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11 marzo 2008

par condicio, ma non pi..o

sia perché non avrò nelle prossime settimane il tempo di presidiare costantemente appropò, sia perché in campagna elettorale è giusto che i candidati comunichino direttamente attraverso i propri blog, siti o quant'altro, senza intasare quelli altrui, fino al termine della campagna elettorale appropò sarà moderato.
Sarà mia cura dare corso alla pubblicazione dei messaggi "decenti" e dare conto di quelli trattenuti, indicando mittente (nome o pseudonimo) numero dei messaggi, sintesi del loro contenuto e ragione del filtraggio.
I messaggi elettorali saranno respinti al mittente in modo che possa tranquillamente affiggerli negli appositi spazi messi a disposizione dai comuni.
Ovviamente, all'email address eddyottoz@gmail.com resto a disposizione di chiunque durante questo periodo voglia contattarmi per privati confronti e approfondimenti.
Onde evitare che questa novità appaia a qualcuno una sospetta coincidenza, vi trasmetterò comunque quanto invierà il coraggioso anonimo il cui ultimo messaggio in bottiglia, nel post meglio prevenire che sopprimere è stato bugia, bugia, bugia, al quale ho risposto verità, verità, verità. Questo perché guai a deludere le aspettative di Borluzzi e di Zucchi, sotto qualsiasi pseudo(-ano)nimo si nascondano o si nasconda un confidente di Male Pumpkins.

17 commenti:

  1. Gigio, finalmente ce l'ha anche con te e non solo con me!! Sii orgoglione!

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  2. Non sapevo che Alberto Zucchi partecipasse ad "Appropò" sotto uno pseudonimo: se è vero, può lasciarmelo intendere? In ogni caso, lo saluto cordialmente.

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  3. ...Può anche farci sapere se, l'operazione di visionamento dei vari commenti richieda, o meno, tempi troppo lunghi? E' solo per potere organizzare la mia attività, grazie.

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  4. 1 - sii "orgoglione" è proprio da "académie de la crusque";
    2 - è una mia forte impressione, alberto, che chi dici tu partecipi direttamente o per commissione;
    3 - ho segato i tuoi commenti su un parroco. Inaccettabili.
    4 - i tempi dipendono dai miei impegni, che in questo periodo sono molti e stanno aumentando. Faccio il possibile.

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  5. Sintetizzo . Il 27 febbraio a Roma Giorgio Bongiorno agì per far rispettare accordi nazionali anche in Valle da parte di Azione Sociale con Alessandra Mussolini ( pure nel 2006 il Bongiorno agì verso Roma , per 2 volte , affinchè Azione Sociale andasse a funghi anzichè presentarsi alle politiche in Valle : ovviamente c'è chi ha l'hobby della filatelia , chi della fotografia , chi della pittura e Bongiorno ha quello dell'ergersi a giudice della legittimità della presentazione alle elezioni da parte di altre liste ). Azione Sociale avrebbe accettato di correre in comitiva , ma lunedì 3 marzo il " direttivo " dell'atipico PDL valdostano disse no all'ingresso di Azione Sociale . Una bestialità procedurale e una stranezza . La bestialità : prima si stabilisce se si vuole al proprio interno una componente ( AS nella fattispecie ) , se la risposta è positiva si permette al Bongiorno di esercitare il suo hobby preindicato , ovviamente solo se ci fossero resistenze in Valle al rispetto di accordi nazionali ( che non ci sarebbero stati ! ) . Ma prima stoppare l'agire solitario di AS e poi dichiararsi contrari al suo partecipare al progetto collettivo è una bestialità coincidente col volerla antidemocraticamente cancellare . La stranezza : come si può far riferimento ad accordi nazionali da parte di chi esclude AS , parte del PDL nazionale , e imbarca La Destra , a Roma fuori dall'accordo ? Quello valdostano è un piatto di fusilli alle vongole , quello romano di rigatoni al basilico .Il richiamo agli ingredienti del secondo non ha senso da parte di chi si satolla col primo piatto . Ovvio che FI ( col pleonastico voto dell'eletto nel msi ma poi fuggito nel gruppo del socialista Milanesio , cioè Aloisi ) abbia votato compatta per il niet ad Azione Sociale nel PDL , mentre AN ha detto ok . Mi dici 2 cose , caro eddy : ammetti che prima dovevate votare sì / niet e solo poi far eventualmente trafficare Bongiorno a Roma ? Come può definirsi liberale chi dice " se si candida lui non mi candido io " , considerando anche , oltretutto , che digerisci Aloisi anche se , tra quest'ultimo e il " lui " di cui sopra , molti avrebbero le idee chiarissime su quale preferire ? Ho anche altre cose da aggiungere , se pubblichi questo poi continuo .

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  6. stamattina sono stato ad Aosta; tira una brutta aria anche da quelle parti: politici similincazzati che fanno appena finta, se lo fanno, di vederti, quattro chiacchiere con un tecnico comunale messo in quarantena, i soliti professionisti del martedì alla questua di appalti di cui uno dice: "Sarà tutto quel che dicono, però speriamo ritorni Berlusconi", ecc. Brutta aria, insomma.

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  7. se non è Alberto Zucchi è un suo amico o confidente, e in questo caso ritengo anche di sapere chi sia, un habitué di appropò ogni tanto con il suo nome, ogni tanto no.

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  8. E il mio post delle ore 20 circa ? Lo piazzo da benito santoro o lo mando , opportunamente inscatolato , a un giornale spiegando che nel sito acconcio non è gradito ? Se preferici così , faccio un papiro unico comprendente pure altre cose . Suvvia , non deludermi ...

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  9. non capisco perchè non inserire il proprio nome....bah

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  10. intendo dire "chi tu sia", non chi sia Zucchi, sia ben chiaro...

    Evidentemente, quando mi rivolgo ad alberto, è alberto grisero, evitiamo gli equivoci.

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  11. milky breadslice,
    scrivimi all'indirizzo
    eddyottoz@gmail.com
    facciamo due chiacchiere e ti spiego alcune cose che forse ti sono state riferite in modo un po', diciamo, tendenzioso...

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  12. Egregio Eddy Ottoz, io ho semplicemente detto, nel commento che non è stato pubblicato, che la gustosa vicenda del prete valdostano che fa l'amore è stata trattata, nella nostra Regione, con metodi che ricordano più l'ingenua Sinistra proletaria che non l'acuta finezza della Chiesa.
    In ogni caso, mi può spiegare, come le avevo chiesto, la sostanziale differenza fra "post" e "link"?
    Mio caro Bruno, il Paese non ha bisogno né del Popolo delle Libertà, né del Partito Democratico ma di una formula che ci riporti all'Italia vitale, brillante e, soprattutto, vincente degli Anni '80: ti ricordo che è stato il tanto vituperato Penta-Partito (dàgli al ladro e al mafioso...) a portarci, con pieno merito, nel consesso del G/7 (8), non certo il "compagno" Berlinguer...

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  13. alberto,
    apprezzo ora il tuo linguaggio più "moderato".
    Per quanto concerne post e link, te la racconto come la so io, prendila con beneficio d'inventario:
    - post nell'accezione del mondo dei blogger, è un testo che il proprietario del blog (blogger, appunto) pubblica sul blog stesso. Sono quelli che io scrivo di mia iniziativa, con o senza foto, con o senza titolo ecc.
    - commento è uno o più commenti che chiunque può inviare al blog perché sia inserito assieme ad altri, in una catena progressiva, che appunto "commenta" il post. Perciò i commenti ad un certo post costituiscono parte integrante di quel post;
    - un link è un attributo che è aggiunto ad una parola o frase e che fa si che, se gli si clicca sopra, si è rihnviati ad un altro indirizzo internet. Lo si riconosce perché è "solitamente" di colore diverso dal resto del testo in cui è inserito ed è sottolineato. link significa in inglese "collegamento" o "anello di una catena" e il link è la base di funzionamento del cosiddetto "ipertesto" ossia un testo in cui i link in esso contenuti rimandano ad altri testi, i quali, se hanno al loro interno altri link, possono rimandare ad altri testi ancora e così via all'infinito. Il link nacque, infatti, all'interno della struttura (meglio "destruttura") dell'ipertesto, così chiamato poiché si sviluppa nello spazio non su un piano ma su una ideale superficie pluridimensionale iperspaziale, o iperbolica. Il link permette di passare da un libro dentro un altro libro, dentro altre coe e così via. E', in un certo senso la "biblioteca di Babele" di Borges. Fu Ted Nelson a inventare l'ipertesto, ipotizzando un database infinito che chiamò "xanadu", ispirandosi ad una mitica magica città mongola. Siamo a tantissimi anni fa.
    Ma questa è un'altra storia.

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  14. in realtà, link e ipertesto, inventati da Ted Nelson tanti anni fa, vivono concettualmente (e fisicamente nel progamma Hypertext che Apple lanciò nel 1981 con il neonato Macintosh) anche senza internet e senza web. Ci fu poi l'invenzione del web da parte di Tim Berners-Lee presso il Cern, quindi lo sviluppo di Mosaic presso l'NCSA e, su questo, la realizzazione di Netscape da parte di Marc Andressen.
    A questo punto, con l'arrivo del web e dei browser, l'internet è stata rivoluzionata ed è scattata la rivoluzione che l'ha portata a quello che è oggi.
    Domani chissà...

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  15. Grazie per la dettagliata spiegazione, egregio Eddy Ottoz, in ogni caso, tornando al tema del suo post, io penso che, la legge nazionale sulla par-condicio (che, in latino puro, dovrebbe chiamarsi "conditio" e pronunciarsi "condìzio"!) farebbe meglio a prevedere una quota di interventi radiofonici e televisivi uguale per tutti i Partiti ed una percentuale che vari a seconda del peso elettorale di ciascun Partito: lei che ne pensa?

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  16. sono per la par condicio veramente par, dove ossia ognuno conta per quanto pesa:
    il 10% a chi pesa il 10%, il 25% a chi pesa il 25% e così via.
    La regola per il Parlamento è one man one vote (una testa, un voto) nn one party one vote (ogni partito un voto).
    Per dare un vantaggio ai partiti più piccoli si potrebbe prevedere un 10% da ripartire tra loro, ma il sistema attuale non è corretto.
    Pensa alle regionali, con il sistema delle coalizioni e dimmi che ne pensi:
    3 coalizioni, la prima costituita da tre liste, la seconda da tre liste, la terza costituita da una lista. Risultato dell'attuale par condicio: alla prima 3/7 dei passaggi, alla seconda 3/7 dei passaggi, allaterza 1/7 solamente.
    Fai un po' tu.

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