PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
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30 maggio 2008

ici uahlim

richiesta nei commenti, ecco la pagina di uahlim dedicata alle elezioni regionali di domenica scorsa.

28 maggio 2008

commentaires

dal sotterraneo dei commenti - che non tutti leggono - ecco due analisi del voto, la prima delle quali anonima su richiesta dell'autore.

1
La statistica dice che se, per esempio, piove dodici volte all’anno, questo significa che mediamente avremo acqua una volta al mese. Immaginiamo ora di verificare l’andamento effettivo delle precipitazioni durante due anni e di constatare che è in effetti piovuto una volta al mese. Dovremmo concludere che le 24 piogge sono state “perfettamente” aleatorie? No, dovremmo chiederci se qualcuno non ha trovato il modo per controllare il tempo che fa. I fenomeni aleatori, appunto descritti dalla statistica, sono tali perché non seguono regolarità se non sui grandi numeri. L’ordine è invece il prodotto dell’intervento diretto di una volontà umana.

E’ con questa logica che è potrebbe essere divertente analizzare l’ultimo risultato elettorale. Cominciamo con il successo di Augusto Rollandin. L’UV ha perso quasi 3.000 voti rispetto al 2003, i votanti stessi sono in calo, Rollandin non era un candidato uscente e perdipiù la sua ultima esperienza elettorale era stata una solenne trombatura alle politiche del 2006. E’ invece riuscito a incassare un numero spaventoso di consensi personali, il che avrebbe già del miracolo. Ma non basta. Nella nutrita pattuglia UV, sono spariti quelli che gli avevano dato fastidio o che minacciavano la sua onnipotenza. Fuori A. Viérin, fuori Césal, fuori Praduroux, fuori la Charles, gli ultimi due forse semplicemente non abbastanza devoti. Fuori anche CL, la cui potenza tutti vantavano. Niente Gioia Brunod in Consiglio, e niente Maquignaz. Anzi, a essere ben sicuri che non entrerà non è nemmeno il primo degli esclusi. Se un eletto UV dovesse volontariamente o meno rinunciare, sarà Prola a prenderne il posto. Entrano invece solidi valori elettorali e umani come Lanièce, Impérial, Empereur (quanti imperatori, nell’UV...), Crétaz, Rosset, Bieler, Rini, Norbiato, Agostino, Zublena: sinite parvulos... Tra gli eletti, Caveri esce talmente ridimensionato che è difficile pensare per lui a un futuro politico. A. Cerise, che tanto si è congratulato per la sparizione dei Verdi, dovrebbe forse pensare a guardarsi le spalle: chi gli garantisce una conferma da assessore? L. Viérin è solo. E Pastoret, beh, diciamo che è spendibile. Tutti gli altri sono uomini di fede rollandiniana. Secondo miracolo, dunque: è riuscito a vincere in un’UV che ha perso dei voti e nel contempo a far “pulizia” di chi gli era sgradito.

Dove però il miracolo comincia ad assomigliare a una precipitazione al mese è nella formazione dell’opposizione. La sinistra arcobaleno era notoriamente intrattabile. Pasticciona, arruffona, confusa, ma talvolta dura. Nessun problema: non entra, per 200 voti. Nel PD, Sandri era considerato un cavallo pazzo, inaffidabile ma brillante. Uno capace di infastidire, come dimostrano i suoi ficcanti interventi in Consiglio. Fuori, con un PD che non fa meglio dei vecchi DS. Ci saranno invece Donzel, Fontana e Rigo, con cui, diciamo, si può discutere. RVDV ottiene un ottimo risultato, a spese però di una sinistra distrutta e della coalizione nel suo complesso, che, dal 2006 al 2008 si è fumata 6.000 voti nelle politiche, e altri 6.000 da aprile alle regionali di maggio. In più, gli eletti sono notoriamente persone di buona educazione, moderati, pronti, come già dichiarato, al sogno di ogni maggioranza, l’”opposizione costruttiva”. D’altronde, sono tutti e cinque ex-UV, e a vederli seduti fianco a fianco con i loro vecchi compagni di partito si faticherà a ricordarsi che sono “diversi”: sembrerà piuttosto di vedere un’UV con 22 consiglieri... Un caso per tutti, Giuseppe Cerise, direttore del Peuple Valdôtain fino a metà 2007 e dal 2008 direttore del mensile di RV, nonché forse ancora proprietario di una parte della sede UV. O, se si vuole guardare ai leader, basti pensare a Chatrian, fino a qualche mese fa dirigente fiduciario di Aurelio Marguerettaz... e che si è dimesso dall’incarico solo per non rischiare l’ineleggibilità. Con nemici così, uno può davvero dormire sonni tranquilli.

Andiamo a destra. Frassy era senz’altro il più tiepido rispetto a un’alleanza eventuale con l’UV. Si possono o meno condividere le sue idee e le sue battaglie, ma era considerato non in vendita. Fuori, da capogruppo uscente. Tu eri un transfuga dell’UV, e non avevi fatto mistero di non volerti piegare. Qualcosa che, se i miracoli esistono, richiedeva una punizione. Fuori anche tu, sulla soglia ma comunque fuori.

E ora la foto che ci mostri.
Ecco, si ha un po’ la sensazione di leggere un bollettino metereologico che riportasse una precipitazione al mese, ogni mese durante svariati anni. Tutto in accordo con la statistica, con le coincidenze che capitano in ogni elezione, con l’alea delle urne: o no?

27/5 ore 11:01 - email firmata

2
prime impressioni "a caldo"
Il risultato di queste elezioni regionali a me appare, grosso modo, come una fotocopia del risultato delle regionali del 2003 (sui piccoli numeri, quali quelli della VDA, le variazioni % in più o in meno sono poco significative). La sconfitta di Rollandin, nel 2006, ha ingannato tanti. Non si trattava di una novità politica (AAP), quanto di un "regolamento di conti" all'interno dell'UV. Tutto è stato ricomposto con il rientro dell'uomo "forte" (si fa per dire), il quale ha avuto carta bianca, previo accordo con il suo rivale Viérin(ha zittito Caveri, "fatto fuori" Césal che non lo voleva in lista, fatto eleggere tutti i suoi uomini, salvato il pargoletto di Viérin, ecc.). E tutti i valdostani (e non solo) o quasi, zitti, con la mano tesa e la coda tra le gambe.

In definitiva questa valle rimane un paese fermo, immobile, sordo a qualsiasi novità, sia nazionale (PD, PdL, bipolarismo), che sovranazionale. Un mondo a parte, sia rispetto all'Italia (che a sua volta è già praticamente un mondo a parte anche solo rispetto al resto dell'Europa), sia rispetto al resto dell'occidente.
Viviamo ancora in un ambiente tipicamente "feudale", con i suoi feudatari e i suoi vassalli: chi non si adatta viene immediatamente invitato ad andarsene (basta leggere alcuni vergognosi post su questo blog) o viene zittito.

Come, mi pare, ha giustamente sottolineato Bongiorno per il PdL, ci stiamo sempre più "emarginando" ed "isolando", sotto tutti i punti di vista. Peccato!

p.s. Ma, "etnicamente parlando" (che disgrazia per la VDA fintanto che si abbinerà l'etnia alla politica) Rollandin è il più valdostano dei calabresi o il più calabrese dei valdostani?
Al seggio n. 15 di Aosta, quartiere Cogne, quartiere squisitamente "calabrese", dove ho votato ed ho assistito allo spoglio in qualità di rappresentante di lista per il PD, ha stravinto l'UV (?! nulla di particolare se uno non avesse a mente l'art. 1 del relativo statuto) e, in quanto a preferenze, Rollandin ha fatto man bassa, con accoppiate varie.

Non mi si dica che qui entra in gioco il cosiddetto "sentiment" (appartenenza etnica).

Infine, in VDA, la democrazia (sostanziale, non formale), può ancora aspettare.
Alle opposizioni, di centrodestra e di centrosinistra indistintamente, per i prossimi cinque anni di "regime", l'arduo compito di verificare quotidianamente (insieme a noi semplici cittadini) come verranno spesi (o sperperati) i nostri soldi, di controllare l'informazione di "regime" e di offrirci, se possibile, una informazione alternativa, di verificare che vengano premiate le persone meritevoli e non gli "hommes liges", come è avvenuto in tutti questi anni (so che la Giunta regionale, nell'ultima sua riunione, ha approvato le "linee guida" per la riforma della dirigenza regionale: tra l'altro la nomina dei nuovi "dirigenti" e la revisione dell'apparato amministrativo sarà uno dei primi atti della nuova Giunta: prestateci attenzione, anche se di solito avviene in piena estate - luglio/agosto - e così passa quasi inosservata).

27/5 ore 17:55 - Bruno Courthoud

27 maggio 2008

21.375

(foto 12 VdA)

rebus con indizio fotografico (2,2,4,3,5)

spam & web-santino

l'avrà ricevuto anche qualcuno di voi. Nulla più di un web-santino. E' curioso come la web-reazione sia spesso diversa da come ci si comporterebbe di persona, in fondo i santini sono l'inevitabile ed universalmente accettata croce di ogni campagna elettorale. Le mailing list, soprattutto se artigianali, sono delle strane bestie, dove cancelli qualcuno che te l'ha chiesto e, quando spedisci, te lo ritrovi. Siccome nessuno è masochista al punto di rivolgersi a chi non lo gradisce, non rimane che scusarsi e cancellare con maggiore accuratezza.
Trovo giusto riportare qui sotto le esplicite reazioni al mio web-santino che ho ricevuto ieri, ovviamente mascherando non e cognon, provenienze (région o non région) e senza correggere, per non togliere il senso dell'immediatezza e spontaneità delle email. Devo dire che solo 19 risposte negative non sono molte, ne aspettavo molte di più.


1 - "Forse hai sbagliato indirizzo. IO CONTINUO A VOTARE UNION VALDOTAINE"

2 - "Mi spiace ma siamo di idee politiche diverse..... Grazie"

3 - "Si prega RIMUOVERE questo indirizzo email dal vostro dabatase. Grazie"

4 - "arriverò domenica nel pomeriggio e starò su fino a giovedì messaggio semplice e chiaro e icrociamo le dita Ci sentiamo buona serata a presto
aaaaaaa"

5 - "Grazie per la Vostra E-mail; il Xxxxxx & Yyyyyyyy Zzzzzzzzz riapre il 4 luglio 2008, mentre il nostro ufficio prenotazioni sarà a Vostra disposizione a partire dal 3 giugno . Potete comunque prenotare online con conferma immediata sul sito www.xxxxxxxxxxxxxx.com"

6 - "Che peccato ! Quel dommage ! J'ai mal à ma Vallée ! Je pleure ! Xxxxxxx Yyyy, Salasse et fier de l'être !"

7 - "SI PREGA RIMUOVERE Grazie"

8 - "Caro Eddy,
non faccio pubblicità alla mia situazione personale, ma mi libero da ogni imbarazzo nella scelta per una ragione molto semplice: non posso votare. Non voteri più per le ragioni ideali che mi hanno spinto fino ad oggi.non ci credo più, anche se presto pubblicherò Xxxx yyyyyy sulla Valle d'Aosta" una raccolta di editi ed inediti di questi ultini dieci ani tutto su UV, autonomia, federalismo e indipendentismo... Non voterò quei due o tre consiglieri regionali ai quali ho pur detto che li voterò, solo perchè han fatto finta di essermi vicini...Voterei Arcabaleno perchè lMistro Ferrero è stato vicino alla mia Xxxxx... Ma per unacomplicata situazione burocratica, conseguente della mia precarietà economico, soo stato cancellato dalla lista dei residenti e non o - al momento- né carta di identità, né Patente, né Assistenza Sanitaria, nèresidenza...aspetto di metere insieme le assurdità per sparare una questione pubblica... No ora... Non potrei votarti, anche se lo farei volentieri, pur non sentendomi er nulla a mio agio con il PdL...penso ai problemi di Xxxxx e concludo che Bossi - Fini e Berlusconi non hanno la risposta giusta e, anzi, seminano paura là dove c'è già terrore:le vittime della tratta. Se hai influenza, alora, fa in modo che questo pensiero non politico e il tentativo di Xxxxx, volontaristico e gratuito, in aiuto delle vittime della tratta, trovi ascolto.Ti auguro n bocca al lupo. Come già ti scrissi, credo che la tua scelta di campo abia senso se a livello romano otterrai gli spazi che meriti, altrimenti qui non si può fare molto... Un abbraccio
Yyyyyyy...e Xxxxx"

9 - "Ricevuto... Perfettamente funzionante sia da interfaccia web, sia con
Thunderbird (modalità IMAP)."

10 -
"PREGO CANCELLARE MIO INDIRIZZO MAIL DALLA VOSTRA MAIL LIST
GRAZIE XXXXX YYYYYYY"


11 - "Vergognati pagliaccio."

12 - "Ciao Eddy,
un saluto prima di questo importante week end.
Voglio dirti che se un domani sarai di alleanza nazionale voterò per te, se sarai comunista voterò comunque per te...per qualsiasi bandiera sarai voterò per te!
Per il nostro passato da atleta e allenatore, per quello che tutto ciò mi ha lasciato dentro e per come mi hai aiutato a crescere... ancora oggi nutro per te una profonda stima e un profondo affetto!
Ti faccio i miei piu sinceri in bocca al lupo per queste elezioni, se andrà bene ti aspetto per un brindisi, e se no brinderemo lo stesso per quanto sei una buona persona, capace e onesta!
Un abbraccio, in bocca al lupo!
aaaa
ps: mi raccomando cerca di dormire anche un po'!!!!!!!!"

13 - "Cancellatemi da questa mailing list !"

14 - "Buongiorno,
per cortesia CANCELLATE il mio indirizzo dalla vostra mailing list.
NON sono interessata a ricevere posta da parte vostra.
GRAZIE"

15 - "Egregio sig. Ottoz,
La prego di togliere il mio indirizzo dalla sua rubrica.
Distinti saluti
Xxxxxx Yyyy"

16 - "ELIMINI LA MIA E.MAIL DAI SUOI INDIRIZZI."

17 - "La prego gentilmente di non trasmettermi mai più nulla concernente il popolo della libertà in quanto aborro tutto ciò che nel suo intimo simboleggia e non riesco nemmeno ad essere così serena ed obiettiva nel giudicare le persone che lo inneggiano, mentre vorrei continuare a considerare esclusivamente il lato sportivo che Lei rappresenta."

18 - "Non desidero ricevere queste mail, grazie."

19 - "La prego di togliere il mio indirizzo, come già richiesto in un precedente messaggio.
Distinti saluti."

20 - "Per il dott. Ottoz
Ma lei come si permette di fare campagna elettorale utilizzando la mia casella di posta professionale? Ritengo che sia un modo di procedere sicuramente non corretto e ai limiti della legalità.
Xxxxxx Yyyyyyyy"

(la mia risposta: "mi scuso per il disturbo. Non era certo mia intenzione inviare alcunché a chi aveva già espresso il desiderio di non ricevere mie email. Sto cercando di verificare come ciò sia potuto accadere. Non avverrà più. Buon lavoro. Eddy Ottoz")

21 - "Le richiedo di cancellare il mio indirizzo dalla sua rubrica!"

22 - "si prega non inviare più mail a questo indirizzo. Grazie"

23 - "io di croci ne ho ho già fatte abbastenza......ma su tutti voi!!!!"

24 - "adesso avetre finito di rompere????"" (26/05/2008 15.37, a risultato acquisito…)

25 - "mi spiace ma arriva tardi....................................." (same as above)

26 maggio 2008

15.431

(foto 12VdA)
Gaudeamus igitur: la realtà ha superato la più rosea fantasia

Rivoltatela come vi pare, prima viene lo stomaco, poi viene la morale. (Bertolt Brecht)

post eventum...

alle 21.14, affascinato dalla mia ennesima performance elettorale, un anonimo mi invia un sms: "Errare humanum, perseverare...".
Completerei così: "...melius quam delinquere."

vittoria imperiale

l'imperatore Rollandin capeggia la lista degli eletti dell'UV, l'empereur Diego la chiude. Stracciato il record delle preferenze: solo Rolly può battere Rolly. Tre ninfe, l'Oreade Hélène, la Naiade Emily e l'Alseide Manuela proteggeranno il tempio senza Gioia di piazza Deffeyes, orbato di Teresa e Adriana che passeranno loro il sacro sistro. Come da copione, il timtamtam ha fatto fatto vittime illustri tra i potenziali newcomer. Onore infine a Césal, che potrà finalmente fare il presidente a tempo pieno e a Mile Danna, cui non è riuscita l'operazione simpatia che fu del rabeilleur Attilio Rolando.
Lavoisier, con chimiche arti, ha risvegliato dall'ipnosi Patrizia Diemoz riportandola bruscamente alla dura realtà, grosso è stato il contributo di Grosso, ma non abbastanza grosso, mentre prometti tu che prometto anch'io l'edelweiss ha lasciato a casa Elio e Mauro. Saranno storie tese. In RenouVive Giancarlo Barucco non ha ancora capito bene che cosa sia successo, ma Roberto Louvin ha quasi pareggiato la quota del Gran Paradiso. Passa nel PD Carmela, s'impantana Sandri.
Sparito dal Consiglio il partito del no, Curtaz e Bortot saltano un giro.
Sull'opposto versante mi sono esibito per la terza volta consecutiva nel mio numero preferito: il primo degli esclusi. Passano Massimo, Enrico, Zucchi e Cleto, un gruppo dall'invidiabile amalgama.

16 maggio 2008

militesente?


ricevo da un amico questa foto, che dirime la questione sollevata dai commenti al post "santini vabbé, ma la terna?"

13 maggio 2008

santini vabbé, ma la terna?

di tutta la vicenda dell'adunata degli alpini di Bassano del Grappa, dal non alpino al mini-alpino, dal grigliata-salamino al sindaco-santino, ai valdostani è stata negata l'informazione più ghiotta: quale terna riportavano i santini?

9 maggio 2008

gli affidabili



un anonimo fenomeno, nei commenti al post precedente, scrivendo "fiducia" mi ha fatto venire in mente un film del 1980 che tutti avrebbero dovuto vedere, e che sarebbe molto utile che rivedessero, soprattutto l'ano-meno.
Essenziale per capire la politica valdostana. E non solo.
Fortemente consigliato.

8 maggio 2008

cambiato idea?

accade che mi chiedano perché ho cambiato idea. Mi capita ora tra le mani un'intervista de Il Sole 24-Ore del 2001. Ero consigliere da un'altra parte. Non molto allineato, direi. Soprattutto rileggendo la parte finale non mi sembra che le mie idee siano oggi così cambiate, l'impressione è che siano cambiate le condizioni al contorno. Boh...

5 maggio 2008

entropia

mia mamma direbbe che le cose stanno "degrengolando". Ho fermato alcuni commenti. Li riprenderò stasera. Proporrò alcune semplici regolette.

casse-croûte con tartufi

(pronto da 15 giorni. Attendevo, per pubblicarlo, un parere su alcuni aspetti deontologici. Lo pubblico comunque oggi, prima che inizi a puzzare)

martedì 22 aprile alle 15.30 ho avuto un simpatico quanto inutile ufficiale incontro con il direttivo dell'Ordine dei Giornalisti della Valle d'Aosta, da me richiesto per illustrare le ragioni delle mie iniziative in Consiglio e le preoccupazioni sulla salute dell'etica giornalistica in Valle.
E' sostanzialmente emerso che, per quanto concerne l'Ordine, tutto va bene.
Non ci sono, per buona parte del direttivo, problemi di libertà di opinione e di equilibrio nell'accesso ai media in Valle d'Aosta, d'altra parte la vigilanza su questo aspetto tocca al Co.Re.Com.
A chi la Regione dà la pubblicità non è un problema dell'Ordine.
La congruità di quanto si spende per l'Ansa non è un problema dell'Ordine, è roba da Corte dei Conti (eventualmente). D'altra parte, mi è stato fatto notare, altre Regioni (tutte?) hanno contratti con l'Ansa. Ho risposto che, dividendo 60.000.000 per 125.000 e moltiplicando il risultato per 450.000, l'Ansa, se tutte fossero generose come la Valle, dovrebbe ricevere 216 milioni di euro dalle regioni. A parte qualche sorrisetto imbarazzato, l'unica risposta è stata: "si vede che il commerciale dell'Ansa qui è stato più bravo..." Ho educatamente ribattuto che non riesco ad immaginare un piazzista dell'Ansa che, con il suo copiacommissioni, si presenta in Regione a vendere servizi: logiche e livelli mi paiono altri. Nuovi sorrisetti. L'indomani mattina mi è stato ricordato (a completamento) che la Lombardia dà ben 4 milioni all'Ansa. Ho risposto che, dividendo 4 milioni per il numero dei lombardi e moltiplicandolo per il numero dei valdostani, il servizio dovrebbe costare meno di 52.000 euro e non 450.000. Sorrisetto imbarazzato, questa volta telefonico.
Insomma, è risultato che questi, e tutti gli altri problemi che ho sollevato, non sono di competenza, per un motivo o per un altro, dell'Ordine dei Giornalisti. Ne prendo atto.
Ah, dimenticavo, un tema di cui il direttivo ha ammesso che l'Ordine potrebbe interessarsi utilmente c'è: l'artistico uso del virgolettato quale sintesi e non come citazione letterale. Gravissimo, s'indagherà.
L'abitudine di considerare un optional la verifica delle informazioni prima di pubblicarle? Altra accusa gravissima, ma non generalizziamo, qualche ramo sarà malato, la pianta è sana. Le prove...
A qualcosa l'incontro è servito: ho appreso dell'esistenza di un esposto dei giornalisti dell'Ansa per il contenuto di questo blog. Non ne conosco i dettagli: che si tratti di una domanda senza risposta? Solo Marzullo potrebbe rimediare. Esiste il reato di interrogativo illegittimo? Che si tratti del tono ironico? Merce così rara, l'ironia in questa valle? Che si scambi un blog con un giornale? E perché poi un giornale non dovrebbe sollevare problemi politici né fare dell'ironia? Che si faccia fatica a capire che l'Ordine è nato quando l'internet non esisteva e che nell'internet si fa fatica a mettere Ordine?
Come dicevo, un simpatico incontro. Facciamolo più spesso.
Di contenuti.

4 maggio 2008

rimpatriata

dopo un tim tam tam innescato non so neanche da chi, la sera di giovedì scorso tutti in pizzeria per una specie di anniversario: trent'anni da quando, in corso Battaglione Aosta, all'ultimo piano della concessionaria Fiat, mecenate Giuliano Follioley, iniziò le sue trasmissioni RTA, una delle prime tv private italiane. Un po' uno di quei posti dove tutto è cominciato, un'accidentale singolarità, una condensazione di caratteri, capacità, conoscenze, professionalità, fantasia, presunzione, da cui ognuno poi, singola molecola, evaporò verso altri lidi, cercando se stesso altrove. Una grande scuola di vita per tutti, comunque.
C'erano Massimo Boccarella, Emilio Casali, Carlo Gobbo, Enrico Martinet, Luciano Caveri, René Monjoie, Gianni Coda, Venanzio Grande, Eugenio Pavetto, Beatrice Mosca, Massimo Lattanzi, e poi Scarrone, Celegato e non solo.
Ognuno con la sua storia, ognuno con il suo oggi, ognuno diverso. Tutti, gratta gratta, con un pizzico di nostalgia di quando eravamo un po' pionieri, inventavamo cose nuove, magari qualche volta l'acqua calda. Tutti, per dirla tutta, ancora oggi poco standard, tutti ormai su diversi fronti, tuttora convinti di essere rimasti, in fondo, pionieri un po'. Tutti ancora molto curiosi, ciascuno convinto come allora di avere la verità in tasca, tutti ad affrontare le stelle con un imperativo categorico sotto il braccio.
Non tutti alla cena, però: Magliano, Brizzolara, Henchoz, Bertello e tanti altri non avevano proprio potuto.
Per chi c'era, ricordi, battute, discussioni, sfottò, brindisi, qualche vena di malinconia. Contenuto ideologico zero, pure entertainment.
Una bella serata.

libera stampa in libera regione

ieri, 3 maggio, ricorreva la giornata mondiale a difesa della libertà di stampa.
Nell'occasione il segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon ha dichiarato che "una stampa libera e indipendente è uno dei fondamenti della pace e della democrazia"
RSF (Reporter Sans Frontières) ha pubblicato una classifica in base alla quale l'Italia è al 40° posto al mondo. Tanto per chiarire, dopo Costa Rica, Cile, Benin (non Cleto...), Namibia, Bulgaria, Corea del Sud. Siamo comunque, e questa è una bella notizia, più liberi di esprimerci che in Burundi, Uzbekistán, Congo, Bangladesh e Haiti ecc.
Non è nota la classifica della nostra petite patrie. Chiunque sia al corrente di celebrazioni, convegni, conferenze, azioni pubbliche che abbiano testimoniato ieri la sensibilità in Valle d'Aosta su questo tema lo segnali nei commenti qui sotto.

2 maggio 2008

non ho potuto fare a meno...

chi ha seguito ieri la diretta Rai delle celebrazioni del 1 maggio a Roma, con tanto di parata dei politici, non si sarà certo perso, verso le 12.15, un'intervista al cuneese sindacalista Cesare Damiano, Ministro del Lavoro del Governo Prodi.
La deferente intervistatrice ad un certo punto dice testualmente: "non ho potuto fare a meno di notare, signor Ministro, che lei conserva nel portafoglio la fotografia dei sette operai morti nel rogo della Thyssen..."
Secondo voi, come faceva la prode giornalista ad avere messo il naso all'interno del portafoglio del Ministro? Che si tratti della pluribisnipote di Michel de Nostre Dame, il vate di Salon? Pensare che fosse un coup monté è troppo malizioso...?
Doppiamente triste che si speculi su un'orrenda tragedia umana per convenienza politica e che i giornalisti, anche quelli di mamma Rai, persino quelli degni di passare sul nazionale, non sono più i giornalisti di una volta.