PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
____________

22 marzo 2013

adda passa' a nuttata
(te lo do io, il web)


All'inizio fu il sito e i politici si fecero il sito.
Troppo tardi, il popolo del web era già ai blog.

I signori dei voti si fecero allora un blog, ma gli elettori stavano ormai tutti su Facebook.

Quanto sbarcarono finalmente su Facebook l'opinione pubblica digitale era già salpata per il continente di Twitter.

Ora si riversano in massa su Twitter, senza rendersi conto di parlare una lingua lì sconosciuta. Credono di comunicare lanciando messaggini dai soliti contenuti, senza rendersi conto di quanto siano inutili e noiosi.

Sono gli ultimi eredi del credo del dio costo-contatto, s'illudono che, allargando la platea dei potenziali ascoltatori, grazie a un miracolo statistico, il loro messaggio avrà maggiore audience e, di conseguenza, efficacia. Non capiscono che i loro tweet mancano dei due elementi fondamentali: linguaggio e contenuti.
Il linguaggio non lo conoscono proprio, i contenuti giusti non li possono neppure sfiorare, sarebbe un suicidio.

Nel frattempo, mentre cercano di capire perché le loro nobili parole spariscano nel buco nero di Twitter senza lasciare traccia alcuna, la democrazia digitale si fa strada con strumenti nuovi.

Società liquida? Ecco Liquid Feedback. Gli "altri" sono già lì.

Consiglieri e assessori di turno sono invece inchiodati su Twitter, sentendosi eroici pionieri. In realtà sono solo ridicoli e noiosi. E, secondo un consolidato copione politico locale, pensano probabilmente che Liquid Feedback sia roba da bere in piola.


Non comprendono perché nessuno se li fili, mentre avanza baldanzosa sulla nuvola la nuova democrazia. Pontificano con malcelato sussiego sulla volatilità delle opinioni e l'incontrollabilità delle informazioni sul web. Si sono persi software e metodi (di cui neppure suppongono l'esistenza) per consultazioni permanenti, verifiche affidabili, riallineamento continuo del consenso.

Sperano in fondo che, come tutte le mode, anche questa passerà e torneremo ai buoni vecchi metodi clientelari d'antan.
In fondo siamo in Italia, "Adda passa' 'a nuttata".


Temo per loro che questa "nuttata" non passerà. L'ho scritto nel 2008, lo ripeto qui: "mentre la corte di Eliogabalo si perdeva nella dissoluzione, i barbari premevano alle frontiere con tremende erezioni (direbbe Alberto Arbasino)."

 

Eppure tutto fu proclamato l'8 febbraio 1996 a Davos da John Perry Barlow

http://appropo.blogspot.it/2007/05/dichiarazione-dindipendenza-del.html 

Dateci un'occhiata, ne vale la pena.

 

Nessun commento:

Posta un commento