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27 marzo 2008

auguri per molti, spam per pochi

Ho mandato gli auguri di Pasqua ad amici e conoscenti che fanno parte di una lista d’indirizzi email. Queste liste crescono nel tempo, come la biblioteca di Babele, e le logiche dalla loro formazione sono complesse e talora contraddittorie, proprio come la non logica della grande ragnatela. Bisogna perciò consentire a tutti di cancellarsi dalla lista evitando futuri invii di email non gradite. Volendo però essere gentile ed evitare frasi fredde, impersonali e meccaniche da robot telematico, ho descritto in fondo all’email il modo di cancellarsi, preceduto da questa frase: “amicizia, lavoro, amore per l’ironia, per l’atletica, lo sport, la montagna, la Valle d’Aosta, il libro, i libri, le domande, le risposte, passione politica, semplice curiosità o altro ancora: mille potrebbero essere i motivi per i quali il tuo indirizzo è ospitato in questa lista.”

Per dare i numeri (come faccio spesso) dico subito che gli indirizzi della lista erano per il 71% di fuori Valle e solo il 29% valdostani. Ho ricevuto sinora 41 richieste di cancellazione di cui 35 (85,37%) provenienti da dipendenti regionali (suffisso @regione.vda.it), una (2,44%) da una comunità montana de chez-nous e solo cinque (12,20%) da fuori Valle.

Moltissimi i rigraziamenti. Tre per tutti. Una dirigente regionale: “credo di esserci (nella lista, intendo)...per amore dell'ironia... ringrazio per gli auguri, li restituisco..." (non ha richiesto di essere cancellata). Un po' critico un amico medico genovese: “credo che tu viva di retorica. Pensaci”. Di parere contrario Ottavio Missoni. Mi ha telefonato suggerendo di aggiungere il verso di una poesia che ama. La frase diventa allora: “…il libro, i libri, le domande e le risposte, le bugie che mi diceste, …”

32 commenti:

  1. Il vero problema è che manca il tempo per fare più invii , con messaggi più o meno calorosi a seconda dei destinatari .

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  2. credo che il fatto che più dell'85% delle richieste di cancellazione provenga da dipendenti regionali sia molto, molto significativo. Molto significativa anche la risposta della dirigente regionale (salvo qualche virtuosa eccezione, per il momento dio ci liberi dalle donne dirigenti! mi spiace, lo dico per esperienza e potrei fare un elenco di nomi abbastanza lungo). Però piacciono tanto ai politici!

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  3. Mio caro Bruno Courthoud, il valore professionale di una persona e la relativa onestà non si misurano dal sesso (inteso come "maschile/femminile") ma dalla testa della persona stessa: questo è un discorso valido anche per chi, come té, ha vissuto un'esperienza negativa con una dirigente donna. Se i tuoi compagni di Partito (Democratico) ti sentissero, direbbero che stai facendo un discorso di Destra!

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  4. Egregio Eddy Ottoz, ho visto che, nel sito ufficiale dell'Union Valdotaine, lei figura ancora fra i consiglieri regionali del loro Partito (con il nome scritto, peraltro, in maniera errata!) Essi non vogliono guardare in faccia la realtà, oppure lei non glielo fa presente perché ha paura di urtare la loro suscettibilità? Qual'è la verità?

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  5. che non lo sapevo perché non consulto regorarmente il sito dell'Uv.

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  6. per alberto
    sono perfettamente d'accordo su quel che dici a proposito del valore professionale e dell'oggettività. Le dirigenti donne a cui mi riferivo sono però molte più di una (in amministrazione regionale). Non credo sia un discorso di destra o di sinistra, credo solo che sia cecità (?) ed ignoranza (?) di chi le ha scelte (aspetto sempre che qualcuno mi spieghi cosa è di destra e cosa è di sinistra).
    Visto che ci sono ti racconto un episodio gustoso.
    Nel 2003, prima delle precedenti elezioni regionali, quando il forestale Cerise si occupava di Turismo in veste di Assessore, è corsa voce che la "stronzetta" di cui ho parlato tempo fa fosse andata a trovarlo perchè ambiva al posto di Sovrintendente lasciato libero da Per inetti (incarico fiduciario di primo livello). Poi le cose andarono come andarono (il forestale Cerise andò al Territorio, la "stronzetta" rimase al suo posto, come Sovrintendente fu scelto l'agricolo e fedele unionista Domaine, esperto in meleti e contributi agricoli). Un giorno la "stronzetta", in veste di confidenze, mi raccontò l'episodio, dicendomi che Cerise l'aveva addirittura abbracciata dicendole: "Certo, abbiamo bisogno di donne". E aggiunse che la cosa avrebbe potuto favorire anche me (si sarebbe liberato il suo posto di direttore di secondo livello). E' mancato poco che non dicesse che aveva fatto il tutto per me!
    In margine: non sono molto tenero con le donne sul lavoro e neanche sul loro voto. Tu pensi che, se le donne non avessero ancora diritto al voto, qui in VDA vincerebbero i due "fighetti" Perron e Fosson?
    Per finire in bellezza ti racconto ... no, no, te lo dico la prossima volta.
    E sul destra e sinistra puoi pensarla come vuoi, ti faccio presente che le donne, in linea generale, non le votano ... neanche le donne.

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  7. allora possiamo già ritenere che i prossimi deputato e senatore per la VDA siano Giancarlo Borluzzi e Marinella Monza?

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  8. per Grisero
    prescindendo da considerazioni politiche più approfondite, ma probabilmente inutili, ti faccio in ogni caso presente che:
    1) il voto in VDA praticamente non conta un c.... a livello nazionale;
    2) l'unico voto veramente utile per cercare di sradicare finalmente dalla VDA il sistema "Vallée d'Aoste" di UV e cicisbei (tali o aspiranti tali) è, in questo momento storico il voto a Nicco e Perrin.
    Ricordati che il voto è l'unica arma che hanno ancora in mano i poveri cristi come noi.

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  9. bruno delle 20.20
    dovrei dire "esatto"...
    commenterò domani i (divertenti) risultati quando chiuderò il sondaggio poiché scadono i quindici giorni per cui per legge i sondaggi non si possono più pubblicare (questo blog non è un giornale, ma dopo la sentenza dello stanco bolscevico, anche con un blog non si sa mai).

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  10. Sicuramente eddy spiegherà anche quali , a suo avviso , sono i risultati divertenti rispetto a quelli non divertenti , nonchè ci illustrerà qual'è la linea di demarcazione tra i primi e i secondi .

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  11. Indovinello:
    NON ABORTISCE, NON PARTORISCE, CHI E'?

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  12. alessia,
    i divertenti (detto con affetto) sono quelli che si discostano talmente da quelle che sono le realtà possibili da far intravedere lo zampino di qualche buontempone. Ovviamente la linea di demarcazione tra questi e i non divertenti è opinabile.

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  13. Per Eddy e Alessia, credo che la linea di demarcazione è facile da constatare, basta aspettare due settimane, poi si confronteranno i risultati ufficiali con il sondaggio e si capirà (nel caso qualcuno avesse dei dubbi) che Borluzzi and Co. hanno fatto votare i loro candidati sul blog di Eddy. Faceva cosi' anche con i tagliandi di La Vallée Notizie, in fondo si accontenta di poco, è per sentirsi un po' importante, tutto qui. Il 15 aprile si accorgerà ancora una volta che conta come il due di picche a briscola e ci intorterà di nuovo con il talebanismo integralista valdostano. Scene già viste, pero' sempre divertenti, da piccolo attendevo con ansia la domenica pomeriggio perchè passavano Stanlio e Ollio, adesso leggo un po' di Borluzzi di qua e un po' di Borluzzi di là e rido lo stesso. Credo cominci ad avere un effetto terapeutico positivo, speriamo che duri... Ciao da Sword Beach
    Philippe Kieffer

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  14. Mio caro Bruno, incontro spesso della gente che mi dice che, secondo lorsignori, "Borluzzi ripete sempre le stesse cose..." Premesso che, qui in Valle d'Aosta, forse sono altri che ripetono sempre le stesse cose, a mé pare che, in vista di queste Elezioni Politiche, la campagna del rappresentante valdostano di Alessandra Mussolini, sia particolarmente mirata e centrata e, sicuramente, gli frutterà qualche voto in più dei fatidici 350, su tutto il territorio regionale.
    P.S: perché fai dell'ironia sull'ex sovrintendente Renato Perinetti? Negli Anni '70, quando ero vergine ed imberbe, frequentavo la sua famiglia, in quanto, lui era amico di mio padre con il quale aveva collaborato.

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  15. philippe,
    si prendano i risultati 2006, si riconfigurino ragionevolmente le forze in campo (come si distribuiranno i voti udc, pensionati, non in pista ora, poi as senza alessandra mussolini candidata ecc.), si correggano con alcune previsioni di tendenza e si arrivi così ad una previsione sensata (ovviamente ogni coalizione o partito in campo avrà la sua, ognuno diversa).
    Ora si prendano i risultati del nostro sondaggio e si capirà che qualcuno ha voluto divertirsi. Cercherò stasera di spiegare come. In ogni caso avremo le previsioni di ognuno dei contendenti e lo scostamento da queste del sondaggio qui a fianco.
    Il 14 pomeriggio potremo poi vedere che era veramente ottimista, chi pessimista e chi semplicemente allegramente trassone.

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  16. alberto,
    bruno si riferisce ad una famosa battuta del povero Don Garino, che definiva nome e cognome dell'amico di tuo padre un rebus vivente.

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  17. Non so sei i risultati del 2006 siano ancora attuali. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti... Nulla è scontato proprio perchè gli assetti sono ignoti a tutti. Quanti voti che andarono al petit coq oggi tornano all'UV? Quanti voti dell'UV partono per altri lidi? Io posso azzardare amichevolmente un pronostico, vinceranno Fosson e Perron, pero' credo che a me, come a te e come a tanti frequentatori del tuo blog in fondo le politiche interessino ben poco. Sappiamo tutti che Roma (per fortuna) è lontana e che la battaglia politica è quella di maggio. A maggio penso che la CDL avrà un risultato ben superiore a quello delle politiche, perchè le regionali si giocano anche sulla personalità dei consiglieri uscenti. Le elezioni politiche spesso obbligano i partiti a candidare personaggi sicuramente validi, ma che il territorio (e tu sai quanto è importante) fa' fatica ad assimilare alla politica. Questo spiega perchè assistiamo al dualismo Galletto-UV, perchè tutti e 4 hanno la patente politica, gli altri, eccezion fatta per Borluzzi che la patente ce l'ha "honoris causa" per anzianità di servizio, sono certamente un esempio imprenditoriale e professionale, ma stentano ad entrare nell'immaginario politico collettivo dei valdostani. Chi si aspetta il "tonfo" dell'UV resterà deluso. Certo perderà qualche consigliere, ma resterà comunque il fulcro intorno al quale girerà il potere e poi, che piaccia o no, c'è un certo empereur back in action...
    Philippe K

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  18. per Grisero
    ti ha già risposto eddy.
    Davanti alla camera mortuaria del povero Domenico Prola (io ero presente) fu deciso chi doveva essere il futuro Sovrintendente, ma soprattutto chi non doveva esserlo. Il giorno seguente il "Re" venne già incoronato come "Sovrintendente incaricato" o qualcosa di simile, all'insaputa di tutti gli altri. Non ti faccio il nome del "decisore", ma non fu l'Assessore del momento, ma un vecchio marpione che conosceva bene l'Assessorato. Poi si fece, formalmente, il concorso Per ...tti. Visto come s'eran messe le cose, lo lasciarono correre da solo. (Non a caso seguì il suo Assessore per qualche giorno in prigione).Miserie della pubblica amministrazione, potrei raccontartene a bizzeffe (anche se sono tra quelli che ne conosce ben poche).
    Chi passa la vita nella pubblica amministrazione ha due opzioni:
    1) diventare come i politici, se non peggio;
    2) diventare allergico in via definitiva al mondo politico.
    Le rarissime eccezioni confermano la regola.

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  19. Ti ringrazio per le informazioni, caro Bruno; casualmente, nel 1991, quando morì Prola, io transitai, quale autentica meteora (per fortuna vostra!) proprio dall'assessorato al Turismo, Sport, Spettacolo e Beni Culturali.
    A proposito di fortuna, egregio Philippe Kieffer, Roma, grazie al cielo, è molto più vicina e presente di quanto voi unionisti non crediate...

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  20. Il buon Prola può essere a tutti gli effetti considerato una vittima sul lavoro, alla pari di tanti operai. Gli è solo mancata la morte in ufficio (rischiata): non aveva lo stomaco per digerire tutti i rospi che gli han fatto ingoiare (uno addirittura di dimensioni macroscopiche, falsificandogli un parere in modo da poter dare il via ad un'operazione immobiliare di notevoli dimensioni, nella parte alta della collina di Saint-Vincent: pochissimi lo sanno).
    Se a Cogne il pratone di Sant'Orso è praticamente ancora intonso è anche merito suo. Era grande amico di Mario Andrione, il quale non prendeva una decisione attinente ai beni culturali senza sentire il suo parere (a prescindere da quello dell'Assessore).

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  21. Il commento su Ottavio Missoni era il voler dare il tocco di snobbismo che ti contraddistingue da sempre?

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  22. Il solito anonimus (sempre meno anonimus) malus sine intelligentia...

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  23. Ottavio Missoni: chi era costui?

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  24. anonimo delle 6.32
    nessun tocco di snobismo (snobbismo non so). Ottavio Missoni, classe 1921, nato a Ragusa (oggi Dubrovnik) in Croazia, è cresciuto a Zara con la mamma di mia moglie, Ljubiča Gabrich, nata a Mostar, Bosnia-Erzegovina nel 1914. Hanno fatto sport assieme in gioventù, prima canottaggio e poi atletica. Zara era italiana. Ottavio era più giovane, per cui non partecipò alle olimpiadi di Berlino, dove Ljubiča raggiunse la finale nel lancio del disco. Ottavio stabilì però il primato mondiale junior dei 400 metri all'Arena di Milano, il giorno in cui avvenne l'epico scontro sugli 800 tra il tedesco Harbig e il nostro Mario Lanzi. Giovane volontario in guerra, fu catturato in nord Africa e passò tre anni in un campo di concentramento inglese in Egitto (El Alamein, ecc.), dove scoprì l'esistenza della pallavolo. Tornato in Italia dopo la guerra ritrovò gli amici e ricominciò a fare atletica, anche se la guerra e il campo di concentramento gli avevano scippato la migliore stagione. Con Ljubiča partecipò nella squadra italiana alle olimpiadi di londra 1948, dove fu sesto nella finale nei 400m ad ostacoli, allenato da Sandro Calvesi, che aveva sposato Ljubiča e che divenne quindici anni dopo mio allenatore e poi suocero. Ottavio scoprì la lana e le macchine da maglieria in una cantina di Trieste, dove con l'amico profugo giuliano-dalmata Giorgio Oberweger (primatista italiano di lancio del disco prima di Consolini) si misero a produrre le tute per la nazionale, le più belle tute di maglia che gli azzurri abbiano mai avuto. Conobbe poi la lombarda Rosita Jelmini, tuttora sua moglie, e nacque così la loro azienda di maglieria a Gallarate. Negli anni '60 irruppero con le loro creazioni nel campo della moda femminile. Ottavio divenne il poeta del colore nella maglieria, che fece entrare nella haute couture. All'inizio degli anni '70 iniziò a fare qualche capo, con quello che avanzava dalle creazioni femminili, per alcuni amici, tra cui Walter Chiari, Giorgio Bocca, Nino Manfredi, poi lui stesso e pochi altri. Nacque così, poiché tutti gli chiedevano di avere maglie fatte da lui, la linea Missoni uomo. Ottavio non ha mai smesso di amare l'atletica e di partecipare a tutti i campionati riservati ai master. La settimana scorsa era com Lyana, mia moglie, e Ljubiča, mia suocera (che oggi si fa chiamare Gabre) a Clermont-Ferrand ai campionati mondiali master indoor (terzo nel peso), dove la società sportiva di Lyana ha conquistato 9 medaglie d'oro. E' di casa, ci sentiamo spesso, sono sovente da lui a Sumirago, ci vogliamo bene, ci unisce l'amore per l'atletica, il gusto del tempo e del colore. Ne apprezzo l'intelligenza viva, la battura fulminante, il gusto delle cose genuine, la cultura mai ostentata, il dono della sintesi.
    Tu chiamalo, se vuoi, snobismo ma, per carità, con una sola b.

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  25. eddy, forse hai capito male: snobbismo è il contrario di hobbysmo.

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  26. a tutti i commentatori:
    se avete problemi a mettere online i vostri messaggi (qualcuno incontra problemi, anche a me capitano cosette strane) me lo segnali via email a
    eddyottoz@gmail.com
    e provvederò a verificare (se ho "dimenticato" di validarli) ed eventualmente a pubblicarli io con il vostro nome, pseudonimo o quant'altro.

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  27. E' molto interessante la vicenda umana di Ottavio Missoni che Eddy Ottoz ci ha raccontato; nella vita, inoltre, avere qualche amicizia influente, può anche essere piacevole, oltreché utile.

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  28. mi sono limitato ad alcuni sprazzi, la vita di Ottavio è molto più interessante di quanto la mia breve sintesi possa far pensare.

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  29. Ne apprezzo l'intelligenza viva, la battura fulminante, il gusto delle cose genuine, la cultura mai ostentata, il dono della sintesi.
    ..
    Certo che c'è da dire che da lui hai imparato molto..soprattutto "la cultura mai ostentata".
    P.S. Visto che ami l'ironia apprezzerai questa ossercazione.

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  30. quelle di ottavio sono doti rare, soprattutto tutte assieme (e che io non posseggo).
    l'ironia della tua osservazione è simpaticamente azzeccata.
    che vuoi, un altro dei miei difetti è che mi divertono anche le battute su di me.

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  31. Però sei stato bravo, non sei caduto nel tranello nel commentare il termine "ossercazione"..che era errore di digitazione così come snobbismo

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  32. è un problema di blogger: non c'è un editor e i commenti non si possono correggere. Poiché si scrive in fretta e nessuno di noi è un provetto dattilografo, gli errori di battitura si sprecano. ne faccio a tonnellate.

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