S'inaugura in queste ore ad Aosta il nuovo ponte sul Buthier. Dovrebbe snellire parte della circolazione da e per Porossan e Saint-Christophe e accelerare i tempi di trasferimento tra i presìdi ospedalieri di Viale Ginevra e Beauregard, evitando al traffico il giro dell'Arco d'Augusto.
Come tutti i nuovi interventi sulla viabilità di Aosta, il ponte nasce piccolo e stretto. Se preferite, inadeguato. In particolare gli angoli d'ingresso certamente non tengono conto delle distanze e raggi necessari ad autocarri e autoarticolati per curvare agevolmente, per non parlare dei giganteschi autobus del servizio di trasporto urbano, vuote astronavi gialle che solcano le vie della città.
Se è comprensibile che le vie del centro storico, realizzate nei secoli scorsi, siano larghe quanto serviva all'epoca per carretti e carrozze, non si comprende perché ogni nuova via sia oggi realizzata nel capoluogo con brevimiranza, se mi è consentito un brutto neologismo (il corretto contrario di lungimiranza sarebbe imprudenza, avventatezza, leggerezza o sconsideratezza).
Se però pensi ai pizzi sui marciapiedi (E' valdostano il nuovo Benoit Mandelbrot?, 21/12/2006), all'opinione dei cittadini sul traffico di Aosta (risultato sondaggi di gennaio, 31/1/2007), e ai comuni che vivono sulle multe (e io pago..., 20/2/2007), ti viene il dubbio che la questione della gestione del traffico di Aosta sia un coup monté.
Parrebbe che, secondo il Fubini-pensiero (ispiratore di ogni urbanistico afflato del capoluogo), si debba frapporre ogni sorta di ostacoli al traffico in modo che questi bastardi di automobilisti si stufino e lascino finalmente l'auto a casa.
Il traffico è un problema idraulico affrontato con strumenti ideologici, insomma.
Sfugge agli amministratori che quanto più il traffico scorre, tanto minore è l'inquinamento che esso produce, che il massimo di emissioni inquinanti per km si genera stando in coda o vagando per la città alla ricerca di un parcheggio. E' sotto gli occhi di tutti il palese sforzo per ridurne il numero, proprio laddove servono di più, e portare quelli rimasti da gratuiti a pagamento. Ovviamente per il nostro bene.
Ci si riempie la bocca di proclami contro l'inquinamento e le casse comunali con le multe per divieto di sosta.
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2 ore fa
L'importante è, adesso che l'Uv non serve più, criticare e basta vero Ottoz? Come la strumentale polemica sulle palestre o sulle Olimpiadi. Come mai ha messo dieci anni per criticare l'operato di Vierin? Ah già che stupido... nel 98 era candidato nell'Uv. Oppure nel 2003 all'alba del suo ennesimo trombamento (si dice così?)quando come contentino le fu commissionato un incarico da €. 32.000 per uno studio sull'utilizzo degli impianti sportivi per le olimpiadi di Torino. A proposito, che fine ha fatto quello studio?
RispondiEliminaLa critica di Eddy Ottoz, di per sé, potrebbe apparire come una boutade con i suoi ex-colleghi di partito per obiettivi.
RispondiEliminaIn realtà, se la inseriamo in una critica globale delle scelte di questa Giunta sulla circolazione, detta critica ha un senso.
Quasta Amministrazione si è distinta per la lotta alle automobili, per la lotta ai posteggi e per la fissa delle pedonalizzazioni.
Hanno reso Aosta (città con le strade perpendicolari) come Bologna (città con le strade a ruota di bicicletta) ed hanno fatto un gran casino.
Bisogna togliere il tappo del centro città chiuso al traffico e liberalizzare percorrenze e posteggi, solo così Aosta tornerà vivibile.
anonimo che dalla tua scrivania vigili sul traffico del passage du Verger, sei purtroppo mal informato:
RispondiElimina1 - direi "trombatura", non "trombamento". E, non considerando la tua opera di diffamazione del tutto estranea a questa trombatura, dovresti sentirti più fiero delle tue capacità di demolire che di quelle di costruire.
2 - nessuna "polemica strumentale" sulle palestre. Un'interpellanza, strumento d'iniziativa previsto dal regolamento del Consiglio regionale. La polemica l'ha scatenata l'Assessore rispondendo cose "non vere" (bugie? falsità? fai tu). E "strumentali" a quali fini? Quello di difendere il diritto degli atudenti e degli insegnanti di disporre di una scuola che li metta in grado di formare e di formarsi?
3 - nessuna polemica sulle olimpiadi. Una semplice mise à jour di quanto da anni falsamente e ripetutamente comunicato sull'argomento. Per una polemica bisogna essere almeno in due. Ti risulta che qualcuno abbia smentito? Quale pensi che sia la verità sulla questione?
4 - per quanto riguarda le critiche all'operato di Viérin: quale Viérin, Dino, Adriana, Laurent, Marco, Ettore? (e mi limito a quelli che fanno politica). Se ti riferisci a Dino Viérin posso fornirti i CD contenenti tutti i miei interventi in Consiglio dal 1998 al 2003. Mi rendo conto che Sandro Camera non vi ha dato mai alcun risalto (che peraltro non merito, per carità), ma un ripasso ti farà bene. Ci sarà pur un motivo se il più illustre dei Viérin fin dal 1998, quando si riferiva a me, spesso commentava a mezza voce: "l'e pa de no s-atre".
5 - l'incarico era in realtà di 33.000 + Iva, non riguardava specificamente le Olimpiadi di Torino. Di quell'incarico peraltro non è mai stato liquidato neppure un euro, informati bene prima di parlare. Ti parrà curioso, diciamo inconsueto, ma l'incarico è stato svolto e, debbo dire senza falsa modestia, piuttosto bene. Ebbene si, come sovente mi accade ho lavorato gratis. La parola "contentino" mi dice molto su come consideri tu la politica di questa regione, e di cosa da essa ti aspetti. Un'altra volta potrei raccontarti di come, nel 1989, essendo amministratore delegato di In.Va. nominato dalla Regione, mi sono autoridotto del 25% l'emolumento deliberato dall'Assemblea dei soci. O di altri episodi analoghi della mia vita che, vedo, non ti sono noti.
6 - in tutti gli ambienti che ho frequentato e frequento sono sempre stato da alcuni criticato e da altri apprezzato per la mia abitudine di cantare fuori del coro. Te lo possono confermare, rimanendo alla politica, tutti i colleghi della scorsa e di questa legislatura. Ancora più vivi e interessanti sono stati i confronti all'interno del gruppo dell'Uv. Non ti mancano certo le conoscenze per verificarlo. Infine, come detto, ci sono verbali & CD.
7 - dato che tutto nasce dalla mia ironia di stamane sull'urbanistica, la tua coda di paglia ti ha fatto "toppare" una volta di più: l'urbanistica del Comune di Aosta non è mai stata in mano all'Uv (né lo è oggi), l'architetto Alex Fubini non è mai stato incaricato dall'Uv, sono cose che vengono purtroppo da lontano. Se un torto TU ritieni che abbia l'Uv (avendola tirata TU in ballo), è, a mio avviso, di continuare a subire la lunga ombra di scelte che vengono da lontano e la mancanza di coraggio di rimetterle in discussione. Fubini forever.
odio la brutta abitudine, tutta italiana, di mai parlare di cosa si è detto ma di chi l'ha detto.
RispondiEliminaEddy ha fatto un'affermazione, contestiamo o condividiamo (io la condivido)cosa ha detto ma non cambiamo argomento.
SCaro anonimo sull'argomento vero pensi che sia un lavoro fatto bene oppure no?
Teniamo presente che probabilmente Eddy non ha mai avuto tanti voti proprio perchè ha la "brutta" (logicamente per me "buona abitudine, di dire cosa pensa e non di aggregarsi al gregge.
anonimo guardiano del frutteto, colgo al balzo il suggerimento dell'anonimo delle 21.12.
RispondiEliminaLimitiamoci ai fatti:
1 - Il nuovo ponte sul Buthier ha le corsie per i veicoli che nascono strette. O no?
2 - Gli angoli d'ingresso e uscita sono a 90°, con smusso a raggio ridotto. O no?
3 - Questi angoli e smussi costringono camions e autobus ad allargare sul lato opposto per poter entrare e uscire sul ponte. O no? Per fare un altro mirabile esempio: provenendo dalla stazione, all’incrocio tra Avenue du Conseil des Commis e Via Festaz, per svoltare a destra le grandi astronavi gialle sono costrette a spazzolare l’intera carreggiata opposta e si è dovuto arretrare il punto di arresto al semaforo accordingly. O no?
4 – Le grandi astronavi gialle girano costantemente vuote o quasi. O no? Così facendo producono inquinamento. O no?
5 - Le nuove strade realizzate ad Aosta in questi ultimi anni sono state realizzate da subito strette. O no?
6 – L’autorizzazione ad edificare il grande condominio che blocca Corso Lancieri in fondo ad est, provocando due, anzi tre, dei maggiori costanti ingorghi di Aosta, è stata rilasciata dalla Bella addormentata nel Bosco. O no?
7 - I pizzi di Cogne che merlettano ormai i marciapiedi hanno eliminato molti parcheggi. O no? Quanti?
8 – Nel centro di Aosta la maggior parte dei parcheggi sono stati negli ultimi anni trasformati da gratuiti a pagamento e le tariffe non sono esattamente popolari. O no?
9 – La maggior parte di questi parcheggi erano stati realizzati con gli oneri di urbanizzazione incassati a fronte delle concessioni edilizie, oneri imposti proprio per realizzare i parcheggi (e non solo) per i proprietari e gli inquilini degli immobili, gli stessi che oggi si trovano a dover parcheggiare a pagamento sotto casa propria. O no?
10 - Un'auto parcheggiata inquina meno di una che gira per decine di minuti a cercare un parcheggio. O no?
11 - Un'auto che sta ferma in coda o procede a singhiozzo o a passo d'uomo, inquina più di una che procede a 35/40 km/h. O no? Per inquinare di meno è perciò opportuno che il traffico fluisca. O no?
12 – Le contravvenzioni sono diventate un cespite strutturale indispensabile del bilancio del Comune di Aosta. O no?
13 – L’infame sottoscritto, solo dal 25 luglio 2007, passato al gruppo misto, avrebbe osato, secondo te, muovere critiche. Allora, i tre post linkati nel testo (mandelbrot, sondaggi, e io pago...), essendo di molto anteriori, erano stati scritti da Cappuccetto rosso. E' così? Serve citarne altri? Sì?
14 - Chi ha scelto di lasciare il gruppo dell’Uv non ha più il diritto di esprimere le proprie opinioni. E’ così?
15 - Una pallina di chewing-gum recante tracce di due diversi DNA è stata per forza masticata da una sola persona, che reca nel suo patrimonio genetico tracce di una chimera. O no?
16 – Per oggi basta? O no?
Eddy Ottoz,
RispondiEliminala mia stima per te è in continua crescita.
Toglimi solo una curiosità: quel signore che dalla sua scrivania vigila sul traffico del passage du Verger è sempre quello che mi vuole fuori dalle palle?
Ma tu non eri contrario al terzo escluso usato in maniera retorica, o no?
RispondiEliminaNon ho seguito la vicenda del ponte , cioè non conosco l'assetto viario finale .Ieri mattina sono passato lì e un vigile mi ha detto che , una volta abbattuta la casa rossa , il ponte old time sarà ampliato e con lui modificato l'accesso a corso ivrea arrivando dalla rotonda con la penna dell'alpino-valair . E'così ? Ma allora viene eliminato lo spazio a parcheggio oggi davanti alle due banche più bar ?
RispondiEliminaInfatti questa soluzione è temporanea. Ma la polemica per la polemica bisogna farla ora. Tra 7 mesi non serve più.
RispondiEliminaCaro Eddy
RispondiEliminaHai citato più sopra un'affermazione di Vierin (il piccolo grande uomo) risalente addirittura al 1998 che la dice lunga sulla democrazia e la "vita" all'interno del mouvement. La sintetizzo conservandone il contenuto: "Il n'est pa des notres, il ne boit pas son verre comme les autres".
Vedo che, come succede sempre in questi casi, invece di risponderti, l'anonimo del verger sta disperatamente sfogliando il tuo "dossier personale" o, se vuoi, la tua "cartella clinica". Tra un po' dirà che hai un neo sul gluteo destro o sinistro, o chissà cosa.
Tutta la mia stima e solidarietà.
sotto la mammella sinistra.
RispondiEliminaanonimo delle 9.02,
RispondiEliminami confermo contrario all'utilizzo del terzo escluso. Ciò ovviamente nell'ambito dialettico-sofistico tanto praticato in politica, di solito partendo da tesi precostituite. Ciò non può applicarsi al momento empirico (osservazione della realtà), primo passaggio del metodo scientifico, che è seguito dall'inferenza (o induzione) di un'ipotesi, poi dalla verifica dell'ipotesi e infine dalla enunciazione di una teoria. Dovendosi assumere che la realtà è oggettiva e osservabile (siamo a Galileo, oggi ci sarebbero tante cose da dire, soprattutto dal gatto di Schrödinger in poi), è nella logica interpretativa successiva che non si deve cadere nella trappola del "o così o pomì". Nel momento empirico invece, su elementi precisi, le cose possono ovviamente essere vere o false.
Nel caso specifico, se avessi concluso dicendo: "quindi, siccome queste cose sono vere, ne consegue che necessariamente Jon Doe è un cattivo amministratore", avrei utilizzato il tertium non datur, poiché avrei cercato di far cadere il mio interlocutore nella trappola: "se le cose che ho detto sono vere allora John Doe è un cattivo amministratore, se sono false è un buon amministratore; siccome sono vere è un cattivo amministratore, non ci sono alternative, cioè non esiste una terza possibilità".
Mi sono invece fermato alla fase empirica, i fatti oggettivi, i dati: "prima di procedere stabiliamo se queste affermazioni sono vere o false". Non ho formulato teorie, tantomeno teoremi, né proposto conclusioni.
Il mio tono è volutamente provocatorio, lo ammetto.
Il mio modo di esporre i fatti può essere contestato, c'est clair. Parliamone.
Solo in seguito però, una volta d'accordo sulle cose vere o false, proveremo a trarre qualche conclusione.
oggi mi sono recato sul posto e devo correggere parzialmente quanto detto sugli angoli di accesso al nuovo ponte sul Buthier.
RispondiEliminaDei quattro angoli, uno (nord-est) non presenta alcun problema, essendo il logico raccordo rotonda-ponte (una chicane che piacerebbe da matti a Hamilton), e uno è passabile.
Confermo che gli altri due sono micidiali.
Tanto vi dovevo per correttezza.
@ andrea vuillermoz . Anzichè far solo battute , puoi indicare la soluzione finale , che pare tu conosca , e magari anche i tempi previsti ? L'abbattimento della casa rossa quando dovrebbe iniziare ?
RispondiElimina