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29 giugno 2008

giugno

arriva luglio, dopo un mese così, speso tra farsi una ragione, crampi al buccinatore, sballottamenti in giro per conferenze a parlare di che cosa dovrebbe accadere e magari accadrà a pechino per le olimpiadi, tra tibet, diritti civili, pena di morte, amnesty, reminiscenze di tommie smith e piazza delle tre culture, fino ai fedayn a Monaco 72.
ritrovi amici come giampaolo ormezzano, ti tocca litigare pubblicamente ad asti con tale mimmo cándito (occhio all'accento, con candíto si offende, e ripete sépara al posto di sepára per fartelo capire meglio), presidente di reporters sans frontières, inviato di guerra con giacchetta di armani, abbronzatura alle lampados, tintura di capelli perfetta, dottorato di ricerca in talebanismo antirelativistico.
sulla strada visita all'eremo di vezzolano su input di lupo, boccata d'aria fresca.
altra comparsata a stradella da emanuela audisio, con ottavio missoni e lo zainetto col kit completo di mexico 68, dialogo piacevole con paolo sollier, marco mathieu e giuseppe d'onofrio, dal calcio trasgressivo alla filosofia di pali, traverse, facce e panchine, per finire al processo juventus con ematologica sapienza, gran vino dell'oltrepo.
giunta e consiglio nazionale a roma, ultimi dettagli pre-pechino, contratto etico per atleti, tecnici, medici e fisio, commenti al flop italia-spagna, trasferimento del personale alle federazioni, seppioline con piselli da dante, poi formia, tre giorni di relax, odore di atletica (la véritable), ubriacante profumo di magnolia e gelsomini, giretti in barca, dormire dormire dormire, mentre flebili giungono da un asteroide del nord-ovest echi di ineleggibilità, incompatibilità, armchair assigning, armchair switching, armchair sharing, armchair chenchelling, insomma.
oggi si parte, carichi di olio, angurie, ricotte e non solo: la mappata.
stasera sarò a saint-christophe, in giardino, mozzarella-party con gli amici del tesolin, chi c'è, c'è.
de mars riparte il bandwagon, ma il kervansarai è riservato ad altri.

11 commenti:

  1. penso tu volessi dire char à banc (charaban), no? dicono sia uno spettacolo molto divertente, e per di più gratuito (non c'è neanche bisogno di passare la notte all'addiaccio per comprarsi il biglietto). Quasi quasi de mars mi concedo una giornata di vacanza e vado ad assistere allo spettacolo, che sembra preannunciarsi molto interessante e caldo. I partecipanti devono convalidarsi (o espellersi) tra di loro, non si sa in base a quali criteri: "non tutti sono sullo stesso piano" ha già detto Voyat, il quale veste già camicia nera, seppure striata di bianco: ma siamo sicuri che queste elezioni fossero una cosa seria?
    p.s. Caveri, Lanièce e Norbiato avevano senz'altro anche un elettorato "personale": quale parte di esso avrebbe ugualmente votato UV se Caveri, Lanièce e Norbiato fossero stati dichiarati ineleggibili, come avrebbe dovuto essere, prima del voto?

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  2. In vista del mese di luglio, formulo una profezia: durante il mese che sta per arrivare, potrebbe succedere qualcosa di divertente, sia a livello nazionale che regionale: a dire il vero, io questo, lo avevo predetto già qualche tempo fa ma ora noto, come si usa dire, "una congiuntura favorevole"... Buon divertimento (speriamo).

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  3. Courthoud, meno male che taci l'identità di quelli che dicono: lo Charaban invece è molto gettonato e bisogna proprio sbattersi per prendere i biglietti, lo so perchè a Brusson conoscevo uno patito di detto spettacolo. A me invece lo Charaban non piace perchè il patois mi piace solo quello di Brusson.

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  4. Lo Charaban

    www.locharaban.it

    eccolo qua.

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  5. Accidenti, il solo patois che piace a Uahlim è quello di Brusson? Una persona dalle vedute molto ampie!

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  6. i patois della val d'ayas sono molto gradevoli e, direi, musicali.

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  7. E' universalmente risaputo che, dialetti del Nord, sono unanimamente riconosciuti come... "gradevoli" e "musicali"! A partire dall' altoatesino (di lingua tedesca, of course...) e passando dal bergamasco!
    Guaglio', jamm'a mmare!

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  8. Bene la maggioranza è passata da 23 a 27 membri!! In cambio? La presidenza della prima commissione Istituzioni e autonomia data al nazional alleato Zucchi. Sarà poi la volta del PD. W i 5 rimasti all'opposizione...

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  9. Condivido l'ironia dell'Anonimo (anche nel post successivo) che invito, pero', a non rimanere tale: a Sanremo '86, Scialpi cantava: "Io piu' te', gia' siamo in due: 10, 100, 1000 idee; le calpesteranno ma verranno tutte su'..."

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  10. anonimo dell'altro alle 22.20,
    sarà almeno contento mafarkuzzi. zucchi, con lo scettro della commissione istituzioni ed autonomia potrà finalmente far modificare gli articoli dello statuto speciale che gli stanno così a cuore.

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