Chambre, Confindustria, Banca d'Italia. Nel giro di una settimana tre relazioni. Punto comune un certo ottimismo: il pil della Valle crescerà quest'anno dell'1,6/1,7%, la disoccupazione è al 3%. Francamente, non trovo queste cifre così entusiasmanti.
La crescita del nostro pil è inferiore a quella del pil italiano, e quella italiana è la peggiore in Europa. Gli economisti concordano da sempre sul fatto che, per poter stimolare nuovi posti di lavoro, la crescita deve essere almeno del 3%, e in un'economia di servizi addirittura da mezzo a un punticino di più.
Il numero delle aziende è stazionario, ma in realtà il notevole aumento del numero di imprese di extracomunitari sta bilanciando la diminuzione delle nostre. Gli extracomunitari, che sono ormai il 5% della popolazione, producono oltre il 7% del pil. Hanno capito che, per creare ricchezza, è necessario il buon vecchio lavoro...
L'accesso al credito cresce, ma cresce di oltre il 17% il credito al consumo.
Questi sono i numeri. Qualcuno vuole commentare?
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