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20 ottobre 2008

reine 2008: Merleun, Feisan e Promesse

E' nella scelta del nome delle reine che la fantasia valdostana si esprime al meglio. Vipera, Tormenta, Iena, Veulladzo, Marmotta, Sauvage, Moretta, Samba e chi più ne ha più ne metta.
Quest'anno gli onori sono andati, in ordine di peso, a Merleun, Feisan e Promesse.
L'anno prossimo, conclusa l'inchiesta su seme svizzero, brucellosi e tbc, la vincitrice della madre di tutti i bosquet sarà Tisica.

16 commenti:

  1. Ma che spiritosone!!!! Un po' di rispetto per chi tutti i giorni tiene in piedi un'azienda agricola tra mille difficoltà e conserva il territorio. Si vergogni!

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  2. caro micio,
    da spettatore appassionato della bataille e rispettando, oltre che apprezzando, la vita e il lavoro dei nostri agricoltori, rivendico il diritto di non abdicare al mio senso dell'umorismo quale che ne sia il soggetto o l'argomento.
    Se non è neppure capace di sorridere di se stesso, si vergogni lei.

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  3. Bella idea ma migliorabile, meglio Tiseuccaz o Tisicca.
    I nomi delle moggie sono sempre tronche (franco) o piane (provenzali), mai sdrucciole, perchè è così la struttura fonetica del nostro dialetto valdostano franco-provenzale.
    Altro che arpitano che non vuole dire niente o non descrive niente.
    Ciao

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  4. touché, ma ricordo una reina che si chiamava bambina. Tisica non è certo buon patois, ma è mi è parso più comprensibile a tutti.
    Devo correggere?

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  5. io non correggerei è bellissimo così e non l'ho trovato offensivo ma davvero simpatico. due risate non fanno mai male.

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  6. Infatti caro Eddy Lei non ha mai imparato che ogni tanto il silenzio è d'oro. Ma d'altronde non si può certo pretendere che all'alba dei 60 e un pezzo uno impari qualcosa. Diventando anziani si peggiora e non si migliora.Ma almeno un briciolino di saggezza in più...

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  7. non mi addentro nel tema delle rime baciate, caro micio, né in altre con desinenza da monaco buddista altrove apparse sul net. Capisco che quella testé conclusa sia stata per te una brutta settimana.
    Quattro anni buttati al vento, un forsennato forcing politico finale, sostanziatosi in ultimo in "accorate richieste di solidarietà", assessori in pista a pancia piatta, Consigli allertati, candidati non disponibili o improponibili. Tutto, diciamolo, per nulla, salvo una cooptazione a stare dentro per pisciare fuori, anziché continuare a stare fuori per pisciare dentro, direbbe Smiley.
    Buttiamoci quindi anche contro innocenti battute sulla bataille, che nulla c'entra...
    Capisci a'me.

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  8. anonimo ma non troppo,
    dovresti sapere che l'unico primato che mi è rimasto è quello della battuta sbagliata al momento sbagliato. Sono anche campione di autolesionismo in carica.
    Sta tutto scritto nel mio curriculum su appeupré (http://eddy-mylife.blogspot.com/), toteun!
    Amo il silenzio della natura ma non il silenzio delle opinioni. Se saggezza significa non esprimere le proprie opinioni, è vero, non sono saggio.
    Se significa altro, probabilmente non sono saggio lo stesso. 50% genetico, 50% fenotipico.
    L'importante, come dice il mio amico Ottavio, è che la morte ci colga vivi.

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  9. Ma il micio de saro sarà mica colui che ama agitar campanacci in assemblee elettive?

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  10. non direi proprio, non sparare sulla Croce Rossa, Philippe...

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  11. Mi sembrava, ho mal interpretato la tua replica, ma a dire il vero avevo solo armato l'otturatore, il colpo non era ancora partito, autant pour lui...

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  12. il mio commento era volutamente criptico, quattro anni non sono cinque...

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  13. assolutamente involontario, ma non trovo che ci stesse proprio tutto, rileggi bene.

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  14. Ma bambiiiina, è piana e tipicamente francoprovenzale, mentre tiiisica è sdrucciola come albero. O si dice tisiiica? Comunque è vero invece che viiipera è sdrucciola come albero.
    Ciao.
    Mannò, va bene così.
    Spiace che manchi il rispetto per le persone, che ne sanno comunque più di noi più giovani.
    Come se il mondo cambiasse solo perchè c'è qualche innovazione tecnologica, mica sono queste le cose che contano, è la conoscenza dell'uomo che conta e che non cambia mai e che si acquisisce solo dopo una vita.

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