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26 luglio 2007

antidoping: al Tour si fa sul serio...

Contro il doping in Francia si fa sul serio, lotta dura senza paura, a costo di mettere in pericolo il futuro del Tour. Apre le danze Patrick Sinkiewitz (Sinkewitz se gradite di più). Il corridore della T-Mobile, risultato positivo durante un controllo a sorpresa, è il primo squalificato (testosterone a mille).
I canali tedeschi Ard-tv e Zdf-tv sospendono immediatamente le riprese dirette della Grande Boucle, roba mai vista né immaginata. E' la prima volta che, con i suoi prevedibili effetti a catena su sponsors, audience e ingaggi, un provvedimento andrà colpire in modo efficace, nel portafoglio, tutto il mondo del ciclismo.
Finalmente un segnale forte e chiaro.
Tosto segue la squalifica del ciclovampiro kazako Alexander Vonokourov (per gli amici Vinokourov), beccato a farsi di sangue altrui. Non fai in tempo a riprenderti che Cristian Moreni, invidioso per la pubblicità fatta a Sinkiewitz, si fa cogliere con il sorcio in bocca: anche lui si era ciucciato la sua buona dose di testosterone d'annata. Tutti squalificati. La Cofidis si ritira dal Tour.
Ce n'est pas tout: la Rabobank, scopre che il suo fenomeno Michael Rasmussen, per quanto maglia gialla e ormai quasi sicuro vincitore del Tour, aveva detto in primavera di essere in un posto mentre stava in un altro (per non farsi beccare nei controlli a sorpresa). Pietà l'è morta: cacciato su due pedali. Il tutto si consuma in mezzo a pietose proteste inscenate da alcune squadre e corridori che si lamentano dei controlli...
Di qua delle Alpi, per contro, Alessandro Petacchi viene assolto dalla Federciclismo... Ovviamente, nella patria del diritto, Petacchi è definito dalla Gazzetta dello Sport semplicemente "non negativo" al salbutamolo. ("Positivo" potrebbe essere offensivo...). Per fortuna la Procura del Coni ha presentato ricorso contro la sentenza di assoluzione (emessa da una sua federazione).
Risultati derby dell'antidoping:
Francia-Italia 4-0
Coni-Federciclismo 1-0

7 commenti:

  1. Alcune precisazioni:
    Sinkewitz si scrive senza i;
    Vonokourov è Vinokourov;
    Le pietose proteste non erano rivolte "contro i controlli", ma "contro il doping". Il vero paradosso è stato che in mattinata Moreni protestasse "contro il doping che attanaglia il nostro sport, smettetela voi dopati che danneggiate anche noi puliti" e la sera stessa gli venisse notificata la positività. Della serie, la faccia come il c..o.
    Petacchi: la definizione di "non negativo", seppur ipocrita, è corretta. Se si eccede in una sostanza autorizzata, si è "non negativi". Se ci si fa anche di un solo nanogrammo di una sostanza vietata, si è "positivi". Per quanto riguarda la sentenza, è semplicemente scandalosa: ricorda molto il processo McLaren-Ferrari, in cui una parte è stata dichiarata colpevole, e per questo assolta.
    Insomma, Petacchi poteva spruzzarsi 100 volte al giorno di Ventolin, e ne prendeva 1000, quando un asmatico con 4 spruzzate supera una crisi da ricovero. Ma è innocente, ciccino...

    Il vero problema del ciclismo, è l'atteggiamento generale è la spensieratezza. Il giorno successivo ad uno scandalo, si ricomincia come niente fosse, e la "cosca" mantiene i propri segreti all'interno. Quando qualche sponsor inizierà a foraggiare meno questa farsa, qualcosa forse cambierà...

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  2. Manomano,
    Kruscev, Krusciov, Krusciof o Kroutcheff? All'epoca trovavi di tutto. Bolshoi, come si scrive, o Balshoi come si pronuncia? Perché tovarish per dire tavarish?
    La traduzione nelle lingue straniere dei nomi slavi ha sempre scatenato la fantasia di chi scriveva. Non a caso i kazaki, come li chiamiamo oggi, erano una volta i cosacchi, e tuttora c'è chi li chiama così. Sinkewitz o Sinkiewitz è un tema che non mi appassiona, tenuto conto che su google le occorrenze per Sinkiewitz in polacco sono quasi tremila. Per Vonokourov/Vinokourov idem.
    Le pietose proteste dei ciclisti sono invece un caso interessante, perché gli slogan erano "così si uccide il Tour", "così il Tour muore", "il doping uccide il Tour", a mio sentire equivoche (a tuo sentire no), anche data la confusione che fa il popolo tra le parole doping e antidoping, come dimostrato da vari sondaggi.
    La dicitura "non negativo" è ipocrita e corretta, ma non nel senso che dici tu, sorry. E' usata dai giornalisti per evitare una querela nel caso che la controanalisi dia esito opposto alla prima analisi. In questo caso l'atleta è scagionato e potrebbe querelare per diffamazione chi l'ha definito "positivo" prima della controanalisi. Tutto qui. Poiché una controanalisi discordante è un'eventualità talmente rara da poter essere considerata quasi impossibile, e poiché in ogni caso sei escluso dalla gara subito, non dopo la controanalisi, continuo a considerare l'espressione ipocrita, peggio, l'anticamera di una assoluzione morale (com'è noto, tutti sono contro il doping, ma appena si becca qualcuno diventa una vittima del sistema e gli si intestano strade, monumenti e piazze).
    L'eccedenza di sostanze autorizzate non c'entra un'emerita ceppa. Le sostanze sono o proibite o soggette a restrizione per motivi non legati alla prestazione, o si tratta di "metodiche" proibite. Non esiste lista di sostanze "ammesse". Ossia non esiste il "nanogrammo in più del consentito". Era così con la caffeina, ma la normativa è stata modificata, se ricordo bene da due anni.
    E' peraltro vero che, laddove non è possibile, reperendo i cataboliti di una sostanza nelle urine o nel sangue, stabilire se si tratta di secrezione endogena naturale del soggetto o di sostanza introdotta dall'esterno, si procede a metodi indiretti.
    E' il caso dell'epo, per cui si ricorre al famoso livello massimo di ematocrito di 50, al di sopra del quale, sempre ipocritamente, non ti si lascia gareggiare "per proteggere la tua salute". Oggi, tra l'altro, impegnandosi bene, l'epo si trova, per questo rifioriscono le trasfusioni.
    Dicevo non è un problema di superare la soglia "ammessa" di un "microgrammo". E'' il caso del testosterone. Mentre le altre molecole industriali brevettate di steroidi hanno un loro "imprinting" riconoscibile all'esame gascromatografico, il testosterone sintetico ma identico a quello naturale non è riconoscibile (stesso problema con il Gh). Come tu sai, però, gli ormoni hanno dei "precursori" e dei "cataboliti", ossia sostanze da cui derivano e sostanze in cui si trasformano per essere eliminati. Allora, poiché tu non puoi avere il testosterone a mille se non hai anche i precursori a mille, ci si chiede: "come l'ha prodotto tutto 'sto testosterone questo giovane, se non produce abbastanza precursori? Ossia, dove sono le materie prime autoctone?".
    Si stabilisce allora che, qualora il rapporto tra testosterone ed epitestosterone esca da un certo livello, diciamo 6 (cifre indicative), fino a 8 si procede a "further investigations", ossia si cerca di capire che malattia ha il ragazzo per essere una centrale atomica nturale (potrebbe avere un tumore), ma oltre 8 ha per forza assunto l'ormone dall'esterno. E anche se il livello è compreso tra 6 e 8, e non si trova giustificazione fisiologica o patologica nel soggetto, la squalifica, automatica oltre 8, scatta anche oltre 6. Tieni conto che il livello normale del rapporto è 1.
    Se però beccano l'atleta con il sorcio in bocca, ossia mentre ciuccia un po' di testosterone (o ne ha una scorta nel comodino), anche se il livello è a 1, viene squalificato, poiché non esiste livello minimo o microgrammo oltre il quale....
    Posso inviarti, se mi dai privatamente il tuo indirizzo, tutto il regolamento attuale Wada (World Anti Doping Agency) e il conseguente regolamento che, in quanto componente della Giunta nazionale del Coni, ho personalmente approvato. Materia complessa, ma importante.
    Luce all'orizzonte: come auspichi, questa volta mi pare che gli sponsors abbiano iniziato a muoversi, preoccupati anche dall'atteggiamento delle tv tedesche. Meno audience, meno sponsors, meno soldi, meno doping. Strada lunghissima.

    P.S. scusa le ovvie necessarie semplificazioni.

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  3. per essere più chiaro, non ho glissato sul salbutamolo anti-asma. Qui il livello (come era a suo tempo per la caffeina) non è stabilito onde permettere un limite massimo di assunzione, ma è situato talmente alto da ritenersi che possa essere superato solo con altri mezzi (ad esempio iniezione e non inalazione). E' lo stesso con i corticosteroidi, ammessi a livello locale (pomate) ma non a livello sistemico. E così via.

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  4. Vinokourov o Vonokourov poco cambia. Ma se avessi scritto io Isimbaeva al posto di Isinbayeva, scommetto in una identica correzione.

    Le proteste dei ciclisti: non ho visto quali slogan sono stati usati, so soltanto che alcune squadre si sono erte a paladine dell'antidoping, invocando la propria pulizia e "chiedendo" un cambio di rotta. Che si è poi visto in serata...

    La dicitura "non negativo" è utilizzata ufficialmente dall'UCI e dalla WADA nel caso di superamento del limite consentito di una sostanza nel caso di autorizzazioni mediche all'assunzione (esempio: Ventolin di Petacchi asmatico che diventa salbutamolo endovena, corticosteroidi al posto di pomate contro le punture di insetti, ecc...). Esistono poi le positività, la cui dicitura corretta è "positivo", ma per cui, iprocritamente, molti giornalisti attribuiscono "non negativo" semplicemente per ignoranza. Ribadisco, Petacchi era correttamente "non negativo", Vinokourov "positivo".

    Ulteriore precisazione: da qualche anno è possibile trovare, grazie al famoso "protocollo australiano", l'epo esogeno nel sangue. Rimane però comunque il limite dell'ematocrito al 50%, che falcidia ogni anno comunque una buona fetta di corridori: il test dell'epo è molto più costoso

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  5. Manomano,
    trovo poco interessante un ping-pong di precisazioni formali, per quanto utili. In soldoni, condividi o no lo spirito del post?

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  6. Se lo lasci dire: è proprio diventato un politico...

    Sì, in linea di principi il post è condivisibile.

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  7. Scusa, fammi capire, Se lo lasci dire: è proprio diventato un politico... in che senso?
    E' politico smettere di discutere su Vinokourov o Vonokourov? oppure su Sinkewitz o Sinkiewitz? O giocare a shangai discettando su non negativo oppure positivo.
    Politiche mi sembrano questi distinguo, e odio il politically correct.
    Il senso del post mi pare chiaro, ma, se non lo è, lo sintetizzo:
    - sono contro il doping, nettamente e senza infingimenti;
    - ritengo che al Tour si siano fatte le cose più seriemante del solito;
    - l'atteggiamento della stampa è spesso ambivalente: tutti contro il doping, ma appena si becca qualcuno parte spesso una vergognosa conventio ad excusandum;
    - il ritiro delle tv tedesche tocca sul vivo l'interesse degli sponsor e rappresenta una novità;
    - la federciclismo ha assolto Petacchi e fortunatamente il Coni ha ricorso. Sottolineo il fortunatamente.
    Ti rifaccio la domanda: chiarito il mio pensiero, sei d'accordo con il senso del post o no?
    Che c'entra la politica?

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