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27 luglio 2010

davanti e dietro la notizia

Sulla prima delle pagine locali odierne de La Stampa una notizia importante. Nel brevissimo articolo mancano però alcuni elementi: dove si terrà il processo, da dove sono scattate le indagini, quali magistrati le hanno condotte ecc.
Ad una lettura frettolosa il testo dà l'impressione che tutto sia partito di qui, anche se, a dire il vero, leggendo con attenzione fa timidamente capolino l'Antimafia torinese. Non avrebbe guastato qualche considerazione sul fatto che molte operazioni in Valle, talora le più consistenti, da anni partono da procure lontane, anche se spesso non se ne sa poi più nulla. Qualcuno ha notizie sulla truffa dei video poker, sulle centinaia di milioni di titoli offshore sequestrati e, come piace dire a qualcuno, su quant'altro?

Una significativa novità troviamo invece all'interno, nel pezzo sugli incentivi ai manager dell'USL. Non certo per l'esistenza di incentivi, nulla di nuovo, ma per il fatto che essi non sono stati liquidati per intero, dato che "nel 2008 l'USL non ha raggiunto tutti i 19 obiettivi prefissati". Il fatto che questi incentivi, al di là dei proclami, siano effettivamente legati ad aspetti meritocratici è una boccata di aria fresca. Non possiamo dimenticare dirigenti del Comune al tempo giudicati e giudicanti che attribuivano a sè e ai propri parenti incentivi ben più sostanziosi di questi dell'USL, capace tra l'altro quest'ultima, nel 2008, di realizzare un avanzo di bilancio di quasi un milione di euro. Il giochetto, tutti d'accordo, diciamocelo chiaro, era fin qui molto semplice: fissare obiettivi facili facili da raggiungere per trasformare gli incentivi (parte variabile del trattamento economico che dovrebbe essere legata all'impegno sul lavoro) in un diritto a prescindere, ossia un elemento del salario di posizione.
Che il clima stia finalmente cambiando?
In effetti non sono più le stagioni di una volta.