Dopo la proposta di fermare il campionato per protestare contro la severità dell'antidoping, Gino Corioni, presidente del Brescia, impazza su tutti i media. Stamane a "Radio anch'io" i discorsi del conduttore e di tutti i radioascoltatori intervenuti hanno dimostrato che:
- nessuno conosce l'esistenza, il ruolo e l'autonomia del diritto sportivo;
- nessuno conosce l'esistenza e la ragione di esistere della clausola compromissoria;
- tutti si riempiono la bocca di leggi, diritti e Costituzione senza sapere di che cosa parlano;
- il calcio è un'altra cosa, un dogma, e come tale è sottratto ai vincoli della ragione e della giustizia.
L'unica proposta seria per far cessare questa vergognosa persecuzione del Calcio è modificare l'art. 1 della Costituzione così:
"L’Italia è una Repubblica calciocratica, fondata sul gioco del Calcio. La sovranità appartiene ai tifosi, che la esercitano nelle forme e nei limiti dei regolamenti dei talk-show e degli statuti delle associazioni di ultrà".
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