PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
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31 ottobre 2007

vado a Formia qualche giorno

mi ricollegherò dai pressi del Garigliano, dove Garibaldi e Vittorio Emanuele si dettero la mano.
Nel frattempo vi affido i commenti. Cela va sans dire, con juicio. Of course.

30 ottobre 2007

anche i pompieri contro il pizzo

dieci minuti fa, alle 9.36, dietro la Regione, angolo via Piave-Via Losanna, i marciapiedi assassini del Re Ponticello hanno nuovamente bloccato tutto il traffico. Si erano incastrati due mezzi dei Vigili del Fuoco che non riuscivano più ad andare né avanti né indietro, né soprattutto potevano arrivare là dove l'urgenza li stava chiamando. Risparmio i commenti dei dipendenti regionali usciti a godersi lo spettacolo di sirene e gyrophares. Il più sereno: "sono proprio deficienti!" (non riferito, ovviamente, ai poveri pompieri).
Non avevamo capito che nella politica del "facciamogli trovare lungo, a 'sti bastardi, così lasciano la macchina a casa", dopo la parola "bastardi" andasse inserito "di pompieri"...
Se nel Sud colpisce il pizzo di mafia, camorra ecc., ad Aosta colpisce il pizzo dei marciapiedi.
Sciapò!

28 ottobre 2007

conclusioni del sondaggio

E' il 28 sera, come annunciato si è chiuso il sondaggio (1.140 votanti).
Questi i risultati:

89,6% decisi ad andare a votare
94,8% favorevoli alla preferenza unica
75,0% favorevoli alle quote rosa
59,2% contrari all'elezione diretta del Presidente della Regione.

è morto Lillo

e ci ha insegnato qualcosa.
Catturato e catalogato nel 1999, aveva allora, secondo la conta dei "nodi" sulle corna, tredici anni. Essi ci dicono oggi però che ne avrebbe sedici, mentre, da vecchio amico qual'è, sappiamo che sono molti di più.
Questo dimostrerebbe ciò che gli scienziati sospettavano da tempo: la natura, che non butta via nulla, oltre una certa età concentrerebbe tutte le energie su quanto serve a sopravvivere, lasciando perdere le corna. Lillo, di cui sappiamo con certezza che ha quasi ventun'anni, ce ne offre una dimostrazione.
Datemi pure del populista se dico che, più conosco gli animali, più li ritengo più saggi di noi.
E' così.
Lillo è morto, ma grazie a lui oggi sappiamo qualcosa di più sulla natura.

27 ottobre 2007

Cesal ha ragione: ecco le prove

Mentre Guido Cesal partecipava ad un comizio a Saint-Christophe, nel parcheggio gli hanno malamente rigato l'auto (foto a destra).
Il presidente dell'Uv ha attribuito l'atto vandalico al clima esasperato della campagna per il referendum del 18 novembre.
A sostegno della sua tesi ha denunciato l'uso illegale del simbolo del Mouvement da parte di Vallée d'Aoste Vive che, ironizzando pubblicamente su uno degli slogan (foto a sinistra) della campagna dell'Uv contro il voto, avrebbe contribuito ad alimentare il clima di scontro.
La prova starebbe nel manifesto incriminato: la punta della matita si sarebbe spezzata proprio nel graffiare l'auto di Cesal.

26 ottobre 2007

chi t'ha chiesto niente?

Un proiettile inviato a Mastella ("Why not?").
Il clemente ministro si affretta a dichiarare in Parlamento di non esserselo mandato da solo.
Inquietante e imbarazzante.

un leopardo per amico

oggi sarà finalmente disponibile la versione 10.5 del sistema operativo Mac OS X, per amici e parenti affettuosamente "Leopard".
A proposito, voi che ne pensate? Vista, Leopard o (K)Ubuntu?

25 ottobre 2007

cinque su sei, good score

In sei giorni, il nuovo ponticello sul Buthier è già stato teatro di cinque incidenti. L'ultimo ieri sera alle otto e mezza.
L'astuta ma troppo enigmistica gimkana che gli è stata disegnata attorno mette in stato confusionale gli automobilisti di tre comuni.
La popolazione motorizzata, che ha da tempo battezzato la rotonda in fondo a corso Battaglione Aosta "pista da go-kart", lamentava la mancanza di labirinti nella parte est del capoluogo. Ora è accontentata. Addirittura due nel giro di cinquanta metri.
Il lato sud di Aosta non si lamenta: nel poker del maltraffico è già "servito" con l'assurda vicinanza tra il passaggio a livello e la rotonda che immette via Garibaldi in via Carrel e via Caduti del Lavoro. Appena il passaggio a livello chiude, la coda, oops il codino, paralizza il traffico. Tale è il successo di questi ingorghi, che si è adottata la stessa soluzione per il ponticello sul Buthier. Tutti coloro che scendono da Roisan, Porossan, Saint-Christophe o - da mercoledì scorso - , persino da corso F.Chabod verso corso Ivrea, debbono ormai imboccare il semaforo in un'unica corsia. Qui, chi doveva andare in centro (provenendo dal ponticello), in precedenza girava a destra poiché il semaforo favoriva la svolta a destra "quasi" continua, esistendo la corsia parallela per chi doveva svoltare a sinistra in corso Ivrea, che attendeva tranquillamente il suo turno. Ora, la corsia parallela è stata eliminata e, sull'unica rimasta, si riversa tutto il traffico (Roisan, Porossan, Saint-Christophe, Aosta provenienza viale Chabod direzione corso Ivrea). Così tutti restano bloccati al semaforo, dove il traffico non può più fluire liberamente a destra...
Risultato: nei momenti di traffico coda immediata in Via Pasquettaz e blocco a monte della rotonda che dà l'accesso al ponticello. Quindi blocco anche del ponte e dell'accesso che dà a Roisan, Porossan e Saint-Christophe.
La fantasia al potere (urbanistico).

23 ottobre 2007

sentire tutte le campane

Trovate qui a fianco il sintetico testo integrale predisposto dal Comitato tecnico per l'ammodernamento dell'ospedale di viale Ginevra e contro l'ospedale nuovo.
Rappresenta una sintesi delle ragioni di chi ritiene che l'Ospedale debba restare dov'è oggi, ovviamente completandolo, ingrandendolo e concentrando in esso anche tutte le attività oggi svolte al Beauregard, per evitare gli inconvenienti causati dall'esistenza di due diversi presidi ospedalieri.
Cliccate per leggerlo.

mala tempora

il battage contro la libertà sul web cresce minaccioso. Ieri sera a Zapping anche Aldo Forbice e i suoi ospiti, su altri temi sempre equilibrati ed apprezzabili, hanno espresso l'opinione concorde che sulle opinioni espresse su forum e blog debba poter essere esercitato un controllo. L'espressione più ricorrente era "vigliaccheria", riferita ai diffamatori anonimi.
E' chiaro che si fa un gran parlare di tutto e di più, ma che il vero obiettivo del Parlamento è oggi Beppe Grillo. Se Atene piange, Aosta però non ride, malgrado la sollevazione generale della blogosfera la sentenza del Giudice Gramola docet.
A mio avviso, se da un lato la conversione del decreto liberticida di Prodi (ammesso che arrivi in aula) certamente distinguerà più nettamente tra giornali online e blog-forum, chiarendo il non obbligo di registrazione di questi ultimi, di sicuro sarà istituito un qualche controllo sui loro contenuti e il principio di responsabilità dei blogger su quanto postato da anonimi (e non).
Si annunciano perciò tempi duri.
Si rischia la via cinese alla non libertà nel cyberspazio e la castrazione precoce di un nuovo diritto civile, quello della libertà su internet.
Sarebbe triste se ciò accadesse per colpa di chi fa dell'anonimato uno strumento - appunto - di vigliaccheria e non un modo per potersi esprimere liberamente senza dover subire ritorsioni dal potere.
Oltre ad azioni di pubblica protesta, sarebbe il caso di cominciare a pensare ad un codice di autoregolamentazione, che responsabilizzi i blogger senza criminalizzarli, un set di regole accettate nell'ambito della quali tutti possano continuare a comunicare liberamente.
Qualche idea?

21 ottobre 2007

banda larga troppo stretta

Sono francamente troppe le volte che fastweb mi pianta in asso ed il collegamento, per ore, è impossibile. Oggi tutto il giorno.
Se utilizzate anche voi l'adsl in casa, chi è il vostro provider (alice, fastweb, libero/wind, tiscali, tele2, woow o che altro)?
Siete soddisfatti? Vi capitano interruzioni di servizio? La velocità è quella promessa, o almeno decente? Che tipo di contratto avete, quanto pagate al mese?
Se poi abitate nella parte alta di Saint-Christophe, siamo nella stessa zona, e la vostra esperienza mi è ancora più utile.
Mi date una dritta attaccando qui sotto un commento, magari in modo anonimo?
Grazie.

19 ottobre 2007

il 28 chiudono i quattro sondaggi

Siamo oggi a quasi 1.100 votanti.
Chi volesse ancora partecipare può votare fino al 28 ottobre, data in cui il sondaggio sarà definitivamente chiuso.
Finora:
- 88,7% intenzionati ad andare a votare (contrari 10,3%)
- 94,7% favorevoli alla preferenza unica (contrari 5,3%)
- 74,3% per le quote rosa (contrari 25,7%)
- 58,5% contro l'elezione diretta del Presidente della Regione (41,5% per).

18 ottobre 2007

il ponte [sullo] stretto, idraulica o ideologia?

S'inaugura in queste ore ad Aosta il nuovo ponte sul Buthier. Dovrebbe snellire parte della circolazione da e per Porossan e Saint-Christophe e accelerare i tempi di trasferimento tra i presìdi ospedalieri di Viale Ginevra e Beauregard, evitando al traffico il giro dell'Arco d'Augusto.
Come tutti i nuovi interventi sulla viabilità di Aosta, il ponte nasce piccolo e stretto. Se preferite, inadeguato. In particolare gli angoli d'ingresso certamente non tengono conto delle distanze e raggi necessari ad autocarri e autoarticolati per curvare agevolmente, per non parlare dei giganteschi autobus del servizio di trasporto urbano, vuote astronavi gialle che solcano le vie della città.
Se è comprensibile che le vie del centro storico, realizzate nei secoli scorsi, siano larghe quanto serviva all'epoca per carretti e carrozze, non si comprende perché ogni nuova via sia oggi realizzata nel capoluogo con brevimiranza, se mi è consentito un brutto neologismo (il corretto contrario di lungimiranza sarebbe imprudenza, avventatezza, leggerezza o sconsideratezza).
Se però pensi ai pizzi sui marciapiedi (E' valdostano il nuovo Benoit Mandelbrot?, 21/12/2006), all'opinione dei cittadini sul traffico di Aosta (risultato sondaggi di gennaio, 31/1/2007), e ai comuni che vivono sulle multe (e io pago..., 20/2/2007), ti viene il dubbio che la questione della gestione del traffico di Aosta sia un coup monté.
Parrebbe che, secondo il Fubini-pensiero (ispiratore di ogni urbanistico afflato del capoluogo), si debba frapporre ogni sorta di ostacoli al traffico in modo che questi bastardi di automobilisti si stufino e lascino finalmente l'auto a casa.
Il traffico è un problema idraulico affrontato con strumenti ideologici, insomma.
Sfugge agli amministratori che quanto più il traffico scorre, tanto minore è l'inquinamento che esso produce, che il massimo di emissioni inquinanti per km si genera stando in coda o vagando per la città alla ricerca di un parcheggio. E' sotto gli occhi di tutti il palese sforzo per ridurne il numero, proprio laddove servono di più, e portare quelli rimasti da gratuiti a pagamento. Ovviamente per il nostro bene.
Ci si riempie la bocca di proclami contro l'inquinamento e le casse comunali con le multe per divieto di sosta.

15 ottobre 2007

referendum ai quattro sondaggi

Ci avviamo ai 1100 voti espressi. Risparmiando ogni ulteriore considerazione sulla significatività del campione che non è un campione, si potrebbe ormai ipotizzare di chiudere il sondaggio, potendosi considerare il risultato ormai abbastanza consolidato, quanto meno relativamente all'universo dei frequentatori di questo blog.
Potrei inviare una email generica comunicando, a chi volesse ancora votare, che il 20 o il 27 ottobre il sondaggio sarà chiuso.
Tra l'altro, tenuto conto del rallentamento che i sondaggi comportano, il collegamento al blog sarebbe più comodo e rapido.
Che ne dite? (commenti graditi).
P.S. Le vignette (rispettose della par condicio) sono di Mauro Biani

12 ottobre 2007

due giorni

Vado due giorni ad Assisi, non so se riuscirò a collegarmi, forse solo dal cellulare.
Non scapezzatevi troppo nei commenti.

8 ottobre 2007

no buono

Oggi è successa la prima vera cosa sgradevole da quando è partito questo blog.
Consentitemi un passo indietro:
- Il 3 ottobre, alle 13:10, è comparso un commento anonimo al post “cell blog” del 1° ottobre contenente affermazioni su due persone, affermazioni, per quanto ne sapevo, non provate, riferite peraltro a fatti non recenti. Subito un nutrito scambio di commenti di commento e, alle 15:52, l’anonimo ribadisce. Alle 18:00 mi collego, vedo questa roba e cancello immediatamente i due commenti (di cui rimane traccia con la frase “questo post è stato eliminato dall’amministratore del blog”. Ho lasciato affiché un altro commento, non anonimo, per il quale l’autore aveva postato spiegazioni sul crinale tra come l’aveva scritto ed i rischi di querela.
- Ho successivamente ricevuto una email privata, non anonima, il cui mittente si dichiarava l’autore dei commenti eliminati e sinteticamente confermava con riferimenti più precisi quanto anonimamente postato. Senza rivelare l’identità dell’autore, convinto, anche perché - quanto meno per grandi linee - ricordiamo tutti la vicenda, ho postato il giorno 8 ottobre alle 8:57 la breve precisazione ricevuta.
Questi i fatti.
Stamane alle 8:55 ho ricevuto una telefonata dall’interessato, visibilmente (esiste udibilmente?) alterato il quale, a parte altre considerazioni personali che considero private, ha dichiarato che quanto pubblicato è falso, accusandomi per ben tre volte di averlo lasciato online fin dal 5 ottobre. Non ho avuto modo di spiegargli il perché e il percome, era evidentemente più interessato a trasmettere che a ricevere.
Se quanto postato è falso, mi scuso.
Primo esercizio: un minuto dopo (tempo di boot) ho eliminato anche il post del 5 ottobre. In seconda battuta vorrei riflettere più a fondo su tutta la faccenda.
Quella di non moderare il blog è stata una scelta precisa che confermo. Si basa sul mio rispetto per la libertà d’espressione delle persone, sulla fiducia nel loro buon senso nel non superare certi limiti senza nulla aggiungere alla forza delle loro idee e sulla mia presunzione di essere in grado di mantenere in equilibrio il tutto, di rispondere alle provocazioni da un lato senza scantonare o evitare gli argomenti scomodi, dall’altro senza permettere lo scatenamento di flames, com’è avvenuto altrove portando alla chiusura o sospensione dei forum.
La presunzione di saper fare il pompiere, insomma, senza distruggere tutti i mobili con l’idrante.
Smascherata la mia presunzione, resto con la sola speranza.
La speranza che si possa discutere liberamente, senza azzannare nessuno, senza lanciare la pietra e nascondere la mano.
Fatemi sapere.

7 ottobre 2007

bataille i consei

Giovedì pomeriggio, dovendo recarmi a Roma ad un incontro sulla finanziaria, ho perso mezza giornata di Consiglio, ma ho soprattutto perso lo spettacolo inscenato da Gabriele Maquignaz che catturava la scena sul digitale terrestre brandendo una sonnaille da mucca, con la quale ha massacrato i timpani all'assemblea.
Ego Perron, che presiedeva, ha rimproverato Maquignaz perché la sonnaille non era di marca Devouassoud Chamonix (il Consiglio non può scendere sotto certi standard).
I suoi colleghi di partito si chiedono ora preoccupati: che cosa Gabriele riuscirà a far entrare in aula quando si discuterà il problema della prostituzione, oppure durante il dibattito sulla riforma del SERT?

4 ottobre 2007

raggiunta cota mil

I quattro sondaggi a fianco hanno raggiunto i mille votanti.
Evitando ogni diatriba sulla significatività del campione e sul valore scientifico del risultato, limitiamoci a dire con Catalano che mille è meglio di cento.
Questi a oggi i risultati:
- intenzionati ad andare a votare: 88,7% (contrari 11,3%)
- favorevoli alla preferenza unica: 94,5% (contrari 5,5%)
- favorevoli alle quote rosa: 73,6% (contrari 26,4%)
- contrari all'elezione diretta del presidente della Giunta: 57,3% (favorevoli 42,7%).
No comment. Confrontate con i rilevamenti precedenti.

1 ottobre 2007

cell blog

Vi leggo qui sotto, ma da Roma non posso intervenire dal cellulare nei commenti. Fatemi arrivare a casa...