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2 marzo 2009

nessuno tocchi ergastolino

Dal Brasile stamane la notizia che, poiché laggiù non esiste l'ergastolo, Cesare Battisti potrà essere estradato purché in Italia la sua condanna sia commutata da ergastolo a trent'anni di carcere.
Chissà chi mai avrà rifilato a 'sti brasiliani la bufala che in Italia (salvo sulla carta...), esiste l'ergastolo?

5 commenti:

  1. Scusa, non c'entra nulla con la latitanza di Battisti, ma segnalo questo articolo dal sito "Dagospia" di oggi. Come al solito facciamo sempre delle belle figure a livello nazionale.

    Un consigliere regionale in carica nominato direttore della programmazione della sede Rai della sua Regione? Incredibile ma vero, e proprio nel bel mezzo dell'insediamento del nuovo cda di Viale Mazzini. Il consigliere regionale della Valle d'Aosta ed ex deputato Luciano Caveri, fino a pochi mesi fa presidente della Regione e noto per l'utilizzo dell'elicottero per i suoi spostamenti al posto della ormai banale auto blu, pur mantenendo il seggio in Consiglio Regionale è stato nominato direttore dei programmi della sede regionale Rai e prenderà servizio dal primo marzo. A chi ha fatto notare l'imbarazzante conflitto di interessi l'interessato ha replicato: "avrò la contezza di tenere separati i ruoli"...

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  2. E indovina chi gli lascia il posticino?

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  3. Il tema dell'incompatibilità è complesso. Ci sono incompatibilità previste "per legge", e non è questo il caso.
    Ci sono incompatibilità "per opportunità politica" e qui ognuno può avere la sua opinione. Personalmente ritengo che Luciano pagherà un prezzo politico per questa decisione, ma ritengo che avrà lucidamente valutato pro e contro.

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  4. perché non sembri che voglio eludere la questione, dico chiaramente che non la ritengo una gran bella mossa. Alcune reazioni politiche locali sono fin troppo decrittabili. Almeno abbiamo la conferma provata di quali sono i veri rapporti tra maggioranza e opposizioni.
    Per buon gusto preferisco non pronunciarmi sulle insinuazioni di anonimo.

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  5. per tornare a Battisti nutro qualche dubbio su tutta la vicenda, che è lontana dall'essere chiara e lampante. Grazie ad una "dottrina" infame di Mitterand questo assassino sguazzava tranquillamente in Francia, come non fosse successo nulla. Poi l'arresto, la fuga e adesso il Brasile che impone le regole per l'estradizione, nemmeno in italia ci fosse la pena capitale! Come si dice.... la certezza della PENA (da intendersi come sofferenza morale)

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