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19 agosto 2008

una nuova gialappa's

Letteralmente incredibile, e sottolineo sia il letteralmente che l'incredibile, lo spettacolo di Usain Bolt nei 100 metri, che aggiorna gli interrogativi sulla velocità. Bellissimo e a noi così vicino il nuovo grande primato mondiale di Yelena, con una vena di profumo di palaindoor di Aosta, cornice dello speciale rai dedicatole ieri sera.
Godibilissima la rai. Non avendo concluso con la Gialappa's ha comunque messo su un quartetto che in quanto a comicità non ha nulla da invidiarle. Chi desiderasse un buon commento tecnico non ha che da collegarsi a Eurosport (sky 210) ed ascoltare Giorgio Rondelli, ma il cabaret abita solo su rai 2 e raisport sat, con Marco Bragagna (vedi "fermate Bragagna....!", oppure "fermate l'umorismo autistico di Bragagna"), Attilio Monetti, Stefano Tilli e il supporto di Paolo Bellino, che si conferma specialista in bellinate. Chi rimpiange Francesco Panetta ha proprio ragione.
Ultimo in Europa a chiamare Göteborg "Gotemburgo", Bragagna sta ora innovando l'olandese con il suo gustoso "Van Zail", attribuito al sudafricano (di chiara origine boera) L.J. Van Zyl. Seguirlo sulle sdrucciole assassine e nella pronuncia dei cognomi e delle città è un vero spasso.
Tutto il quartetto è super.
Micidiale "tendenzialmente la prima corsia è sempre vuota" (detto con lieve stupore). La pista di Pechino (e non solo) ha nove corsie proprio per poter lasciare la prima "sempre" vuota per tutto ciò che non sia mezzofondo. Ciò permette sia di avere otto corsie in condizioni di fondo identico, sia di evitare che nelle curve velocisti e ostacolisti debbano beccarsi la temutissima prima corsia. Strano che alla Rai la notizia non fosse ancora giunta. L'affermazione "Tutta la Giamaica, anziché da casa, ha seguito la finale di Bolt in piazza su grandi schermi o nei locali pubblici" istilla il dubbio che, a "casa", i giamaicani la tv non ce l'abbiano proprio tutti.
Inarrivabili "quando corri non devi pensare", "gara difficoltosa, è pur sempre una finale olimpica", "chissà perchè solo una via di periferia", l'eufemistico uso di "assente" per Andrew Howe, per non dire di "qui corrono tutti" (finale dei 3000 siepi). Esilarante.
Tilli osserva acutamente, durante la semifinale dei 400hs femminili, "qui le atlete sono costrette ad andare forte" (strano, alle olimpiadi...). Insiste sulle velociste: "non completano la spinta dietro", malgrado sia noto a chiunque conosca l'abc della tecnica che la spinta dietro "non" va completata, pena correre più lenti. Più maligno infine quando invia messaggi trasversali ad Ascoli Piceno sulla distribuzione dello sforzo nei 400m. Attesissima la risposta di Carlo Vittori.
Dominano insomma l'horror vacui, il terrore del silenzio, il parlare parlare parlare pur di dire qualcosa, il festival dell'ovvio e dell'inutile.
Grazie a Dio le immagini parlano da sole, e parlano bene.

11 commenti:

  1. e le indimenticabili telecronache del circo bianco condotte da Furio Focolari dove le mettiamo? Credo che a Mamma Rai non freghi a nessuno se chi parla a tutti gli italiani conosca un minimo di tecnica sportiva e di tecnica di comunicazione. Certo che basta seguire Eurosport per rendersi conto che ancora una volta la televisione estera viaggia su un altro pianeta... viva il canone! PK

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  2. encore un canon!
    qui offre cette tournée?

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  3. c'est moi, quand tu veux, mais il te faudra faire des kilomètres...

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  4. Ma povero Bragagna... Ma se l'altro giorno ha fatto un p.....o alla tua famiglia che ha del'incredibile...Ma su dai!

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  5. anonimo ma non troppo,
    non ti sfugga il tono ironico del mio post.
    Marco Bragagna mi è personalmente simpatico, ma quanno ce vo', ce vo'. Va detto che nella classifica degli sparacazzate è il migliore del quartetto rai, non è certo al livello dei suoi tre coéquipier. Rimane questo suo vezzo di innovare pronuncia e metrica, che trovo divertente.
    Quanto al p.....o che avrebbe fatto alla mia famiglia (non ero à l'écoute in quel momento, ma un'amica mi ha chiamato in proposito), i casi sono:
    1 - ha detto delle cose vere, nel qual caso nessun p.....o;
    2 - ha detto delle cose belle, ma false, e qui il p.....o ci sarebbe, ma non saprei che farci;
    3 - ha detto delle cose brutte ma false, e allora niente p.....o ma possibilità di q.....a.
    Tu che hai sentito, specificami di quale caso si tratta, ti prego, prenderò provvedimenti.
    Alla tua famiglia niente? neppure un french kiss?
    Comunque preferisco Rondelli, Panetta e Mazzocchi.

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  6. Ho scordato di siglare il post delle 13.18, ti riconfermo l'invito alla tournée, non torni mai nel pays natal? A bientot! PK

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  7. Egregio Eddy Ottoz, lei ci parla del profumo del palaindoor di Aosta?! Ma dovrebbe sapere meglio di noi che, in qualsiasi luogo sportivo, dopo una gara, c'e' puzza di piedi!
    In ogni caso, sarebbe interessante sapere, a proposito della velocita' di Bolt, se, ai suoi tempi, c'era gia' il doping...

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  8. Io detesto sopratutto i commenti sopra le musiche. Ad esempio i commenti sulla messa domenicale durante i canti, oppure in genere i commenti nelle prove di ginnastica artistica che mi piacerebbe vedere come uno spettacolo musicale più che competitivo (anche se so che questo è impossibile a meno di non essere dal vivo).
    Spero che non abbiano commentato la cerimonia d'apertura dei giochi ma non me ne stupirei...

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  9. io detesto gli applausi in chiesa, soprattutto durante i funerali. anche ai matrimoni mi fanno incazzare.

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  10. e io quelli in aereo, appena mette giù le ruote del carrello. Mi chiedo sempre se lo fanno al pilota o se lo fanno per scaricare la fifa accumulata nel corridoio di avvicinamento all'aeroporto. Nel primo caso mi lascia un po' perplesso, anche perchè sarebbe un po' come applaudire un autista dell'autobus che riesce ad aprire le porte ben davanti alla fermata (voglio dire, fanno quello tutto il giorno, vuoi che non riescano ad atterrare?). Nel secondo caso si conferma la teoria secondo la quale la paura di volare è umana e pervade, chi più chi meno, un po' tutti gli esseri umani, come diceva un navigato comandante: il volo è l'equilibrio di diverse variabili... PK

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  11. in aereo l'applauso è tipico di certi popoli, spesso una cosa anche simpatica.

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