PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
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6 agosto 2007

sondaggi, bollettino del 6 agosto

In un mese si sono verificate alcune cose interessanti.
In ordine d'importanza:
- il favore per le quote rosa è cresciuto dal 38,70% al 64,80%. Ora la maggioranza di chi partecipa è per le quote rosa. Parallelamente in questo momento è questo il sondaggio più votato; è ragionevole dedurne che ci sia stata una discreta mobilitazione, un passa-parola per votare;
- il favore per l'elezione diretta del presidente della regione è calato dal 79,50% al 55,30%;
- l'intenzione di andare a votare è cresciuta dal 76,50% all'82%;
- il favore per la preferenza unica è salito di quasi due punti (85,9% oggi, 84% era il dato al 5 luglio).
Lascio il compito di commentare a chi desiderasse farlo.
Ricordo che il 23 luglio, per sveltire il blog, che i sondaggi rallentano molto, sono stati tolti i quesiti 3, 4 e 5, semplici test di controllo che peraltro confermavano i risultati (vedi qui).

93 commenti:

  1. Io ho l'impressione che due cose giochino a favore della partecipazione e dell'espressione del "SI":
    a) il martello astensionista che l'UV ha avviato dopo aver fallito i tentativi istituzionali di invalidare i referendum;
    b) la sensazione diffusa che la vittoria del "SI" sarebbe come uno schiaffone ai politici che mai come ora sono in crisi d'immagine.
    Per questo insisto sul fatto che bisognerebbe ridare ai partiti il posto che spetta loro quale mezzo per la gestione dello stato e della società, anziche l'attuale status di casta per la sopravvivenza della quale tutti si debbono adoperare.
    Far vincere il "NO" con una grande operazione politica che ci porti tra i concittadini a parlare e a capirsi sarebbe una grossa cosa, una crescita democratica per il Mouvement e per tutti, il tentativo di sconfiggere i referendari utilizzando il quorum invece mi pare che ci squalifichi.
    Ciao. Corrado

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  2. ho fatto fatica a capire, perché il mio cervello legge a blocchi, spesso legando le frasi e cancellando la punteggiatura.
    Perciò ho riletto e riletto ancora.

    Concordo con quanto dici.

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  3. personalmente sono invece convinto che la casta, se così la vogliamo chiamare, di qualunque colore o tendenza sia, non abbia in sé la possibilità di autoriformarsi, ma tenda invece, finché può, all'autoconservazione. Ben vengano in questi casi i referendum, che sono uno stimolo, uno sprone, che proviene dalla società civile (dall'esterno della casta). Quanto detto è d'altronde confermato dalla posizione dell'UV (rifiuto della sfida). Probabilmente sarebbe stato la stessa cosa se al potere, in luogo dell'UV, ci fosse stato qualcun'altro. Ci sono problemi che non possono essere delegati tout court alla rappresentanza dei partiti, (altro es. costo della politica), i quali tendono ovviamente all'autoconservazione, ma sui quali, per soluzioni efficaci, occorre l'intervento democratico dei cittadini, ad es. con l'istituto del referendum (senza quorum, che deve essere abolito).

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  4. Il coraggio di recarsi alle urne per esprimere il proprio "No" hai referendum avrebbe comportano una coerenza e un coraggio che l'Union Valdôtaine ha ampiamente dimostrato di non possedere...

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  5. Errata corrige: "ai", non "hai"

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  6. Perchè invece i promotori dei referendum non appartengono alla casta vero? Riccarand che è in consiglio da più di vent'anni cos'è? E poi Nicco, Louvin, Rean, Sandri, Perrin ecc ecc cosa sono? Delle verginelle della politica vero? Andate a prendere in giro (per essere educati) qualcun'altro!!!

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  7. La questione non è "casta" o "non casta", bensì: vogliamo provare a riformare il sistema politico attuale, o preferiamo rimanere incollati ad una situazione che si è ampiamente dimostrata fallimentare?

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  8. penso che non sia rilevante (e nemmeno onesto) andare a cercare chi ha proposto i referendum per giudicarne il contenuto; la cosa importante è che abbiano raccolto il consenso necessario per il loro svolgimento, anche se purtroppo, dopo la presa di posizione di UV e FA, si tratta ormai di fatto di pseudoreferendum.

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  9. E' proprio contro questo genere di disfattismo che bisogna combattere: è in gioco il futuro politico della Valle d'Aosta, bisogna mobilitarsi per convincere i valdostani a recarsi alle urne (e, non dubitatene, tra coloro che assolveranno al loro dovere civico di elettori ci saranno anche molti unionisti che non si faranno intimorire dalle gerarchie...)

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  10. Scusa Willino, io non sono certo un avversario ed ho chiarito ampiamente perché non concordo con l'invito all'astensione.
    Non capisco perché rovesci tutta questa acidità su chi non accetta il metodo della diserzione delle urne.
    Ti propongo l'intervento del mio amico Mago, vorrei che tu mi commentassi il suo contenuto onestamente e senza rabbia.
    Ciao. Corrado

    "Nell'analizzare questa faccenda dell'invito all'astensione non ci si può esimere da un rapido sguardo alla storia della politica ed alla letteratura politica.
    Fino all'illuminismo, infatti, tutta l'attività delle istituzioni politiche e delle loro propaggini era volta alla conservazione in buona salute delle istituzioni stesse ed al mantenimento del dominio, mentre la società, ben lungi dall'essere l'obiettivo dell'attività politica, era il mega strumento per il consolidamento delle strutture del potere (tasse, corvées, ecc.).
    Da Montesquieu in poi, con l'idea dello stato di diritto e con l'affermazione della mentalità politica moderna, i partiti politici sono stati intesi correttamente come dei mezzi e non come dei fini, come degli strumenti per la buona amministrazione, per il governo della comunità, per la tutela dei più deboli, ecc.; mentre automaticamente la società civile è diventata il fine, l'obiettivo dell'attività politica.
    Io, il Mago, essendo profondamente democratico, credo fermamente nel ruolo dei partiti e delle altre istituzioni quale mezzo per il raggiungimento del supremo fine della convivenza libera e democratica, ed è per questo che gli ultimi avvenimenti mi inquietano non poco.
    L'invito all'astensione non mi scandalizza in sé, l'ho condiviso quando lo praticò la Chiesa relativamente ai quesiti sulla fecondazione assistita, quello che mi disturba è l'impressione che si stia rovesciando la logica di cui sopra; preso atto che i referendum sono un attacco all'Union Valdotaine si sta cercando di utilizzare la società civile per difendere il diritto dell'UV a vivere e prosperare.
    Prima il governo regionale che ha cercato di non far svolgere le consultazioni; poi i partiti alleati che invitano all'astensione; adesso la possibile creazione di comitati per l'astensione; sono indicatori di un'inversione delle categorie "mezzo" e "fine" per cui l'interesse dei partiti viene anteposto a quello della comunità che viene a lui subordinata.
    Io, il Mago, non credo che i quattro quesiti refendari siano buoni, ho già chiarito il mio pensiero altrove e sono senza dubbio schierato per il NO, sono però, per quanto sopra detto, contrario all'astensione.
    La battaglia va vinta portando la gente al seggio e convincendola che i quesiti non sono condivisibili, spiegando i motivi del NO e convincendo la comunità che dietro ai referendum c'è un progetto nascosto.
    Se poi la gente voterà SI e i partiti di governo andranno in crisi, sarà la volontà popolare; ed il popolo è sovrano."

    c.olivotto@email.it

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  11. L'astensione, o, meglio, il non voto, come qualcuno ha correttamente rilevato, è sintomo di viltà!

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  12. Indipendentemente dal contenuto delle proposte referendarie, sul quale si può concordare o dissentire, ed indipendentemente dalla facce dei proponenti, che si possono apprezzare o detestare, mi pare che il punto rilevante sia:
    i cittadini elettori vogliono contare e decidere oppure vogliono obbedire ai partiti padroni(salvo recriminare poi al bar)?
    Io credo che l'occasione di esprimersi indipendentemente da cosa ci dicono, consigliano, ordinano, sia unica e da non mancare.

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  13. Chi ha pronunciato questa frase?
    "...Une décision, pour être considérée démocratique, devrait obtenir la majorité des consensus, même s'il faut considérer que les adversaires d'un projet qui prônent l'abstention jouissent toujours de conditions bien plus favorables..."
    E quest'altra, subito dopo l'approvazione della legge che istituisce il referendum propositivo:
    "...questo piccolo popolo valdostano si propone come un esempio di democrazia compiuta. È una riflessione che ci porta a considerare come questo piccolo popolo possa dare un esempio di crescita democratica".

    Risposte: Guido Césal la prima, Alberto Cerise la seconda, entrambi nella seduta del Consiglio regionale del 25 novembre 2005

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  14. Quando la coerenza è tutto...

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  15. che ognuno di noi si mobiliti personalmente per portare al seggio il maggior numero possibile di persone (parenti, amici, conoscenze, ecc.), prescindendo da quel che potrebbero votare, al fine di ridare un minimo di dignità al primo referendum propositivo in Valle d'Aosta e di ricreare la fiducia dei cittadini intorno a questo strumento, massima espressione di democrazia.

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  16. Condivido: parliamo con la gente, spieghiamo la straordinaria opportunità di democrazia che ci viene offerta con i referendum propositivi di novembre, illustriamo i quesiti, senza tuttavia condizionare la scelta di nessuno. Sono sicuro che i valdostani sapranno decidere autonomamente e liberamente come esprimersi (come la Storia ha dimostrato, siamo un popolo fiero, orgoglioso e molto oculato...).
    Io, personalmente, voterò tre sì e due no.

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  17. Ho partecipato a tutte le votazioni possibili, anche a quelle per il miglior gruppo musicale delle Strade del cinema, volete che mi perda l'occasione di far pesare veramente il mio parere?

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  18. Tutti questi anonimi che pontificano... Volete essere credibili? Nome e Cognome

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  19. Gli anonimi ti irritano, daccordo, ma siccome io mi firmo mi rispondi per favore?

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  20. Caro Willy,

    se gli anonimi dicono scempiaggini non ti curare di loro; se contribuiscono serenamente alla discussione, perché non considerare e discutere le loro affermazioni?
    Quando un anonimo parla di straordinaria occasione di democrazia, se ci riesci contesta l'affermazione.
    Se preferisci un nome, quelle cose le ho dette io.

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  21. Caro Mario,
    ti ringrazio per avermi "coperto", affermando di essere tu l'artefice del mio post, ma non ho bisogno della tua protezione, per quanto apprezzi il tuo gesto. Ho scelto di non firmarmi - e continuerò a non farlo -, perché il padrone di casa, alias Eddy Ottoz, consente l'anonimato. Invito, pertanto, coloro che pretendono "les noms et les cognoms" di rollandiniana memoria di frequentare solo quei blogs e quei forums di matrice autoritaria, dove i pensieri liberi e, ancor più, quelli contrari, non sono ben accetti né graditi (vedi il forum del sito dell'UV - che alla riapertura prevista nel mese di settembre esigerà la registrazione - e il "compianto" forum del presidente - sic! - Caveri...)

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  22. L'anonimato non è né buono né cattivo per se.
    Se si ritiene che consenta una maggiore libertà di espressione esso sta nella libera scelta di chi lo adotta. Sotto un certo punto di vista potrebbe addirittura essere considerato un indicatore in un sistema di relazioni, inversamente proporzionale al grado di libertà di espressione del sistema stesso.

    In un ambiente non moderato, anche il non anonimato potrebbe essere solo apparente, il furto d'identità è sempre possibile, anche a fin di bene.
    Ciò che conta sono perciò le argomentazioni e la correttezza del dibattito. Contano le idee e l'analisi critica per progredire tutti.

    C'è poi il lato oscuro dell'anonimato. Diffamare stando nell'ombra è la peggiore forma di viltà. Una moderazione ex-post è perciò necessaria, abbiamo ottimi esempi recenti anche nella nostra piccola valle.

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  23. Spero di non avere un tono da professore. In realtà sto solo cercando di fare il pompiere.

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  24. Scusate se forse non sono in linea con gli argomenti di cui sopra , ma vorrei cercare di fare alcune riflessioni molto semplici.In tutti i forum che ho avuto occasione di frequentare, ho visto che tutti hanno cercato e cercano di dare una giustificazione politica alla situazione venutasi a creare negli ultimi due anni.Non avete mai sentito parlare di questione di pelle? Non c'è bisogno di scomodare "L'alta politica".Non pensate che alcuni personaggi che adesso adoperano il bazuka contro l'UV,(pur essendo stati per anni protagonisti dello stesso movimento)non sarebbero ancora lì a spartire una fetta di potere, con quelli,che adesso invece non sopportano piu'?se non ci fosse stato un regolamento interno,del tipo "Non piu' di tre legislature"? Non credo che questi Camaleonti della politica siano meglio degli altri anche e soprattutto per quanto detto sopra.Signori, se si vogliono sostenere dei principi,bisogna essere pronti a pagare qualcosa,per esempio lasciare la comoda SEGGIOLA. Ci fosse stato uno che l'ha fatto, sarebbe stato da ammirare!!!Purtroppo ci sono solo trombati o delusi e questi signori possono inventarsi di tutto non saranno mai credibili.Certo sono un bel appiglio per chi vede l'UV come fumo negl'occhi.

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  25. unionisti, andate a votare anche voi!

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  26. Qualcuno ha scritto:

    "Ho scelto di non firmarmi - e continuerò a non farlo -, perché il padrone di casa, alias Eddy Ottoz, consente l'anonimato. Invito, pertanto, coloro che pretendono "les noms et les cognoms" di rollandiniana memoria di frequentare solo quei blogs e quei forums di matrice autoritaria, dove i pensieri liberi e, ancor più, quelli contrari, non sono ben accetti né graditi ..."

    Balle !!!

    Gli uomini liberi non hanno bisogno di nascondersi, se lo fanno è perché non sono liberi.

    c.olivotto@email.it

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  27. Noto che i toni più accesi e le espressioni più insolenti provengono dai posts degli unionisti: vi brucia qualcosa, forse? Temete che la democrazia, la libertà e la trasparenza possano trionfare a novembre, spazzando via l'Union Valdôtaine, ormai abbruttita, degenerata e priva di qualsiasi ideale autonomista? W la Vda Libra!

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  28. Cosa facciamo? andiamo tutti a votare subito di modo che, se tre o quattro ore prima della chiusura dei seggi ci fosse la sensazione che il quorum è ormai stato superato, squillerebbero le trombe del dietrofont e scatterebbe immediatamente una mobilitazione generale e una corsa al seggio, oppure, per evitare questo, ci mettiamo d'accordo per andare tutti a votare nelle ultime tre o quattro ore?

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  29. Tutti subito, e se gli apparati dell'UV si mobilitano meglio: la vittoria dei SI sarà ancora più eclatante!...

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  30. Ecco il vero scopo dei referendari!!Spazzare via l'Uv!!! Finalmente vi siete scoperti. Altro che democrazia, volontà popolare, ospedale nuovo!! Continuate pure con questa campagna demonizzante. Vi si ritorcerà contro.

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  31. d'accordo sul tutti subito: cerchiamo di ridare dignità a questo referendum, "costringendo" se del caso ad andare a votare chi vorrebbe slealmente e vergognosamente sabotarlo. Non riesco a capire le paure dell'UV, si sta cercando di rivedere le regole del gioco in senso democratico, l'UV, se vincerà il sì avrà solo da adeguarsi, nessuno vuole spazzarla via (lo sta già facendo da sola). Se vincerà invece il no, nulla da dire.

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  32. per eddy ottoz
    se si conoscessero, oltre alle percentuali, anche in n. dei votanti, si potrebbe forse fare qualche modesta considerazione.

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  33. al momento i voti espressi sono 316

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  34. commento da "ingegnere" (più o meno): i risultati attuali del sondaggio, per quanto concerne l'andare o meno a votare (sondaggio n. 1), non possono assolutamente essere interpretati quali indicazioni del possibile voto o non voto. In effetti:
    1)il rapporto tra i voti espressi nel sondaggio e i possibili elettori è soltanto di circa 1:300, ma soprattutto:
    2) il campione dei votanti non è significativo per poter fare proiezioni di qualsiasi tipo.
    Questo indipendentemente dal problema "astieniti", che ovviamente pesa sullo stesso sondaggio.
    I risultati devono essere letti pertanto esclusivamente come una "curiosità" o come un incitamento al voto(per quanto riguarda le manifestazioni d'intenti circa l'andare o meno a votare).
    Per quanto concerne gli altri quesiti, essi possono invece essere interpretati, con le dovute precauzioni, come una "tendenza" abbastanza significativa (non mi dilungo).
    Se fosse vero quanto sostiene l'Union in giro, e cioè che le leggi elettorali votate in Consiglio da 30 consiglieri su 35 rappresenterebbero la volontà degli elettori(dimenticando i risultati delle politiche del 2006), dovrebbero votare per il no l'85,7% dei votanti! Evidentemente è la stessa UV a non credere a quel che dice, se poi invita all'astensione!

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  35. ma proprio tu olivotto parli!! ti sei nascosto dietro ai nomi più strampalati, come dimenticare "caballero misterioso" oppure ultimamente "Il Mago"? sei stato comunista, poi Dc, adesso Uv e fra poco visto che nessuno ti considera (grazie a Dio) sarai liberal-forzista; sei stato iscritto a tutti i sindacati (CGIL,CISL,SAVT,UIL) almeno due o tre volte, ti manca l'UGL provaci!!
    sui referendum dimostri di non avere ancora una volta capito nulla (la non partecipazione al voto è scelta politica ben precisa prevista dalla norma, così come il si, il no e l'astensione) svegliati e và a lavuraà Barbun

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  36. Sig. Anonimo,

    i miei pseudonimi non mi sono mai serviti da copertura, ho sempre dato a tutti modo di capire chi c'era dietro e, comunque, ho sempre messo degli indirizzi e-mail perché chi lo desiderasse potesse contattarmi.

    Quanto alla mia storia politica, che vuoi che ti dica, se mi conosci sai che stai dicendo stupidaggini, se non mi conosci allora parli a vanvera.

    Divertiti, io non ho più voglia di discutere coi bocia.

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  37. Temo che il sig. Olivotto soffra della stessa patologia di un altro ben noto frequentatore di blog e forum valdostani, con la differenza che il sig. Olivetto non riconosce i sintomi della sua malattia e non accetta di sottoporsi ad adeguate cure... ammesso che esistano delle terapie per trasformisti patentati...

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  38. Il vero problema non è il rubicondo Olivotto, ma gli pseudo-unionisti come lui che danneggiano il movimento, spingendolo a scelte irresponsabili, e la Valle d'Aosta.

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  39. affermare che il non voto è una scelta politica è un'offesa alla politica, quella vera, al servizio del cittadino, oltreché una scelta da basso impero, o meglio una furbizia degna della miglior tradizione italica, per cui può ben dirsi che ormai l'UV ha copiato il peggio del peggio dai partiti italici (di cui ovviamente fa parte anche il mouvement a pieno titolo). Basti affermare che lo scopo del quorum, quello che avevano in mente i legislatori, non era certo quello di dare spazio a queste furbizie valdoitaliche. Ormai l'UV, politicamente e ideologicamente, aldilà dei consensi e successi che eventualmente ancora otterrà, è in avanzato stato di decomposizione e putrefazione.

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  40. Bruno,
    concordo che il sondaggio è puramente indicativo, poiché il campione ad oggi (338 votanti) è sì molto elevato (rispetto a 125.000 valdostani equivale a 162.000 italiani su 60 milioni), ma non è il frutto di una randomizzazione che ne garantisca la rappresentatività statistica, poiché non conosco il profilo dei votanti.

    Mi sembra comunque che permetta di aggiungere alementi un po' più oggettivi alle riflessioni di tutti noi.
    Nulla più, ma non proprio nulla.

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  41. anonimo che dichiari di conoscere il curriculum politico di Corrado Olivotto:

    non sarebbe più produttivo contestare le sue argomentazioni sul piano delle idee?

    Quale senso ha demonizzare il percorso che ognuno di noi ha fatto per giungere alla sua attuale visione della nostra comunità, anziché sostenere con convinzione eventuali proposte alternative a quelle espresse dagli altri? Accettare e discutere il libero parere di tutti?

    Armiamoci di idee, non d'insulti.
    Colpiscono di più e soprattutto rimblazano di meno.

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  42. ovviamente era "rimbalzano". Sono evidentemente disgrafico. Meglio comunque una metatesi che una metastasi.

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  43. vedi caro Eddy,qui non si tratta di insultare, ma di non farsi prendere in giro.Ma chi è questo Olivotto che non ha la benchè minima idea di ciò che possa essere la coerenza, perseguire ideali, essere in poche parole un uomo serio? ma chi è questo Olivotto che quando gli fa comodo si nasconde dietro ad uno pseudonimo e si permette di gridar e che il livello degli uomini è basso solo perchè nessuno lo segue nelle sue deliranti proposte di discussione?
    fammi un favore, contattalo e bevi un caffè con lui e ti accorgerai di che tipo è...
    Armiamoci di idee... certo, l'importante è che siano serie e costruttive. Capitolo referendum, è evidente a tutti che questo tipo di proposta di legge ha l'unico scopo di mettere all'angolo l'UV. Penso infatti che se disgraziatamente dovessero essere approvate le norme previste la valle d'Aosta rischierebbe seriamente l'ingovernabilità, in quanto la proposta referendaria è lacunosa sotto diversi aspetti ed il rischio di un commissariamento non sarebbe da escludere...Elezione diretta del Presidente della regione: questa è la peggiore delle proposte, data la realtà della nostra regione dove già in questo momento il capo dell'esecutivo ha fin troppo potere, figuramoci un domani con la benedizione del suffragio popolare e senza che il consiglio regionale possa in nessun modo sfiduciarlo.... elezione diretta dell'esecutivo regionale: bella questa così dovremmo mantenerci 8 stipendiati in più alla faccia dei tagli ai costi della politica!!
    quote rosa: non sono contrario al principio, ma ho paura che comunque non cambino le cose solo perchè in lista ci siano più donne...del resto già adesso le elettrici sono più degli uomini, ma le elette sono comunque poche...
    preferenza unica: sono contrario perchè si limita la libertà dell'elettore, perchè è contro i giovani,perchè è contro i meno conosciuti, perchè i consiglieri regionali uscenti avrebbero un vantaggio di visibilità abnorme in confronto di chi si candida per la prima volta...e poi perchè se uno è disonesto e si compra i voti, con la preferenza unica ha la sicurezza dell'elezione.
    La chicca finale il nuovo ospedale: non sono un tecnico ma cerco di usare il buopn senso... ma veramente in valle d'Aosta dobbiamo mettere a soqquadro un'area enorme con tutti i problemi connessi (ricettività idrica, nuova viabilità ecc.) per la costruzione di un nuovo ospedale quando quello che c'è è più che sufficiente? ricordiamo che tutti i più recenti studi nazionali ed internazionali propongono gli ospedali all'interno delle città e ne scosigliano vivamente la costruzione in aree esterne!!
    Si vede chiaramente quindi che queste proposte non hanno null'altro che la volontà di mettere in minoranza l'UV tengo inoltre a precisare che sarebbe sufficiente un 25% della popolazione favorevole a queste proposte per vederle attuate e questo scusate se è tutto tranne che democratico!! per finire ritengo che la non partecipazione al voto sia una scelta politica seria, prevista dalla norma e quindi da rispettare. Bella comunque l'accoppiata Courthoud-Olivotto potrebbero fare una lista insieme per le prossime elezioni regionali... il risultato sarebbe garantito!!

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  44. Confermo che il livello è veramente molto basso.

    Se mi conosci sai che stai portando avanti un attacco disonesto e pieno di falsità, se non mi conosci sei un superficiale, presuntuoso e maleducato.

    In più come ti permetti di schernire Courthoud che è l'unico che fa interventi di opposizione in modo educato e rispettoso?

    Vergognati.

    In una cosa però hai ragione: l'anonimato è meglio, così quelli come te non possono attaccare la persona ma debbono concentrarsi sui contenuti.

    Mi sceglierò un nick.

    Non cordiali saluti.

    Corrado Olivotto

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  45. Se il livello è molto basso, ciò è dovuto principalmente alla presenza di un personaggio spregevole come Olivotto! Anche per chi non lo conosce personalmente, sono sufficienti i suoi interventi in internet per disprezzarlo!
    Adieu, caballero!

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  46. per l'anonimo unionista e per tutta l'UV: rispetto le vostre idee, quindi abbiate un pò di coraggio e di dignità, accettate la sfida e andate a votare, d'altronde la vittoria del NO dovrebbe essere una cosa scontata se i 30/35 (85,7%) consiglieri regionali rappresentano la quantità di popolazione che non vuole una nuova legge elettorale. Qualunque sia poi il risultato del referendum, non passereste comunque alla storia come dei "furbetti" alla valdostana. Per il resto, ovviamente tutti i referendum hanno qualche obiettivo, più o meno politico, o no? Allora, aboliamo i referendum?
    P.S. Non so Olivotto (ma non sarà in lista con voi dell'UV?),che non conosco di persona), io personalmente non ho nessuna intenzione di presentare liste per le prossime elezioni regionali (ce ne saranno già troppe), non darò comunque deleghe in bianco a nessuno, piuttosto il mio sarà un voto di protesta verso un sistema politico non riformabile dall'interno. E' questo il motivo per cui appoggio incondizionatamente l'istituto del referendum (senza quorum), massima espressione di democrazia diretta.

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  47. E' inutile, non si possono combattere quelli che stanno nascosti, si può solo aspettare che si stufino di offendere, tornerò un po' più in la. Ciao

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  48. Olivotto, se decidessi di ritirarti e di non frequentare più forum e blog, sicuramente non susciteresti il dispiacede di nessuno. Non saresti rimpianto, anzi!

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  49. per quanto riguarda l'abolizione del quorum: da qui a novembre c'è tutto il tempo di presentare in Consiglio e di approvare una leggina che lo sopprima: perché qualcuno non ci prova, tanto per vedere che cosa succede?

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  50. Una legge per abolire il quorun: interessante.
    Eddy, potresti proporla tu, per dimostrare la tua coerenza: i valdostani lo apprezzerebbero senz'altro!

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  51. anonimo ha scritto "valdostani", ma forse, più verosimilmente, intendeva dire "UV" o "attuale maggioranza regionale". Io, proprio come valdostano, apprezzerei senz'altro.

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  52. Rischio ingovernabilità in caso di approvazione dei referendum? Dipende.
    Analizziamo i quesiti:
    1) quote rose: condivido, non necessariamente imporre una maggiore presenza in lista comporta un maggior numero di elette, ma è sempre un primo passo, almeno culturale e sociale;
    2) alleanze preventive: questo quesito obbliga partiti e movimenti politici a schierarsi, senza ambiguità. Certamente questo referendum mette nell'angolo e lega le mani dell'UV perché impedisce al mouvement di ricorrere al comodo "ni droite, ni gauche": anche l'UV dovrebbe prendere chiaramente posizione, prima delle elezioni e non dopo, a risultati acquisiti;
    3) elezione diretta del Presidente della Regione: concordo con la posizione sopra espressa da un anonimo: in Valle d'Aosta il Presidente della Regione detiene già fin troppi poteri e cariche e, se non le gestisce con oculatezza, può diventare assai pericoloso, specie in caso di legittimazione popolare; idem per l'elezione diretta degli assessori; se il referendum dovesse passare, sarebbe necessario approvare immediatamente dei provvedimenti legislativi che introducano appositi istituti che fungano da contrappeso giuridico e controllo amministrativo;
    4) preferenza unica: in un sistema democratico, sicuramente la pluralità di scelta è non solo auspicabile, ma senz'altro propugnabile, giacché consente all'elettore di indicare i candidati che ritiene più capaci e competenti e limita i rischi di plutocrazia sopra richiamati; tuttavia, in Valle d'Aosta il controllo del voto, esercitato dall'UV, è così capillare e radicato che, per riformare e rigenerare il sistema, è necessario introdurre, almeno temporaneamente, la preferenza unica.
    Quanto al nuovo ospedale, la questione è assai complessa: spero che il comitato promotore riesca a spiegare adeguatamente alla popolazione le proprie ragioni. Mi limito ad osservare che pressoché tutto il personale, medico e paramedico, dell'ospedale regionale è favorevole ad una nuova struttura; fatto che dovrebbe far riflettere, considerando che sono i più direttamente coinvolti.
    Buon voto a tutti!

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  53. l'intervento qui sopra dimostra inequivocabilmente che i vari quesiti referendari necessitano di un'analisi distinta e separata uno per uno e che pertanto i medesimi non possono essere accettati (SI) o rifiutati (NO) in blocco. E' questo un motivo in più per andare a votare, rifiutando la demonizzazione in blocco dei referendum medesimi, come vorrebbero invece gli astensionisti. Personalmente, senza dilungarmi, mi esprimerò anch'io con dei SI e dei NO, in relazione ai vari quesiti. Trovo molto importanti le considerazioni svolte intorno al punto 2) (in fondo in fondo è il quesito più importante e significativo, che ha determinato la posizione degli astensionisti) e molto eloquenti le posizioni dei diretti interessati intorno alla questione del nuovo ospedale.
    Auguro anch'io buon voto a tutti!

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  54. Non condivido pienamente l'affermazione di Courthoud secondo il quale il referendum sulle alleanze preventive è quello che principalmente ha indotto l'UV a schierarsi per la non partecipazione al voto. Per me, temono assai di più il rischio di perdere il controllo capillare del voto. Se questa è democrazia...

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  55. può darsi, anzi probabilmente, anonimo ha ragione. Se è così, siamo di conseguenza ad un livello "politico" ancora più squallido di quello che, nelle migliori intenzioni, potrebbe essere supposto.

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  56. Forse sarò troppo pessimista, ma, per citare il politico italiano più longevo e sagace, "A pensar male, si fa peccato, ma spesso ci si azzecca"...

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  57. mica male l'idea di togliere il quorum per la validità del risultato referendario, così teoricamente basta che l'Ing. Courthoud e il grande Olivotto vadano a votare che l'intera popolazione della Valle d'Aosta sia costretta a subirne le sgangherate e nefaste conseguenze...bella questa! secondo questi due Sigg. in democrazia la minoranza vince!!! complimenti... Referendum Ospedale per cortesia siamo sinceri, non è affatto vero che la maggioranza dei dipendenti è favorevole alla costruzione di un nuovo nesocomio... anzi proviamo a sentirli veramente, magari partendo dai primari, che dirigono sul campo i reparti, proviamo ad esempio ad ascoltare il nuovo primario di oncologia ( viene da fuori quindi non è stato traviato dai mostri dell'U.V.)proviamo a sentire il Dott. Parini, primario con esperienza medica in tutto il mondo... proviamo a sentirli veramente!! ciao Olivotto! che tu non scriva più non ci credo, ma comunque tutti lo scopriranno, sei unico ed inconfondibile...PCI-DC-Uv-SA-FI ecc.ecc.CGIL-CISL-UIL-SAVT ecc.ecc.

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  58. in democrazia (quella vera, non quella italovaldostana) nessun partito o mouvement o chiesa o setta che sia si permetterebbe di invitare i cittadini a privarsi del diritto dovere di votare.

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  59. scusa, hai dimenticato Eddy Ottoz; oltre a me e ad Olivotto andrà a votare anche Eddy Ottoz.

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  60. Ma che bella compagnia...

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  61. perché non ti aggiungi anche tu? Saremmo già in quattro. Ognuno di noi quattro però vota come meglio crede.

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  62. Sei veramente un poveretto Anonimo che mi insulti con falsità e scherno.
    Menti sapendo di mentire e ti nascondi perché sei un codardo.
    Evidentemente mi conosci perché hai detto una cosa che sanno in pochi e questo ti rende ancora più spregevole.
    Se hai le palle rivela il tuo nome, serpe.
    E comunque che tu ci creda o no questo sarà veramente il mio ultimo post.
    Scusa Eddy ma non sono disposto a farmi insultare anc ora a lungo da un bugiardo vigliacco.
    Saluti.
    Corrado Olivotto

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  63. per Olivotto
    non prendertela e non ti curar di loro: è meglio chi cerca onestamente la propria strada o la coerenza di chi continua a frequentare cattive compagnie (che cambiano idee, partner, argomentazioni, tutte le sere)? Il livello degli interlocutori purtroppo è questo: l'insulto e l'offesa è l'argomento di chi non ha argomenti. Un povero cristo tempo fa ebbe a dire: chi è senza peccato scagli la prima pietra: come sai, lo hanno fatto fuori.
    Certe persone di certi partiti o mouvement sembra che escano dalle loro tane esclusivamente per scagliare pietre: evidentemente non sanno più difendersi in altro modo: a questo punto sarebbe meglio se rimanessero rintanati.

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  64. Sono in partenza, vi ho lasciato un po’ sfogare, qualche commento flash. Distinguo gli anonimi per data e ora, sperando che faciliti la comprensione dei riferimenti.
    anonimo (13/8 ore 23.01):
    - abbiamo capito: Olivotto non ti è simpatico. Ne prendiamo atto ma gli insulti ottengono l’effetto opposto, sviliscono le tue argomentazioni politiche;
    - l’ingovernabilità non mi pare una delle opzioni possibili, il ragionamento tecnico-legislativo sui referendum che toccano la forma di governo è troppo complesso per farlo in due parole;
    - l’elezione diretta del Presidente della Regione poco potere aggiungerebbe, ma sarebbe comunque bilanciata da un maggior potere del Consiglio. Che quest’ultimo non potrebbe sfiduciarlo è una bufala (leggere le carte);
    - quote rosa: ognuno ha la sua opinione, la esprima;
    - preferenza unica: i consiglieri uscenti non mi pare abbiamo oggi questa grande immagine, chi preferisce le cordate ha solo da votare contro, sulla sicurezza dell’acquisto del voto con la preferenza unica mi pare che tu abbia le idee confuse. Peraltro la “navetta” è in ogni caso possibile con qualunque numero di preferenze, perciò non c’entra, ma non mi pare sia mai stata praticata qui;
    - nuovo ospedale: il quesito referendario è confuso, ritengo che comunque l’ospedale rimarrà lì dov’è;
    - le proposte referendarie sono state presentate dalla minoranza. Qual è, secondo te, la missione di una minoranza, se non quella di cercare di diventare maggioranza sostituendo quella in carica. E qual è la missione della maggioranza, se non quella di sostenere le proprie idee e di farle prevalere con il democratico strumento del voto?

    Bruno Courthoud (14/8 ore 12.04) e anonimo (14/8 ore 13.28):
    “leggina” non direi proprio. Abolire il quorum richiede la modifica di una legge cosiddetta “rinforzata” (ex articoli 15 dello Statuto Speciale). Proprio quel tipo di leggi elettorali che richiedono una speciale maggioranza. Proprio il tipo di leggi per le quali, dal punto di vista politico, “non si procede a colpi di maggioranza”.
    Ampi consensi, insomma.
    Nulla vieta, ovviamente, di depositare à la Sandri (le produce in quantità industriale) una proposta di un articolo per farsela frollare per mesi in commissione e poi segare subito in aula nella discussione generale. Nel frattempo la pompa sui giornali e gode i frutti di una sana demagogia. Dum pendet, rendet. Una simpatica mossa elettoralistica.
    Mica da buttare, come idea…

    anonimo (14/8 ore 19.48):
    il tuo giudizio è più equilibrato di quello dell’altro anonimo.

    anonimo (17/8 ore 17.38):
    my personal opinion: il vero tema politico è il bipolarismo.

    anonimo (20/8 ore 19.44):
    abbiamo tutti la compagnia che ci meritiamo, anche se l’anonimato degli insulti può metterla in cattiva luce.

    Corrado Olivotto (21/8 ore 7.29):
    mi ripeto: le idee lasciano il segno, gli insulti e le insinuazioni rimbalzano (e squalificano).

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  65. C'� un articolo di Louvin sul referendum pi� controverso, quello sull'elezione diretta del Governo regionale che mi pare abbastanza chiaro; essendo io favorevole a quella modalit� di scelta dei nostri amministratori lo trovo particolarmente interessante. Credo per� che anche i contrari potrebbero trarne utili informazioni, magari per contestare nei contenuti la proposta (troppo facile liquidarla come strumento per indebolire l'UV).
    il link � http://www.federalismi.it/federalismi/applMostraDoc.cfm?Artid=8194

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  66. Un ottimo articolo.
    Non nascondo che mi ha quasi convinto.

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  67. Se fossi in Sandri, io la "leggina" per la soppressione del quorum, anche se la procedura è complessa e prevede una maggioranza qualificata, la proporrei comunque: potrebbe servire per gli eventuali prossimi referendum, visto che il tema è clado e si è posto adesso. Avremmo comunque modo di vedere in faccia chi è per una democrazia aperta al contributo dei cittadini e chi è invece per una democrazia arroccata nel fortino dei partiti e mouvement, e in questo caso, valutare quali "nobili" motivazioni si inventano. Se è il caso, il testo della "leggina" son disposto a preparargliela gratuitamente, tanto, per i legislatori che ho visto in regione dopo la cosiddetta riforma della PA (ad es. in occasione dell'ultimo condono edilizio, dopo un paio di mesi lo staff di Cerise non sapeva ancora neanche da che parte cominciare per abbozzare un disegno di legge regionale: nella disperazione, sono venuti a cercare un povero ingegnere che gliel'ha preparata in un paio di giorni (e voi l'avete poi votata in Consiglio, con il ritocco di qualche virgoletta, e alcune birichinate in Giunta di Cerise e Rocco, benedette dai loro ligi collaboratori).

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  68. Più che bella compagnia potremmo chiamarla "La Clicca Dzeusta"...

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  69. quella di Cerise, Rocco, ecc. ? Desidera maggiori informazioni sulle birichinate? Chissà quante ne conosce lei!

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  70. No no. Quella sua, di Olivotto e C.

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  71. Olivotto, Courthoud e Vuillermoz, smettetela: siete peggio dei bambini dell'asilo!
    Cerchiamo invece di discutere seriamente sulla necessità di recarsi alle urne per riformare il sistema elettorale e proviamo a spiegare le ragioni - come qualcuno ha già tentato di fare in alcuni post precedenti - per cui bisogna recarsi alle urne. Per favore, torniamo alle discussioni serie!

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  72. per tornare alle discussioni serie, come giustamente consigliato dall'anonimo, dopo un passaggio all'asilo infantile, ho letto l'articolo di Louvin sulla rivista giuristica federalismi.it, sopra consigliato da martello.
    Personalmente ne ho dedotto:
    1) che i pericoli di ingovernabilità, contrariamente a quanto sostenuto dall'UV, sono del tutto campati per aria (poi ovviamente ognuno può pensarla come vuole sull'elezione diretta della Giunta e del Presidente, ma, per cortesia, non confondiamo le idee alla gente con pericoli inesistenti!)
    2) che figuraccia (giuridica e istituzionale) per Caveri nel suo goffo tentativo di sabotare i referendum! Fornitelo di consiglieri con un minimo di preparazione giuridica!
    Louvin cita inoltre alcune frasi di Emile Chanoux (che ben conosceva l'ambiente e i valdostani) che dovrebbero costituire un motivo in più per correre subito a votare: "Comme dans les milieux étroits et petits du village les personnalismes peuvent facilement se former et y alimenter la haine et la rancune, les fonctions de chefs devront etre exercées par rotation. Le principe de la rotation automatique des hommes au pouvoir est un principe particulièrement utile dans les sociétés petites, dans les milieux fermés".
    La prima parte sembra un'analisi ante litteram dell'attuale UV, la seconda un invito, quanto meno, al bipolarismo.

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  73. "rivista giuridica" ovviamente, e non "giuristica"

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  74. in attesa che l'anonimo delle ore 7.13, così interessato ad una discussione seria sui referendum si faccia vivo (sennò torno all'asilo a salutare Giulio Vuillermoz), integro le mie precedenti considerazioni con alcune riflessioni derivanti sempre dalla lettura dell'articolo di Louvin (mio compaesano): il parere della Commissione regionale per i procedimenti referendari etc.. del 6 giugno 2007 ha garbatamente tirato le orecchie a Caveri ed alle sue presuntuosette "conoscenze giuridiche" facendogli presente che, a seguito anche dell'entrata in vigore della legge sui referendum propositivi, il popolo è un organo legislativo a tutti gli effetti, al pari di un'assemblea parlamentare, nel rispetto ovviamente delle forme previste da Costituzione e Statuto (rinvio all'articolo per approfondimenti). Il commento dell'articolista aggiunge: "Questa interpretazione può oggettivamente sorprendere, stante la nostra radicata concezione monopolistica del potere legislativo in capo al solo legislatore parlamentare ...".
    Allora io mi chiedo, vi chiedo e avrei piacere sentire il parere di un giurista che non sia Caveri, parenti o consulenti: è costituzionalmente legittimo che un partito o mouvement, tra l'altro rappresentato nell'assemblea parlamentare che a suo tempo ha votato la legge istitutiva dei referendum, faccia pressioni (inviti, ecc.) e propaganda affinché una parte del popolo non eserciti il suo diritto dovere di voto, essendo il popolo, in questo caso, a tutti gli effetti organo costituzionalmente riconosciuto e titolare di potestà legislativa? E questo per evitare che il popolo legiferi, utilizzando il quorum per fini impropri? La Corte Costituzionale ha già avuto modo di esaminare il problema e di pronunciarsi in merito?
    grazie se qualcuno vorrà, se del caso,approfondire la questione ed illuminarci (io intanto vado all'asilo infantile a parlare di birichinate varie con Giulio Vuillermoz)

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  75. Courthoud sveglia!! Scenda dalla Granta Parei. Giulio Vuillermoz è un sacerdote. Io mi chiamo Andrea. E c'è scritto in tutte le discussioni...

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  76. Sono l'anonimo invocato da Courthoud (dammi retta: lascia perdere Vuillermoz).
    Interessante il quesito giuridico che poni nel tuo post. Potresti interpellare in merito direttamente il tuo compaesano Prof. Louvin, insigne docente di Diritto comparato. Io tuttavia temo, anche se sono privo di competenze giuridiche specifiche, che invitare al "non voto" sia purtroppo legittimo, altrimenti perché i famigerati socialisti di Craxi avrebbero potuto invocare impunemente (e, fortunatamente, senza successo) la diserzione alle urne nel 1991? Ricordo che i socialisti rappresentavano la seconda forza politica presente nell'Assemblea Costituente che ha varato, a larghissima maggioranza (come da noi in Consiglio regionale la legge istitutiva del referendum consultivo, abrogativo e propositivo), la Costituzione italiana in cui è previsto l'istituto giuridico del referendum. O forse semplicemente il quesito non è mai stato posto alla Corte Costituzionale giacché gli appelli al "non voto" non hanno mai sortito gli effetti sperati: mi auguro che accada anche il 18 novembre prossimo. Sono sicuro che i valdostani sapranno dar prova di orgoglio e maturità politica e si recheranno alle urne ad esercitare il loro sacrosanto diritto/dovere al voto!

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  77. Scusa Andrea Vuillermoz: sono appena sceso dalla Granta Parey, ho fatto una bella dormita e mi sono preso un buon caffé per svegliarmi. Comunque Chiesa cattolica o UV, sempre di chiesa trattasi : con i suoi dogmi (verità rivelate), i suoi sacerdoti, i suoi profeti, le sue encicliche (non andate a votare), e i suoi fedeli che obbediscono in silenzio, dopo aver portato il cervello all'ammasso. Personalmente, nei limiti del possibile, preferisco usare il mio cervello, seppure di portata molto modesta.
    Per l'anonimo: se riuscirò a sapere se la Corte Costituzionale o qualcun altro, anche solo a livello di dottrina, si è già occupato della questione, lo farò sapere su questo forum. Ci sono però alcuni fatti incontrovertibili:
    1) il popolo è a tutti gli effetti un organo costituzionale avente titolo per legiferare, analogamente a qualsiasi assemblea parlamentare
    2) alcuni partiti o mouvement vogliono artatamente impedire che il popolo eserciti liberamente un diritto costituzionalmente riconosciuto e fanno aperta propaganda per impedirglielo
    3) a questi fini incoraggiano l'astensione, che è stata invece istituita dal legislatore per altri scopi ed altri fini.
    Ovviamente conto anch'io sull'orgoglio e la maturità politica dei valdostani, anche se devo confessare che qualche dubbio ce l'ho. Ad es. Andrea Vuillermoz mi pare poco orgoglioso di essere valdostano e politicamente poco maturo.

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  78. Le osservazioni di Courthoud sono ineccepibili: il popolo ha il potere di legiferare e chi tenta di impedire al popolo valdostano di esercitare questo suo potere costituzionalmente riconosciuto, almeno sul piano etico-politico, è spregevole e condannabile. Ma questo scellerato appello al "non voto" altro non è che la riprova della degenerazione cui è arrivata l'UV (non mi soffermo sugli altri due partitucoli - SA e FA - che si professano movimenti autonomisti e sono zeppi di ex provenienti dai partiti che costituivano il pentapartito di Craxi, Andreotti e Forlani). Fortunatamente non tutti i valdostani sono disposti ad accettare i dicktat dell'UV e la maggioranza ragiona con la propria testa (esclusi i sudditi, i bigotti e i talebani, ovviamente).

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  79. condivido pienamente le osservazioni dell'anonimo su SA e FA, relitti del passato convertitisi, per sopravvivere ancora un pò, al pensiero unico dell'UV, relitti che, in una seria analisi del quadro politico attuale in VDA, non meritano ulteriori considerazioni o puntualizzazioni.

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  80. Purtroppo, però, questi relitti al soldo dell'UV si apprestano ad occupare nuove poltrone, se non verranno detronizzati con i referendum... All'insegna dell'"altra Valle d'Aosta"!

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  81. Una lodevole iniziativa, anche se partigiana, mi pare quella del sito di VdAvive, da visitare a questo indirizzo: http://www.vdavive.org/elementi/www/vademecum_referendum_07.08.07.pdf
    Ci ho trovato un modo onesto di affrontare il "problema" referendario.

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  82. d'altronde, è l'unico motivo per cui esistono ancora!
    Continuo a non capire perché l'UV abbia voluto darsi la zappa sui piedi con l'enciclica " Uniti e fedeli pro astensione" (secondo me non sanno più che pesci pigliare, oltre a non avere un minimo di orgoglio e di dignità e un minimo di rispetto per l'elettorato valdostano!). I scenari del dopo voto possono essere infatti ridotti sostanzialmente a tre:
    1) Il quorum viene raggiunto e vince il SI: l'UV si rintana e non esce più di casa: si divorano tra di loro;
    2) Il quorum non viene raggiunto e la % dei votanti è così bassa che non si può che ascrivere il fallimento dei referendum all'enciclica unionista pro astensione: l'UV può solo mordersi le dita per non aver accettato apertamente lo scontro, anche se può vantarsi di aver vinto:l'enciclica ha rovinato per sempre la sua immagine (ammesso che ne abbia ancora una);
    3)il quorum non viene raggiunto e la % dei votanti è però tale da far supporre che abbiano influito sul risultato quanti non sarebbero andati comunque a votare: l'UV non può cantar vittoria, s'è rovinata completamente l'"immagine" (o la maschera)e ha solo rinviato di qualche mese (elezioni regionali) la vera resa dei conti, al di là del sistema elettorale. Mah!

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  83. E se il quorum venisse raggiunto e vincessero i NO ?

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  84. Se anche dovessero vincere i NO - cosa di cui dubito fortemente - sarebbe comunque l'espressione della volontà popolare, giacché esercitare il proprio sacrosanto diritto al voto è segno di democrazia. Ovviamente, per converso, invitare al "non voto" è sintomo di scarso rispetto per il cittadino e di sostanziale assenza di democrazia. Ma si ricordano, i dirigenti dell'UV, che fu proprio il neonato movimento dell'Union Valdôtaine, nel '45, a richiedere, anche con animate ed affollate manifestazioni di piazza, di potersi esprimere attraverso un referendum, il noto plébiscite? Come si fa a calpestare la propria storia? Se ci fosse ancora lo zio Severino, credo che tirerebbe le orecchie al nipotino Luciano...

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  85. L'importante, per ribadire la primazia della volontà popolare rispetto alle decisioni della "casta" è che il quorum sia raggiunto; poi che vinca il migliore!
    Il fatto che vinca la libertà di decidere, prima che la vittoria del si o del no, sarà la vera affermazione di partecipazione cosciente del corpo elettorale

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  86. concordo pienamente con anonimo e con martello: il problema è la libera espressione del proprio pensiero, non il risultato del referendum, che tutti rispetteremmo come espressione della maggioranza dei cittadini! E' un problema molto più grave, che coinvolge diritti costituzionalmente garantiti che l'UV intende calpestare con spregiudicato cinismo e opportunismo. E' una pagina bruttissima per la VDA: credo che i valdostani debbano rendersi conto una volta per tutte delle degenazioni di un mouvement che rappresenta ormai solo più un gruppo (?) di potere e i suoi servi fedeli.
    In caso di vittoria del NO (con astensione), le votazioni per le regionali del 2008 verrebbero effettuate con una legge regionale sulla quale il popolo valdostano non ha potuto legittimamente esprimersi, il che significa che l'assemblea regionale che verrebbe eletta non rappresenterebbe la volontà popolare, che non ha potuto esprimersi, ma la volontà di una maggioranza che ha impedito al popolo di esprimersi. Alla faccia della democrazia! Avremo cioè un Consiglio regionale "di regime".

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  87. Un'ulteriore banale considerazione.
    I sostenitori del SI sono favorevoli ad una leale consultazione referendaria e si dicono disposti, fin d'ora, ad accettarne democraticamente i risultati, qualunque essi siano.
    I sostenitori del NO hanno cercato e cercano di sabotare in tutti i modi i referendum per piegarlo ai loro fini.
    Chi sono i veri democratici? A voi la risposta.

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  88. Caro Courthoud, Lei che pontifica sempre su tutto e tutti che ne sa di me?Mi conosce? Non mi pare, ha avuto occasione di parlarmi? Neanche. E allora come si permette di affermare che io sono poco orgoglioso di essere valdostano? Solo perchè non la penso come Lei? Vede Courthoud, le persone serie si riconoscono nei momenti importanti. In questo momento in Valle d'Aosta c'è bisogno di serietà e concretezza. Di buffoni e spargi parole a go -go in questi ultimi tempi ce ne sono già troppi (basta leggere alcuni forum). Le faccio un esempio banalissimo (così rispondo anche ad Olivotto). Demoraticamente l'U.V. ha fatto il giro di tutte le sezioni chiedendo cosa fare per i referendum ed altrettanto democraticamente TUTTI gli iscritti hanno potuto esprimere il loro pensiero (alcuni anche contro l'astensione), dopodiché come in tutte le democrazie si è votato per alzata di mano (nulla di segreto)e a maggioranza quasi plebiscitaria si è deciso per il non voto. A questo punto un unionista serio e corente si attiene a quanto deciso dal proprio movimento. E non si va il giorno dopo a vomitare su siti, blog, Il Corriere dei Piccoli, Le Ore ecc a dire che non si è d'accordo. Sennò (caro Olivotto) si restituisce la tessera e ci leva dalle palle!!! Stesso discorso dicasi per il Consigliere Ottoz che prima discute, relaziona, vota la legge per NON andare al referendum e dopo si schiera totalmente dall'altra parte. Serietà e coerenza signori. Questo manca alla ns. Vallée

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  89. Per il non voto (antidemocratico, nella vostra storia non avevate sempre sostenuto la democrazia popolare?) vi eravate già espressi prima di fare il giro delle vostre piole unioniste o circoli carbonari che chiamar si vogliano. I circoli, ritenuti (e forse lo sono) incapaci di intendere e di volere, ratificano al bar, davanti ad un bicchiere di vino, decisioni già prese. E' l'unica cosa che sanno fare, dopo aver ascoltato le fanfaluche di alcuni di voi. Ritengo orgoglioso chi ha il coraggio di esprimere le sue idee (= votare), valdostano o no (ma chi è valdostano? solo chi la pensa come voi?). Non è certo orgoglioso chi si rintana come un topo sfruttando il peggio della cosiddetta furbizia "valdoitalica" (dell'Italia abbiamo sempre preso il peggio ... ed i soldi). Quindi niente di personale, anche se non la conosco, si tratta di una considerazione che vale per tutti quelli che non andranno a votare su vostro suggerimento. Probabilmente sarà necessario stigmatizzare e far conoscere il vostro comportamento anche oltre i confini di Pont-Saint-Martin.

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  90. E Lei sarebbe un buon valdostano???Ma si rende conto che ha appena detto che i Valdostani sono dei rincoglioniti ignoranti ebeti e ubriaconi? Si vergogni Courthoud. Spero che qualcun'altro che ha un pochino più tempo di me la quereli. Così davanti ad un giudice si accorgerà quanto siamo scemi...

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  91. Non ho detto nulla di quanto lei afferma a proposito dei valdostani (lo sono anch'io e non me ne vergogno, tutt'altro!): ho detto quel che voi pensate di loro, per i vostri fini invero poco nobili: incapaci di intendere e di volere, e quindi bisognosi sempre dei vostri lumi, tipo 1) non andate a votare, perché evidentemente non li ritenete maturi e rischierebbero di votare chissà che cosa 2) chi non vota UV non è valdostano, (se vuole divertirsi legga l'ultimo articolo di Caveri, il quale fornisce "istruzioni per l'uso" per diventare buoni valdostani, incredibile!). Mi pare che l'UV abbia una ben misera considerazione dei valdostani e abbia solo interesse a strumentalizzarli e sfruttarli per i suoi fini di potere e di mantenimento del potere. Quanto al bicchiere di vino, che male c'è? Per quanto concerne la minaccia di querela, faccia pure: mi ha già minacciato Caveri sul suo sito quando ho accennato ad un certo rudere ... . Ha capito al volo.
    Le consiglio anche di leggere:
    1) l'articolo di fondo di Césal sulla pravda unionista, in cui il vostro Dux se la prende con i fuoriusciti dell'UV, che ora la criticano
    2) le dichiarazioni di Fosson nei riguardi di Lorella Vezza, la quale ha fatto la stessa cosa.
    Considerazioni del tutto personali:
    1)Le critiche all'UV degli ex sono tanto più credibili in quanto vengono proprio dalle persone che meglio hanno conosciuto l'UV.
    2)Sono ex: errare è umano, perseverare è diabolico.
    In conclusione: sono orgoglioso di essere valdostano, purtroppo l'UV ci rovina l'immagine. E adesso basta, se no m'arrabbio e racconto le birichinate di Caveri, Cerise, Rocco e qualcun altro: c'è da ridere!

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  92. andrea vuillermoz curiat,
    riprendo per punti il tuo commento del 30, ore 8.37:
    - “che ne sa di me? Mi conosce?” Bruno Courthoud forse no (ma potrebbe sempre informarsi…), io sì, e molto bene. Come ben sai.
    - “In questo momento in Valle d’Aosta c’è bisogno di persone serie.” Geniale! Sapresti suggerire un momento e un luogo in cui non ce ne sia bisogno? Queste espressioni inutili diconsi nella tradizione politica valdostana blanc manger.
    - Nulla da eccepire al percorso “sezioni... ecc. ...ognuno si attiene a quanto deciso dal proprio movimento": si tratta del buon vecchio centralismo democratico. Talora con il voto segreto il risultato sarebbe però diverso che per alzata di mano. O no? Urge una consulenza di Don Abbondio.
    - Leggi elettorali: credo che tu abbia visto un altro film. Ripercorriamo il tutto. “…si restituisce la tessera e ci si leva dalle palle”: forse ti sfugge che non ero tesserato. Non lo sono stato dal 2004 e per fondati motivi, sui quali, per rispetto dell’altrui privacy, posso riferire in privato colloquio. Come ben sai.
    - Leggi elettorali 2: “Il Consigliere Ottoz che prima discute, relaziona, vota la legge per NON andare al referendum e dopo si schiera totalmente dall’altra parte”: non so su che cosa ho relazionato, e non mi risulta alcuna legge per NON andare al referendum. Una nuova legge elettorale stava nel programma di governo. Doveva essere fatta. Poi sono arrivati i referendum. Forse qualcuno aveva pensato che, accogliendo in parte le istanze referendarie, uno o più quesiti sarebbero stati ritirati dai proponenti o eliminati dai saggi. Così non è stato, né poteva essere, data la distanza delle posizioni. Era chiaro sin dall'inizio. Ho fatto parte per un mese del gruppo di lavoro che ha predisposto le nuove tre leggi elettorali. L’ho fatto su richiesta del Consigliere Cesal, presidente dell’UV, e del capogruppo Robert Vicquery. Ho contribuito, a mio modesto avviso, a trovare alcuni punti di mediazione su questioni nelle quali, a prima vista, le posizioni parevano incompatibili (da Sandri a Frassy, passando per FA, UV e SA). Non ho condiviso alcune posizioni e l’ho detto chiaramente nel gruppo di lavoro, nel gruppo dell’UV, nelle riunioni di maggioranza e in Consiglio al momento di votare le leggi. Seguono i dettagli.
    - dettaglio 1: debbo dire per chiarezza che ritengo quella su ineleggibilità e incompatibilità una certamente severa ma buona legge, sicuramente migliore di quanto in vigore in precedenza. Unico neo la stupidità di dichiarare ineleggibili i sindaci, ma a partire dal 2013. Non vedo perché farli incazzare per niente. O ineleggibili o eleggibili da subito. Rammento che ineleggibili non significa incandidabili, ma candidabili a condizione che rimuovano le cause di ineleggibilità entro la presentazione delle liste (sei mesi prima per i casi più pesanti). Per il resto, severa ma buona legge.
    - dettaglio 2: quote rosa. Per motivi i cui dettagli allungherebbero qui troppo la minestra, ritengo che le quote sarebbero oggi l‘unico sistema per innescare un processo virtuoso. Gruppo di lavoro, grupo UV, maggioranza, aula: l’ho dichiarato apertamente. Mi sono perciò astenuto in aula, assieme ad un altro consigliere UV e ai due DS non allineati, l’emendamento Sandri (da 20% a 25% di quota donne), al quale la maggioranza ha votato contro. Voto segreto: maggioranza 26 anziché 30. Leggi i verbali.
    - dettaglio 3: preferenze. Gruppo di lavoro, gruppo UV, maggioranza, aula: ho dichiarato apertamente che two is better than three. Anche qui voto segreto: 24 anziché 30. Maggioranza contro, astenuti i DS non allineati più quattro consiglieri UV. Leggi i verbali.
    - dettaglio 4: articolo 30 (deuxième tour alla valdostana). Trovando assurdo il meccanismo, e per certi versi pernicioso, seguito lo stesso percorso gruppo, gruppo, maggioranza, aula mi sono astenuto. Leggi i verbali.
    - dettaglio 5: voto finale. Ho votato la legge, anche e soprattutto per evitare le manovre annunciate per affossarla (anche qui voto segreto). Obiettivo delle manovre: far cadere la Giunta Caveri, andare ad elezioni anticipate, ossia far saltare i referendum per andare a votare alle regionali con la vecchia legge! Leggi i verbali.
    - dettaglio 6: la domanda delle 100 pistole. Mi sono chiesto: nel caso che, per qualche non imprevedibile motivo (eravamo ad aprile…) saltassero i referendum, sarebbe meglio andare a votare nel 2008 con la vecchia legge o con queste tre nuove? Mi sono risposto: meglio queste tre leggi. Le mediazioni proprio questo sono: tutti debbono trangugiare qualcosa per chiudere un accordo. E non sono sempre gianduiotti.
    - “…e dopo si schiera totalmente dall’altra parte.” Sostengo ancora lealmente la maggioranza ma, come dice Fernando Savater, non appartengo, partecipo. Consentimi di distinguere il piano amministrativo da quello politico, quanto meno su temi che pongono problemi di coscienza. Leggi i verbali.
    - “Serietà e coerenza signori”. Busta numero uno: da che pulpito. Busta numero due: appunto.
    Scegli tu.

    Come ben sai.

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  93. Forse il precedente post non è arrivato a destinazione, se trattasi di un ritardo mi scuso per la ripetizione.

    Vuillermoz, la sera della riunione delle sezioni ci hanno presentato un documento preconfezionato che riportava un parere già deciso dall'alto. Il dibattito ha riguardato solo marginalmente l'astensione e la votazione finale è stata quasi unanime (3 astenuti tra cui il sottoscritto). Non è stato un vero dibattito perché (come nel vecchio PCI) c'erano le tesi già pronte (e solo quelle di maggioranza oltretutto).

    Vorrei sapere in quali siti ho vomitato il giorno dopo, non ricordo di essermi espresso sul tema.

    Perché devo ridare la tessera e togliermi dalle palle? Perché ho alcune idee diverse dalla maggioranza e quindi vi do fastidio? O perché dico sempre ciò che penso? Sai, con questa affermazione dai solo ragione a chi accusa l'UV di essere antidemocratica.

    Ultina domanda: Perché ce l'hai con me? Forse perché cerco di essere un uomo libero in questo mondo di pecore?

    Corrado

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