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31 luglio 2007

agosto senza forum, settembre senza anonimato

Chiude da domani, per tutto agosto, il forum dell'UV. Riaprirà a settembre con una novità:
"...un enregistrement obligatoire des personnes souhaitant y intervenir. Nous pourrons ainsi savoir, de manière réciproque, à qui nous nous adressons et dialoguer dans un esprit de sérénité pour le bien de la Vallée d'Aoste."
Così oggi Guido Cesal nel suo odierno post di au revoir.
Ragazzi, nessun problema ad ospitarvi qui fino a settembre, ma vi prego, divertitevi senza far troppo casino...

4 commenti:

  1. Il forum dell'uv è tale solo di nome . Se si vogliono intavolare dibattiti , che comportano per definizione pareri contrapposti , si fa un buco nell'acqua : impreparazione e fanatismo degli unionisti lo impediscono . Lo si evince leggendolo . Ciò premesso , il nuovo corso bolscevico da settembre cambia poco : tale forum buffo è e tale rimarrà , vale come indicazione della mentalità prepaleolitica del partito di riferimento . E' qualcosa , ma è altro da ciò che dovrebbe essere .

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  2. direi che affrontare i problemi dell'UV (partito di maggioranza assoluta)sul suo sito è impossibile, anche se la cosa non mi sorprende più di tanto essenzialmente per due motivi
    1) nessuno nell'UV ha intenzione di mettersi in gioco affrontando il problema relativo alla funzione e natura oggi del mouvement, tenuto conto del suo statuto e delle sue originarie finalità : si rischierebbe di avere delle amare sorprese, e pertanto è meglio trincerarsi dietro frasi di comodo tipo "haine pour L'UV et les valdotains",le quali denotano soltanto uno spirito di autoconservazione e di volontà di mantenimento dello statu quo a tutti i costi;
    2)nessuno nell'UV ha le idee chiare e vi è una sostanziale pigrizia e anche incapacità intellettuale nell'affrontare questi problemi; meglio ripetere all'infinito le solite frasi e occuparsi altrove ("bien faire et laissez dire").
    Intanto sono nati dalla sua costola due figliolini molto diversi che a loro modo evidenziano i contrasti e i conflitti di fondo che l'UV vorrebbe nascondere.

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  3. Leggete l'incredibile editoriale di G. Césal sul locale giornalino di propaganda etnico-linguistica. I membri delle sezioni "unioniste" chiedono maggiore partecipazione e coinvolgimento nelle scelte del mouvement (che non si muove mai) e li assicurano fin dal prossimo impegnativo appuntamento di novembre per i referendum: non andranno a votare. Per il momento, finita la solennità dei santi Giorgio e Giacomo, tutti in Calabria per il meritato riposo.

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  4. Per l'UV, proprio a causa delle dimensioni del suo elettorato, è più importante ma complesso rappresentare tutte le diverse e talora contraddittorie istanze dei suoi elettori. Ciò è ancora più difficile in un momento come questo, nel quale molte cose sono rimesse in discussione anche all'interno, due nuovi movimenti si sono staccati dall'UV, la fiducia nei politici anche in tutto il reso del Paese è scarsa, i referendum propongono di cambiare le regole del gioco e tra undici mesi si terranno le nuove elezioni regionali. In queste condizioni la risposta più istintiva consiste nel serrare i ranghi e non aprire varchi, nessuna concessione è comprensibile. Il processo di adattamento richiede tempo, e oggi tutti vorrebbero risposte immediate. Una partita difficile.

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