PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
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4 aprile 2008

buon voto...!

25 commenti:

  1. eddy
    posso dirtelo in confidenza e sottovoce?
    sai che mezza VDA stà ridacchiando di questa vostra settimana di clausura coatta?

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  2. SEGUITO MESSAGGIO (vedi discussione "dittatura illuminata")
    Visto che eddy non mi ha ancora tirato le orecchie, vi invito, se non lo avete ancora fatto, a rileggere il MESSAGGIO di cui sopra e anticipo, per i destinatari del messaggio, alcuni passi significativi della sentenza in questione (causa demansionamento Voyat - Casinò)
    ... omissis ...
    "Occorre ora esaminare la domanda diretta a sentir dichiarare che il Voyat ha subito un illegittimo demansionamento/dequalificazione a partire dal 1° giugno 2004, quando è stato privato della qualifica di direttore giochi, affidandogli UN RUOLO DI STAFF (maiuscole mie) nell'ambito dell'Ufficio Stampa e Manifestazioni del Casinò, con responsabilità anche nell'area Ricerca e Sviluppo".
    La stessa indicazione delle mansioni, come sopra riportata, da parte della resistente lascia comprendere CON LA MASSIMA CHIAREZZA (idem) che il Voyat ha subito un EVIDENTE E GRAVE DEMANSIONAMENTO (idem) poiché da "direttore dei giochi" e quindi responsabile al massimo livello dell'attività centrale di una casa da gioco si è ritrovato assegnato A MANSIONI ETEROGENE, QUASI RACCOGLITICCE, e di responsabilità grandemente inferiore, quali assumere UN RUOLO DI STAFF E - QUINDI - NEMMENO DIRIGERE (idem), un ufficio di rilevanza comunque ben minore rispetto a tutta l'attività dei giochi, unitamente a "responsabilità", genericamente indicate, nell'area Ricerca e Sviluppo.
    ... omissis ...
    SI E' DUNQUE IN PRESENZA DI UN GRAVE DECLASSAMENTO DI MANSIONI E DI UNO SVUOTAMENTO DI CONTENUTI (idem), per la gran parte, dell'attività del Voyat.
    ... omissis ...
    La Suprema Corte (ex pluribus, I, 2.8.2006 n. 17564) ha precisato che "il lavoratore - cui l'art. 2103 c.c., con norma applicabile anche ai dirigenti, riconosce esplicitamente il diritto a svolgere le mansioni per le quali è stato assunto ovvero equivalenti alle ultime effettivamente svolte ha a fattori IL DIRITTO A NON ESSERE LASCIATO IN CONDIZIONI DI FORZATA INATTIVITA' E SENZA ASSEGNAZIONE DI COMPITI, ANCORCHE' SENZA CONSEGUENZE SULLA RETRIBUZIONE (...) COSTITUENDO IL LAVORO NON SOLO UN MEZZO DI GUADAGNO, MA ANCHE UN MEZZO DI ESTRINSECAZIONE DELLA PERSONALITA' DI CIASCUN CITTADINO. La violazione di tale diritto del lavoratore all'esecuzione della propria prestazione è fonte di responsabilità risarcitoria per il datore di lavoro."
    "Nel caso di specie è stato VIOLATO IL DIRITTO DEL LAVORATORE (idem) ad essere adibito a mansioni equivalenti rispetto a quelle di fatto esercitate sia, per buona parte, LO STESSO DIRITTO DEL LAVORATORE AD ESEGUIRE LA PROPRIA PRESTAZIONE (idem)
    ... omissis...
    Questo messaggio è indirizzato a tutte le organizzazioni sindacali, in particolare alla DIRVA (Dirigenti Valdostani), affinché si esprimano pubblicamente,
    a tutti i COLLABORATORI REGIONALI (funzione dirigenziale non prevista in legge e pertanto illegittima) IN POSIZIONE DI STAFF,
    nonché a chiunque abbia a cuore il problema di TUTTI i lavoratori, e non soltanto di qualche categoria.
    Seguirà lettera a "La Stampa".

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  3. p.s. (continua)
    di seguito, lo stesso giudice:
    "CON VIOLAZIONE, ad avviso di questo giudicante, DEGLI STESSI ART. 1 E 2 DELLA COSTITUZIONE, che al di là della formulazione "di principio" che li caratterizza, PREVEDONO CERTAMENTE UN DIRITTO AL LAVORO, QUALE MEZZO PER L'ESPLICAZIONE DELLA PROPRIA PERSONALITA' (cfr. anche Cass. Sez. Lavoro 12.11.2002 n. 15868).
    Poiché la violazione della norma imperativa contenuta nell'art. 2103 c.c. implica LA NULLITA' DEL PROVVEDIMENTO DATORIALE DI ASSEGNAZIONI A MANSIONI NON EQUIVALENTI O, A FORTIORI, A NESSUNA O QUASI NESSUNA MANSIONE, "si deve deve ammettere che AL LAVORATORE SIA ACCORDATA TUTELA PIENA, ...ecc. ecc.

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  4. Fate sesso tra voi ? Mi volete lì ?

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  5. con piacere.
    tieni presente solo che in due è amore, in tre un'orgia.

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  6. Una lucciola? Adoro le lucciole.

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  7. e poi, non hanno problemi con l'amore di gruppo.

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  8. sfogliando la margherita:
    voto, non voto, voto, non voto, ...

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  9. Bruno, dammi retta, non vale la pena di farsi il sangue amaro, pensando alle vessazioni che hai subìto dai superiori sul lavoro: se tu avessi la mia età (e la mia faccia da... "schiaffi"!) ti direi di lottare (io, in Valle d'Aosta, sto dando fastidio dal '92 ed è un crescendo orgasmico!) ma, visto che hai problemi di salute, pensa a goderti la pensione e le cose che ti sono più care. Però, mi raccomando, vai a votare.

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  10. Certo che vado a votare! Non votare è in ogni caso un voto regalato ai due "fighetti" dell'UV. La mai era una benevola "provocazione" in relazione ai numerosi: "mah, io quasi quasi non vado a votare" che sento quotidianamente in giro.
    Lo so, che non dovrei prendermela, ma non ci riesco. 1997-2008: sono 11 anni che mi rodo il fegato e di mezzo ci va (pesantemente) anche la mia salute. Ma lo faccio anche per altri miei colleghi che non possono (ancora) parlare e hanno davanti a loro ancora anni e anni.
    Sempre la sentenza in parola, in ordine al problema del risarcimento al Voyat, prende in considerazione sia il danno morale che il danno esistenziale, che hanno come presupposto "proprio quelle situazioni di malessere psicofisico e la condizione di "umiliazione" nella quale il Voyat - trasformato in una sorta di roi faineant (sic!) - era stato posto". Simpatico, no?
    Comunque il 10 prossimo dovrebbe aver corso l'udienza di appello, poi si vedrà.
    Il problema di carattere generale è comunque molto, molto più ampio di quel che i casi singoli possono rappresentare. Ovviamente l'ente pubblico ha tutto l'interesse a presentare ogni caso come un caso specifico e particolare (divide et impera). Il vero problema è invece l'accapparramento del potere, anche amministrativo, attraverso il cosiddetto spoils system. Molti stentano ancora a capirlo.

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  11. S.O.S. VDA
    Qualche mese fa il nostro Presidente Prefetto ci avvertiva di una volontà eversiva in VDA in occasione dei referendum, contemporaneamente ci informava della presenza di "traitres de la patrie" nei suoi Calepin (se non sbaglio), ora Cerise, a proposito del termovalorizzatore, rileva la presenza di "terroristi dell'informazione" (il comitato rifiuti zero). Cosa sta succedendo? Siamo davvero di fronte ad una "guerra civile" sotterranea come nel 43-45, quando i repubblichini tappezzavano le vie di manifesti simili, che senz'altro molti di voi hanno visto, se non altro in foto e riproduzioni? Non ditemi che si tratta di difetto di democrazia, perché non ci credo.

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  12. fastidio? Ma a chi??!!!

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  13. LETTERA APERTA ad Alberto Grisero
    Voglio spiegarti perché la questione del demansionamento mi ha lasciato tanto amaro in bocca e non riesco ancora a "digerirla".
    Di fatto la cosiddetta riforma della pubblica amministrazione (legge 45/95) non è stata voluta solo dall'UV, ma anche dai DS, allora in maggioranza, e da Riccarand, anch'egli in maggioranza. Non ricordo come si siano allora comportati i partiti e i movimenti allora all'opposizione. Se hanno fatto opposizione credo tuttavia che sia stata un'opposizione più di principio, che sostanziale.
    Riccarand, probabilmente, non si è reso ben conto di quel che essa comportava (personalmente interpellato, allora era mio assessore, m'ha detto che si era fidato della dott.ssa Della Guardia, che aveva seguito la legge di riforma per conto della Regione). Non così per UV e DS. Lo scopo della riforma, era palesemente, sotto le mentite spoglie dell'autonomia dei dirigenti, dell'efficacia e dell'efficienza della pubblica amministrazione, quello di liberarsi di dirigenti chiamiamoli "rompiscatole" e di circondarsi unicamente di dirigenti "manovrabili" all'opportunità. E fin qui una scelta politica, condivisibile o meno, pur se contrabbandata sotto mentite spoglie. E così è stato. Basta saperlo chiaramente, ed ognuno si comporta di conseguenza. E qui sono sorti i primi problemi. Dopo aver ricevuto un incarico di direttore della Direzione di urbanistica, dopo un mese ho dato le dimissioni (per fortuna!)per intervenute divergenze con l'allora coordinatore arch. Annalisa Béthaz ed ho chiesto espressamente un incarico di terzo livello (incarico di studio e di ricerca, come previsto dalla legge). Il tutto avrebbe potuto risolversi con la reimmissione nel mio incarico (avevo dato la mia disponibilità e tutti erano d'accordo), ma la cosa incontrò un "veto" insormontabile da parte del mio coordinatore. Pazienza, mi si disse di occuparmi, per conto della Regione, della legge urbanistica regionale allora in via di definizione, tale incarico mi parve rientrare perfettamente nella definizione di legge (studio e ricerca) e la cosa finì lì. Questo nel 1997. Nel 1998, a seguito del rinnovo del Consiglio regionale, mi fu assegnato un incarico di "collaboratore della Direzione di Urbanistica" (tipo di incarico NON PREVISTO IN LEGGE) con "funzioni di staff" (?) (vedi sentenza precedente. Mi furono assegnati obiettivi da far ridere i polli. Tale situazione durò dal 1998 al 2004, data in cui diedi le dimissioni e andai in pensione (per anzianità, non per vecchiaia), o meglio me ne andai sbattendo la porta (non salutai nessuno, non pagai la solita cena ai miei colleghi, e indirizzai una lettera all'allora Presidente Perrin in cui gli facevo presente di essere stato COSTRETTO a dare le mie dimissioni perché la situazione era diventata insopportabile per me, le cui condizioni di salute stavano anche peggiorando sensibilmente). In questi 6 anni infatti, a parte il non aver praticamente niente da fare (roi fainéant), non ho infatti fatto altro, coinvolgendo anche il mio collega collaboratore Ermenegildo Del Degan, che cercare ripetutamente e disperatamente di sapere quali fossero le mie mansioni e i miei compiti, coinvolgendo in questo il mio direttore arch. Annalisa Béthaz, il coordinatore ing. Raffaele Rocco, l'Assessore Franco Vallet, in numerosi e successivi contatti (e scontri) in varie sedi. Tutto documentato. NON SONO MAI RIUSCITO AD AVERE UNA RISPOSTA DA PARTE DI NESSUNO, ma solo un rimpallo di responsabilità e scaricabarile. Insomma, UN MURO DI GOMMA insormontabile.
    Eppure la soluzione sarebbe stata così semplice. Se uno solo dei personaggi sopra citati (compreso Riccarand) avesse avuto il coraggio di dirmi CHIARAMENTE: guarda che tu non sei ritenuto abbastanza "manovrabile" affinché ti si possa dare un incarico operativo di qualche peso, ne avrei preso atto, e sarei stato il PRIMO a proporre a chi di dovere un possibile incarico di studio e di ricerca, che avesse soddisfatto me e non avesse dato alcun fastidio al politico di turno. Ci voleva tanto? Quel che non ho potuto e non posso digerire è invece il comportamente FALSO ED IPOCRITA di tutte le persone che ho citato. Non credo infatti di essere sufficientemente CRETINO per non capire l'ipocrisia di certi comportamenti e ritengo in ogni caso che nei confronti di chiunque, da parte di chiunque, un minimo di correttezza e di onestà debba essere richiesto.
    Alle persone di cui sopra aggiungo il signor Presidente Dino Viérin, a cui chiesi un incontro personale, da "uomo a uomo", il quale mi rispose invece, pur sapendo di mentire, in perfetto "politichese", come gli altri di cui sopra.
    Per concludere, non è tanto il fatto che mi ha colpito, quanto il modo e l'offesa alla dignità della persona (nessuno mi hai mai chiesto scusa o fornito la minima spiegazione neanche in seguito).
    Con Cerise (ultimo anno di lavoro) non ho neanche più cercato di avere contatti. Ormai avevo già deciso di andarmene e la situazione era sempre la stessa.
    Ti chiedo scusa per queste digressioni, ma mi sentivo in dovere di spiegarti un po' meglio la situazione.
    In altre parole, demansionato sì, ma preso per il c..., NO.

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  14. Mio caro Bruno, io sono dalla tua parte: dal dicembre '96 all'ottobre '98 ho fatto il cronista della carta stampata, attività da cui sono stato cacciato per avere pesantemente scassato i maroni al potere locale. Sono così cominciate vendette a base di denunce pilotate contro di mé, perizie psichiatriche attestanti una "sessualità perversa" e psicofarmaci che sedavano la medesima. Successivamente, fra i vari mutamenti di scenario politico Nazionale, siamo arrivati al cellulare intercettato, con relativa sim-card, dalla quale si possono ricostruire i miei spostamenti fisici, Comune per Comune. Ne sono uscito (quasi) vincitore, grazie all'eredità di mio zio ed alla mia forte personalità: ora devo soltanto controllare la mia emotività ma, per il resto, sono più grintoso e ruggente di prima. Spero che, tutto ciò, ti possa incoraggiare.

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  15. Grazie. Io credo e sono convinto di non aver mai scassato i marroni a nessuno durante la mia attività lavorativa, ma di aver fatto soltanto il mio dovere, conscio, come mi aveva fin da subito insegnato il mio direttore, arch. Gian Franco Bellone, a cui va la mia stima riconoscente, di essere al servizio di tutta la comunità, e non dell'assessore di turno.

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  16. p.s. per Grisero
    ma cos'hai combinato? Hai cercato di violentare una pezzata rossa valdostana o, peggio ancora, un modzon?
    A proposito, hai già preparato la matita per domenica? Non prenderla con una mina troppo dura (es. 2H), potrebbe spezzarsi.

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  17. Mi sorge un dubbio, questo è il blog di Ottoz o di Grisero e Courthoud che lo usano per smaronarci con i loro problemi personali? Mi spiegate cosa c'entra un "Buon voto" con le sentemze e ripicche varie menzionate nei posts?
    Grazie.
    Anonimo sempre meno anonimo.
    P.S. ...e vorrei sapere chi sarebbe secondo voi questo sempre meno anonimo...

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  18. questo è soprattutto il blog degli anonimi.

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  19. gli unici immortali (gli anonimi).

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  20. Mio caro Bruno, dalla perizia psichiatrica effettuata sia tramite test, sia con il classico metodo degli elèttrodi, nel 1998, si evinceva che io provo un certo gusto per le orge promiscue! In vista della festa di Capodanno 2006, io avevo proposto un festino, con le rispettive partners (o chi per esse) ai due amici arrivati in Valle d'Aosta, dopo il 2000, da Piemonte e Friuli. Questa è stata la scusa "scatenante" per convincere entrambi a voltarmi le spalle; della serie: "Grisero vi vuole sodomizzare!".

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  21. rispettiamo i gusti di ciascuno, ma non necessariamente tutti apprezzano come suprema forma di comportamento i tableaux del Divin marchese Donatien-Alphonse-François De Sade
    http://it.wikipedia.org/wiki/Donatien_Alphonse_Fran%C3%A7ois_de_Sade
    Comunque, ne prendiamo atto, non abbiamo gli stessi gusti.

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  22. Egregio Eddy Ottoz, nessuno mette in dubbio il fatto che, ognuno, abbia i propri rispettabili gusti: non mi sembra però il caso di rovinare due sincere amicizie, solo perché io amo godermi la vita! In quell'occasione, i miei due amici (che si sono successivamente conosciuti e che lavorano insieme) mi avevano semplicemente risposto: "no, grazie!" Era quindi necessario che, "chi di dovere", si assumesse la responsabilità di sputtanarmi in quel modo?
    ROSICONI INVIDIOSI!
    P.S: la verità sta nel fatto che, come al solito, qualcuno ha voluto vendicarsi contro di mé; io, in Valle d'Aosta, do fastidio per ciò che scrivo e CONTINUO a scrivere.

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  23. "A chacun son vilain gout", ripeteva spesso mia nonna Emilie.

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  24. Egregi navigatori, perché non apriamo seriamente un dibattito sul tema scottante delle intercettazioni telefoniche, che hanno, tra le loro vittime, non solo chi ha commesso reati ma anche gli inermi cittadini? C'è da scommettere che, la Sinistra in campo nazionale e l'Union Valdotaine a livello locale, abbiano fatto i loro porci comodi, sull'argomento: fino a quando saremo costretti a tollerare tutto ciò?

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