"E no valdoten nen co mantullo a l'icoula, si martelet! Atro que gran discou, tradition, autonomie... acouta..."
Questo il messaggio con cui qualche giorno fa un amico mi ha segnalato il sito hip hop condriaco, sul quale un diciassettenne musicista valdostano, Mattia Menegazzi, ha messo online valdostano medio (cliccare e alzare il volume), una canzone che sta suscitando un notevole scalpore in tutta la Valle, fino al punto di provocare una lettera di Adriana Vierin a La Stampa.
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7 ore fa
Non capisco lo scalpore, ma neppure il livore od il disprezzo contro uno stile di vita diverso da quello "cittadino", la descrizione è esatta, ma il meno male che non sono così... anche se di solito ciascuno di noi è contento di essere quello che è e non capisce come si possa vivere in maniera diversa da come si è, perchè vede negli altri quello che non hanno rispetto a lui ma ignora quello che invece hanno in più rispetto a lui perchè non lo ha. Io che non so giocare a carte mentre il valdostano medio lo sa fare molto bene, ebbene, riconosco al valdostano medio anche una certa dote intellettuale notevole.
RispondiEliminasimpatica e divertente. Perché non piace ad Adriana Viérin?
RispondiEliminaMi sembra che a questo ragazzo bisognerebe dare un tirata di orecchie x il disprezzo espresso verso i valdostani.Un esaltato a cui questa canzone alla fine ha fatto solo pubblicità...Però un vero "martelet"
RispondiEliminaè ovvio che questa canzone a molti non piace e ad altri può apparire addirittura offensiva.
RispondiEliminatutti dovrebbero uscire da se stessi e sapersi guardare dall'esterno, chiedersi quale sia l'impressione e quali gli esempi che questa nostra società dà ai suoi giovani.
La satira non nasce per caso, anche se spesso si fa prendere la mano e va un po' troppo oltre. Tutto ciò mi ricorda qualche tratto di Enrico Thiébat, un amico che non c'è più.
Adriana ha solo dato una bella risposta!Non penso che siamo solo ubriaconi e bestemmiatori.E soprattutto il disprezzo x il mondo agricolo non mi sembra giustificabile e mi pare offensivo.
RispondiEliminalivore? disprezzo? tirata di orecchi? io mi son divertito, come mi divertivo a sentire enrico thiébat. Eppure sono un valdostano medio.
RispondiEliminaRicordo un simpatico e bravo gruppo musicale guidato da Lallo Lazzoni che 10 anni or sono cantava "Copapan", "Fieni" e "Il ritorno dello stambecco bianco" (dedicato alle vacanze del Papa a Introd e soprattutto a quanto queste costavano alla comunità valdostana), solo che alla fine degli anni novanta le rete non era ancora cosi' performante... Il brano "Copapan" iniziava con queste parole "ho chiesto una sovvenzione alla Regione, volevo farmi una casa in riva al mare..." eppure tutti sorridevano, anche i valdostani doc, non comprendo tutto questo clamore per un brano cosi' "leggero". Personalmente credo che definire oggi brano musicale un insieme di suoni prodotti da un sequencer sia un po' azzardato. Direi che si tratta di una bischerata e niente più, qualche volta un po' di autoironia non guasterebbe, da una parte come dall'altra
RispondiEliminabruno,
RispondiEliminasei un valdostano medio che sa sorridere di se stesso. dote rara.
Purtroppo la voglia di sorridere me la sta facendo passare la R.A.V.A. con i suoi legali. Ho appena finito di leggere, in ordine alla mia causa di demansionamento, la posizione ora assunta dalla Regione (non sollevata in primo grado, laddove si era invece sollevata, inutilmente, la questione di inammissibilità del ricorso). Con un artifizio legale che tecnicamente si chiama "appello incidentale" cercano di sostenere (ben sapendo che non è così) che la competenza non sarebbe del giudice ordinario, ma del giudice amministrativo. Io mi vergognerei, soprattutto trattandosi di un ente pubblico (queste cause le paga il cittadino) a ricorrere a questi sciocchi marchingegni che servono esclusivamente a far trovar lungo, a perdere tempo e ad ingrassare qualche avvocato a spese della collettività. E poi ci lamentiamo che la giustizia non funziona. Di Taormina non ce n'è solo uno: è ormai la mentalità prevalente in questo paese, laddove ci son soldi da succhiare.
RispondiEliminaR.A.V.A.: vergognati! (mi vergogno io come cittadino, al di là di come andrà a finire).
Di mezzo c'è troppo disprezzo, sono dell'idea che ogni individuo sia libero di essere se stesso. Però devo ammettere che mi sono divertito un sacco ascoltandola :)
RispondiEliminaSimpatica la canzoncina. Da prendere come uno scherzo. So' ragazzi! Io sono sempre del pensiero che "il mondo è bello perché è vario" e la pluralità di stili di vita è un bene per tutti. Quindi W l'hiphopcondriaco ed il valdostano medio. Sarebbe bello il mondo se fossimo tutti uguali? diversità=ricchezza (lo dice anche la legge dell'evoluzione)
RispondiEliminasesso con amore o sesso senza amore, satira con disprezzo o satira senza disprezzo?
RispondiEliminaIn proposito Woody Allen dice che il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma che fra le esperienze vuote è una delle migliori.
Comunque c'è una grande differenza con le canzoni della Coppapan. Loro hanno fatto canzoni ironiche ma simpatiche senza disprezzare nessuno.
RispondiEliminaValdostano medio è offensiva secondo me e fossi in aministrazione questo ragazzo non avrebbe x un pò inviti a manifestazioni regionali.
non la trovo una canzone particolarmente felice, forse questo ragazzo i valdostani medi li guarda ma non li conosce di persona
RispondiEliminapremetto di essere un giovane valdostano medio ( valdostano al 100%) e di essere d'accordo con la risposta di Adriana Vierin.
RispondiEliminasono fiero di essere valdostano, amo le mie lingue, il patois (che parlo quotidianamente) e il francese.
non bevo e non sono alcoolizzato, non vado a ballare il liscio e sono tutt'altro che grezzo e rozzo...
amo certe tradizioni valdostane (tipo la la scultura, la fiera, la parlata francoprovenzale) e meno altre (bataille de reines ad esempio) pur rispettando chi è appassionato di mucche e agricoltura che fanno parte delle nostre tradizioni contadine.
molto spesso, purtroppo,i valdostani doc sono visti come ubriachi, sporchi, grezzi, asociali... questa canzone, che ne è il classico esempio, è a dir poco offensiva verso tutti i valdostani anche perchè tende a generalizzare.
quando andavo a scuola molto spesso erano i figli di immigrati (del sud) che denigravano i valdostani in questo modo (e molto probabilmente l'autore della canzone lo è), vorrei ricordare a codesti signori che stanno letteralmente sputando nel piatto che mangiano, che noi gli abbiamo dato tutto (lavoro, casa e un'accoglienza fin troppo calorosa, andate a vedere al nord-est se fanno la stessa cosa!)e che se non gli sta bene star qui possono anche alzare i tacchi e cercare un posto migliore...
un giovane valdostano fiero e orgoglioso!
Quasi quasi, per tirarmi un po' su il morale, stasera faccio presto con le mie quattro vacche, mi vesto e mi profumo da valdostano medio, mi bevo due bicchieri di vino, salto sul mio porter e scendo ad Aosta, in quel palchetto in periferia. Se mi va bene ci trovo Adriana Viérin, passiamo una bella serata e chissà, ... magari ci scappa anche qualcosa. M'han detto che ha un debole per il valdostano medio.
RispondiEliminavi piacerebbe essere un valdostano medio, eh? Chissà se anche Emily Rini ha un debole per il valdostano medio. Domani compro di nuovo La Stampa.
RispondiEliminaEvoluzione del linguaggio (rimanendo in tema di argomenti giuridici)
RispondiEliminaTangenti? "Parlare di tangenti è quanto meno inappropriato", si tratta di "remunerazioni dovute a consulenze attive fornite". Così l'avvocato Fiore, difensore di Pilatone (Challand-Saint-Anselme).
p.s. prima di imboccare la valle di Ayas fatevi sempre il segno della croce, come faccio io.
Complimenti a Mattia Menegazzi: si tratta di un'azzeccatissima presa per i fondelli da pompare, in chiave sarcastica, nelle radio locali. Certo, musicalmente, avrebbe potuto fare di più, ma ora, purtroppo, dovrà temere anche lui la vendetta del "regimetto delle banane". In ogni caso, siccome i panni sporchi si lavano in famiglia, è opportuno che questo hip-hop condriaco (!) non varchi i confini regionali.
RispondiEliminaEgregio anonimo, premesso che, per sbaglio, ti ho risposto nel post sottostante (vedi Charlton Eston)in ogni caso, condivido in pieno l'idea di Mattia Menegazzi che stigmatizza il fatto che, nella nostra Regione, le propoposte rimangano sempre e solo sulla carta e che la Valle d'Aosta sia "vuota".
RispondiEliminaIo non sono fiero di essere valdostano perchè credo che non ci sia nessun merito da parte mia ad esserlo. Ma in realtà non sono fiero di nulla, perchè credo che quello che facciamo e quello che siamo siano essenzialmente una questione di fortuna. Non credo nella meritocrazia nel senso che credo che anche avere merito e voglia di fare sia una questione di fortuna e determinismo. Smetto di vivere pensando in questo modo? No, anch'io sono fiero delle cose che faccio, ma sono convinto che è un sentimento in sé irrazionale e privo di reale fondamento, così come durante gran parte della mia vita sono convinto di vivere su una terra piatta. E non so se mia nonna paterna sapeva di vivere su una terra tonda o pensava di vivere su una terra piatta, chissà, purtroppo non ne abbiamo mai parlato.
RispondiEliminaD'altronde il premio BESTEMIUN E CIUCATUN è stato autorevolmente attribuito dal sindaco di Aosta e dall'Assessore Regionale alla Cul(tura) quindi non ci dobbiamo stupire se qualcuno vede i valdostani così.
RispondiEliminam'han detto che anche Caveri, oggi al suo ultimo giorno da presidente in Consiglio regionale (nessuno lo rimpiangerà fuorché la Bonaudo), si sta rapidamente evolveldo verso il valdostano medio. Sarà vero?Dall'aspetto fisico si direbbe proprio di sì. Qualcuno lo tenga d'occhio durante la prossima campagna elettorale, a me pare che non abbia il fisico.
RispondiEliminadomani mattina devo andare a Torino per l'appello. Spero di non vedere (speranza vana) l'Avv. Callà e il funzionario Jans (sì, proprio il figlio di Jans, quello che ultimamente era ai Trasporti, e che sta rimborsato o ha già rimborsato alla Regione un po' di quattrini per danno erariale), due valdostani medi che più medi non si può: mi danno sui nervi. Comunque la prossima volta faccio anch'io così: prendo prima i soldi e poi eventualmente rimborso dopo. Aspettare per farsi indennizzare dopo è praticamente impossibile.
RispondiEliminaJans m'ha fatto venire in mente un episodio che forse non tutti conoscono: quando i carabinieri hanno messo sotto sopra l'ufficio del buon Vivoli (pace all'anima sua), dirigente incaricato, in seguito all'affaire Trasporti, hanno visitato ovviamente anche il suo retroufficio. Hanno trovano una splendida garçonnière, con tanto di divano-letto, televisore e film ... professionali. Insomma, noi dirigenti siamo sempre stati trattati bene, difatti nessuno o quasi si lamenta.
RispondiEliminaCourthoud, e chissenefrega di dove vai e cosa vai a fare? Ma la vuoi finire di raccontarci i cazzi tuoi in ogni discussione che viene aperta. Come mai non te la prendi mai con Vallet che è il primo che ti demansionato?
RispondiEliminaPer evitare qualsiasi equivoco, il Michel dei post precedenti non sono io. Michel Martinet
RispondiEliminaanonimo,
RispondiEliminadue cose, nel tuo stile letterario, ti rendono praticamente meno anonimo.: la finezza del linguaggio e i riferimenti personali.
Mio caro Bruno, io ho anche sentito dire che, nelle tubature degli scarichi, in Regione, sono stati trovati, più volte, preservativi usati: menomale che, certi valdostani, vogliono essere amministrati a Statuto Speciale, per millantare una presunta diversità dal resto del Paese! In ogni caso, la deontologia professionale imporrebbe di distinguere tra ciò che si fa in ufficio e ciò che si fa in camera da letto: io, per l'imbarazzo, farei cilecca, se m'invitassero a farlo sul posto di lavoro!
RispondiEliminain ogni caso, consigli utili:
RispondiElimina1) se non fate parte del sistema "vallée d'aoste", è inutile che iniziate cause di lavoro; non ne vale assolutamente la pena;
2) se invece fate parte del sistema "vallée d'aoste": non ho consigli da darvi, sapete meglio di me come si fa.
Domani è un altro giorno.
Per l'anonimo (è ancora vivo!):
ma perché t'incazzi tanto? ne avrei di cose da raccontare (verissime), ma purtroppo non ho le prove.
eddy
RispondiEliminasi tratta di un anonimo valdostano medio, penso, o no?
alberto,
RispondiEliminasei ripetitivo, monamaniaco...
bruno,
RispondiEliminamedio sì, ma medio medio.
comunque, non so perché citi Vallet, che effettivamente è il primo che mi ha dimensionato (la sua Giunta almeno), e in ogni caso, se è, come sembra, uno che è al corrente della situazione, riconosce di fatto il mio demansionamento. Ma ormai la questione non mi interessa più. Mi sono tolto un peso (a livello personale).
RispondiEliminap.s. Si è rivoltato come una vipera, le quali si rivoltano solo se pesti loro i piedi.
Gli anonimi arrivano tutti dal paese di S. Damiano, che non so bene dove sia: buttano la pietra e nascondono la mano.
diciamo la verità: il mondo rurale fatto di miseria e di agricoltura di pura sussistenza, che molti di noi ricordano con nostalgia, è morto, piaccia o no, e non ha un futuro. Il mondo nuovo e diverso stenta a decollare, anzi non decolla per niente, colpa anche di tanta retorica e di tanti soldi buttati al vento. Resta il valdostano medio.
RispondiEliminaMi scuso con Michel Martinet se possa esserci stato qualche equivoco sul nome.Mi firmerò x intero d'ora in avanti.Saluti,
RispondiEliminaMichel Chamen
e la valdostana media? com'è? non parlatemi di Adriana Viérin, perché a lei dei valdostani, medi o non medi, interessa solo il voto alle prossime regionali.
RispondiEliminaMonomanìaco io? Che coincidenza: è la stessa accusa che mi lanciava lo psichiatra che mi perseguitava, su mandato "rossonero"! Premesso che io, prima d'ora, non ho mai parlato di chiavate consumate sul posto di lavoro (men che meno in orario d'ufficio), normalmente tendo a ribadire quei concetti che servono a dimostrare che la Valle d'Aosta è una sorta di satellite in orbita intorno a Marte, poiché, certi valdostani "medi" (loro sì, ripetitivi) credono di vivere in un mondo a parte.
RispondiEliminaCaro Michel del 09/04 ore 12:20....Viva la libertà di parola, viva la libertà di pensiero!!Guarda che qui non siamo nella Bulgaria degli anni migliori!!E' così che si affronta la satira?tagliamo fuori da qualsiasi manifestazione regionale un ragazzo di 17 anni che ha fatto una semplice caricatura....e poi Lazzoni non è che fosse stato tanto piu gentile con i valdostani, gli argomenti trattati erano gli stessi e ci andava pesante anche lui(la cannottiera nera è d'obbligo si sa, però anche se gialla, va bene su di qua...io sono un valdostano, un tipo un pò alla mano, la cannottiera la porto cosi...)
RispondiEliminaalberto,
RispondiEliminasenza arrivare a "fare l'amore", ci sono delle più educate vie di mezzo.
alberto,
RispondiEliminahai capito male
eddy aveva detto monamaniaco, non monomaniaco.
Se ti interessa, anni fa dicevano che le dipendenti regionali non portavano le mutande, adesso non lo so.
no, senza mutande mai.
RispondiEliminaFare l'amore mai?! Scusi, Eddy Ottoz, ma lei, l'uso del profilattico, a quale genere di attività lo associa?
RispondiEliminaho detto "senza mutande mai", non "fare l'amore mai", alberto.
RispondiEliminase non portassero le mutande, avrebbero la forfora sulle scarpe.
siete solo dei barotti ciapaquaglie!
RispondiEliminaM - I - T - I - C - OOOOOO
RispondiEliminala verità fa male ahhaah :D e lo dice una valdostana :P
e nn capisco perche ci si debba lamentare madonna che permalosi.. infondo è la verità!!
M I T I C OOOO
RispondiEliminae nn capisco cosa ci sia da offendersi!!
la verità fa maleeeeee ahahah :D
sono valdostana anche io e nn una permalosa ignorante!!!
mitici davvero
alice
Già "volente o nolente" la Valle d'Aosta è in Italia.... proprio come volente o nolente Mattia Menegazzi vive in Valle d'Aosta... Buffo no come noi Valdostani dobbiamo metterci il cuore in pace e accettare l'italianizzazione ormai cinquantennale che viene fatta nella nostra regione mentre il sig. Menegazzi può sputare fango su persone che per fortuna mantengono le tradizioni delle nostra Valle come gli Allevatori, gli Agricoltori, i ragazzi che parlano Patois ecc... I sono un Valdostano strano, capisco il Patois ma non lo parlo, ritengo che il sistema Valle d'Aosta sia completamente sbagliato, me ne sono andato quattro anni via dalla mia Valle e vedendo l'Italia tanto amata da questi giovancelliho imparato ad amarla di più tornando... Beh almeno io me ne sono andato... nessuno è obbligato a restare qui a sentir parlare patois, ad andare al palchetto, ad aspettare in coda dietro al trattore o all'ape di turno... io ci resto xchè mi piace, anzi mi dispiace di non vivere a 1500 mt e di avere un bel allevamento... Gli altri sono liberi di trasferirsi ( certo bisognerebbe avere un pò di coraggio in più di quello che serve per fare due canzonette...), magari in città come Napoli, Reggio Calabria, Bari, ecc... certo li sentirebbe sicuramente il suo bell'italiano il sig. Menegazzi!
RispondiEliminaGigi.
Però, ragazzi, riporto in vita questi commenti. A dire il vero, in questi giorni, ad Aosta c'è stata una puzza di merda da far sboccare... Non ha mica tutti i torti il mitico Mene!!
RispondiEliminaPer quanto concerne il fatto di bere&schiantarsi: ragione al 100%. La Regione Valle d'Aosta è tra le peggio messe per quanto riguarda l'alcolismo (giovanile e non), se poi volete nascondere la testa sotto la sabbia fate pure (ho lavorato 10 anni in Gastroenterologia ad Aosta e lo so benissimo).
Batailles: non è forse vero? In tutto il mondo romperebbero i cojoni nel veder lottare 2 povere bestie (tra l'altro gravide). Qui, invece, mamma regione ci mette pure i soldi!
Consiglieri regionali: cazz, se sentite in giro cosa fa la gente sono tutti in Consiglio!! Sarà mica un caso??
Trattore in mezzo alla strada: dategli torto se ci riuscite!
E per finire torno alla prima frase del testo:
Benvenuti a tutti nell'enorme Val d'Aosta
dove tutte le tue idee restan soltanto una proposta
(e fin lì... Provate a portare un progetto innovativo in Regione o in Comune. Se non è in legno e con un nome francese non vi cagano di striscio!)
Certo, forse alcuni concetti sono espressi in maniera leggermente esagerata (e dico leggermente, dato che non ci vedo tutta questa mancanza di rispetto).
Secondo me altro non è che una caricatura dello spaccato di vita quotidiana del valdostano.
Se andate a farvi fare una caricatura da un artista, avete le orecchie o il naso grosso e questo ve li accentua nel disegno che fate? Vi incazzate col disegnatore?? O ci fate una risata sopra?
Imparate a sorridere alla vita e alle cose buffe che ognuno di noi fa quotidianamente. Apritevi al confronto con gli altri, ma soprattutto non nascondete la testa sotto la sabbia!! Non avete mai riso nel vedere i cinesi che fanno quelle gare assurde?
O fate tanto i fighi a dire che è Mene è un lurido razzista e poi siete i primi a dire che i rumeni sono tutti criminali, che i marocchini puzzano di cous-cous e vanno in giro a spacciare ecc??
Sorridete e pensate a quanto buffi possano essere i comportamenti di noi valdostani in alcune circostanze! Mi metto di mezzo anche io, mi rendo conto che in effetti è così. Lo accetto e ci rido sopra!
Sarà anche tradizione, ma che 2 cojoni andare a vedere 200 banchi che espongono gli stessi identici galletti di legno con -10 gradi! Certo, ci sono anche vere opere d'arte in tutti i sensi, ma buona parte della roba... lasciamo perdere!!
Andate pure in 7000 a vedere il combat final, ma per piacere, aprite anche le vostre porte a tante manifestazioni più culturali ed interessanti!
Bye!
dove posso scaricare la canzone io sono valdostano,un tipo un po alla mano?? grazie in aticipo...
RispondiElimina