Fotografia attuale del Consiglio regionale:
16 consiglieri (45,71%) all'Union Valdôtaine
5 (14,29%) alla Stella Alpina
4 (11,43%) alla Casa delle Libertà
3 (8,57%) alla Fédération Autonomiste
3 (8,57%) ai Verdi Arcobaleno
2 (5,71%) al Part. Dem. (Fontana-Sandri)
2 (5,71%) a Per il Part. Dem. (Ferraris-Fiou)
(le percentuali sono matematicamente precise ma politicamente solo indicative, poiché i seggi attribuiti nel 2003 non corrispondono esattamente ai voti ottenuti, dovendosi condiderare l'effetto della distribuzione dei resti)
Ci sono poi movimenti e partiti non rappresentati in Consiglio:
Renouveau Valdôtain, Vallée d'Aoste Vive, Alleanza Nazionale, Margherita, UDC, UDEUR, Lega Nord, DC per le Autonomie, Italia dei Valori ecc.
l'UDEUR (Mastella) ha già stretto un accordo con la Fédération Autonomiste, Margherita e Italia dei Valori dovrebbero essere compresi nel Patito Democratico, ma in Valle d'Aosta non si sa mai.
Va tenuto conto di alcuni avvenimenti intercorsi dal 2003 ad oggi:
L'Union Valdôtaine conquistò 18 seggi (con il favore dei resti), ma subì l'emorragia Louvin alle successive comunali di Aosta, con la nascita di Aosta Viva, oggi Vallée d'Aoste Vive. Alle successive politiche, dopo aver scalzato Carlo Perrin dalla Presidenza della Giunta, Augusto Rollandin, in coppia con Marco Vierin, perse clamorosamente le elezioni, sconfitto proprio da Perrin, sostenuto dal "Galletto", un cartello delle sinistre con i due gruppi (Louvin e Perrin) usciti dall'Union. Successivamente, in Consiglio Emilio Rini lasciò l'Union e confluì alla fine nella Fédération, e più recentemente il sottoscritto, dal Gruppo dell'Union, cui aderiva ma fin dall'inizio con un'esplicita dichiarazione d'indipendenza, è confluito nella Casa delle Libertà.
La valutazione degli effetti di questi movimenti sull'effettiva distribuzione del consenso ai fini delle prossime regionali non è semplice. Tre elementi, infatti, complicano il quadro:
- l'apparente "rimozione" unionista della sconfitta di Rollandin e la sua successiva nomina a Presidente della CVA (accompagnata dalla nomina di Laurent, figlio di Dino Vierin, a capo dell'Assessorato alla Cultura e Istruzione) con la conseguente conferma della diarchia Rollandin-Vierin a capo dell'Union, che ha impedito a Luciano Caveri di governare come avrebbe voluto.
- L'imprevedibilità di se e quanto peserà sul voto la percezione da parte dell'elettorato della perduta invincibilità di Augusto Rollandin. La pubblica presa di posizione di Cesal, Presidente del Mouvement, nei confronti della sua candidatura e la durissima lettera pubblica del Vicepresidente Bredy non sarebbero mai state neppure immaginabili nell'era pre-9 aprile 2006.
- le elezioni politiche anticipate, che potrebbero addirittura tenersi prima delle regionali.
Che fare, al posto dei partiti presenti in Consiglio, ma soprattutto di quelli in Consiglio non rappresentati? Presentarsi soli, in coalizione o confluire in una lista esistente?
Proviamo a pensarci, uno per uno.
Ad Aosta una serata speciale con le “Master Song” di Alice
-
Dopo il successo delle date estive, il 16 novembre ha preso il via il tour
nei teatri di Alice con il progetto “Master Songs”, un viaggio nelle più
belle c...
5 ore fa
Eddy, Eddy: con la nascita di Aoste Vive, oggi Valle d\\\'Aosta Viva...
RispondiEliminaSfotti o prendi per il culo?
scriviamo meglio: con la nascita di Aosta Viva (per prendere i voti di quelli che detestano il francese), oggi Vallée d\\\'Aoste Vive (tradendo quelli che li votarono perchè odiano il francese).
Decidere di votare o meno un partito solo per la questione del francese mi sembra abbastanza ridicolo....personalmente credo che la credibilità politica dei personaggi che vorrebbero rappresentarci è venuta meno già da tempo....
RispondiEliminaPovero Caveri. Adesso è colpa di Vierin e Rollandin. Lei è farneticante... diciamo che lui ha sbagliato dando confidenza ed incarichi a quelli come lei. E sicuramente per questo l'elettorato unionista lo punirà.
RispondiEliminaEgregio Eddy Ottoz, premesso che la Margherita si è fusa coi D.S. nel Partito Democratico, mi pare che esistano 2 Unions Valdotaines: quella ufficiale, con il simbolo del leone rampante in campo rossonero, e quella dissidente, che si riconosce nel "Galletto progressista". Se è vero che, nei primi Anni '90, Gianna Nannini cantava "Lecca, lecca il gelato!" mi pare che, tanto a Destra come a Sinistra, ci siano Partiti che vogliono praticare, verso il "Mouvement", l'arte servile dello "slurp"! Per fortuna, almeno, il tanto vituperato Giancarlo Borluzzi, ha la coerenza di contrastare frontalmente l'Union Valdotaine, pur sapendo che ne pagherà le conseguenze, in termini di Potere effettivo. Se pensiamo che, in Consiglio Regionale, ci sono ben 2 P.D. (uno dei quali con chiare intenzioni vassallifere, nei confronti del Leone Rampante)!..
RispondiEliminaEvviva quei politici che non pensano solo alla poltrona.
Ricordo al Consigliere tricolore Ottoz che Louvin e soci alle comunali di Aosta del 2005azzerarono letteralmente la CDL (da 4 a 1)e che uno... Ettore Vierin fino al giorno prima Unionista, mentre la tanto vituperata union rimase a 9. Che capiti così anche alle prossime regionali visto che la CDL ha già perso l'UDC (accordo con la Stella Alpina)e la Lega sta facendo l'occholino proprio al Mouvement.
RispondiEliminaVuillermoz Andrea
Premesso che il trasformismo auspicato dallo "anonimo" Andrea Vuillermoz non è positivo (un politico dovrebbe assumersi la responsabilità di "attraversare" la legislatura coi "colori" del Partito nella cui lista è stato eletto: solo in casi gravi, egli potrebbe essere autorizzato a cambiare "casacca", dato che i cittadini lo votano anche in base alle idee del suo Partito),
RispondiEliminanon mi dispiacerebbe se Eddy Ottoz dicesse pubblicamente che cosa pensa della vicenda giudiziaria che, tra il 2006 e il 2007, mi ha visto contrapposto alla d.ssa Bonaudo, al Tribunale di Milano.
Se negli accampamenti romani la porta praetoria era quella rivolta verso il nemico, ma anche quella ad est, secondo te i Salassi si erano rifugiati nella valle del Gran San Bernardo, o la porta è stata chiamata praetoria quella ad est perchè c'era anche la convenzione della porta orientale? Se fosse la prima magari l'arco di Augusto è stato edificato in pieno campo avverso salasso. Chissà! Si spiegherebbe anche la posizione più defilata di Aosta rispetto al bivio naturale per la valle del Grande, o no?
RispondiEliminauahlim (12.13),
RispondiEliminasorry, una specie di metatesi di lingua, in realtà il movimento di Louvin nasce come Aosta Viva ed è diventato oggi Vallée d'Aoste Vive, ossia il contrario di quanto ho scritto.
anonimo del vierger (14.06),
RispondiEliminachi ha parlato di colpa? Lascaimo stare le categorie morali. Stiamo parlando di politica.
alberto grisero,
RispondiEliminaGianna Nannini leccava il gelato mentre si toccava l'america...
due PD, uno con intenzioni vassallifere, dici tu. Nessuno però con intenzioni vessillifere, dico io.
RispondiEliminavuillermoz curiat andrea,
RispondiEliminachi ha mai vituperato l'union? Stiamo facendo delle semplici analisi politiche. Faresti meglio a dire che cosa non è esatto nei post. Parliamone.
di lega e udc non so, penso che faranno i loro conti, come tutti.
RispondiEliminaalberto grisero,
RispondiEliminati è scappato dalla tastiera un "auspicato" al posto di "deprecato"? In caso contrario non capisco.
Della tua vicenda giudiziaria nulla so, né mi piace giudicare le sentenze senza conoscere gli atti. Non la versione delle singole parti, le carte.
uahlim,
RispondiEliminanon sono un esperto di storia romana né romano-valdostana. Mi limito perciò a considerazioni personali. Penso che la porta praetoria fosse normalmente quella dalla quale passava il pretore, o sulla quale insisteva la residenza fortificata del pretore. Non so.
Teniamo poi conto che il Buthier (Balteus flumen) si è spostato nei secoli, e al tempo dei romani passava certamente sotto il ponte romano, che d'altra parte "vede" d'infilata l'arco e, in fondo, la porta praetoria.
Credo poi che l'arco fosse costruito fuori dal castrum onde permettere che da esso al castrum si potessero celebrare sfilate (trionfi) che rimarcassero e depositassero ai posteri la memoria delle vittorie sui salassi.
Ritengo infine che non ci fosse necessariamente un solo "bivio naturale" per la coumba freida, alla quale si arriva sia attraverso le attuali porossan e roisan, sia seguendo il saraillon, signayes, gignod, ecc.
In realtà il secondo porta alla parte alta della coumba (gran san bernardo), mentre il primo, via valpelline, porta all'attuale fenêtre durand, che in passato era una via trafficata verso il vallese, dove non è da escludere che passassero i salassi.
uahlim,
RispondiEliminaho corretto: ora è Aosta Viva divenuta Vallée d'Aoste Vive.
da soli? pas de sens, pas de vote (delega in bianco, i cittadini ne hanno le palle piene).
RispondiEliminaQuindi programmi e coalizioni: due bastano, per la terza: pas de sens, pas de vote.
p.s.: entrambe le coalizioni, nel loro programma, dovranno aggiungere un capitolo in cui indicheranno chiaramente la loro posizione rispetto ai soliti cavalli di battaglia cavalcati dalla terza, non lasciando ad essa l'esclusiva (si fa per dire) di tali problemi (e conseguentemente il loro uso esclusivamente strumentale).
per uahlim
RispondiEliminasi può culturalmente o sentimentalmente amare o preferire una lingua rispetto ad un'altra, si può ritenere una lingua più utile di un'altra, ma come si fa a detestare una lingua (a meno che di fatto non si detesti la lingua, ma coloro che la parlano, cosa assai più grave)? Solo tutta la demagogia e la strumentalizzazione di cui può essere capace un movimento politico può portare a simili risultati!
per eddy
RispondiEliminacomunque, per cercare di rispondere alla tua domanda (dilemma delle formazioni politiche non presenti in Consiglio regionale):
presentarsi soli: solo nell'ipotesi di una presenza-testimonianza (es. Alleanza sociale), altrimenti ad alto rischio per la lista, a rischio anche la presenza in coalizione, a meno che, come auspicabile, si intenda comunque favorire una certa coalizione, indipendentemente dal tornaconto personale della lista), confluire in un'altra lista:... mi sa tanto di do ut des. Avremo modo di vedere chi e come è disponibile al do ut des (do: LN, UDC, ... ut des: UV, FA,...?)
presentarsi soli: quanti e quali, secondo te, non presenti in consiglio, sono in grado di raccogliere mille firme?
RispondiEliminaEddy puoi commentare questa notizia riportata solo da aostaoggi? Perchè tutto sembra dimostrare che la classe politica valdostana non è capace ad amministrare la cosa pubblica? "casinò docet "
RispondiEliminaUNIONCAMERE: IL 70% DELLE AZIENDE PARTECIPATE IN VDA E' IN PERDITA
5 febbraio 2008
Secondo la recente "mappa del capitalismo pubblico locale" di Unioncamere, i conti delle società partecipate dagli enti locali in Valle d'Aosta sono in peggioramento: nel 2003, il 47% delle società in questione a fine anno ottenevano un utile, dunque il 53% era in perdita. Nel 2005, invece, le società in perdita erano ben il 68%.
Si tratta di dati totalmente discordanti dalla media italiana, dove sempre nel 2005 le società in perdita erano il 37%; quelle in positivo il 61% e quelle in pareggio il 2%.
Dal confronto con le altre regioni italiane, inoltre, emerge che la situazione valdostana è migliore soltanto di quella del Molise, dove le aziende in perdita erano il 75% (l'88% nel 2003).
Ciao tua K.J.
Purtroppo basta pochissimo per portare a detestare una lingua: basta raccontare in giro (od abilmente lasciar credere senza peraltro dire come fece Perrin su rai 3 nazionale) che una popolazione una certa lingua la padroneggia come lingua madre. Se questo non è vero, sta sicuro che quella popolazione, costretta a studiare quella lingua e sempre di fronte al modello irrealizzabile, di fronte sempre al bicchiere mezzo vuoto dell'insuccesso rispetto al successo di chi è veramente francofono madrelingua (ops, mi è scappato un riferimento totalmente casuale a cose e persone, e più di una volta), disprezzerà quella lingua. Se al contrario si spiegasse veramente la natura storica di una certa francofonia soft da intendere come studio tradizionale di una certa lingua straniera, allora vedresti che scomparirebbe questo disgusto. Io lo so perchè ho vissuto entrambi gli atteggiamenti verso una lingua (anzi, più lingue, e non ti dico quali)
RispondiEliminaJane,
RispondiEliminaè la ragione per cui ho ripetutamente chiesto in Consiglio: "Più ragione e meno Regione!".
Comunque la colpa non è di un solo movimento, ma di un intero arco costituzionale valdostano. Perchè nessuno accetta che si possa dover studiare il francese semplicemente perchè è tradizione che si faccia, senza dover per forza parlarlo in casa. E nessuno accetta questo tipo onesto di francofonia soft. Tra l'altro è scandaloso che l'Italia non faccia parte dei paesi francofoni quando ne fa parte la Bulgaria.
RispondiEliminaPiù professionalità e meno NEPOTISMO! Anche questo caro Eddy!
RispondiEliminaBuona notte.
K.J.
Cara K.J. ma se sai già le risposte, perchè fai le domande? A proposito, tu saresti una delle tante tricoteuses che frequentavano il blog di Zhukov bonanima? Chissà quanto l'avranno pagato per togliersi dai coglioni... e chissà chi. Vi ha usati come un profilattico e dopo buttati. Io invece l'ho usato per guarire da una malattia, l'ho anche pagato ma la salute vien prima di tutto.
RispondiEliminaprobabilmente nessuno (anche RV e VDAVive si sono coalizzate per poter essere sicure di riuscirci senza troppi problemi). Detto in altre parole: autoconservazione dell'attuale classe politica (no a nuovi concorrenti) e autoconservazione del potere da parte di chi ce l'ha (legge elettorale in esame e non voto al referendum). Ne dobbiamo concludere che la "politica" è incapace di autoriformarsi? Sembrerebbe proprio di sì. In campo nazionale: occorre almeno riformare il sistema elettorale; Veltroni: "lo faccio io con Berlusconi" e Berlusconi "no, lo faccio io con Veltroni".
RispondiEliminaChe testa di cazzo il podestà di La Thuile: ha chiamato il suo comune Porta Littoria. Ora, se è la porta praetoria quella rivolta verso il nemico, doveva chiamarlo Porta Praetoria, così sareebbe stata una figata, non Porta Littoria, che non vuol dire una sega.
RispondiEliminaLa Stampa
RispondiElimina"Rivoli, bufera sul Comune, Dirigente sospeso dal gip" "L'opposizione: gli atti dell'Urbanistica non sono validi" "I dirigenti e la giostra degli incarichi".
E così tutti i giorni, in ogni angolo d'Italia, VDA compresa.
Il cittadino "qualunque", senza che per questo ci sia bisogno di disturbare Beppe Grillo, è QUASI stufo (se non vado errato, qui in VDA, c'è solo più l'UV con i suoi cicisbei che continua a difendere lo spoils system alla vapellenentze). E se per sbaglio non dovesse vincere alle prossime elezioni? Ricambio in massa, salvo le prevedibili e numerose "conversioni" in punto di morte?
per uahlim:
RispondiEliminaRhemes-Saint-Georges è il comune più bulgaro della VDA (definizione datata di Elio Riccarand): qui non gliel'hanno mai perdonata!
Jane,
RispondiEliminapotresti inviarmi con urgenza gli estremi della comunicazione di Unioncamere che citi? Non l'ho trovata, e mi servirebbe moltissimo.
Jane, ho dimenticato: mandami tutto al mio indirizzo eddyottoz@gmail.com. Grazie.
RispondiEliminaJane,
RispondiEliminal'ho trovato, grazie.
Unioncamere
RispondiEliminasarebbe molto interessante avere qualche ulteriore dato, anche se parziale e solo indicativo, di quel che è successo dal 2005 ad oggi ... non credo proprio che la situazione sia migliorata, anzi ...
se i dati 2005 sono stati pubblicati il 22 gennaio, credo che per avere il 2006 e il 2007 dovremo aspettare ancora un po'
RispondiEliminaEgregio Eddy Ottoz, premesso che Gianna Nannini "si toccava l'America" ben 11 anni prima di "leccare il gelato" (stiamo evidentemente parlando di due canzoni diverse),
RispondiEliminatornando alle cose (semi) serie, della mia vicenda giudiziaria milanese si è occupata Cristina Porta, sulla Gazzetta-Matin, nell'Ottobre-Novembre 2006 e nel Gennaio-Febbraio 2007. Io, però, ho la maliziosissima (e un po' presuntuosa) sensazione che, anche nei corridoi di Palazzo, qualcuno ne abbia sussurrato!
Egregio Uahlim, il nome di Porta Littoria era un chiaro ed evidente riferimento ai simboli del fascismo: hai mai sentito parlare dei "fasci littori" e della città di Littoria (oggi Latina)?
RispondiEliminaalberto grisero,
RispondiEliminasu gelato e america mi lasci almeno il gusto della battuta. Sulla sua vicenda le chiedo di credere alla mia buona fede.
avete mai visto le'edificio delle poste di Latina?
RispondiEliminaEgregio Eddy Ottoz, io credo senz'altro nella sua buona fede ma se lei vuole sapere di più sulla vicenda giudiziaria che mi ha visto contrapposto alla d.ssa Bonaudo, legga gli articoli che ho citato prima, unitamente ai link che ho postato su questo blog e sul forum dell'Union valdotaine, lo scorso luglio.
RispondiEliminaNo, ma ho visto quello delle poste di Augusta Littoria (pardon, Praetoria, senno' chissà che pensa Grisero).
RispondiEliminaComunque se fossero stati dei veri fascistissimi romanissimi avrebbero chiamato La Thuile Porta Praetoria e non Littoria. Il predicato Littoria è frutto di una moda banale fascista che non indica assolutamente nulla.
lo farò
RispondiEliminaChi definisce bulgaro un comune pieno di abitanti che non lo vota non va molto lontano: non è con il disprezzo verso abitanti o ragioni od interessi altrui che si ottiene il loro voto. E non sempre nel voto dei bacanotti c'è solo il clientelismo, ma anche la scelta di non votare chi disprezza le loro esigenze, il loro lavoro, le loro persone. E se alla fine solo un movimento dà loro dignità, ecco che lì il voto confluisce. Senza per forza che ci debbano essere sporche clientele. Se Riccarand si oppone a far fare strade interpoderali anche laddove l'allevatore ha bisogno per poter lavorare decentemente,,, poi certo, sono tutti ecologisti con il culo degli altri.
RispondiEliminaE' vero che l'attuale maggioranza, in vista delle elezioni, intende deliberatamente nascondere agli elettori lo stato fallimentare dell'economia in VDA (di cui è consapevole), facendo deliberatamente convergere l'attenzione (non si chiama "distrazione"?)sulla, vera o presunta, bontà e qualità dei servizi? Bontà e qualità rispetto a quelli di Napoli et similia ovviamente.
RispondiEliminaMa Courthoud!!! Pensi solo ai soldi ;-) o si chiama economia?? ;-)
RispondiEliminaSe ho capito bene il tutto, alcune perplessità sulla legittimità di alcune norme della legge elettorale vapellinentze mi sono comunque rimaste.
RispondiEliminaEsemplifico:
1000 voti: quorum per aver diritto ad un consigliere
1)a, b e c fanno parte di una coalizione. c ottiene 1700 voti. Essi non producono alcun consigliere per c, ma un consigliere per la coalizione (per a o per b?). I rimanenti 700 voti vengono buttati nel cestino e non vengono computati come "resti".
Non si verifica una disparità di trattamento per voti di ugual natura?
2) La lista A ha 980 voti di resto; la coalizione B, formata dalle liste a, b e c ha come resti (400 + 400 + 600 = 1000 totale)
Il consigliere verrebbe assegnato alla lista A anziché alla coalizione B: illogicità manifesta.
O mi sbaglio?
Evidentemente i problemi si ingigantirebbero nell'eventualità abbastanza remota che ci fosse di mezzo il premio di maggioranza.
Aridàtece er proporzionale,
RispondiEliminaaridàtece er Pentapartito!
Chi non salta bipolare è, è!
mio caro Grisero, qui in VDA er proporzionale e er "Pentapartito" (UV + cicisbei) ce li abbiamo ancora. Non lamentarti più.
RispondiEliminaEvidentemente, mio caro Bruno, mi riferivo alla situazione nazionale degli Anni '80: un male? Si sta forse meglio adesso dove... nessuno più ruba (!) ma abbiamo una Seconda Repubblica bipolare che sta mandando in corto circùito lo Stato?
RispondiEliminaE tu pensi che la colpa sia del sistema bipolare?
RispondiEliminaIl sistema bipolare è adatto alle democrazie anglosassoni ma non a quelle latine: da noi, infatti, è riuscito ad esasperare una certa tendenza alla rissosità, con esiti negativi anche sulla società civile. Oggigiorno, nel Nostro Paese, "o sei con mé o sei contro di mé" e io arrivo ad addebitare a questo fenomeno, persino l'impennata vertiginosa di delitti, all'interno della famiglia, verificatisi, non a caso, in questi ultimi quindici anni, in Italia.
RispondiEliminamamma mia, se è così teniamoci care tutte le varie UV che abbiamo! Non vorrei che mia moglie, siculapugliese nata a Torino ...
RispondiEliminabruno,
RispondiEliminasulla situazione economica ho presentato ieri un'interpellanza. Non sto qui a ripetere tutto, la metto appena posso su www.issiconsei.blogspot.com
bruno,
RispondiEliminail meccanismo è un po' diverso: partiamo da 1000 voti per un consigliere, e da una lista comune A+B+C. Se B prende 1700 voti, avendo superato 1000 (quorum) ma non 2000 (due consiglieri per entrare) tutti i suoi 1700 voti vanno alla coalizione, solo che B non becca alcun consigliere e perciò regala i suoi voti a A e C.
Se invece B prende 980, sono persi tutti i 980, non avendo passato neppure il quorum per un consigliere. Nulla di anticostituzionale, il meccanismo (salvo per la possibilità del "programma comune" o, se vuoi, coalizione) è identico a quello precedente, in vigore dal 1993.