chi ha seguito ieri la diretta Rai delle celebrazioni del 1 maggio a Roma, con tanto di parata dei politici, non si sarà certo perso, verso le 12.15, un'intervista al cuneese sindacalista Cesare Damiano, Ministro del Lavoro del Governo Prodi.
La deferente intervistatrice ad un certo punto dice testualmente: "non ho potuto fare a meno di notare, signor Ministro, che lei conserva nel portafoglio la fotografia dei sette operai morti nel rogo della Thyssen..."
Secondo voi, come faceva la prode giornalista ad avere messo il naso all'interno del portafoglio del Ministro? Che si tratti della pluribisnipote di Michel de Nostre Dame, il vate di Salon? Pensare che fosse un coup monté è troppo malizioso...?
Doppiamente triste che si speculi su un'orrenda tragedia umana per convenienza politica e che i giornalisti, anche quelli di mamma Rai, persino quelli degni di passare sul nazionale, non sono più i giornalisti di una volta.
Secret Service Tracking People’s Locations without Warrant
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This feels important:
The Secret Service has used a technology called Locate X which uses
location data harvested from ordinary apps installed on phones....
18 ore fa
Ottima osservazione, egregio Eddy Ottoz: d'altra parte, la Sinistra è troppo tonta, per saper fingere con la dovuta malizia, davanti alle telecamere! Ho già avuto modo di sottolineare che, un "progressista", può anche arrivare a laurearsi ma, la mentalità del popolo operaio che lavora, gli rimarrà sempre! (e, con essa, pretende pure di avere una "grossa cultura di governo"...)
RispondiEliminaConcordo in tutto: Sì, triste ed ignobile la strumentalizzazione della tragedia (a parte che in certi casi sono proprio i lavoratori per scelta a non adottare le misure di sicurezza perchè si sentono sicuri e capaci, un po' come certi autisti che non vogliono mettere la cintura, o certi motociclisti indossare il casco), e puerile e patetico che pensino che siamo tutti cretini.
RispondiEliminaCaro eddy,
RispondiEliminami daresti il nome e cognome della giornalista in questione? La vorrei proporre alle forze di pace per aiutarle ad individuare con la sola imposizione delle mani (come dice Raoul Cremona nelle vesti del Mago Oronzo) le mine antiuomo di Iraq, Cambogia, Afghanistan, Colombia, Laos, Vietnam, Angola e Somalia.
Già che c'è, se mi aiutasse a ricordare tutte le mie password...
Effettivamente, Uahlim solleva un problema che ha del fondamento: tempo fa, mi è capitato di parlare con un ex capomastro della Cogne che mi diceva, a proposito di quanto accaduto alla Thyssen-Krupp di Torino, che la colpa di quella tragedia, poteva essere imputata, FORSE, agli stessi operai i quali, per ignoranza, si sarebbero rifiutati di eseguire gli ordini del caporeparto, in materia di sicurezza. Questo spiegherebbe, IN PARTE, l'inquietante silenzio dei tedeschi, su quanto accaduto ma, ancora una volta, ci suggerisce come la sottocultura comunista dell' "uguaglianza" abbia fatto danni. Della serie: "Io mi rifiuto di eseguire i tuoi ordini, perché non ti reputo abilitato a darmene..." E' indispensabile fare il lavaggio del cervello, al popolo bue.
RispondiEliminaJ'ai assisté à cette scène ubuesque sur la Rai et je partage pleinement votre impression à ce sujet.
RispondiEliminaJe crois qu'il est temps de mettre un terme à ce genre de collusion qui nuit gravement à la crédibilité de la classe politique italienne comme de la presse.
Poi altre volte è il legislatore che per mettersi il cuore in pace prevede delle misure di sicurezza francamente inapplicabili da parte del lavoratore per fare il lavoro. Ci sono obiettivamente dei lavori pericolosi intrinsicamente.
RispondiEliminala fatalità è stata abolita per legge. Una caratteristica tutta italiana.
RispondiEliminaalberto,
RispondiEliminama fammi capire, vedi comunisti dappertutto?
un po' come dire che, così come per chi ha in mano un martello tutto ciò che vede gli sembra un chiodo, chi ha come strumento ideologico solo l'anticomunismo vede comunisti dappertutto...
RispondiEliminaSuvvìa, egregio Eddy Ottoz, non mi dirà che lei è così ingenuo da credere che, i comunisti, siano stati "eliminati" con le elezioni del 13 aprile! Qualcuno sostiene, maliziosamente, che il comunismo, in Italia, finirà soltanto con la morte di Massimo D'Alema. Se mi passate una battutaccia (considerandola, ovviamente, come una goliardata), bisogna vedere se, i Poteri Forti, hanno deciso di lasciar trascorrere una vecchiaia serena all'uomo di Gallìpoli, o se per caso, hanno deciso di... accelerare i tempi! (ripeto, STO SCHERZANDO!)
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