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4 maggio 2008

rimpatriata

dopo un tim tam tam innescato non so neanche da chi, la sera di giovedì scorso tutti in pizzeria per una specie di anniversario: trent'anni da quando, in corso Battaglione Aosta, all'ultimo piano della concessionaria Fiat, mecenate Giuliano Follioley, iniziò le sue trasmissioni RTA, una delle prime tv private italiane. Un po' uno di quei posti dove tutto è cominciato, un'accidentale singolarità, una condensazione di caratteri, capacità, conoscenze, professionalità, fantasia, presunzione, da cui ognuno poi, singola molecola, evaporò verso altri lidi, cercando se stesso altrove. Una grande scuola di vita per tutti, comunque.
C'erano Massimo Boccarella, Emilio Casali, Carlo Gobbo, Enrico Martinet, Luciano Caveri, René Monjoie, Gianni Coda, Venanzio Grande, Eugenio Pavetto, Beatrice Mosca, Massimo Lattanzi, e poi Scarrone, Celegato e non solo.
Ognuno con la sua storia, ognuno con il suo oggi, ognuno diverso. Tutti, gratta gratta, con un pizzico di nostalgia di quando eravamo un po' pionieri, inventavamo cose nuove, magari qualche volta l'acqua calda. Tutti, per dirla tutta, ancora oggi poco standard, tutti ormai su diversi fronti, tuttora convinti di essere rimasti, in fondo, pionieri un po'. Tutti ancora molto curiosi, ciascuno convinto come allora di avere la verità in tasca, tutti ad affrontare le stelle con un imperativo categorico sotto il braccio.
Non tutti alla cena, però: Magliano, Brizzolara, Henchoz, Bertello e tanti altri non avevano proprio potuto.
Per chi c'era, ricordi, battute, discussioni, sfottò, brindisi, qualche vena di malinconia. Contenuto ideologico zero, pure entertainment.
Una bella serata.

4 commenti:

  1. Mi compiaccio per la cena in compagnia ma urge una precisazione: 30 anni fa era il 1978 e le televisioni locali, nel Nostro Paese, erano esplose 2 anni prima: le pare, quindi, che la mitica R.T.A. di Aosta (!) abbia potuto essere una delle prime T.V. private d'Italia?!

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  2. invece è così. Tra l'altro, era la quarta come importanza (se preferisci, quindi, tra le prime di un certo peso) e ancora meglio come impianti tecnici.

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  3. Accidenti, le realtà metropolitane ci fanno un baffo! Chissà cosa mai sarebbe, il mondo, senza la Valle d'Aosta! Suvvìa, egregio Eddy Ottoz...

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  4. Ahh queste rimpatriate trasversali a 20 giorni dalle Regionali. Ma guarda che strane coincidenze che a volte offre la vita...

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