PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
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26 novembre 2008

Alitaglia

la risposta di Fantozzi ai sindacati: Alitaglia...

ancora lei

Erba: se Rosa e Olindo sono innocenti, che sia stata la Franzoni?

24 novembre 2008

68.000

leggo in questo istante che le visite su appropo' hanno raggiunto il numero di 68.000. Un numero magico, mi ricorda tante cose. Era la sigla del microprocessore Motorola, che fece il suo debutto sul primo Mac, nel gennaio del 1984 (mamma Lisa scomparve prematuramente nel metterlo alla luce). La sua gestione della memoria, lineare anziché a pagine, lo destinava naturalmente alla grafica e allo scontro con Intel e il Dos 2.0 del Pc Ibm (Windows era ancora da venire). Il suo profumo di PARC ci fece sentire diversi. S'innamorò di lui perdutamente Amiga, ma, memore delle guerre di corsa, il Commodoro si oppose all'unione. Poi fu Power Pc e infine Intel. Per i nostalgici, "purtroppo".

drôle

di solito te le vedi al tg regionale dopo pranzo, poi te le rivedi prima di cena, poi te le risenti solo in voce la mattina successiva al gr delle 7.20. E spesso non solo. Diciamo che la ridondanza e il riutilizzo delle notizie non spaventa la Rai regionale.
Ho perciò trovato strano, stamane, il silenzio tombale del gr del mattino sul Congrès dell'UV di ieri. Nessun cenno al risultato del mano a mano tra Ego e Dino.
Drôle.

23 novembre 2008

el culebrón - nuevo episodio

tra il 17 e il 21 novembre, mentre La Stampa si interrogava sul dilemma "pubblichiamo o non pubblichiamo la replica di quel rompicoglioni di Eddy Ottoz", avevo chiesto un parere ad alcuni amici giornalisti professionisti valdostani, anticipando loro privatamente il contenuto della mia lettera.
Ecco alcune email ricevute mercoledì 19 (mantengo la riservatezza sui nomi):

1 - "avevo letto e mi chiedevo se avresti accusato il colpo in silenzio... per fortuna mi hai smentito. Spero di vedere la lettera pubblicata, ma ne dubito. Ormai la quantità di merda è trasversale: tocca tanti ambiti, non solo quello deontologico, ma perfino quello penale. Questa volta hai ragione tu, è il caso di andare fino in fondo. Anzi, ti consiglio di chiedere la pubblicazione della precisazione ai sensi della legge che individua anche tempi ridotti ed, eventualmente, di procedere con ricorso all'Ordine."

2 - "Come ti ho detto per telefono, mi sembra che vada bene, anzi, molto bene."

3 - "ho letto la lettera... Che dire, hai colto molti bersagli! Certo metti a dura prova il caporedattore che ha scelto un nuovo collaboratore con tali referenze :-) Sono curioso di vedere se la pubblicano e con quale risposta."

4 - "Non avevo letto la stampa del 12 (ero fuori valle), ma avevo visto il tuo post. In realtà, condivido (la posizione del...) l’Eddy 1. Mettersi a discutere con un cretino, con quel che segue. Parla un esperto in materia. Ma la lettura della tua risposta mi ha fatto ridere fino alle lacrime (quella del scendi la monnezza ecc. è grandiosa e veramente insultante, proprio come deve essere una risposta a un simile articolo, tanto valdostano non solo nell’approssimazione del linguaggio, ma soprattutto perché allusivo, fumoso, velleitariamente diffamatorio). Quindi il mio consiglio è di tenere il punto: tanti capiranno la tua risposta, ma pochi l’apprezzeranno, mentre molti la troveranno presuntuosa e arrogante, massime nella massa di cerebroxxxx che siedono in Consiglio regionale e in altri circoli dirigenziali – ti immagini Xxxxxxxxxx preso dal subitaneo terrore che le espressioni che lui usa abitualmente possano essere un giorno pubblicamente derise? Pochi l’apprezzeranno, ma quei pochi te ne saranno profondamente grati. Soprattutto per aver dimostrato che si può reagire a questa purea di deficienti che ci ammorba l’esistenza e che tanto più pretende quanto meno conosce."
(A proposito di Xxxxxxxxxx, ricordo un simpatico comizio off-Broadway della campagna 1998, in cui Yyyyyy Yyyyyy, per redresser la barre fino a quel punto troppo axé sul francese e sul patois, esordì con un magistrale "In giro per tutta la Valle ci stanno vilipendo...", e, dopo una sapiente pausa retorica, concluse: "...ma non ci lasceremo soccombere.")Altri mi avevano scritto subito dopo la pubblicazione dell'articolo di Assanti e senza aver ricevuto l'anteprima della mia risposta (il secondo non è un giornalista):

"catechizza eddy catechizza..."

"Mah, ho letto la cosa. Da un lato l'articolista non commenta ma riporta solo delle dichiarazioni del Vuillermoz che sembrano più contro i predecessori che contro di te. Si parla di un "sermone" ammettendo che la cosa è riportata dal Vuillermoz per "sentito dire", a dire il vero, e senza citare bene la fonte del suo "sentito dire". Per simmetria io preferirei una replica fatta con un'intervista rilasciata allo stesso articolista, che non con una lettera che sa tanto replica piccata. Così salveresti anche la faccia all'articolista. Sulla libertà di stampa, alla faccia della libertà di stampa un giornale è libero di ascoltare anche solo una campana. Ciao"

Rispetto tutte le opinioni, ma vorrei capire dove Assanti ammette "che la cosa è riportata dal Vuillermoz per "sentito dire"". Nell'articolo che ho letto io non ne trovo traccia.

Nel frattempo ho scritto ieri a La Stampa una nuova replica, questa volta alla controreplica di Assanti. Accetto il veleno nelle considerazioni personali, ma ribatto e ribatterò ad ogni espressione falsa o volutamente fuorviante.

22 novembre 2008

go morra...!

20 novembre 2008

el culebrón

n'ata nuttata s'est écoulée, n'ata matina senza pubblicazione della mia replica su La Stampa.
La telenovela, soprattutto il thread di email e sms con la premiata ditta, si sta facendo divertente.

19 novembre 2008

attendons demain



da lunedì pomeriggio un bel braccio di ferro con i vertici della locale redazione de La Stampa.
Pubblicare o non pubblicare la mia risposta?
Ognuno ha i suoi Assanti in paradiso.

(a proposito, per chi se lo fosse perso, ecco l'articolo)



con queste orecchie

"...la moralità non è una categoria della politica..." (Villari lunedì mattina al gr1 delle otto).
Si parlava di vigilanza Rai, ok, ma c'è un limite a tutto.

12 novembre 2008

quel noble langage...

"Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza."
E' la prima legge del dibattito, secondo Arthur Bloch, per la quale non dovrei rispondere alla merdaccia spalmata oggi sul sottoscritto su La Stampa, dove il poliedrico Fulvio Assanti raccoglie le deiezioni verbali di un personaggio tristamente noto qui su appropo' per i suoi periodici etoniani interventi.
Sto ancora riflettendo sull'opportunità di scrivere o meno due righe al giornale, non fosse altro che per difendere l'onorabilità dei consiglieri i quali per quattro anni hanno proposto, condiviso, discusso e infine partecipato ad ogni decisione, per sentirsi oggi in pratica definire e trattare come dei proni yesmanquacquaracquà.
Nel frattempo, tra adempimenti formali, assemblea elettiva Fidal di sabato, salto a Roma ieri per la presentazione dei dati Censis, problemi a Fiumicino che vi lascio solo immaginare, mi sono letto qualche libro. Consiglio "Il ritorno del principe" di Saverio Lodato e Roberto Scarpinato, "Viaggio in un'Italia diversa" di Bruno Vespa, "Sinistrati" di Edmondo Berselli e "Evasori" di Roberto Ippolito. Assieme a "Mediocri" di Antonello Caporale, che sto addirittura rileggendo, tutti, per un motivo o per un altro, meritano di essere letti. E' un periodo, questo, in cui la produzione di saggistica politica è assai rigogliosa e interessante. Sto cercando "L'Università truccata" di Roberto Perotti, vi farò sapere.
Ho lo scanner scollegato (ennesimo overhaul della mia postazione informatica), domani provo a mettervi su l'intervista di Willonzo (suggestivo nickname freudiano, evocante rime baciate) e qualche copertina.
Bonne nuit.

5 novembre 2008

Barack Obama: le compte est bon

2.45: si considera definitivo il successo di Obama in Pennsilvania
3.21: fox tv (repubblicana) dà per perso l'Ohio per McCain
possiamo andare a dormire.

4 novembre 2008

mica poi così male

ieri un fastidioso tifo giornalcalcistico ha sporcato la bella vittoria di Lewis Hamilton nel campionato mondiale piloti di F1, e la vergogna continuava stamane: un paio di giorni e chissà che cosa si scoprirà ancora su Glock. Oggi Barack Obama diventerà Presidente (almeno personalmente spero) e tutti i sondaggi paiono annunciarlo. La telenovela della metamorfosi di Alitalia in Cai e la vergognosa prova che sta dando di sé la corporazione dei piloti, comunque vada, firma o fallimento, rappresenterà un punto di svolta (di sveglia?) per questo paese. Il trenino di GardaCogne va in procura, ovviamente a prescrizione garantita, la funivia di punta Helbronner costerà 100 anziché 50 milioni (ma 100 basteranno poi?). Del CSV sono tutti soddisfatti, lo garantisce l'Ipr-Università de chez-nous. Di più: con lo stesso criterio, su una scala da uno a dieci, su cento abitanti di Aosta, ben 120 danno un bell'undici al loro Comune. Miracolo dei sondaggi.
In fondo, non va poi tutto così male.