PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
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29 gennaio 2008

sana pluralità di opinioni







chi ha detto che in Valle d'Aosta
la stampa non è libera?






(click sulle foto)

92 commenti:

  1. Gran pezzo di gnocca, la Emily Rini. Se poi ha il piercing sulla lingua... a me ricorda molto Sofia Gucci http://www.sofiagucci.com

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  2. direi che l'intervento di Uahlim è proprio pertinente all'argomento proposto....bah!

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  3. Il dietrologo che è in me legge la sortita della figliola Rini come una prova di forza del babbo Emilio nel movimentato pre-elezioni delle molte anime della Fédération; un segnale per marcare il territorio, un mostrare i muscoli per far valere il proprio peso.
    E' difficile infatti che fino a ieri la giovane e brillante Emily non avesse capito che cosa la Federation si attendeva dai Circoli.

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  4. Eddy , non ti condivido per nulla . Tranne poche eccezioni , le fonti informative locali si seguono solo per poi ridere . Nello specifico : se al sabato una fonte mette su o giù qualcuno , di lunedì altri fanno l'esatto contrario . Se sabato rini fosse stata su , mi sa che lunedì sarebbe stata posta giù da chi l'ha messa invece su . L'unionista vallee tifa federation che è ai piedi uv , rini figlia ha criticato federation e di conseguenza è finita giù . Il corsivo doveva fare il contrario della vallee . Sui muscoli politici di rini padre il tacere è bello .

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  5. Emily Rini: gran topa, darei un pippometro in rialzo!!! Almeno tre pippe le merita tutte.

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  6. topo,
    non mi condividi a proposito di che cosa?
    Ritieni che io abbia dichiarato che la stampa in Valle è libera? Quale peso dai al filtro dell'ironia?

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  7. uahlim,
    un po' di contegno, voyons...

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  8. Beh , di primo acchito non mi veniva in mente che il tuo dire bianco era una finta da leggersi come nero ...

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  9. topo,
    la questione è: dato chi sta dietro (e davanti) a La Vallée e chi tiene la mano sulle spalle de Il Corsivo, e cercando d'indovinare chi ha consigliato a Emily la sua mossa, non ti è più chiaro il motivo per cui vippometro e cor(ro)sivo giudicano in modo opposto?

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  10. tradotto dal politichese:
    tenuto conto che in ogni lista ci dovranno essere almeno 7 donne, in quale lista troveremo Emily?
    Chi indovina vince una bambolina, come al luna park.

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  11. uaion, isi onnuà rien. Il pippometro e le pippe sono invenzioni di Calì, e prima mica esistevano, in Valle.

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  12. Condivido l'opinione espressa da Uahlim sulle caratteristiche fisiche di Emily Rini.

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  13. insomma, per motivi diversi, ... tutti la vogliono (vorrebbero). Vincerà (o ha già vinto) il mercato.

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  14. Anche la democrazia non è altro che un mercato di interessi non proprio particolari senno' è clientelismo ma di interesse un po' più ampio e di principio (interesse di ceto, di visione della vita, di priorità di valori).
    L'elettore di fronte alle liste da scegliere non è diverso dal cliente davanti ai banchi del mercato. Uno sceglie il commerciante che lo convince di più sia in termini di tipo di prodotti che vende che in termini di onestà.

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  15. A proposito di maliziosa dietrologia: durante gli Anni '90, conobbi Emilio Rini per motivi legati alla compagnia di assicurazioni di cui è rappresentante in Valle d'Aosta. Parlammo di politica e lui ironizzò sugli unionisti che avevano "la faccia da avvinazzati!" Pochi mesi dopo, com'è noto, lui lasciava i centristi, propprio per entrare a far parte dell'Union Valdotaine! Un paio d'anni fa, invece, la scelta "federalista" ed ora la figia (sessualmente appetibile, non c'è che dire!) che litiga con Maria Cristina Vasini... La domanda sorge spontanea: siamo di fronte ad un opportunista o ad un "guastatore"?

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  16. Errata Corrige: volevo dire "proprio" e "figlia"; quest'ultimo era, evidentemente, un lapsus froidiano!

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  17. Poi ci si chiede come mai poche donne si danno alla politica... Se c'è un aspirante politico spregiudicato, uomo o ancor meglio donna, che si faccia avanti: visti i commenti su Internet e le lettere ai giornali ci meriteremmo qualcuno che facesse girare tutti come trottole, lasciandoci poi in braghe di tela. E saremmo ancora pronti a votare la stessa persona una seconda volta...

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  18. Egregio "Pensieri Autonomi" (a proposito, in che senso?!) la Valle d'Aosta è piena di gente che vota per i politici sui quali tu ironizzi: se l'Union Valdotaine dicesse "votate per la mucca regina", il popolo bue delle nostre vallate lo farebbe senz'altro perché "lo ha detto il Mouvement"!

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  19. se non si fanno avanti gli aspiranti politici spregiudicati, uomini o donne che siano, di cui però, salvo pensieri autonomi, nessuno sente il bisogno, si fanno però avanti politici non più aspiranti, ma "pregiudicati".
    Siamo stufi, noi maschietti, di votare Iervolino, Bindi, Turco, ecc. (quasi unica eccezione Alessandra Mussolini). Vogliamo avere anche noi una pari opportunità di scelta "a prescindere" come hanno le donne (Casini, Caveri, ecc.), le quali, essendo in maggioranza quali votanti, ci impongono i loro gusti personali! Vogliamo anche noi le nostre candidate da votare "a prescindere"! W Emily Rini!

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  20. Fino a prova contraria, le "pari opportunità" riguardano, nel caso in discussione, la libertà per uomini e donne di candidarsi di propria volontà. Quindi lasciano il tempo che trovano affermazioni come la pretesa di avere candidate da votare o l'imposizione delle quote rosa. Che poi alcune, poche donne, abbiano avuto la possibilità di raggiungere alte sfere e dimostrarsi né meglio né peggio degli uomini, fa parte anche questo delle "pari opportunità".
    Per il signor Grisero: non credo che i valdostani siano un "popolo bue". Credo solo che da un lato ci siano profittatori e dall'altro ignoranti, che non sanno quali siano i confini dei propri diritti, nel bene e nel male.

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  21. Non è vero! Vogliamo almeno una Emily Rini per ogni lista, non solo una nell'UV! Questo è un colpo basso! E' sfruttamento dell'immagine femminile per puri scopi elettorali! Che cosa le avete promesso per accappararvela? Abbasso Emily Rini, candidata oggetto!

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  22. pensa, uahlim, toccherai il cielo con un dito: potrai votare per Emily e Guste assieme...

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  23. Già, il mio angolo di cielo... un triangolo di pelo!!! Comunque se si andasse di nuovo a votare per il Parlamento Italiano? E se per candidarsi lì non occorra dimettersi dalla presidenza della CVA...??? rotfl!!!

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  24. A me un'altra che attizzava, ai tempi in cui votavo Borluzzi, era Sylvie Diemoz, mi piaceva anche perchè non italianizzava il suo nome di battesimo solo perchè era in lista con Borluzzi.

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  25. Uahlim , Diemoz ebbe ( è viva , ma altrove ) vari meriti , ma non quello da te indicato ( dell'aver cioè tenuto il proprio nome seppur candidata in AN non ancora svenduta a FI ) , per il semplice fatto che nessuno a Destra si oppone a qualsiasi nome registrato all'anagrafe , quindi a lei nessuno ha chiesto nulla . Ci si oppone , a Destra , a bestialità da manicomio come l'aver cambiato in Antoine il nome di Gramsci sardo . Più in generale , tu uahlim dimostri di bere passivamente tante fesserie che gli unionisti di vertice ( si fa per dire ... ) sparpagliano come il letame nel terreno a uso e consumo dei deficienti . Tu non sei deficiente , prescindi dunque dalle palle dell'union e usa il tuo cervello .

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  26. Io sono un unionista orientale (è destra o sinistra? Sulla cartina pare essere destra). Non ho capito se la Riny sarà per la Bassa (est-orientale-filoitaliana-rollandiniana) o l'Alta (ovest-occidentale-filofrancese-vieriniana) union valdostaine. (metto la esse in luogo dell'accento circonflesso).

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  27. Guste sul suo sito ufficiale ha tenuto il nome in italiano.

    http://www.augustorollandin.it/accessibile/fra/

    Quindi forse non sono poi così disinformato e non è vero che l'union impone dei cambiamenti all'anagrafe.

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  28. Uahlim, in Aosta Antonio Gramsci è diventato Antoine Gramsci nell'insegna di una via : chi ha voluto ciò è da ricoverare al neurodeliri .

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  29. Bah, io non ricoverei alla neurodeliri chi ha progettato la Stazione Centrale di Milano, né chi la sta ora restaurando (era ora) senza correggere le scritte dedicate a Tommaso Edison e compagnia bella. Io ricovererei alla neurodeliri chi ha permesso che si cancellassero le vecchie scritte fasciste dal macello comunale di Aosta, vantandosene pure, o chi non fa ritinteggiare la mappa di Aosta romana di fronte all'anfiteatro romano solo perchè di epoca fascista. O chi (e parlo di funzionari), non reputa importante avvisare un web-master che una pagina sul sito del Consiglio Regionale su una legge regionale è sostanzialmente errata. (il testo della legge, intendo). Oppure ricoverei alla neurodeliri chi ha fatto cambiare il nome ai due comuni di Challand che prima erano Challant (all'epoca di maggior produzione letteraria e di cartoline), considerato anche la pubblicazione nel frattempo di uno studio in merito che affermava che il nome giusto era Challant con la t.

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  30. Bilinguismo perfetto: Guy o Guido Grimod? In questa pagina l'Union li mette entrambi:

    http://www.unionvaldotaine.org/uv/index.php/2/71/0/03e/

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  31. Cazzate , uahlim . Gramsci è sardo e solo chi va internato al neurodeliri può francesizzarne il nome . Grimod è valdostano e la discussione Guy-Guido ci sta .

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  32. Grenchy, mon cher ami, Grenchy, pas ce foutu de nom en talièn ;-)
    Comunque io sono valdoten ma se i miei mi hanno chiamato Emilio non sono Emile mai e poi mai, al massimo Milio in patois o Emiliò in francese, le uniche traduzioni che accetto. Anche perchè le mie radici italianissime io le rivendico con orgoglio. Perchè solo con quelle posso con orgoglio rivendicare la mia francofonia valdostana!!!

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  33. E chi ha tradotto in italiano il cognome di Gheddafi? fatevi un po' un giro sulla wikipedia, cazzo, abbiamo tradotto un cognome!!! ;-)
    Come i fascisti su Marte. E come viene tradotto Putin? In francese fa Poutine, maddai ;-) ma almeno il suono rimane telchèl.

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  34. Premesso che condivido la risposta di "Pensieri Autonomi" al mio post precedente e che mi associo alla voglia di figa di Uahlim (siamo o non siamo Veri Maschi Italiani?) vorrei chiedere a Eddy Ottoz la sua analisi sulla crisi di Governo. Attenzione! Io amo molto le malizie dietrologiche (quelle che non fanno parte delle verità ufficiali).
    P.S: l'illustre compaesano di Emilio Revil (mi pare che si tratti di un veterinario di Brusson!) sarebbe diventato filo-italiano? E da quando? (meglio tardi che mai).

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  35. Uahlim (netiquette)
    giù le mani da Emily Rini, Emily è nostra, occidentale (ué, ué), è di Villeneuve, filosavoiardi ma non filofrancesi; e voi orientali (oi, oi, da Nus Chambave in là)non siete mai stati filoitaliani: ma filoallemands, sulla via degli allemands e dei lombardi (longobardi), che venivano a passar l'estate con le loro pecore perfino qui da noi orientali. Verso l'Italia c'era il tappo di Bard e Pont-Saint-martin NON E' terrorio francoprovenzale (vedi testo pubblicato ultimamente) e perciò sarebbe giusto riconsegnarla all'Italia! W Pierre d'Introd, l'unico che osò sfidare gli Challant (in realtà provenivano dal Monferrato), se avesse vinto la storia avrebbe avuto un altro corso (altro che l'analogo scontro Viérin-Rollandin)!

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  36. AAA candidata offresi: ottima presenza, non teme rivali, disponibile per candidature autonomiste, regionaliste, federaliste, progressiste in genere, nonché democratiche e/o liberali, fedeltà assicurata (no franca tiratrice), inviare le proprie offerte in busta chiusa al seguente indirizzo: .....
    SI, basta gnocchi in Consiglio regionale, vogliamo un Consiglio di gnocche!

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  37. Beh uahlim,
    meglio poutine che putaine...

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  38. Per bruno,
    le candidate ideali devono essere vergini oppure sono avvantaggiate quelle caratterizzate dall'abuso del pertuso?
    ;)

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  39. purché sia femmina.
    p.s. c'è ancora qualche vergine in giro?

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  40. In un discorso non tanto recente Rollandin ha riaffermato l'italianità dei valdostani, ha affermato che il francese per noi è importante per la nostra storia e per i rapporti di buon vicinato con le popolazioni d'oltralpe, ha affermato che non bisogna confondere l'astio delle popolazioni verso le esagerazioni fatte durante il fascismo con un'antitalianità pressochè inesistente (basta vedere il tifo ai mondiali di calcio), e che l'Italia comunque con l'autonomia ha ampiamente risarcito i valdostani per i danni culturali fatti dal fascismo. Sarà che la val d'Ayas è il fuoriporta di Torino e Milano, ma le cose stanno così. Il bilinguismo alle batailles des reines è italiano-patois. Rollandin è stato quello che ha fatto introdurre l'insegnamento obbligatorio dell'inglese alle medie. Da quando non c'è più lui l'insegnamento dell'inglese è fermo alle medie.
    Fece costruire la biblioteca regionale attuale sulle mura romane, e permettendo ai visitatori di vederne al calduccio la struttura interna (un agglomerato di sassi di fiumi incollati con cemento naturale ricoperto da entrambi i lati dai pietroni). Insomma, caro Grisero, quando c'era Lui, caro Lei, ci si dava del Voi.

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  41. Uahlim , capisco che secondo te rollandin sia meno peggio di altri , ma , sub luce aeternitatis , è un integralista illiberale esattamente come gli altri . Uno il francese lo studia se gli va , ma se vuole sostituirlo con l'inglese ( con le modalità attuali riservate allo studio del francese ) deve poterlo fare anche perchè così nulla toglie a chi viceversa vuole studiare l'inutile e gracchiante francese . Se effettivamente rollandin ha detto che il francese " per noi " è importante , ha dimostrato una mentalità analoga ai fanatici religiosi asiatici . In quel " noi " non può , come fa , comprendere tutti . Le persone intelligenti non accettano direttive o istruzioni da altri . Il francese in valle è una pagliacciata e i rapporti di buon vicinato coi paesi confinanti dipenderanno ( ma quale maialata hai detto , uahlim ! ) dal francese imposto in valle secondo qualcuno , non certo per chi non soffre di anomalie mental-linguistico-raziocinanti . Quello che rollandin dice sul francese sono cavolate sue , da te e altri condivise , ma non da chi vive il tempo presente , senza anchilosi sul passato . Rollandin sarà al più accettato da forza italia che non perde occasione di farsi ridere dietro : ieri ha protestato per le imposizioni riservate agli espositori di s.orso , dicendo che li si vorrebbe tutti uguali . Ma forza italia tace sull'imposizione culturale pseudo francofona perchè sa che , richiamandola ( come sarebbe giusto , essendo la caricatura del francese imposta a tutti , a differenza delle norme per gli intagliatori del legno che riguardano pochissimi residenti ), non potrebbe sperare nell'essere un giorno parte subalterna della maggioranza .

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  42. Ma che gli studenti valdostani si disciulino e che gli insegnanti pure, che insegnino il francese non come fanno ora ma come si deve insegnare ad un normalissimo studente italiano. Io ho conosciuto una ragazza coreana (non neolatina, non indoeuropea, coreana) che in due anni di studio sapeva il francese meglio di me. Con metodi didattici aggiornati ti dico che possiamo imporre, sì, imporre, la conoscenza seria di tre lingue straniere a tutti i valdostani. E l'imposizione della conoscenza non è mai imposizione, lo è quella dell'ignoranza. Perchè scegliere insegnamenti fatti con metodi vecchi quando possiamo avere tutto il cucuzzaro con metodi nuovi? L'inglese come ora si insegna il francese? D'accordo, si cominci allora a chiedere di portare tv anglofone serie su tutto il territorio valdostano, si faccia un accordo con la bbc. Se c'è una forza politica che propone di fare questo accordo, le do' il mio voto!!! Io nel mio piccolo sto dotando i miei alloggi valdostani di due parabole, una puntata su hot-bird (per l'inutile francese ed italiano), l'altra su astra2 (per la bbc).

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  43. per auhlim
    da quel che mi dici, e non ho alcun motivo di dubitarne, Rollandin e i suoi fedeli non hanno più niente da spartire con l'UV (quella ufficiale con il suo statuto): le sue affermazioni, che tu citi, sono in contrasto con l'articolo 1 dello Statuto dell'UV e soprattutto con l'art. 2, che indica per l'UV la ricerca di una via democratica all'indipendenza (contraddizione in termini). Adesso capisco perché Cesal (che nessuno ascolta mai), non lo vuole candidare ed invita gli unionisti a ripartire dagli articoli 1 e 2 dello Statuto UV. E' una neanche tanto oscura condanna degli "eretici" ed un invito a pentirsi e a ricredersi oppure a togliersi dai piedi! A quando il processo inquisitorio?
    "Quo usque tandem, rollandino, abuteris patientia nostra?" insomma.

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  44. Rollandin non ha mai avuto niente da spartire con quel tipo di union radical chic e salottiera, che antepone l'ideologia alle esigenze delle PERSONE, è per questo motivo che lui l'ha portata ad essere un partito per tutti i valdostani, tra i quali i bacanotti ed i discendenti degli immigrati calabresi in valle. E' sempre stato definito, inoltre, per questo motivo, un PRAGMATICO. Ora l'union rollandiniana è quella istituzionale che mise in home page la visita di Ciampi ad Aosta, tanto per intenderci.

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  45. La contraddizione in termini inoltre è voluta, rimane lo scopo mai raggiunto (e quindi la ragione d'essere del partito) e rimane perchè mai raggiungibile per via democratica.

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  46. BBC e' una palla assurda...una noia mortale ...unica cosa interessante le partite di rugby...

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  47. A quando la resa dei conti? Da una parte l'UV "salottiera", dall'altra quella "pragmatica". Ormai sono inconciliabili tra di loro ed entrambe inconciliabili con l'attuale statuto dell'UV.

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  48. L'UV salottiera estremista si chiama VDA-VIVE e Renouveau Valdostain, la prima bourgeoize, la seconda ethno-patoisante. Infatti Esprit valdostain e Parfait Jans guarda caso, con chi si sono schierati?

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  49. E se ci fai caso, Bruno, la potenza dello statuto unionista è quello di usare un'espressione generica, caratteristiche etnico linguistiche del popolo valdostano, buona per tutte le stagioni e le interpretazioni, mentre gli arancioni esprimono nel dettaglio cosa sono per loro le caratteristiche peculiari da salvaguardare (il patois si', ma il piemontese no) nel loro statuto.
    Quindi quelli che in realtà sono i talebani rosso-neri sono proprio gli arancioni, che nel loro statuto parlano ancora di valdostani di origine e di valdostani d'adozione.

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  50. Lo statuto di VDAVIVE sta alla geometria di Euclide come lo statuto dell'UV sta alla geometria di Hilbert. La prima pretende di dare una definizione degli enti geometrici, la seconda no, ecco perchè la seconda è più potente ed elegante della prima. Ed ecco perchè io sono dell'union e non di VDAVIVE.

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  51. Caro Uahlim, premesso che BBC-World è visibile, in tutta Italia, sul Digitale Terrestre,
    se veramente Rollandin ha pronunciato quelle parole, sono disposto ad una PARZIALE rivalutazione del personaggio. Tuttavia, come diceva Andreotti ai propri tempi d'oro "a pensar male si commette peccato ma ci si azzecca quasi sempre!" io, quindi, mi chiedo maliziosamente: cosa c'è sotto?
    Per quanto riguarda il post di Bruno Courthoud sui Comuni orientali ed occidentali, credo che la globalità del suo messaggio possa essere fraintesa da un frequentatore occasionale di questo forum, che non conosca la realtà valdostana: quando si fa dell'ironia, bisogna mettere i punti esclamativi al posto giusto!

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  52. Suvvia, Uahlim, la differenza fra l'Union Valdotaine, Valle d'Aosta Viva e Renouveau Valdotain, è puramente formale, tant'è vero che, anche all'interno del Partito fondato dal borghese Louvin, qualcuno ha iniziato a fare, sia pur velatamente, dei distinguo. Certo, Roberto Louvin ha uno stile elegante ma io sono, per prima cosa un italiano.

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  53. BBC World è una palla assurda che fa solo nius, io ti parlo invece delle 3 reti della BBC su astra2, che non fanno granchè, ma qualcosa fanno.
    Il loro palinsesto lo vedi inke al primo link:

    http://www.uahlim.net/it.php?title=@tv-guides@

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  54. La forma è sostanza e maggiormente se il razzismo viene formalizzato nello statuto di un partito.
    Io sono per prima cosa uahlim (un'identità mia e veramente mia perchè me la sono inventata, creata o scoperta) e la mia patria è il net. Sono una strana matrioska: valdostano, piemontese, italiano ed europeo, ed uno strano bridge tra mondi diversi: ambigrammista, adoro l'ordine ed il rigore ma mi piacciono i graffiti metropolitani e le tag sui muri ed i doppi sensi, sono per limitare la libertà solo quando necessario: in una parola sono un anarco-fascista, nel senso che credo nel fascismo, nelle convenzioni e nel rigore al servizio della libertà delle persone.
    La libertà: il vero principio in cui credo. La libertà di sentirsi orgogliosi di essere italiani e della nostra bella lingua italiana in Valle d'Aosta: ai lati d'Italia.

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  55. Uahlim , tu sei un unionista tanto quanto io sono un orologio di bulgari .

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  56. Egregio Uahlim, definirsi "anarco-fascisti" equivale a definirsi "chiavatori-casti": una contraddizione in termini. I veri anarchici, infatti, sono sempre stati a sinistra dei comunisti.

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  57. preferisco la definizione di Georges Brassens: Un anarchiste c'est un type qui traverse sur les clous pour éviter de discuter avec les flics.
    Non trovo che le categorie di destra e sinistra siano applicabili all'anarchia, salvo volersi limitare al periodo a cavallo tra fine '800 e inizio '900.

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  58. alberto grisero delle 16.52,
    la differenza tra Valle d'Aosta Viva e Renouveau non mi sembra solo formale. Aoste Vive pare più come quei comuni all'ingresso dei quali, sulla statale, c'è un cartello che sotto il nome riporta "comune devierinizzato".

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  59. uahlim,
    non serve scomodare Hilbert, bastano e avanzano Lobachewski e Gauss, volendo esagerare, Riemann.

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  60. uahlim del 30 gennaio alle 13.55,

    la prima

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  61. propongo alla Giunta rgionale, vista la confusione regnante in materia, di addivenire al più presto, dopo la classificazione dell'artigianato di tradizione (e quindi autentico), di addivenire anche ad una definizione e classificazione del "valdostano tradizionale" o di tradizione, e quindi autentico. Non potranno, ad es., essere omologati quali valdostani autentici o di tradizione tutti quelli che portano un nome di battesimo (o di netiquette) non conforme alla tradizione valdostana, quali christian, eddy, patrick, uahlim, ecc. Essi verranno confinati in apposita sede espositiva durante la fiera e denominati valdostani artistici o creativi, salvo pentimento e nuovo battesimo. Non godranno altresì di diritti politici, né potranno accedere a contributi.
    Pantalon de la Comba tzoda.
    Oltre ai nomi tipici valdostani saranno considerati di tradizione anche nomi tipici italiani entrati nell'uso in periodi non sospetti, quali Augusto, Cesare, Romano, ecc.

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  62. uahlim del 30 gennaio alla 14.04,

    il sito l'ho trovato, mi sai dire dove sono gli aggiornamenti?

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  63. giorgio guglielmo federico hegel del 30 gennaio alle 14.07,
    c'è un errore: Antonio Gramsci si traduce in francese con Antoine Gramski. Solo gram, inglese, resta invariato.

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  64. uahlim del 30 gennaio, ore 15.03,

    e io, che sono stato battezzato Eddy, e che alle elementari ad Aosta sulla pagella risultavo Edmondo o Edoardo perché la maestra si rifiutava?

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  65. alberto grisero (30 gennaio, 16.49),
    senza dietrologie ed arrivando dopo i fuochi (Marini ha ormai avuto l'incarico), la mia è una ben scarna analisi. Di legge elettorale il governo è caduto, sulla legge elettorale è stato oggi messo sulle stampelle, sulla legge elettorale fallirà.
    Sistema tedesco? questi non lo vogliono, lo vogliono quelli.
    Sistema francese, questi non lo vogliono, lo vogliono quelli.
    Bozza Bianco? questi non la vogliono, quelli la vogliono.
    Vassallum? questi non lo vogliono, la vogliono quelli.
    Abrogare il porcellum e riesumare il mattarellum? questi non lo vogliono, quelli lo vogliono.
    E così via.
    Mentre la corte di Eliogabalo si perdeva nella dissoluzione, i barbari premevano alle frontiere con tremende erezioni, direbbe Alberto Arbasino.
    Unica variabile: che tirino a campare fino ad aver maturato la pensione.

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  66. Antoine Gramski e non Gramsci ? La via di Aosta ha allora una bestialità , Antoine , e un errore , Gramsci .

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  67. bruno,
    qui bisogna regolamentare tutto. Serve urgentemente una legge regionale che distingua tra affetto e sentimento, che dettagli i casi in cui si deve provare l'uno o l'altro, distinguendo tra sentimenti tradizionali, affetti storici e così via. E soprattutto che sanzioni ogni infrazione.

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  68. bruno,
    non ti sfugga il fatto che il nome completo del notro è Augusto Claudio Arduino, due imperatori, tra cui il primo e un re d'Italia, una volta di più il primo.

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  69. allora occorre riproporre la questione morale al Conseil fédéral.

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  70. uahlim, mais surtout milhau,
    non mi risulta che ieri forza italia abbia protestato perché vuole tutti gli espositori uguali. Piacciano o no, gli slogan sulle magliette erano due :
    fiera di tradizione, libertà di espressione
    IVAT lottizzato, artigiano fregato

    I volantini invece dicevano (letteralmente):
    "2003 anno zero dell'artigianato di tradizione: dopo 1.000 anni di libera espressione in Fiera la politica con legge regionale - n. 2/2003 - mette il guinzaglio agli artigiani di tradizione.
    2007 anno nero: i regolamenti della Giunta regionale mettono la museruola alla fantasia degli artigiani e li vogliono tutti burocrati e tutti uguali.
    Con troppe regole la Regione dirigista spegne la fantasia dell'artista: troppe definizioni, troppe categorie, troppe elencazioni. La legge regionale e i regolamenti di attuazione costituiscono un percorso ad ostacoli pieno di inutili formalità, divieti e sanzioni.
    No all'I.V.A.T. lottizzato. Per la prima volta la spartizione politica mette al vertice di un Ente tecnico un segretario di partito."


    Restando ai fatti, chi li vuole tutti uguali? E che c'entra con la tradizione un regolamento che stabilisce che dello stesso oggetto non si possono fare più di 500 copie? Avete letto bene, 500 copie.

    A scanso di equivoci (mi sento arrivare la domanda), obtorto collo e con una pubblica dichiarazione critica, la legge 2/2003, per disciplina di partito, l'ho votata anch'io.
    Ma poiché non c'è limite al peggio, come ama dire proprio Guste, ecco tosto ammannito agli artigiani il nuovo regolamento, che ha fatto traboccare il vaso.

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  71. Io sottolineavo lo strampalato utilizzo azzurro dei pesi e delle misure . Se un incidente stradale rompe le gambe e fa venire nera l'unghia del mignolo di una mano , è assurdo curare quest'ultimo in primis . Idem per voi che il concetto di " tutti uguali " lo vedete nelle opere artigiane ( riguardanti 1000 residenti ) a causa della legge voluta dalla mentalità UV , e lo scordate a livello scolastico , ove sempre l'UV vuole " tutti uguali " , tutti i 120000 residenti .

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  72. Ma davvero Guste dice che al peggio non c'è limite?

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  73. udito con queste orecchie, e non una volta sola.

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  74. Scomodavo Hilbert e non gli altri compresi i gesuiti euclidei perchè il tipo di geometria è lo stesso compreso il V postulato (euclidea e non riemaniana), ma in Hilbert manca la pretesa di definire cosa sia il punto, la retta ed il piano, sono enti dati, un po' come il peuple valdostain e le sue caratteristiche etnico-linguistiche nello statuto dell'union e non in quello di vdavive.

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  75. tu non sai mica se gli sta ancora a cuore che venga costruita una clinica privata a Saint-Pierre, su suolo pubblico ovviamente? Il comune di Saint-Pierre ha finalmente dato il suo OK, Fosson anche. Quando cominceranno i lavori? (anche Milanesio ha ormai potuto, dopo tante attese, costruire finalmente i suoi condominietti in quel di Saint-Pierre!). Ma quante sofferenze, sia per Milanesio che per la clinica privata! D'altronde vedo che le cliniche private vanno per la maggiore un po' dappertutto e qui ad Aosta il reparto ortopedico e la successiva riabilitazione lasciano un po' a desiderare.

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  76. per uahlim
    l'unica conclusione possibile ai tuoi ragionamenti è che il peuple valdostain è quello, e solo quello, che vota UV. O no?

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  77. No, il peuple valdostain per quello che mi riguarda è l'insieme unione dell'insieme dei cittadini italiani residenti in Valle d'Aosta (valdostani d'anagrafe), l'insieme di chi vive realmente in val d'Aosta (penso ai maghrebini) e l'insieme delle persone che si sentono valdostane pur non risultando tali all'anagrafe e non vivendo in valle (valdostani di cuore).
    La tragedia è che esistano valdostani che non si sentano tali, perchè emarginati da alcuni valdostani razzisti beceri che fanno dei distinguo e dividono anzichè unire. Ogni valdostano d'anagrafe o che vive in Valle dovrebbe potersi sentire in Valle a casa sua, perchè di fatto lo è.

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  78. Ma il punto, è che nello statuto dell'union non esiste un punto preciso che definisca cosa sia realmente il peuple valdostain, ecco che convivono all'interno del partito diverse anime, ognuna delle quali da una sua interpretazione a sta cosa, la mia interpretazione è quella che ho scritto qui sopra. Ecco perchè promuovere la festa patronale di San Giorgio Morgeto ad Aosta e fare il gemellaggio con quel comune non è qualcosa di contrario all'ideologia unionista, perchè l'union non ha mai preteso di definire non valdostana quella festa li' e l'immigrazione tradizionale calabrese. L'union non definisce cosa sia la valdostanità, non pretende di farlo. In realtà è un'ideologia molto paracula che comprende al suo interno sia l'interpretazione del suolo (che adoro) che quella del sangue (che aborro).
    Comunque io sono un vero unionista visto che faccio collezione delle tessere dell'union dal 2006.
    E visto che ne condivido l'ideologia autonomista e tradizionalista.

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  79. Anzi, la festa della Val d'Aosta di San Grato è figlia della festa dei valdostani-calabresi di Aosta, ecco che la calabresità dei valdostano-calabresi di Aosta diventa una importante componente della valdostanità tout-court.
    Tra l'altro io non ho capito perchè si sia voluto cambiare lo stemma della Regione, io non l'avrei fatto, questo si' mi è sembrato un provvedimento contro l'ideologia unionista. Invece ironia della sorte: la musica dell'inno fascista Giovinezza è opera di un valdostano, mentre la musica di Montagnes Valdostaines non lo è. Ma è l'uso che crea la tradizione.

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  80. Io vivo in valle ma mi sento cittadino del mondo e chi mi considera parte del peuple di cui parla l'union è un cretino .

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  81. zottoydde? o dovrei scrivere zitto eddy? Io mi considero un cretino ma è un cretino chi mi considera un cristiano.

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  82. per uahlim
    Blanc (musicista autore di Giovinezza, elogiato e ascoltato personalmente da zio Benito) e Gerbore (segretario particolare di zio Benito), secondo lo statuto dell'Union, sono da considerarsi "valdostani" o no? Qui nessuno li conosce, a parte tu, io, e pochi altri.
    E il fratello di Federico Chabod, uno dei primi, se non il primo, "fascista" militante locale, il quale volle essere seppellito con la sua divisa da miliziano? Era valdostano?

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  83. Lo statuto dell'union non lo dice, è questa la genialata dello statuto!!! Voi credete che la risposta sia scontata ma è così scontata che essa non c'è.

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  84. Grazie uahlim, ci hai finora dato una chiara ed esauriente lettura dello statuto dell'UV "à la Rollandin". Césal non sembra però molto d'accordo (so benissimo che il suo parere conta meno di niente).

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  85. Césal è un bravo unionista e ci mette l'anima nel leggere lo statuto dell'union. Sì, ci mette l'anima, la sua.

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  86. Leggendo gli ultimi link di Bruno Courthoud e Uahlim ho scoperto alcune cose molto interessanti (sia in positivo, sia in negativo): sarebbe ancora più interessante ed utile approfondirle (soprattutto quelle di Bruno).

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  87. per alberto grisero:
    mettendo insieme quanto uahlim dice qui e nella discussione precedente, si giunge alla seguente conclusione:
    l'UV (versione rollandin di cui uahlim è portavoce) è un mouvement fondato sul nulla (lo statuto dell'UV). Ergo, un pallone che si sgonfierà alla prima punzecchiatura d'ago (come è successo alla DC). L'analisi di uahlim mi pare molto vicina a quella che è la realtà, cioè molto corretta. Tradotto in altri termini: il potere per il potere, il mouvement come strumento per raggiungerlo. Il resto son tutte palle.

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  88. Con i criteri vigenti, le ripsroduzioni seriali NON hanno nessun limite numerico e, pertanto, sui pezzi non è immediatamente riconoscibile la serialità. Mettere un limite (troppo alto forse?) e imporre la numerazione sui pezzi è un modo per tutelare l'artigianato di tradizione. La protesta degli artigiani, appoggiata da FI, sosteneva l'abolizione di tale limite.

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  89. non mi pare proprio. Della questione delle 500 copie non trovo traccia nel volantino, né sulla maglietta, né mai ne ho sentito parlare nella cdl.
    Personalmente ritengo che nulla abbia a che fare con gli artigiani, non so se mi spiego.

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  90. Il volantino si esprime "contro" le limtazioni poste agli artigiani dalla DGR che definisce le lavorazioni ammissibili. Fra queste le più evidenti sono tre: colorazione dei bassorilievi, colorazione dei fiori in legno, limitazione e numerazione delle sculture "seriali". Relativamente alle altre lavorazioni ci sono solo minimi aggiustamenti rispetto ai precedenti criteri.

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