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Steve Bellovin’s Retirement Talk
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Steve Bellovin is retiring. Here’s his retirement talk, reflecting on his
career and what the cybersecurity field needs next.
18 ore fa
Egregio Eddy Ottoz, premesso che il link e' un po' troppo lungo, per poter essere letto tutto d'un fiato,
RispondiEliminale chiedo se lei abbia notizie del giornalista aostano Roberto Mancini (omonimo dell'ex allenatore dell'Inter!) E' pur vero che e' facile incontrarlo per strada ma, fonti accreditate, lo vorrebbero come collaboratore del quotidiano comunista
"Liberazione".
In una Regione dove, le notizie sui personaggi scomodi, vengono messe sotto silenzio, qualcuno sa dirmi qualcosa in piu'?
In effetti ho letto diversi articoli di Roberto Mancini, concernenti la VDA, tratti e pubblicati dal quotidiano "Liberazione". Qualcosa della VDA (nulla di eccezionale per noi che ci viviamo) scritto e fatto conoscere fuori dalla VDA. Molte cose ti avrebbero trovato completamente d'accordo (d'altronde, la diagnosi su di un malato dovrebbe essere indipendente dal medico che la fa, diversa potrebbe essere la terapia proposta).
RispondiEliminaO si decide che in rete si scrivono solo cazzate e non si possono compiere reati e truffe e pedopornografia, ed allora va bene la possibilità dell'anonimato assoluto, o si decide che la rete è una cosa seria ed allora è giusto che si acceda in maniera non anonima, od almeno non anonima per le forze dell'ordine.
RispondiEliminaE' come la faccenda delle impronte ai ROM, che tra l'altro bastava impostarla chiedendo giustamente le impronte a TUTTI, ROM E NON ROM. E non ho capito perchè il PDL non ha impostato la cosa così: il cittadino perbene ha solo da guadagnarci con la schedatura di tutti.
A proposito di Mancini e delle varie vicende, che ne pensi di questo outing di Caveri sui suoi gusti sessuali lanciato addirittura sull'Ansa? Mai visto un ex presidente della giunta che scrive degli affari propri in questo modo, secondo me è di cattivo gusto, proprio non riesce a fare a meno di esporsi mediaticamente nonostante tutti gli abbiano fatto notare che è la principale ragione della sua sconfitta.
RispondiEliminatutto è iniziato, mi pare, con un calepin su le peuple. Da un lato ho apprezzato il coraggio di luciano di parlarne apertamente, dall'altro ho temuto, e non mi sbagliavo, che il solo fatto di affrontare certi argomenti potesse innescare situazioni controproducenti, tali da vanificare le migliori intenzioni.
RispondiEliminaSiamo finiti persino sull'home page del Corriere.it http://www.corriere.it/cronache/08_luglio_13/caveri_non_sono_gay_c6a69812-50d6-11dd-b816-00144f02aabc.shtml
RispondiEliminaPovera Valle d'Aosta!
leggendo repubblica mi sa che ha ragione tommaso, si dice che l'insuccesso dà alla testa.
RispondiEliminaDi lei si sa che apprezza le donne.
Caveri: "E diciamolo. E spieghiamolo!".
Lo sanno tutti. E' giusto dire le cose come stanno.
Caveri: "Sono un gran figaiolo. Non vorrei però urtare la suscettibilità di mia moglie. Ho moglie e figli a cui tengo molto".
Questo è interessante che ne dici?
RispondiEliminahttp://www.aostaoggi.it/2008/luglio/14luglio/news10766.htm
Buona estate a tutti
Il turista mancato
Per quanto riguarda Mancini, io temo che, un comunista convinto come lui, non abbia la capacita' di distinguere tra cosa vada detto ad alta voce e cosa vada, invece, opportunamente filtrato (non vorrei che qualcuno, nelle altre Regioni, prendesse troppo sul serio, certe "baggianate alla valdostana").
RispondiEliminaPer quanto riguarda Caveri, invece, ho gia' avuto modo di raccontare come, le maldicenze del suo Partito, mi abbiano fatto perdere l'amicizia di due giovani, arrivati dal Piemonte e dal Friuli, dopo il 2000. Se Eddy Ottoz non mi censura (nuovamante) l'argomento, possiamo approfondire la riflessione.
Approfondendo su La Vallée Notizie (pag 11 del 12 luglio), il vero “scoop” è un altro: le convizioni politiche, non quelle sessuali…
RispondiEliminainfatti (il compagno) Caveri conclude con “Io sono un LIBERTARIO per convinzione…”
dal dizionario:
libertàrio [liber'tarjo]
agg., s.m.
anarchico, fautore di una libertà senza limiti
da Wikipedia:
Le parole libertarismo e libertario furono usate nei secoli scorsi da filosofi e politici che provenivano da differenti formazioni culturali quindi tali termini attualmente indicano movimenti culturali e politici che pur definendosi libertari sono in contrapposizione tra loro. Filosofi e politici definiti libertari sono quindi in diverse tradizioni culturali ossia quelle del liberalismo, socialismo, comunismo e anarchismo: quest’ultimo movimento politico-sociale ha poi adottato il termine libertarismo appunto per autodefinirsi.
Liberale, libertario o libertino?
o liberato?
RispondiEliminaPersonaggio non ergonomico, è mancino, sinistro, maldestro.
Incontinente grafico (si scrive addosso), lecturopatico (soffre di crs, compulsive reading syndrome) ed è curioso come una scimmia.
Libertario, liberista, libertino, non si considera ancora liberato.
Coltiva un’insana passione per le proprie opinioni personali.
Non disponendo dell'immunità parlamentare, evita di parlare del prof. Silvio Garattini.
Detiene tuttora il record mondiale della battuta sbagliata al momento sbagliato.
E' campione d’autolesionismo in carica.
il brano è preso dal mio curriculum, perciò parlo di me, sia ben chiaro.
alberto,
RispondiEliminacome vedi non ti ho "moderato", perché almeno non fai nomi. Anche in questo commento, però, lanci accuse senza prove.
No evidence.
cheverel,
RispondiEliminami sa tanto che luciano è caduto nella classica trappola della battuta fatta scherzando, intendendola estranea all'intervista, che poi però il giornalista ti ficca in pagina senza interpellarti.
A meno che luciano non desiderasse specificamente che la frase apparisse, direi che il giornalista si è un po'... allargato.
Egregio Eddy Ottoz, io non sono del tutto convinto di avere lanciato accuse senza prove: se e' vero che tre indizi costituiscono una prova, mi preme ricordarle che, uno di questi due giovani, ha lavorato, per qualche anno, con un parente stretto di un politico unionista, mentre l'altro, e' fidanzato con una dipendente regionale (non sono sicuro ma credo che l'abbia anche reso padre). Dunque, credo, anche questa volta, di parlare a ragion veduta: l'Union valdotaine teme che io possa venire a contatto con gente arrivata da fuori, perche' sa bene che le racconto delle verita' scomode, su di essa.
RispondiEliminagrisero, grisero,
RispondiEliminama che prove sono? ma quali indizi? dai...
Caro Eddy,
RispondiEliminaDevo farti i complimenti. La tua lealtà è incrollabile e ti fa tanto più onore quanto più è oggettivamente difficile da mantenere, in pubblico in particolare.
Detto questo, trovo che il tuo giudizio su Caporale, che si sarebbe “allargato”, non stia in piedi.
Chi si è allargato, e ‘na cifra, è Caveri. Tutta l’intervista è pregna di quello stile borioso, volgare, arrogante che ha contraddistinto la sua presidenza e che gli è infatti costato migliaia di voti e l’esclusione dalla nuova giunta. Non si tratta di una battuta rubata, ma di uno sproloquio dall’inizio alla fine, come purtroppo il 90 per cento delle dichiarazioni del nostro (politica “sangue e merda”, “cattiveria e meschinità”, ecc..).. La differenza sta solo nel fatto che Caporale è bravo e non riceve un euro dalla Regione. E si quindi è divertito a cucinarsi Caveri, che, pur essendo giornalista, non si è avveduto della gigantesca trappola nella quale stava cadendo. Dall’istant cult “mago Zurlì”, che si appiccicherà al nostro ben più delle voci diffamatorie che si volevano smentire, al “figaiolo” (sic!) seguito da tenere parole per la moglie, all’invidia che Caporale finge di capire per la zazzera di Caveri, l’intervista tutta è un capolavoro di bravura di Caporale, ben assecondato dal comprimario. Sembra in realtà una recita comica alla Ruzzante, con quello furbo che frega ripetutamente quello fesso, quello davvero incredibilmente fesso. Quanto poi alla sostanza, dove starebbe il coraggio di fare outing a rovescio? E Caveri - ripetiamolo, giornalista - non conosce il rischio che la smentita, come usa dire, finisca per essere la notizia data due volte?
No, Eddy. In quell’intervista, riassunta in poche righe, sta in realtà la cifra politica dell’ex-presidente: infima. E visto appunto che non è nemmeno più presidente, né mai più lo sarà, al fastidio si aggiunge un po’ di tristezza, come sempre quando si è di fronte al patetico.
che la politica sia "sangue e merda" o diss per primo, se non ricordo male, il socialista rino formica (o fu giacomo mancini?).
RispondiEliminaChe poi caporale si sia "cucinato" caveri, è appunto il senso di ciò che ho scritto.
era proprio rino formica, ed erano gli anni '80.
RispondiEliminaIo continuo a chiedermi cosa ci sia sotto questa performance mediatica di Caveri, che arriva a scomodare, addirittura, un quotidiano nazionale, come "Repubblica", per ribadire quanto gia' detto in ambito locale. Il risultato, sopra le righe, di quest'operazione, mi fa sospettare che, l'ex Presidente/Prefetto, stia facendo qualcosa che si presta alla dietrologia: staremo a vedere gli sviluppi...
RispondiEliminasecondo me sta preparando il personaggio per darsi alla televisione o al cinema. Ha capito che per lui la politica è finita.
RispondiEliminaInfima, cucinato: esageruma nen. Invece ho trovato quell'intervista un modo per sdrammatizzare la precisazione fatta prima, quella sì un po' un passo falso. Specie quel Spieghiamolo, diciamolo. E quando usò l'espressione sangue e merda ai tempi citò proprio Rino Formica. E sulla faccenda del mago Zurlì al carnevale di Verrès, ha ragione Caveri, mica altri, anche unionisti ;-)
RispondiEliminaAmmetterai, Emilio, che la scena al Castello di Verrès, quando intimava all'orchestra di non suonare la tarantella vestito da mago Zurli', presentandosi al caporchestra come il Prefetto della VdA è almeno esilarante, no? Sull'ultimo Peuple sembra quasi contento di non essere più Presidente, un po' come la volpe e l'uva...
RispondiEliminaCiao da Sword!
Philippe Kieffer
ecco perché ti firmi sword e non foil...
RispondiEliminaDai Eddy, non era poi cosi' "tagliente", ma avrei pagato dieci volte il prezzo del biglietto della serata di gala per godermi lo sketch. A mio avviso Luciano ha commesso una serie di errori, ma peggio, non ha compreso che stava sbagliando. Ora se sbagliare è umano, bisognerebbe stare attenti a non aggiungere errore ad errore. Le epurazioni compiute nei vari CdA, l'aumento a dismisura dell'Ufficio di Gabinetto, Segretario generale della Regione (sarebbe interessante sapere cos'ha fatto negli ultimi anni il Mega Dirigente...), una legge elettorale fatta su misura per silurare Rolli e Louvin, una comunicazione stancante, che in fin dei conti non interessava nessuno, una comunicazione inopportuna (vedi rifiuti di Napoli) che lo rendeva immediatamente impopolare. Io penso che Luciano non sia privo di capacità, ma credo anche che si sia affidato troppo a consiglieri e collaboratori poco consapevoli di cosa sia la Valle d'Aosta. Perdere 5.000 preferenze da un'elezione all'altra non è un incidente di percorso, è una catastrofe politica. Nessuno si chiede come mai l'ex-ex-capo di Gabinetto insieme al suo vice si dimette "volontariamente"(sic!) per lasciare il posto ad un perfetto sconosciuto ed oggi invece ritorna (finalmente) in sella con la nuova Giunta? Non puoi giocare con le persone, con il loro lavoro, con le loro competenze. Non puoi pretendere di avere intorno a te solo gente che ti dice bravo sei il migliore. Devi saperti confrontare tutti i giorni anche con chi diverge dalle tue idee, ma allo stesso tempo ti apre gli occhi sugli errori che stai per commettere. Voilà il mio modesto e non esaustivo pensiero sulla débacle di MZ. Mi permetto di aggiungere, in ultimo, che dichiarare "sono sempre stato un figaiolo" a Repubblica e Corriere, con una moglie e due figli a casa, non fa' altro che allungare l'infinita serie...
RispondiEliminaSempre da Sword Beach (mica colpa mia se l'hanno chiamata cosi'...)
Philippe Kieffer
Comunque bisogna riconoscere che, quando c'era Caveri, se uno si presentava in Psichiatria per farsi iniettare un calmante, glielo davano nella dose giusta. Adesso, invece, temo che qualcuno possa ricevere, causa ordini superiori, una dose da cavallo che lo metta nella condizione, letargica, di non nuocere...
RispondiEliminaparafrasando una canzone di califano, caro alberto, si potrebbe dire:
RispondiEliminatutto il resto è noia,
no,
non ho detto gioia,
ma para
paranoia...
Sulla faccenda del carnevale mi riferivo solo all'opportunità, anzi, all'obbligo di parteciparvi, visto che si festeggiava il 60esimo anniversario e c'erano tutti gli ex-conti e le ex-contesse e lui era stato conte a suo tempo e visto che nell'intervista al fatto di partecipare in sé si faceva riferimento più sul come lui avesse partecipato. Poi un abito rinascimentale sul blu è presto un abito da mago Zurlì. Su come abbia aggredito invece l'orchestra non mi pronuncio perchè non ho visto. Dalla frequentazione del suo forum e dai ragionamenti che ci si faceva non mi pareva una persona aggressiva, però.
RispondiEliminaE guarda un po' a volte il caso, il proprietario del qui presente blog è sempre stato molto vicino al caro Lucien in qualità di consigliere su temi quali sport, rapporto mondo scuola e sport ecc. Ta te vu de...
RispondiEliminaHa fatto bene a partecipare al Carnevale di Verrès, ci mancherebbe altro! Pero' vedi, Emilio (e non lo dico con spirito polemico, ma solo come pensiero personale), la gente, il popolo, il valdostano medio per capirci, non ha apprezzato l'irruenza, l'esternazione, il modo di comportarsi di Luciano. Anche al raduno degli Alpini ha fatto bene a partecipare, non ha fatto bene, a mio avviso, a marciare davanti al plotone di Alpini valdostani. Poteva assistere in tribuna come tutte le altre autorità statali, regionali, provinciali e comunali d'Italia. Il desiderio di apparire, di farsi notare nella nostra Regione non si è mai conciliato col pensiero di chez nous. Il valdostano è semplice, già quando vede un completo scuro con la cravatta si sente distaccato, lontano. Arrivederci le auto blu, gli elicotteri e le mega-celebrazioni... Ribadisco che secondo me avrebbe fatto meglio a non distaccarsi troppo dalla realtà valdostana, a non cercare ad ogni costo un argomento per lanciare un comunicato stampa, a evitare una certa lottizazione dei posti apicali dentro e fuori la Regione. Come diceva Oscar Schindler, non è solo la posizione di forza che ti da' il potere, a volte occorre levare il pollice verso l'alto e dimostrare cosi' che si è capaci a vivere, collaborare, costruire anche con chi non la pensa come noi. Detto questo non bisogna dimenticare quanto di buono ha fatto la Giunta Caveri, perchè non sarebbe né giusto, né obiettivo.
RispondiEliminaCiao!
PK
Cavolo, ma è l'autobiografia di Ottoz! Ecco perchè sono amici e vanno d'accordo. Svelato l'arcano.
RispondiEliminaEgregio Eddy Ottoz, premesso che ho apprezzato la battuta sulla paranoia di Califano (che ne dice, mi faccio ricoverare?!) ho visto, proprio oggi che, per la prima volta, la rubrica che Caveri tiene sul Peuple Valdotain (Le Calepin) si e' presa un supplemento di vacanza (oltre a quella che, il giornale, fara' ad agosto) e non comparira' prima del 28/8.
RispondiEliminaTutto questo mi sa di siluramento, diplomaticamente camuffato: lei che ne pensa?
Ero già intervenuto su un precedente post, ma non posso che sottoscrivere totalmente l'anonimo che mi precede circa lo stile "valdostano" e la smania di apparire che Caveri ha profuso. Dico, istituire un ufficio del cerimoniale del presidente fa ridere i polli. Girare in elicottero è ridicolo, non lo fa neppure Formigoni. Subissarci di comunicati per farci sapere di decine di inutili viaggi all'estero ogni mese neanche fosse Ban Ki Moon. E via così. E poi le continue aggressioni verbali contro tutti e tutto, le minacce e gli attacchi di ira anche in mezzo alla strada. Quello che è triste, caro anonimo, sai cos'è? Che leggendo il suo articolo sul Peuple è chiaro che non ha capito nulla, ma proprio nulla. Sono gli altri a insinuare chissà perché che è litigioso, ma non si chiede il perché lo dicano tutti. Lo dicevano forse di Dino Viérin o di Carlo Perrin? Magari di quest'ultimo si diceva che era inadeguato, ma non che litigava con tutti. Riprovi a candidarsi come semplice consigliere regionale fra cinque anni, vediamo se entra in consiglio, accetto scommesse. Come si può pensare che l'arroganza e l'esibizionismo parossistico paghino, soprattutto se esercitati verso una piccola comunità come la nostra?
RispondiEliminaludovico,
RispondiEliminaè chiaro il concetto (...sempre stato molto vicino al caro Lucien in qualità di consigliere su temi quali sport, rapporto mondo scuola e sport ecc.), ma non colgo l'allusione (E guarda un po' a volte il caso... ...Ta te vu de...).
potresti cortesemente illuminarmi?
...anche perché non sono mai stato al carnevale di verrès in vita mia...
RispondiEliminaanonimo del 18 ore 15.39,
RispondiEliminache tu sia sempre ludovico o un altro, mi puoi rinfrescare quella che definisci la mia "autobiografia"?
senza calcare sull'errore di chiamare autobiografia di qualcuno quanto scritto su di lui da altri...
forse, in italiano, intendevi dire biografia
alberto,
RispondiEliminanon so. anche il forum dell'UV doveva riaprire... diciamo che, se il 28 agosto il peuple riprenderà la rubrice le calepin, sarai stato malizioso, se invece così non fosse, ognuno faccia le sua considerazioni.
subbuteo,
RispondiEliminaognuno ha il diritto di tenersi le proprie idee e fare le sue valutazioni personali, i fatti sono un'altra cosa:
1 - non mi risulta che caveri abbia istituito alcun ufficio del cerimoniale, in quanto c'era già da ben prima che arrivasse, e la responsabile, da più di dieci anni, è anna fosson, sorella del senatore antonio. non so chi e quando abbia istituito l'ufficio cerimoniale, sono entrato in consiglio nel 1998 ed erà da tempo un fatto acquisito;
2 - sull'elicottero girano leggende alpine e metropolitane. certamente caveri ha utilizzato l'elicottero, non so se più o meno spesso di dino vierin, so per certo che nella scorsa legislatura molte interpellanze sono state presentate, di solito dall'arcobaleno, stigmatizzando l'uso dell'elicottero in determinate occasioni. va detto che ogni volta si trattava di bufale. che poi l'elicottero sia stato usato in altre, che fosse indispensabile usarlo ecc. non lo so, certamente in molti casi non era vero.
per il resto sono e restano appunto tue idee e valutazioni personali, che sei liberissimo di nutrire. Non vedo però l'utilità del tiro a segno sulla croce rossa.
il comportamento di caveri può certamente prestarsi a critiche, ma il livore aggiunge poco alla verità.
Egregio Eddy Ottoz, mi faccia capire: il Sen. antonio Fosson e' entrato in politica nel 2003, mentre sua sorella Anna, ricopre quell'incarico da piu' di dieci anni; questo, pero', non aiuta a capire come mai, l'ex assessore alla Sanita', abbia bruciato le tappe della propria carriera. Lei conosce, per caso, qualche retroscena relativo all'impegno della fam. Fosson, a Palazzo?
RispondiEliminale due cose non sono collegate. la sig.ra anna fosson è dipendente regionale da anni, stop. credo che la decisione di tonino di entrare in politica non c'entri per alcunché.
RispondiElimina