cui nel post , ma una cosa diversa , assolutamente meno intrigante , in cui l'ansa è annegata in un contesto a lei estraneo e sulla quale chi risponderà dirà ciò che i media hanno già stradetto . E' il modo di operare dell'ansa che richiedeva risposte , dalla subordinazione al palazzo ai variopinti errori dei suoi lanci , passando attraverso alla risposta sui compiti oggi a lei delegati , per capire le motivazioni degli emolumenti , quintuplicati rispetto all'accordo precedente , che riceve . A me pare che si cerchi l'appiglio per fingere fuori di senno chi non condivide ; per fortuna qui non ci sono i lager nè certuni hanno l'autorità per crearli e spedirci i non convergenti .

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  11. Scampato alle suore, rispondo un po’ di corsa (gare d’atletica al palaindoor):

    mcczzdrmqst (11 gennaio, 8,03)
    quale retromarcia? Mettiamoci d’accordo, non intervengo in consiglio con una lettera anonima, ci metto la faccia e rivendico il diritto di decidere modi, tempi e toni. Caro
    >machecazzodiràmaiquesto
    o come ti vuoi firmare, se concepisci la politica solo come attacchi personali a chi ti sta sulle pll non siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Interrogazioni fatte di insulti su voci da bar possono talora cogliere nel segno, ma solo raramente, e squalificano chi se ne serve. Perciò si raccolgono le informazioni e si creano le premesse per un discorso politico serio.
    Non c’è dubbio che il tema fondamentale sia quello dei costi della politica, che pesano come una cappa su tutta la comunità e sono pagati alla fine dai cittadini. Non c’è dubbio che l’apparente rapporto prestazioni/costo del servizio Ansa ci trova concordi nel ritenere che sia da considerarsi uno di questi costi ingiustificati.
    In termini regolamentari avevo tre possibilità:
    1 – richiesta d’informazioni ai sensi dell’art. 116 del regolamento. In questo caso la risposta dev’essere data entro 60 giorni, di solito, se ti va bene, arriva in 70, ergo, da venerdì 10 saremmo finiti al 20 aprile per avere le info prima di poterne fare uso;
    2 –interrogazione con risposta scritta, ossia senza illustrazione in consiglio. In questo caso la risposta arriva normalmente entro 30 giorni. Saremmo andati al 10 febbraio per la risposta, poi i tempi tecnici per presentare un’altra iniziativa sulla base di quei dati e discuterla in Consiglio;
    3 – interrogazione “normale”: in questo caso sarà discussa nel prossimo consiglio (23 e 24 gennaio). In quella sede la Giunta deve pubblicamente rispondere alle domande previa mia illustrazione in Consiglio. Ergo, avrò le informazioni e, nell’illustrare l’interrogazione, potrò dare nel mio intervento il voluto risalto ai vari elementi oggetto dell’interrogazione stessa.
    Ho optato per l’ultima soluzione, e ritengo di non avere fatto male, pensi quello che vuole.
    Per quanto concerne il tema dell’interrogazione (solo Ansa o tutta la comunicazione). Due considerazioni:
    - mi interessano i costi della politica e quelli spesi nella comunicazione ne sono una parte importante, ma di questi ultimi l’Ansa non è che un solo aspetto, per quanto importante e pesante, e non sono comunque convinto che “tutto il resto” non comprenda solo i vari “giornaletti” e non rappresenti un altro iceberg di cui si conosce solo la parte emergente.
    - Non faccio di mestiere il killer per conto terzi, e ancora meno per conto degli anonimi, per cui possiamo essere d’accordo su tante cose, ma se le serve un cecchino si rivolga altrove, oppure si qualifichi per nome e cognome e presenti una regolare denuncia in Procura a fronte alta.
    Legga bene la mia interrogazione, provi ad immaginare a quali domanda dovrà rispondere il governo regionale e quali informazioni dovrà dare. Si renderà conto che l’Ansa non ne è per nulla esclusa, anzi.
    Se poi il tono le pare eccessivamente blando, da un lato esiste una cosa che, a prescindere dai temi trattati, si chiama educazione. Peraltro tenga presente che, quante più informazioni si forniscono in un’interrogazione, tanti più elementi si forniscono a chi risponderà, tutti suscettibili di essere smontati durante le due settimane che intercorrono tra la presentazione di un’iniziativa e la risposta e discussione in Consiglio.
    La risposta all’interrogazione fornisce poi dati precisi ed inconfutabili su cui presentare eventualmente ulteriori iniziative…
    Mi dica con franchezza: crede che, stante quanto da me richiesto, aggiungendo un profluvio d’insulti all’Ansa nell’interrogazione, la risposta del Governo sarebbe più esauriente?
    O che, con il tono dell’interrogazione, sia legittimo al Governo rispondere in modo meno preciso?
    Suvvia…

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  12. mcczzdrgnmqst (11 gennaio, 8,34):

    oscar de che?
    trascurato che cosa? O non citare l'Ansa significa trascurare l'Ansa?
    Ho richiesto spunti in merito e qualcosina ho ricevuto. Qualcosina va verificato.
    Che significa poi: "silenzio su un'ansa che doveva essere oggetto di analisi in consiglio"?
    E' proprio perché se ne possa fare un'analisi in Consiglio che ho presentato un'interrogazione. Oppure pensi che uno possa alzarsi in Consiglio e dire: "Vorreei fare un'analisi su..."
    Purtroppo, o per fortuna, non funziona così, e un preciso regolamento non lo permette.

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  13. tra un po' tolgo il mio commento da Roma dell'11 gennaio alle 17.01, perché assolutamente identico a quello del 12 alle 9,41 e, per un mistero di blogger, pubblicato due volte, la prima delle quali con data e orario sbagliato. Misteri di blogger.

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  14. mcczzdrgnmqst (12 gennaio, 9,41),

    penso di avere esaurientemente risposto al suo ultimo post che non fa che ricevere un modo tugno (mi consenta una parola gergale), le stesse inconsistenti oobiezioni dei commenti precedenti. Chiamiamola graforrea, o, se preferisce, incontinenza grafica. Ci dica, per favore, qualche cosa di nuovo.

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  15. Eddy, scusa se interrompo il discorso e mi inserisco con un problema che occupa l'attenzione in questi giorni, un problema che ha un risvolto di carattere anche economico. I cosiddetti artigiani di S. Orso (artigianato "tipico" e non) sono in parte sul piede di guerra. Credo che definire che cosa sia artigianato "tipico" e che cosa no, che cosa meriti l'attenzione dell'IVAT e che cosa no, sia un problema su cui si potrebbe discutere all'infinito (e così si sta facendo). Mi dicono che sono pochi quelli che veramente vivono esclusivamente di "artigianato tipico" secondo i canoni oggi richiesti, pur con tutte le agevolazioni regionali, molti i coseddetti "hobbisti", che ovviamente meritano attenzione, ma non costituiscono certo un ceto economico produttivo, ci sono poi gli artigiani non "tipici"; sembra che l'IVAT, invece di promuovere, pur differenziandolo da quello rigorosamente considerato "tipico", anche questo artigianato che tende a produrre con metodi e secondo gusti più vicini al mercato (metodi non rigorosamente a mano ed esclusivamente con materiale locale - vedasi torni e legno d'importazione -, creazioni innovative e non ripetitive), tenda ad escluderlo totalmente dalla propria attività di promozione. Se le cose stanno effetivamente così, a me pare che i "protestanti" non abbiano tutti i torti. Anche l'artigianato si evolve nel tempo, e non si cristallizza in pure forme conservative. D'altronde già oggi, ad es., la fiera di S. Orso è qualcosa di totalmente diverso da quella originale e storica. Tu cosa ne pensi? Si vuole limitare o mortificare l'iniziativa delle persone? Sono forse da rivedere la natura, gli scopi e le finalità dell'IVAT?
    p.s. mi riferisco esclusivamente a produttori artigiani che lavorano essenzialmente materiale considerato tradizionale (es. legno) e oggettistica considerata tradizionale (es. grolle), magari con "spunti di fantasia" (abbellimenti in ceramica, nuove forme) per andare incontro al gusto della clientela e per "creare" qualcosa di nuovo.

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  16. Sconcertante . Eddy Ottoz gira attorno al problema introducendo argomenti a latere del tutto fuori tema . La realtà è inconfutabile : se la richiesta di contributi per l'interrogazione fosse stata esaudita via mail da qualcuno , non sarebbe servito a nulla perchè il tipo di interrogazione che la richiesta chiaramente avanzata faceva indubitabilmebte intendere non poteva avere corso . Tutto qui . Rimarco che l'errore è a monte , nella richiesta fine a se stessa , e dopo semmai nel non rispondere a tono ma lanciarsi in cassanate senza pertinenza . Comunque quell'interrogazione è totalmente inutile nell'ottica di una spinta a modifiche comportamentali da parte dell'ansa locale che noi contribuenti copiosamente foraggiamo , purtroppo affinchè incensi il potere . Aggiungo che nel mio nick non c'è alcun riferimento a persone ( più precisamente : manca un " questo " che indichi il Ziggy nostrano ) .

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  17. non capisco che cosa sia fuori tema, né giro attorno ad alcun problema schivandolo. Se il tuo obiettivo, caro mcczzdrgnmqst, consiste nel continuare a spendere 450.000 euro, con un'Ansa che accetti però virtuose spinte a modifiche comportamentali, evidentemente nulla a che fare con il mio che è di evidenziare i costi inutili della politica, le duplicazioni ecc., e laddove possibile eliminarli, in modo che non pesino sulla schiena dei contribuenti. In questi sicuramente s'inseriscono necessarie considerazioni su funzioni passa-veline, megafonia ecc.
    Il primo tema è il buon governo, spendere bene i soldi dei cittadini, l'aggravante è spenderli per distorcere con un'informazione addomesticata il funzionamento di una corretta democrazia. Sono peraltro d'accordo sul fatto che il secondo sia più grave ed importante del primo, ma, prestandosi ovviamente a qualsiasi tenzone dialettica senza costrutto, potendosi dimostrare tutto ed il contrario di tutto quanto più l'esegesi dei contenuti è analitica, preferisco partire, in un'interrogazione, dai fatti. Dimmi quanto spendi, in modo che ne possiamo parlare stando sui fatti.
    In ogni caso, caro mcczzdrgnmqst, siccome non ho tempo da perdere, facciamo così: hai ragione tu ed ho torto io, purché questa mia affermazione permetta di chiudere una diatriba completamente inutile.
    Anche Bortot, Squarzino e Venturella non la pensano come me, ma almeno non la fanno ogni volta così lunga e contorta. Perché non accetti una volta per tutte il fatto che non ti piaccio?

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  18. bruno,
    credo che il tema abbia ormai preso la mano a tutti. Numero chiuso, pressione che sale). Quanto più si cercano di normare realtà attinenti alla cultura e al sentimento, tanto più ci si incasina. La fiera di S.Orso (nel resto dell'Europa di origine germanoceltica tuttora "la festa dell'orso"), che marca l'uscita dall'inverno, era originariamente un mercato annuale in cui gli agricoltori valdostani vendevano quanto avevano prodotto durante la stagione invernale, a lavori agricoli fermi (salvo nutrire e mungere le mucche). Si trattava perloppiù di attrezzi da lavoro agricoli (rastrelli, scale, cesti, zangole, zoccoli ecc.) e giocattoli per i bambini. Alcuni di questi artigiani, di mano più felice, dotati di passione per la riproduzione naturalistica o magari di gusto estetico più "sintetico", o genuinamente religioso ecc. portavano al mercato di S.Orso oggetti utili per lo spirito più che per il lavoro.
    Il passaggio ad una realtà commerciale ha portato a tutto questo. Di più non dico.
    Credo che abbiamo entrambi un'età che ci permette di avere visto il prima e il dopo. L'accelerazione della modifica dei costumi è un fenomeno esploso a partire dal secondo dopoguerra, da quando la povertà si è trasformata dal non avere ciò che serve a sopravvivere al non avere quell'inutile che "se non ce l'hai non sei nessuno". E' il grande inganno del denaro che fa girare la macchina.
    Dagli Inti Illimani che suonano Montagnes Valdôtaines con il flauto di Pan alle collanine di Goulimine, dalle borchie assiro-babilonesi alle statuine in serie di impronta altoatesina, fino all'elefantino in legno, notoriamente tipico della Valgrisenche, resta ancora molto da fare: suggerirei il collare delle reine con applicazione di conchiglie tropicali (lac Verney) e piccole tigri di giada cinesi.
    Si fa una legge per stabilire che cosa è tipico e che cosa no?
    Secondo te sono cose che si possono stabilire per legge?
    Facciamo allora anche una legge che distingua il sentimento dall'affetto, perché no? Nelle audizioni tutte le categorie, in interminabile sfilata, ci diranno che anche loro sono sentimentali, anzi ognuna dimostrerà di essere la più sentimentale, senza per questo non essere affettive, per carità...
    Se la fertilizzazione incorciata è un valore in campo scientifico (e non mi riferisco agli Ogn), noi siamo riusciti a dare valore anche al suo lato più oscuro, la contaminazione. Anche contaminazione sta diventando un aggettivo positivo, le critiche d'arte ne sono farcite.
    In un mondo in cui le leggi si scrivono con parole ma le parole cambiano senso, spesso certe leggi non hanno senso.
    Aggiungo che l'Ivat è diventata un punto di mediazione politica e successivamente di compensazione di partite cencelliane.
    Artigiani tipici, non tipici, artisti veri, hobbisti, ethnofreaks, simpatici provocatori, ambulanti da mercato, ormai c'è di tutto.

    "Fan conviti per stare allegri,
    Il vino per rendere gaia la vita,
    E tutto obbedisce al denaro."
    Ecclesiaste (10,19)


    Prova ad aggiungere uno spruzzo di legge e uno spruzzo di mercato, e la pietanza è servita.

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  19. Non è vero che non mi piaci , anche se tu pretendi che te lo dica perchè magari ti fa comodo . La realtà è che io ti ritengo , per i tuoi meriti sportivi oltre alla preparazione , potenzialmente come una Porsche in politica , con una precisazione però : i tedeschi autolimitano tali modelli a 250 orari , mentre tu hai stabilito di usare al max la seconda marcia ( in politica ) . Non dai quanto potresti dare , non parlo a livello di ore che ci dedichi , bensi dell'incisività dei temi . Basta certo con questo argomento , ma chiunque direbbe ( basta leggere ) che sull'ansa hai chiesto nel post specifico contributi su : FRANCESE INNOVATIVO , NOTIZIE INUTILI , NON NOTIZIE , EVENTUALI VACCATE , ECC. . Questo alle 21.44 del 6 gennaio . Nell'interrogazione allegata chiedi solo un ELENCO DELLE CONVENZIONI IN ESSERE STIPULATE ALL'ESTERNO CON... : ti si deve rispondere immettendo anche l'ansa locale nell'elenco , senza manco aggiungere i costi stranoti : altro che spunti per mettere l'ansa locale sotto i riflettori di un'analisi , come nel post delle 21.44 facevi intendere . Di queste convenzioni non chiedi nulla , se non l'elenco , a differenza di quanto fatto nei capoversi precedenti dell'interrogazione riguardanti le pubblicazioni . Se 3 e 3 fanno 6 , ho ragione io . Se possono fare anche 5 oppure 7 oppure 33 , possiamo avere ragione entrambi . Basta . Ma , ripeto ,non mi stai sulle palle ( nè sulle pll , per usare la tua terminologia ) . Omaggi .

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  20. i costi dell'ansa non li chiedo nell'interrogazione sia perché, come dici sono stranoti, sia perché li ho già richiesti assieme a tutte le delibere nelle quali appaia la parola "ansa" ed ho già ottenuto questi documenti.
    Devo chiedere le cose due volte?
    Un'interrogazione è ciò che è, un'interrogazione. In aula le considerazioni politiche.
    Stop.

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  21. Niente di più autoritario che tentare di uniformare il pensiero rendendolo uguale a quello di chi comanda.
    E' ora di finirla con le falsità ideologiche, ed è ora di avere il coraggio di dire che amare una terra e la sua gente non significa mentire sul suo presente per costruire una fittizia diversità monetizzabile, significa invece operare per la sua crescita e la sua maturazione.
    Purtroppo ormai anche Forza Italia ha sacrificato le terga sull'altare del francese, e dei discorsi di libertà che si sentivano nel 1996 non v'è più traccia.
    Peccato.

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