
PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
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14 luglio 2013
4 agosto
tutti a Saint-Christophe!
4 agosto
tutti a Saint-Christophe!

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Eddy
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8 luglio 2013
today's doodle
bestiale...
bestiale...
Area 51, Roswell, che cosa vi fanno venire in mente?
Andate su google.com e cliccate.
Cliccate dappertutto, su tutto. Il doodle di oggi è bellissimo.
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3 luglio 2013
today's doodle
Franz Kafka
Franz Kafka
Non so se oggi i giovani sappiano chi sia, certamente Kafka ha segnato la nostra generazione. Ci ha impresso il marchio indelebile dell'ossessione dell'irrimediabilità, la disperazione per Milena, l'infelice perfezione del trapezio, orfana della futura intuizione del gabbiano Jonathan, la condanna perpetua all'incubo senza risveglio di Gregor Samsa, lo scollamento tra il sé e lo spirito del proprio tempo. Le stanze di Marienbad nella biblioteca di Babele.
Mitteleuropeo fino al midollo. Grandissimo.
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25 giugno 2013
today's doodle
Antoni Gaudí
Antoni Gaudí
Il papà della Sagrada Familia, mistico e spirituale genio del modernismo catalano e della Renaixença.
Google celebra così il 151° annivesario della sua nascita.
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21 giugno 2013
darwinismo
culturale
culturale
L'aspetto sorprendente di questa evoluzione culturale è che i luoghi
proibiti dove si daranno convegno i peccatori (sbottonandosi la patta o
calandosi le mutande per fare due chiacchiere come si deve) non saranno
più i bordelli, o casini che dir si voglia, ma le biblioteche, sotto
costante minaccia di chiusura ad opera della Buoncostume letteraria. E
la nuova malattia sociale sarà l'intelligenza. Quando tutto questo
accadrà ricordati che per la prima volta lo hai letto qui.
(Mordecai
Richler, in bocca a Boogie)
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27 maggio 2013
perché investire in pubblicità
il cinque o l'otto per mille?
il cinque o l'otto per mille?
Il mio cinque e il mio otto per mille non saranno spesi in pubblicità.
Non li darò a chi spende soldi in costose campagne pubblicitarie. TV, radio, giornali e pubblicazioni varie sono pieni di annunci a pagamento per sollecitare i contribuenti.
La trita e ritrita frase: "ogni euro del tuo cinque per mille sarà investito nella ricerca contro..." m'infastidisce.
In realtà, dovrebbero avere il coraggio di dire: "ciò che rimarrà del tuo cinque per mille, detratte le decine (centinaia) di migliaia di euro spesi per fare pubblicità alla nostra raccolta del cinque per mille, detratti poi tutti i costi della nostra organizzazione, sarà molto probabilmente speso nella ricerca contro...", ecc.

Darò il mio cinque per mille a chi non fa pubblicità a pagamento, a chi sensibilizza i contribuenti sui social network gratuiti o facendo del volontariato vero. Punto.
Idem per l'otto per mille, per il quale ogni pubblicità a pagamento ha ancora meno senso. Sorvolo sui dettagli del meccanismo di ripartizione, oggi mi sento buono.
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superpacco
in arrivo
urge mobilitarsi
in arrivo
urge mobilitarsi


Ci provano e ci proveranno in tutti i modi.
La EFF è stata fondata nel 1990 per difendere la libertà sulla rete da Mitch Kapor, Presidente di Lotus, John Perry Barlow, allevatore dello Wyoming e paroliere dei Grateful Dead (di cui ho postato qui anni fa la Dichiarazione d'Indipendenza del Cyberspazio: http://tinyurl.com/oqold5f) e John Gilmore, dipendente della Sun Microsystems. Tra le sue attività iniziali la EFF supportò finanziariamente la Steve Jackson Games nella sua causa vittoriosa contro lo Unites States Secret Service relativa a GURPS Cyberpunk, ritenuto dall'USSS un pericoloso manuale di hacking.
Ora, dopo i fallimenti di SOPA, PIPA e CISPA, il governo americano ci riprova con CALEA (Communications Assistance for Law Enforcement Act), e la mobilitazione riparte.
Non è che in Europa stiano fermi, si sa. Ci siamo tutti dati da fare contro ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement), finora con successo.
Anche in Italia si stanno dando da fare per prepararci il pacco. Nel nostro piccolo, in Valle, i firewall della Regione mutilano gli accessi dei dipendenti e si spera (siamo ottimisti) che non si diffondano i keylogger.

E' in atto, insomma, una dura battaglia per la libertà di comunicazione. Della parola si sapeva dal 1789, della stampa dal secolo successivo. Ora la frontiera è il web, l'ircocervo che i nostri politici demonizzano perché non lo capiscono, lo temono e non sanno usarlo, fermi, come sono, ai buoni vecchi metodi del binocolo, il buco della serratura, l'orecchio alla porta, il bastone e la carota.
La guerra è stata dichiarata, sapevatelo.
Meditate, gente, meditate.
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23 maggio 2013
vent'anni dopo
quale giustizia?
quale giustizia?
Gli anniversari non servono solamente a non dimenticare.
Ripercorrere gli eventi che li hanno consegnati alla storia, ripensare alle vicende e ai personaggi che li hanno voluti, decisi e provocati, confrontare l'allora e l'oggi ci aiutano a smascherare le troppe mistificazioni del pensiero unico, del pervasivo quanto ipocrita politicamente corretto.
Quanti si sciacquano la bocca con il sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino da un lato, ma inchiodano pretestuosamente qualsiasi riforma della giustizia che vada nella direzione da loro auspicata?
Leggetevi bene questo pezzo di Marco Galluzzo sul Corriere della Sera online di oggi.
http://tinyurl.com/pkjy3m6
Ne vale la pena.
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1 maggio 2013
22 aprile 2013
today's doodle
dhegom mather
dhegom mather
Oggi Google celebra la giornata di questo povero pianeta.
Chiamatelo, se volete, dheghom mather, Madre Terra, Demetra, Madre Dispensatrice, Geb papà di Iside, Gea, Gaia...
E' sempre quello che ci nutre tutti e che trattiamo così male. Che fa fatica a modificare la sua missione ontofilogenetica con la rapidità resa necessaria dai danni che facciamo.
E' il tema di un bel libro di Pino Aprile. "Eliogio dell'imbecille" (vivamente consigliato).
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15 aprile 2013
Eulerus' doodle
Google commemora oggi il 306° anniversario della nascita di Leonhard Euler, a noi propinato a scuola come Eulero. Guru (se così si può dire) matematico dell'illuminismo. Figlio di Basilea. Genio assoluto, troppo si dovrebbe dire di lui, salvo che di questi non ce n'è più. Lasciamo fare a wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Eulero
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2 aprile 2013
today's doodle
oggi è di scena la natura, anzi la naturalista. Il doodle è dedicato a Anna Maria Sibylla Merian di cui ricorre oggi il 366° anniversario della nascita. Nacque a Frankfurt nel 1647 e, grazie alla sua abilità nel disegno, realizzò innumerevoli illustrazioni aventi come soggetti gli insetti e il loro ambiente.
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29 marzo 2013
ciao Guido...
Lucido fino in fondo, fino in fondo attento, curioso e acuto osservatore di un paese, una valle e una società che sconvolgono tutti i paradigmi che ci davano qualche certezza.
Fino in fondo valdostano senza slogan di comodo.
Fino in fondo padre e marito, fino in fondo amico.
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22 marzo 2013
adda passa' a nuttata
(te lo do io, il web)
(te lo do io, il web)
All'inizio fu il sito e i politici si fecero il sito.
Troppo tardi, il popolo del web era già ai blog.
I signori dei voti si fecero allora un blog, ma gli elettori stavano ormai tutti su Facebook.
Quanto sbarcarono finalmente su Facebook l'opinione pubblica digitale era già salpata per il continente di Twitter.
Ora si riversano in massa su Twitter, senza rendersi conto di parlare una lingua lì sconosciuta. Credono di comunicare lanciando messaggini dai soliti contenuti, senza rendersi conto di quanto siano inutili e noiosi.
Sono gli ultimi eredi del credo del dio costo-contatto, s'illudono che, allargando la platea dei potenziali ascoltatori, grazie a un miracolo statistico, il loro messaggio avrà maggiore audience e, di conseguenza, efficacia. Non capiscono che i loro tweet mancano dei due elementi fondamentali: linguaggio e contenuti.
Il linguaggio non lo conoscono proprio, i contenuti giusti non li possono neppure sfiorare, sarebbe un suicidio.
Nel frattempo, mentre cercano di capire perché le loro nobili parole spariscano nel buco nero di Twitter senza lasciare traccia alcuna, la democrazia digitale si fa strada con strumenti nuovi.
Società liquida? Ecco Liquid Feedback. Gli "altri" sono già lì.
Consiglieri e assessori di turno sono invece inchiodati su Twitter, sentendosi eroici pionieri. In realtà sono solo ridicoli e noiosi. E, secondo un consolidato copione politico locale, pensano probabilmente che Liquid Feedback sia roba da bere in piola.
Non comprendono perché nessuno se li fili, mentre avanza baldanzosa sulla nuvola la nuova democrazia. Pontificano con malcelato sussiego sulla volatilità delle opinioni e l'incontrollabilità delle informazioni sul web. Si sono persi software e metodi (di cui neppure suppongono l'esistenza) per consultazioni permanenti, verifiche affidabili, riallineamento continuo del consenso.
Sperano in fondo che, come tutte le mode, anche questa passerà e torneremo ai buoni vecchi metodi clientelari d'antan.
In fondo siamo in Italia, "Adda passa' 'a nuttata".
Temo per loro che questa "nuttata" non passerà. L'ho scritto nel 2008, lo ripeto qui: "mentre la corte di Eliogabalo si perdeva nella dissoluzione, i barbari premevano alle frontiere con tremende erezioni (direbbe Alberto Arbasino)."
Eppure tutto fu proclamato l'8 febbraio 1996 a Davos da John Perry Barlow
http://appropo.blogspot.it/2007/05/dichiarazione-dindipendenza-del.html
Dateci un'occhiata, ne vale la pena.
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21 marzo 2013
ciao Pietro...
S'impose prepotentemente all'attenzione di tutti agli europei di
Helsinki 1971, finalista a soli 19 anni. Capimmo subito che possedeva
più di un semplice fisico forte e veloce.
Poi lunghi anni di romitaggio a Formia e la simbiosi con Carlo Vittori,
suo mentore e aguzzino. Un rapporto di amore-odio che ogni giorno si
sublimava nel duro, feroce allenamento. Nessuno prima di lui aveva faticato tanto e
nessuno fu in grado di farlo poi.
Spigoloso, caparbio, determinato,
raggiunse tutti gli obiettivi che si era posto, dal primato mondiale
(battendo quello incredibile di Tommie Smith a Mexico) all'oro olimpico
di Mosca.
Petruzzo costituiva con Sara Simeoni il simbolo vivente del miracolo
dell'atletica italiana degli anni settanta, il sigillo del successo
prorompente di Primo Nebiolo, del primato scientifico e metodologico
dell'Atletica sugli altri sport in Italia. La sua traiettoria lo portò attraverso il decennio successivo fino a Seul 1988.
La dimostrazione vivente, e lo ripeteva spesso, che solo il lavoro, il duro lavoro, paga.
La classe prescinde dal merito, è un dono degli dei che ti segna alla
nascita, ma senza il piacere della sofferenza dell'allenamento non si
va da nessuna parte.
Lo ricordo così: splendido, scontroso, irriducibile e irripetibile stakanopista.
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18 marzo 2013
San Martino, il mendicante e il drago
C'era una volta Martino di Tours.
Ai tempi della nostra storia era poco più di un ragazzo: un giovane valoroso, di buon cuore e di buona volontà. Nato in Pannonia, nell'Impero Romano (così si chiamava allora l'Unione Europea), era figlio di un tribuno militare.
Un raccomandato, state già pensando. E invece no: invece di approfittare delle conoscenze del padre per imbucarsi alle poste, al catasto o in qualche assessorato, il giovane Martino a quindici anni era andato a lavorare, arruolandosi nella guardia imperiale a cavallo. Un fanatico, insomma.
Ma questo è solo l'antefatto.
L'11 di novembre, in un giorno di pioggia (così si chiamava allora l'emergenza maltempo), il nostro cavaliere viene assegnato ai servizi di protezione civile. Unico fra decine di imboscati, lascia un affollatissimo e ben riscaldato circolo ufficiali ed esce solitario dall'accampamento per il suo turno di pattuglia.
Dalle intemperie lo protegge il suo mantello (ricordate questo particolare).
Cavalcando, Martino incontra un mendicante semiassiderato. Si ferma e gli chiede: "Pover'uomo, dove avete lasciato il vostro pastrano?"
"Negli uffici di Equitalia. Me lo hanno sequestrato per un errore formale nella denuncia dei redditi."
"E una casa? Non avete una casa?"
"Se l'è presa la banca perché non riuscivo a pagare gli interessi sul mutuo sub-prime."
"E come farete a proteggervi dal freddo?"
"Non certo facendo un fuoco. Il gasolio è aumentato ancora ieri."
Impietosito, Martino pensa a una soluzione equa e solidale. Il mantello che indossa è ampio e caldo - ma soprattutto è suo personale, e non deve risponderne all'amministrazione militare. Generosamente ne offre la metà al mendicante, che lo ringrazia commosso.
Sta per trarre la spada e dividere il pezzo di stoffa, ma proprio in quel momento dalla boscaglia esce un drago. Pronto a difendere se stesso e il suo protetto, Martino si fa avanti. Il drago lo blocca mostrandogli un distintivo:
"Guardia di Finanza. Mi mostri lo scontrino fiscale del mantello."
"È un frutto del mio lavoro" replica il giovane cavaliere stupito. "L'ho pagato con i miei soldi."
"Un tipico caso di elusione" commenta severamente il drago, "ma chiuderò un occhio se ci sarà il ravvedimento operoso."
"Ma quale ravvedimento? La nostra è una transazione tra privati, non sarà mica vietato regalare un mezzo mantello?"
"No, purché ci abbia pagato sopra IVA, IRPEF, IRAP e INPS."
"Questo significa che la metà devo darla a lei e non al povero?"
"Metà?" il drago scoppia a ridere, tira fuori una piccola calcolatrice e inizia a fare di conto. "Guardi, non le applico la sanzione (solo perché è lei.), e mi accontento del 70%".
"Più di due terzi del mantello?"
"Vuole sottrarsi ai suoi doveri di contribuente? Un cavaliere come lei? Con un mezzo come questo? Guardi che il cavallo potrei anche sequestrarglielo. Sa cosa sono le ganasce fiscali?"
Martino è allibito: "Ma io avrei diviso il mantello con questo signore che ha freddo".
"Quello che non capite voi evasori, è che per questo c'è lo Stato. Ammortizzatori e sussidi sono compito dello Stato. Non vorrà mica fare macelleria sociale?".
"Ma perché il 70%?" chiede il cavaliere. E guarda il mendicante. "A lui bastava la metà. Eravamo già d'accordo.".
"Caro lei, ho forse detto che il 70% andrà a questo signore? Anche lo Stato ha anche i suoi costi da coprire. Il mio stipendio, per esempio."
"E quindi?" chiede il povero preoccupato. "A me quanto ne resta?"
"La spesa sociale effettiva, al netto delle spese di gestione della macchina pubblica, corrisponde a circa il 20% del PIL. Quindi a lei resterebbe un quinto."
Rassegnato, il povero tende la mano. "Me lo dia, vorrà dire che mi ci farò una sciarpa."
"Non la faccia così semplice..." dice il drago mettendo nella bisaccia il 70% del mantello. "Ci sono delle procedure da seguire, e molto rigorose. Tanto per incominciare, chi mi garantisce che lei sia veramente a reddito zero?".
A questo punto il cavaliere si infuria e sbotta: "C'è chi ruba ai ricchi, e chi ruba ai poveri. Lei sta rubando a tutti e due." E parte al galoppo sotto la pioggia battente, cercando invano di coprirsi con quel che resta del pezzo di stoffa.
Il drago si volta verso il mendicante, e con un gesto brusco gli fa cenno di andarsene: "Ecco che arriva il mio collega a darmi il cambio. Se fossi in lei, non mi farei trovare qui. Prendere una multa per vagabondaggio è un attimo.".
I due draghi ora sono soli, e si passano le consegne:
"Questo è un campione del mantello. Manca l'etichetta con la composizione della lana. Lo passi tu all'ASL per i controlli di legge? Mi sa che quel cavaliere sta per passare un brutto quarto d'ora."
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trus
a km sottozero
a km sottozero
Lo scorso martedì ho mangiato il primo prodotto di quest'anno del mio orticello. Giusto prima della nevicata tardiva di questo fine settimana. Entro pochi giorni sulla collina di Torino, a casa di Manlio (che lo chiama truset), ne faremo la primaverile scorpacciata annuale. Sublime.
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8 marzo 2013
4 marzo 2013
20 febbraio 2013
molto prima di Merkhollande
che cosa si pensava di noi
già 136 anni fa?
che cosa si pensava di noi
già 136 anni fa?

E' sorto un piccolo regno unito di second'ordine, che ha perduto qualsiasi pretesa di valore mondiale, cedendola al più logoro principio borghese... della prima rivoluzione francese, un regno soddisfatto della sua unità, che non significa letteralmente nulla, un'unità meccanica e non spirituale (cioè non l'unità mondiale di una volta) e per di più pieno di debiti non pagati e soprattutto soddisfatto di essere un regno di second'ordine.
Ecco quel che ne è derivato, ecco la creazione del Conte di Cavour."
.
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19 febbraio 2013
oggi è il 540.mo anniversario della nascita di Niccolò Copernico. Se andate su google.com trovate il doodle animato. Vale la pena...
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6 febbraio 2013
mercato drogato
i vantaggi dell'autonomia
i vantaggi dell'autonomia
oltre all'impossibilità di pagare mediante bancomat o carta di credito, chi stabilisce i prezzi dei nostri due unici (per ora) distributori di gpl sembra essere immune da ogni effetto dell'economia di mercato.
Ieri a Pollein, vicino a Carrefour, il prezzo era di 0,989 euro/litro. A Ivrea, appena fuori dal casello, ho fatto il pieno a 0,780...
In moneta di vecchio conio, fanno oltre quattrocento lire di differenza per litro!
E, sorpresa, accettano il bancomat...!
Che la nostra Autonomia a Contributo Speciale abbia dichiarato chez-nous illegali i prezzi di mercato?
Stilate un elenco di tutto ciò che, a vario titolo e per diversi destinatari, in Valle è oggetto di contributi regionali ma serve anche a tutti noi per l'uso domestico o per la vita normale.
Poi fatevi un giro tra Valle e vicino Canavese e diteci come è andata.
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today's doodle:
Ziny
Ziny
google celebra oggi il centesimo anniversario della nascita di Mary Leakey, la scopritrice dapprima del primo cranio fossile di "Proconsul", un primate estinto nel Miocene e, nel 1959, sempre nella Rift Valley, di quello di un "Australopitecus Boisei", chiamato anche "Zinyanthropus noisei", abbreviato in Ziny, chiamato anche "schiaccianoci" per l'eccezionale potenza delle mascelle, all'epoca il più antico resto di ominide ritrovato, risalente a un milione e ottocentomila anni fa.
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31 gennaio 2013
adieu, agorà...
tra pochi minuti agorà chiude tutti gli account di posta.
Il mio era e.ottoz@agora.stm.it. Erano i primi anni '90. Cercavo di iniziare Vittorio Zambardino ai sacri misteri del Mac, Zamba mi introdusse ad agorà. Era l'ultima frontiera dei bbs, prima che irrompessero Mosaic e Netscape.
I modem arrancavano, 1200 baud sembravano il paradiso, l'orecchio esercitato capiva dal fischio che si rompeva quando la negoziazione andava a buon fine e si riusciva ad entrare, ad "agganciare". Agorà, un'intuizione dei compagni radicali. Si chiamavano conferenze, erano i protoforum, ci trovavi di tutto, incazzati, arroganti, tifosi, curiosi, critici, insanguati, ma tutti liberi e intelligenti.
Ecco, agorà era il luogo della libertà e dell'intelligenza che non si lasciano fottere dal politically correct.
Il tutto fu poi venduto, ci tolsero l'stm, in molti conservammo l'indirizzo, più per salvare un simbolo che per una reale utilità: @agora.it, un distintivo, un segnale di riconoscimento. Molti amici sono rimasti, l'intelligenza non scade.
A molti di noi facebook ha dato asilo su Agorà - io c'ero, ma chi non ha salvato su altri account lo storico delle sue email scritte e ricevute su agorà le perderà per sempre.
La carta e la penna si prendono la loro rivincita. Il virtuale non è virtuoso.
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27 gennaio 2013
21 gennaio 2013
nuove domande
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18 dicembre 2012
today's doodle
lo schiaccianoci
lo schiaccianoci
così oggi Google celebra il 120° anniversario della prima esecuzione del balletto Lo Schiaccianoci di Pëtr Il'ič Ciajkovskij, il 18 dicembre 1892 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo
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16 dicembre 2012
ogni tanto ci vuole
Rallentare il tempo. Spalare neve imbacuccato da eschimese per mezza mattinata. Qualche postumo, un risentimento a un'adduttore e la schiena che reclama, ma un po' di sana fatica ogni tanto ci vuole. Poi al palaindoor ad allenare chi ha voglia di faticare anche di sabato: Nel pomeriggio qualche foto alla prima gara giovanile sulla nuova parete di arrampicata. Lotti, Braque e Artù che si scapezzano nella neve, un buon libro e il calore delle stufe che profuma di quella volta là. Un bel weekend libero dal computer e compagnia bella. Giusto la modica quantità.
Pura vecchia, sana pigrizia. Ogni tanto ci vuole.
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10 dicembre 2012
today's doodle: Ada Lovelace
dalla poesia al computer
dalla poesia al computer
oggi il Google doodle è dedicato al 197° anniversario della nascita di Ada Lovelace, figlia del poeta Byron. La madre, la matematica Anne Isabella Milbanke, la portò via dal padre a un mese di età e, per non correre il rischio che diventasse poetessa come l'ormai odiato marito, l'allevò alla musica della matematica con l'aiuto di William Frend, William King (Lord Lovelace, suo futuro marito) e Mary Somerville.
Amica di David Brewster, Charles Wheatstone, Charles Dickens e Michael Faraday, fu l'incontro con Charles Babbage a segnare il suo futuro. Intuì il potenziale della macchina analitica e della macchina differenziale di Babbage da cui sviluppò concettualmente, con un secolo di anticipo, l'idea dell'antenata della macchina di Turing.
In suo onore fu chiamato negli anni sessanta Ada il linguaggio che avrebbe dovuto superare Fortran e Cobol nell'uso dei computer. Fu però travolto dalla rivoluzione della programmazione strutturata, dal Pascal, dal C e dall'invasione dei microprocessori.
Presto Tim Berners-Lee inventò il Web e Mark Andreessen Mosaic, il papà di Netscape, Explorer, Firefox e compagni.
Su tutti tosto piombò Java.
E fu subito Google.
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