PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
____________

8 febbraio 2008

elezioni 7 - sembrava facile...

elezioni 5 - quali e quante liste? non ha stimolato molti commenti, il contenuto poteva sembrare scontato. Gratta gratta però qualche piccolo ragionamento si può fare.
Nel 2003 l'UV prese alle regionali il 50,22% dei voti validi e Stella Alpina più Fédération il 21,29% (71,51% in totale, 25 seggi, oggi ridotti a 24). Da allora è nata Vallée d'Aoste Vive, poi è stata la volta di Renouveau, entrambi frutto di scissioni dell'UV, la cui consistenza attuale non è però nota: nessuno sa quale possa essere il risultato di Renou-Vive il 25 maggio e quanti consiglieri sottrarrà ad UV-SA-FA.
La scelta dell'UV (correre sola o in coalizione con SA e FA) non è così banale. Correre assieme potrebbe portare a quattro esiti:
1 - ottimo (non molto probabile): con il 63% dei voti la coalizione si assicura 22 consiglieri, 23 con il 66%, 24 con il 68,6% ecc.;
2 - discreto (possibile): con un risultato tra il 50,01% e il 59,7%, ne prende 21 (premio di maggioranza);
3 - appena sufficiente (non impossibile): risultato sotto il 50%, ballottaggio e successiva vittoria: 18 consiglieri secchi;
4 - pessimo (improbabile): risultato sotto il 50%, ballottaggio e sconfitta al ballottaggio.
Tralasciando il poco probabile caso 1, nel caso 2 i 21 seggi ottenuti, suddivisi tra i tre partiti, imporrebbero una cura dimagrante all'Union. Se SA e FA "tenessero" (8 consiglieri), l'UV scenderebbe da 16 a 13. Qualunque altra distribuzione uscisse dal voto, la somma farebbe sempre 21, ossia qualcuno ci rimetterebbe, e non poco.
Nel caso 3 non solo i seggi da suddividere sarebbero ancora meno (18), ma sarebbe addirittura necessario trovare ulteriori alleanze (con 18 non si governa) ridiscutendo tutti gli accordi pre-elettorali tra alleati. No buono.
Il caso 4 (la coalizione perde il ballottaggio) è improbabile ma non impossibile. Un secondo turno di voto potrebbe, infatti, scatenare un altro referendum pro o contro Augusto Rollandin, una replica del 9 aprile 2006.

Per questo esiste nell'UV la corrente "corriamo da soli". Il ragionamento (semplicistico, ma non privo di fascino) è: "corriamo da soli, arriviamo comunque al ballottaggio, lì scatta l'operazione autonomia in pericolo, tutti ce l'hanno con noi, chi è contro di noi è contro l'autonomia, vinciamo il ballottaggio, facciamo 18 da soli e, dopo le elezioni, facciamo l'accordo con Stella Alpina e Fédération". Il rischio di questa soluzione è che, scaricate all'ultimo momento, SA e FA potrebbero fare un accordo con la Premiata Ditta Sandri, Riccarand & c. e mandare per cinque anni l'Union all'opposizione. Ammesso che in questa Valle si possa resistere così a lungo all'assedio dei sindaci, la vera corazzata dell'Union.

17 commenti:

  1. 1) adesso che non ho più molte occasioni di contatto con gli addetti ai lavori, incontro quasi quotidianamente persone che ne hanno le palle piene di andare a votare (= di essere prese in giro) e che, al massimo, sono disposte a votare scheda bianca. Di solito riesco abbastanza facilmente a convincerle a non fare questo piacere a Caveri e Rollandin.
    2) se fossi un cliente dell'UV (SA o FA), le chiederei immediatamente se ci sta o non ci sta e se ci sta, quanto vuole; se lei nicchiasse, la manderei subito a quel paese, così risolverei anche i suoi eventuali dilemmi.
    3) i sindaci (versione nostrana): il meglio della produzione tipica locale (artigianato di tradizione). Da quando in regione le leggi le scrivono i sindaci (Rollandin, Viérin) ...., apriti cielo! Gli ultimi a non fidarsi dei sindaci, di cui giustamente avevano, in generale, una pessima opinione, sono stati Caveri le vieux e, in parte, Andrione.
    Ma li immaginate in Consiglio regionale i nomi che circolano? Naudin, Riblan, Dupont, Theodule, Jocallaz, ecc. ecc.? Non si vergognano di dover fare prima gli acchiappavoti e poi, magari, i servi sciocchi e fedeli?

    RispondiElimina
  2. Il Quorum, come sapete tutti, è il numero minimo di voti indispensabile per dare validità ad una qualsiasi elezione. Qualsiasi.
    Per esempio, se noi tutti dovessimo decidere di andare a Roma a manifestare, sicuramente faremmo una riunione (il quorum) ed in base alle nostre decisioni (i voti) si deciderebbe se andare o non andare.
    Il Quorum è lo strumento base della democrazia, è quello strumento creato tanti secoli fa che non permette a pochi di decidere per tutti.
    Più è ampio il Quorum, più alta è la democrazia e più si ha la certezza che la decisione presa è quella voluta da tutti.
    Più è basso il Quorum e più c'è il rischio che quella decisione, presa da pochi, non sia la volontà di tutti.
    Bene. Il Quorum nelle Elezioni Politiche Nazionali, signori non esiste.
    Tutti i gruppi sociali che devono prendere decisioni più o meno importanti, stabiliscono un Quorum necessario affinchè la votazione- decisione sia quella percepita da tutti. Tutti, tranne noi quando lor signori devono farsi eleggere alle Nazionali.
    In caso di assenza del Quorum, la votazione non è valida.
    A tutto c'è una spiegazione, e la ratio della invalidità della votazione sta nel fatto che l'astenzione dal voto, e quindi il non raggiungimento del Quorum necessario, significa qualcosa.QUALCOSA DI IMPORTANTE. Significa: noi non vogliamo prendere parte ad un voto che legittima con la nostra presenza un assemblea riunita per decidere un qualcosa che non ci sta bene.
    Questo segnale, l'astenzione, significa o cambiate qualcosa nell'Ordine del Giorno, o noi continuiamo a non votare.
    Il Quorum è la Clausola di Salvaguardia e di Garanzia che separa la Democrazia dalla Dittatura..
    Alle prossime elezioni politiche, dove incredibilmente (ma non tanto, e c'è un motivo che lor signori conoscono) non esiste il Quorum, potrebbe verificarsi un fatto unico, ovvero una percentuale di astensionismo enorme.
    Noi abbiamo il dovere sacrosanto di fare qualcosa, di far capire quanto rumore fa quel silenzio dovuto all'astensione, dobbiamo intervenire per non permettere che l'enorme silenzio sia, per i pochi che voteranno, un nostro assenso.
    Il non voto tra 2 mesi deve avere un grande significato, il significato che tutti gli diamo:
    NON VI VOGLIAMO. Allora si che avrebbe un senso quella percentuale di non voti e voti nulli.
    Dobbiamo fare qualcosa che giuridicamente dia un senso all'astensione.
    Dobbiamo fare assolutamente qualcosa.

    RispondiElimina
  3. Da come si stanno mettendo le cose, credo che, a seconda dei punti di vista, potremmo dare un'ultima chance a Veltroni (e chi ci sta) e Berlusconi (e chi ci sta). Non lo dico io, ce lo chiedono loro. Per tutto il resto, pas de sens, pas de vote. Piuttosto, chi non è d'accordo, voti scheda bianca. Qui in VDA, se sentite qualcuno urlare: "al lupo, al lupo", non fateci caso, tappatevi le orecchie.

    RispondiElimina
  4. Non mi è chiaro un concetto: se Veltroni dovesse vincere, con chi si alleerebbe? Con i centristi? (compreso Casini che è già rientrato in orbita berlusconiana) oppure farebbe un inciucione con lo stesso Silvio? prevedo uno scontro infuocato fra il P.D. e l'estrema Sinistra...

    RispondiElimina
  5. Se questo processo di semplificazione può portare a un duello Berlusconi-Veltroni un po' sul tipo di McCain-Clinton allora ben venga.
    Io voterò McCain (Berlusconi).

    RispondiElimina
  6. Molto divertente quel che succede in casa UV. Caveri è al capolinea e deve lasciare libera la poltrona di Presidente della Giunta (che gli avevano temporaneamente concessa), comunque vadano le elezioni (sia politiche che regionali). Ma lui ha già capito tutto e di farsi trombare al Senato non ne ha nessuna voglia. Ho l'impressione che ci divertiremo ancora.

    RispondiElimina
  7. Berlusconi, in politica, ha fatto abbondantemente il suo tempo, anche perché ha dimostrato pienamente di saper fare molto meglio l'imprenditore (ed io che m'illudevo, provocatoriamente, che lui fosse l'erede del craxismo...) Per questa ragione, penso che questa campagna elettorale ci riserverà alcune sorprese (che si ripercuoteranno, inevitabilmente, su quella regionale).

    RispondiElimina
  8. non vedo quale interesse potrebbe avere l'UV a far perdere Caveri al Senato. Una mancata vittoria alle politiche potrebbe costare cara all'UV un mese dopo alle regionali.

    RispondiElimina
  9. Ma chi garantirebbe "a priori" a Caveri la vittoria al Senato? Anche la vittoria di Rollandin era "scontata".

    RispondiElimina
  10. Cioè, allo stato attuale delle cose, se tu fossi Caveri, saresti sicuro di avere la vittoria in tasca?

    RispondiElimina
  11. nessuna vittoria scontata. Intendo dire che per l'UV è essenziale (in chiave regionale) fare tutto il possibile per vincere le politiche, perciò Luciano Caveri sarebbe al sicuro da sgambetti, ci sarebbe il massimo impegno di tutti.
    Quanto al risultato, è sulle ginocchia di Giove.

    RispondiElimina
  12. E Caveri è disposto a rischiare? Si direbbe di no.
    La candidatura di Caveri risolverebbe per l'Union anche l'altro problema (non detto): lascerebbe probabilmente libera la poltrona della Presidenza. Ma anche qui Caveri non sembra d'accordo. Mi sa che gli metteranno i ceppi, come dice lui.

    RispondiElimina
  13. Chiedo scusa ma la candidatura di Caveri al Senato è ufficiale o no?
    In caso affermativo, è ovvio che, per la presidenza della Giunta regionale, si spalancherebbero le porte al veterinario di Brusson, e per il sottoscritto, unitamente a tutti i dissidenti, sarebbero... CAZZI ACIDI! (per usare un francesismo...)

    RispondiElimina
  14. non credo; probabilmente stanno cercando, con le buone materie, di convincere Caveri. Altrimenti gli fanno un ordine scritto.

    RispondiElimina
  15. volevo dire "buone maniere", quelle che si usano da militare (chissà se Caveri l'ha fatto; ad un certo punto mi sono accorto, tra i miei coetanei, di essere quasi l'unico fesso ad averlo fatto).

    RispondiElimina
  16. Mio caro Bruno Courthoud, quelli dell'Union Valdotaine s'intendono davvero di "buone maniere"! La loro rozzezza è tale che, quando vogliono farti "allineare", riescono persino a metterti contro i familiari.

    RispondiElimina
  17. bruno,
    ecco il secondo fesso, ance se, da atlete, forse il mio militare è stato meno militare.

    RispondiElimina