CLAUDIO CALI’ colpisce ancora con il sold out aostano di “Tutto sull’amore
e altre stranezze”
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“Tutto sull’amore e altre stranezze” è stato l’ennesimo sold out di Claudio
Calì. Riempiendo il Teatro Giacosa di Aosta la sera 21 febbraio, il
giornalista...
1 giorno fa
Caro Eddy,
RispondiEliminaperché l'atletica italiana è caduta così in basso? O è solo una mia impressione?
non è un'impressione, la fidal non ha saputo rinnovarsi e soprattutto adattare la propria struttura e le decisioni di politica di bilancio alle mutate condizioni del Coni e di tutto il mondo sportivo italiano.
RispondiEliminaAggiungi che la dirigenza post-Gola ha continuato nella pratica suicida di pagare le cambiali elettorali con i posti del settore tecnico, che dovrebbe essere l'unico veramente meritocratico e protetto dalla politica, se si desidera veramente ottenere risultati.
Il settore giovanile è allo sbando, siamo ai proclami ed ai "progetti".
Si distribuisce a pioggia e si spende a pioggia, senza scelte di fondo.
Ogni volta, a mondiali e olimpiadi, arriva il redde federationem.
Ogni voltas la baracca si salva con le medaglie della marcia, un settore deove nessuno mette il naso, i tecnici fanno "liberamente" il loro lavoro, e i risultati si vedono, anche (o proprio perché) si tratta di un'attività tutto sommato fuori standard rispetto al resto dell'atletica.
Di più non dico.
Beh, hai detto molto.
RispondiEliminaCome mai, quest'anno, il Coni ha deciso di non mandare propri osservatori a Pechino? Se non ho capito male, questa e' la prima volta in cui lei resta disoccupato, durante le Olimpiadi.
RispondiEliminanon esageriamo: non sono stato neppure a Montreal '76, a Mosca '80, a Los Angeles 1984, a Seul '88, a Sidney 2000, ad Atene 2004.
RispondiEliminaQuest'anno la Giunta Nazionale, della quale faccio parte, ha deliberato di non inviare nessun suo componente a Pechino. Risparmio: oltre 160.000 euro.