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6 aprile 2009

Elezioni europee: prove politiche di trasmissione

Da diverso tempo i media valdostani pubblicano appelli dei Consiglieri regionali del PDL all’Union Valdôtaine affinché riveda il quadro delle sue alleanze. Nel caso di una sterzata a destra, dicono, in favore del Popolo delle Libertà, essi s’impegnerebbero a favorire e rendere più proficui per il Governo regionale i rapporti con quello centrale.
In stretto politichese, l’unica risposta del Conseil Fédéral UV è stata sinora il mandato ai suoi massimi rappresentanti di fare il possibile perché la Valle d’Aosta possa finalmente avere un suo rappresentante a Bruxelles. Vediamo se stasera il Conseil si pronuncerà più chiaramente.

Le candidature per il Parlamento europeo, il modo in cui avverranno le scelte di partiti e movimenti e le relative dichiarazioni ufficiali costituiranno perciò un’importante cartina di tornasole. Esistono reali e concrete intenzioni dell’Union Valdôtaine di ridiscutere le sue alleanze? Rischierebbe l’UV problemi di tenuta interna, considerata l’âme gauchiste che da sempre la caratterizza? L’emorragia verso Renouveau e Aoste Vive (il Galletto) ha spostato in modo così sostanziale i rapporti tra le componenti di sinistra e di destra al suo interno? L’apparente luna di miele tra alcuni esponenti unionisti e alcuni Consiglieri regionali del Popolo delle Libertà sboccherà in una presa di posizione ufficiale UV a favore del PDL?

Sul fronte del Popolo delle Libertà, caratterizzato da un prevalente voto d’opinione, estraneo in Valle alle reti d’interesse clientelistico personale, gli elettori sarebbero favorevoli ad un accordo con l’UV oppure preferirebbero proseguire la pur faticosa traversata nel deserto fino alla terra promessa dell’alternanza? Non è forse l’alternanza uno dei valori fondamentali sostenuti e realizzati dal PDL nel nostro Paese? Non cozza essa duramente con il dividi et impera implicito nel precetto “ni droite ni gauche”? Alternanza può avere qui da noi significati diversi da “alternativa all’UV”?

Su un piano più realistico si possono avanzare più ipotesi.

Scenario uno (vive da solo o, a scelta, con uno qualsiasi dei tre successivi): l’UV dichiara ufficialmente e inequivocabilmente, prima delle elezioni europee, che il PDL entra, o entrerà subito dopo, quale che sia il risultato, nella compagine di maggioranza in Regione. E’ possibile? Che succederebbe nell’elettorato dell’UV?
Scenario due: l’UV non presenta una propria lista ma concorda di inserire un candidato unionista nella lista del PDL, e stringe un accordo di scambio di preferenze con un candidato PDL di fuori valle. Come sarebbe percepito dall’elettorato valdostano del PDL? Seguirebbe l’indicazione, votando per un unionista? Se così non fosse, non ci sarebbe il rischio di sentirsi dire, dopo le elezioni: “la gente, gli elettori non hanno capito, i tempi non sono maturi…?”. Quanti unionisti voterebbero una compagine con Silvio Berlusconi capolista?
Scenario tre: l’UV propone al PDL valdostano di “desistere” non presentando un proprio candidato e di votare il candidato unionista di una lista unionista, in cambio di un mutato futuro atteggiamento. Fantapolitica.
Scenario quattro: è l’UV a “desistere”, invitando il proprio elettorato a votare per un candidato del PDL valdostano. Esiste un tale candidato? Come per lo scenario uno, sarebbe realistico tutto ciò? Che farebbero gli elettori unionisti?
Scenario cinque: le ipotesi da uno a quattro vengono tutte scartate, per cui alla fine si va come al solito, ognuno con il suo candidato, ognuno diverso, promettendosi reciprocamente durante le trattative che, se non si calca troppo la mano durante la campagna elettorale al punto di compromettere i rapporti, poi si vedrà. Domanda: le garanzie?

Negli scenari, sostituendo la Lega al PDL, poco cambia, ma sorgerebbe spontanea la domanda: "dove stanno i voti per andare in Europa?". Con uno spruzzo di apparentamenti la musica non cambierebbe poi molto. Di possibili accordi con il PD e Galletto non si ha più notizia.

Il prossimo futuro si annuncia perciò assai interessante. Speriamo solo che tutto si svolga nella massima chiarezza e trasparenza e gli elettori possano perciò esprimere alle europee un consenso responsabile e informato.

5 commenti:

  1. L’autonomia in Valle d’Aosta è stata ed è la corazza, la manna, il lustro, il paravento e la cinta muraria di un isola felice, o così dipinta. Ci è stata data e guai a chi ce le tocca. Ci è tanto cara e tanto l’abbiamo gloriata da riuscire persino ad esportarne l’idea. Quell’idea ha fatto strada fuori Valle e raccogliendo esigenze diverse è cambiata al punto che i valdostani non la riconoscono più. Non è il figliol prodigo che torna alla casa del padre l’idea che bussa oggi alla nostra porta dopo un lungo viaggio nella piana. È uno straniero che ha copiato la foggia della nostra armatura ed è pronto a conquistare la nostra piazza. Così lo si vede, così lo si teme. Lo straniero dice che, insieme a tanti altri, è in cammino per l’Europa e chiede di passare da qui, dall’ombelico d’Europa, appunto, come si è soliti definire la Valle. L’ombelico, però, in Europa vorrebbe andarci da solo, senza compagni di viaggio ingombranti e corrosivi della sua autonomia. Ma l’Europa ha da gestire centomila ombelichi molto più grossi e complessi del nostro che hanno voci tonanti, e problematiche urgenti, e non sente le nostre piccole grida soffocate dalla cinta muraria in cui, per scelta obbligata e giusta, allora, ci siamo rinchiusi. Per quanto ancora resisteremo all’assedio dei più rivendicando la cultura dei meno, dei diversi? Dei giusti, a questo punto, ho qualche dubbio.

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  2. dal punto di vista della trasparenza bisogna riconoscere che l'Alleanza del "Galletto" ha avuto il merito di fare una scelta netta.
    L'alternativa all'UV c'è tutta visto che la stessa UV ha dichiarato che con il "Galletto" non avrebbe avuto alcun rapporto.
    Forse ti era sfuggita, visto che l'hai cancellata dalla tua analisi delle prossime europee.
    Per il resto, che l'attesa sul pianerottolo del potere regionale sia insopportabile per i moschettieri della destra (che non mi sembrano proprio anime candide) è talmente evidente da non farmi stupire delle spudorate avançes.

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  3. hai ragione, mi è rimasto nella penna (sulla tastiera...?) "e Galletto" dopo PD. Devo correggere o basta questa precisazione?
    Correggo...

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  4. ho corretto e reso più comprensibile la frase. Sorry.

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  5. "chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto..." (Matteo 7,7)

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