PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
____________

19 ottobre 2007

il 28 chiudono i quattro sondaggi

Siamo oggi a quasi 1.100 votanti.
Chi volesse ancora partecipare può votare fino al 28 ottobre, data in cui il sondaggio sarà definitivamente chiuso.
Finora:
- 88,7% intenzionati ad andare a votare (contrari 10,3%)
- 94,7% favorevoli alla preferenza unica (contrari 5,3%)
- 74,3% per le quote rosa (contrari 25,7%)
- 58,5% contro l'elezione diretta del Presidente della Regione (41,5% per).

19 commenti:

  1. Anche se fuori tema cosa ne pensi di questa analisi dei blog valdostani pubblicata oggi su aostaoggi.it da Camilli?
    K.J.

    IL MALE OSCURO DEI BLOG VALDOSTANI
    Quando esprimersi diventa una ossessione
    19 Ottobre 2007

    Forse sarà perché viviamo in una regione in cui il libero pensiero in certi casi è un lusso.
    Forse sarà perché viviamo in un’epoca in cui il rapporto con gli altri è sempre più difficile.
    Forse sarà perché viviamo in un’epoca in cui la tecnologia ci sta disabituando alla parola.
    Tanti forse e tante domande che non spiegano la crisi dei blog valdostani. Sono ormai ridotti ad un paio quelli ancora attivi, frequentati dai soliti grafomani certe volte "isterici", certe volte saggi, e utilmente provocatori. Quello che è diventato un fenomeno culturale globale sta vedendo il suo crepuscolo in Valle d'Aosta.

    In una piccola regione come la nostra è più facile che i veleni di rapporti difficili vengano gettati sul web attraverso i blog. Ci vorrebbe più coraggio forse a mantenerli in vita nonostante tutto? Ma la mannaia dell'autorità giudiziaria a torto o a ragione è sempre li pronta a colpire. Allora forse è il caso di chiudere, oppure, come ha fatto il famoso blogger valdostano, il "compagno" Zhukov, emigrare oltre oceano e farsi ospitare da complici server capitalistici. Certo, sarebbe stato più coerente se fosse emigrato nei sacri server proletari sovietici.

    E ora cosa rimane? L’emigrante Zhukov ed un blog gestito da un consigliere regionale. I "caduti"? Pochi in effetti: il forum dell’attuale presidente della Regione ed il blog di un notiziario aperiodico regionale on line. Forse stiamo perdendo un’occasione, quella di costruire un'agorà dove si potrebbero condividere le conoscenze, i dubbi ed i sogni di tante persone. Sarebbe certo una ricchezza. Ma forse chissà, la prossima generazione di questa regione cosi piccola e così piena di paure sarà migliore, più libera e meno spaventata di confrontarsi con la verità e la libertà.

    RispondiElimina
  2. Un'idea tendenziale dell'opinione di chi andrà a votare ce la siamo fatta. Dall'altra parte, in particolare Cesal sul Peuple, ci ammannisce approfondimenti su ogni singola proposta referendaria la cui logica conclusione dovrebbe essere: vota NO, e invece tante parole per poi dire che non bisogna andare a votare. Tante parole al vento per occultare il vero contenuto di questa campagna astensionistica "intimidatoria" (gireremo nei paraggi dei seggi per convincervi a tornare a casa, così ha scritto Grimod ed altri hanno subito approvato)e "terroristica" (atta ad incutere paura e terrore): "vogliono distruggerci, ma senza di noi ed il nostro "sistema", sarà il diluvio".
    Questo è quanto si vuol far credere alla gente, sperando ancora una volta che la gente ci caschi.

    RispondiElimina
  3. La logica di Caveri
    "Non sono antireferendario, ma non vado a votare".
    Non ci dice il perché. Probabilmente aveva già preso altri impegni più importanti in precedenza, forse una visita al vallone delle Laures. Per questa volta lo scusiamo; sappiamo infatti che tutti quelli che non sono antireferendari andranno a votare. O no?
    Gli antireferendari sono infatti pochissimi, o meglio non esistono, essendo la relativa legge stata approvata, se non sbaglio all'unanimità (e non solo 30/35).

    RispondiElimina
  4. Già...nel vallone delle Laures...ad importunare il povero stambecco bianco che non ne puo piu di essere disturbato dalle continue visite di elicotteri che gli ronzano intorno e lo spaventano a morte!!...e adesso anche 15000 euro per un sito internet...siamo alla follia!Queste sono le cose importanti da fare in questo periodo...il resto va tutto a gonfie vele...

    RispondiElimina
  5. forse in questo periodo le guardie forestali sono state tutte trasferite nel vallone delle Laures ... perché non facciano ulteriori danni altrove. Che generoso però Caveri: spende 15000 euro di tasca propria per un sito internet dedicato allo stambecco bianco! I veterinari e i loro figli hanno d'altronde sempre avuto una particolare sensibilità per gli animali: speriamo che lo stambecco bianco non prenda una di quelle malattie tipiche dei bovini, non potremmo neanche fare risanamento!

    RispondiElimina
  6. ....che tragedia sarebbe!!!si potrebbero dare una cinquantina di milaeuri a qualche veterinario per prevenire un eventuale contagio..non si sa mai...

    RispondiElimina
  7. Eddy visto che non vuoi commentare l'artcolo sui blog di aostaoggi.it , almeno dimmi qualcosa su questo articolo del corriere.it .
    K.J.

    Palazzo Chigi: niente censura, regole uguali per stampa e giornali online
    «Registro per blog e siti internet»
    Spunta un ddl con i limiti. Prc, Rnp e Verdi contro, rivolta nel web. Grillo: no al bavaglio governativo

    MILANO — «Non finiscono mai di provarci — scrive Valentino Spataro, su civile.it —. Potessero, chiederebbero la carta d'identità a chiunque parli in pubblico». E Paolo De Andreis, su «Punto informatico»: «Questo disegno di legge è un errore macroscopico, frutto di ostinata ignoranza. Ma nessuno glielo contesterà». Sbagliava, almeno su questo punto, perché a difendere i diritti di Internet è scesa in campo la corazzata dei blog, Beppe Grillo. Con un post dei suoi, lapidario e apocalittico, che denuncia «il bavaglio dell'informazione» e annuncia «la fine della rete», nonché un suo eventuale trasloco «in uno Stato democratico».

    A difendere il provvedimento sull'editoria licenziato in sordina il 12 ottobre dal Consiglio dei ministri, è dovuto intervenire Ricardo Franco Levi. Che ha scritto a Grillo: «Non vogliamo tappare la bocca di nessuno». Ma, viste le reazioni, difficilmente il Parlamento varerà la legge così com'è. La temuta museruola sarebbe occultata nell'articolo 7 del ddl, che prevede l'iscrizione al Roc, registro degli operatori di comunicazione, per chi svolge «attività editoriale su Internet ». Cioè (art. 5) ogni attività di «realizzazione e distribuzione di prodotti editoriali... anche in forma non imprenditoriale per finalità non lucrative». Quanto basta per infiammare la blogosfera. Si potrebbe obiettare che la registrazione è una formalità burocratica — fastidiosa quanto si vuole — ma ininfluente. Se non fosse che l'iscrizione «rileva anche ai fini dell'applicazione delle norme sui reati a mezzo stampa». Nel senso che blog e siti dovrebbero avere un editore e un direttore responsabile che risponderebbero di diffamazione a mezzo stampa (quindi aggravata). Di qui, secondo Grillo, «il rischio galera», perché i blogger risponderebbero per «omesso controllo» anche dei commenti. Franco Levi prova a rassicurare: «Vogliamo solo regolamentare il settore».

    Quanto all'obbligo di registrazione, «non pensiamo al ragazzo che fa un proprio sito o blog», ma a «un vero e proprio prodotto editoriale ». Levi ammette che «la distinzione è sottile», ma appunto per questo sarà affidata al Garante per le comunicazioni. Il quale però, nella persona di Nicola D'Angelo, gela tutti: «Attenti o finirà che i blog si faranno dall'estero». Quanto alla responsabilità, spiega Levi, «le stesse regole che valgono per i giornali stampati devono valere per quelli online». Replica di Grillo: «È un perfetto paraculo prodiano». Antonio Di Pietro, fiutato il rischio impopolarità, si è precipitato a seguire le orme di Grillo. Scusandosi dal suo blog per non aver «intercettato» il disegno di legge, che pure ha firmato, e annunciando la sua contrarietà allo stesso, «a costo di mettere in discussione l'appoggio al governo». Altri stop arrivano da Verdi, Rifondazione e Rosa nel Pugno. Tra i blogger lo sconcerto e la rabbia montano e scatta perfino una petizione con 600 firme in un giorno. Massimo Mantellini ( Manteblog) parla dell'Italia come di «una landa tecnologicamente depressa». E Giuseppe Granieri, autore del libro «Blog generation » di «una norma inapplicabile e pericolosa che va contro la grammatica della rete, aperta alla libera interazione». Roberto D'Agostino ( Dagospia) è indignato: «Neanche in Cina c'è una legge così. Questo è un Paese dove i giornalisti possono finire ancora in galera per diffamazione. Io ho ricevuto decine di querele per diffamazione e vengo già equiparato a un editore». Luca Sofri ( Wittgenstein): «Diffido dagli eccessivi allarmismi di chi vede i blogger in galera, ma queste regole rigide sono una sciocchezza. I reati devono essere puniti ovunque siano commessi, in strada, sui giornali o sui blog. Detto questo, già ora non c'è affatto licenza di diffamazione in rete».

    Alessandro Trocino

    RispondiElimina
  8. Senza l'intenzione di urtare la sensibilità di alcuno e senza pretendere di avere la verità in tasca io, per il momento ancora iscritto all'UV, andrò a votare.

    SI all'elezione diretta
    SI alle alleanze preventive
    SI alla preferenza unica
    NO alle quote rosa
    NO al nuovo ospedale

    Ma soprattutto andrò a votare perché sono i partiti ad essere funzionali alla società civile e non la società civile ad essere funzionale ai partiti.

    Questo ribaltamento mezzo/fine è pericoloso, è autoritario, ed io credo nella libertà.

    Un numero di cittadini adeguato ha voluto i referendum, che la partita si giochi alle urne, se vincerà l'astensionismo la democrazia sarà più debole.

    C.OLIV8

    RispondiElimina
  9. mi pare di vedere ogni giorno aumentare il disgusto non solo per la posizione astensionista, ma anche per i modi e i metodi subdoli con cui viene condotta questa "campagna non elettorale"

    RispondiElimina
  10. anonimo K.J.
    ho cercato il testo completo su quel sito e non l'ho trovato; cercherò meglio.
    Limitandomi a commentare quanto postato: non mi pare esista in senso generale una crisi dei blog valdostani. Blogitalia lista 36 blog valdostani, secondo un mio ragionamento (arbitrario ma non troppo) con cui non voglio stufare nessuno moltiplicherei questo numero come minimo per 20, ossia oltre 700. Penso però che siano di più.
    E' chiaro, non tutti parlano di politica, non tutti sono frequentati dagli stessi internauti. E' peraltro vero che una certa lista di blog e, non dimentichiamolo, forums, sono stati recentemente disattivati o "inattivati".
    E' vero però che un certo gruppo di frequentatori ben specifico, anche se non tutto noto capa per capa (rarissimi gli outing tra gli anonimi), li frequentava e, man mano che la scelta si è ridotta, in parte si è rivolta più spesso qui, Parliamo però di un particolare tipo di blog/forums e di un particolare tipo di frequentatori.
    La definizione "soliti grafomani certe volte "isterici", certe volte saggi, e utilmente provocatori" è a doppia lettura.
    "Grafomani" sottende una valutazione negativa e pare riferirsi a tutti, fino al fondo della frase, sia agli isterici, sia ai saggi sia ai provocatori. Questi due ultimi peraltro lo sono utilmente, giudizio positivo, come lo è saggi. La seconda virgola della frase pare estendere il concetto di utilmente anche ai grafomani tutti. Non si capisce peraltro se s'intenda che tutti sono grafomani (anche perciò i buoni), o solo gli isterici (i cattivi).
    O l'espressione è volutamente ambigua e siamo di fronte ad una nuova figura retorica, oppure l'italiano non è il massimo e chi ha scritto non si fa capire.
    L'accenno finale ai "caduti" è incompleto, non si capisce se il mancato riferimento al forum dell'Uv sia voluto o no. Immagino che con notiziario "aperiodico" ci si riferisca a 12vda.
    La considerazione finale "...stiamo perdendo... ...l'occasione di costruire un'agorà dove... ...sarebbe certo una ricchezza..." fa quasi pensare che l'anonimo estensore (K.J. non sta certo per Keith Jarrett) possa essere il gestore dello stesso sito da lui citato per lanciare il ballon d'essai dell'imminente apertura di una meravigliosa agorà telematica (su quel sito) nella quale finalmente ci si possa confrontare meno spaventati con verità e libertà. Sarebbe in questo caso una banale quanto scoperta ricerce di pubblicità a costo zero.
    Se così è, se anonimo K.J. e il sito che cita sono la même chose, beh, allora, conoscendo i nostri polli, ci andrei piano, verità e libertà sono parole impegnative...

    RispondiElimina
  11. voglio aiutarti caro eddy a risolvere il dilemma anche se secondario K.J. sta per Kalamity Jane, mitico personaggio trasgressivo U.S.A. . Ma ora eddy mi occorre un'altra più importante tua opera di commento che riguarda l'articolo che ti ho inserito del corriere della sera sul disegno di legge approvato dal consiglio dei ministri che tende secondo me a inbavagliare la rete.
    Buone cose eddy

    RispondiElimina
  12. anonimo K.J.
    per quanto concerne l'ultima scoperta del Governo, se è vero quanto frettolosamente chiarito, ossia se la nuova registrazione si applica solo alla, diciamo, stampa online e non ai blog, ciò va espresso con grande chiarezza sul decreto.
    Se, al contrario, così non fosse, è una vergogna. In questo caso mi dichiaro sin d'ora disponibile promuovere e partecipare a forme di protesta organizzata per scongiurare il rischio che si adottino tali norme, che considero stupidamente anacronistiche e lesive del diritto d'opinione dei cittadini.

    RispondiElimina
  13. firmati allora C.J. (Martha Jane Canary-Burke era nota come Calamity, non Kalamity, Jane).
    Hai scelto questo pseudonimo perché la maschiaccia era (erroneamente) trasgressiva nel west di quella volta là o trasgressiva nei films di questa volta qua? Rammento, infatti, un'indimenticabile scena su una sedia di saloon con Wild Bill Hickock, in un film di cui non ricordo il titolo (sarei grato a chi me lo suggerisse).

    RispondiElimina
  14. ho fatto i compiti e trovato il titolo del film: è "Wild Bill", interpretato da Jeff Bridges, uscito nel 1995. Da rivedere.

    RispondiElimina
  15. L'avevo trovato prima di te ma il tuo blog non mi ha postato il commento. Ora vediamo comunque confermo il film è quello.
    Ciao
    M.J.C.B

    RispondiElimina
  16. misteri di blogger, al quale, secondo me, servirebbero almeno tre cose:
    1 - poter riferire il proprio commento ad uno specifico commento, in modo che possano essere letti per thread.
    2 - una segnalazione. sui post, di quelli che contengono nuovi commenti.
    3 - poter inserire dal cellulare o palmare non solo nuovi post, ma anche commenti.

    RispondiElimina
  17. per Eddy e C.J.
    Avete qualche idea per far sì che un blog, in VDA, non sia frequentato solo dai "soliti grafomani (tutti quanti), certe volte "isterici", certe volte saggi e utilmente provocatori"?
    Come vi spiegate il successo del blog di Beppe Grillo?
    C'è spazio per un blog in VDA volutamente provocatorio che non guardi in faccia a nessun partito od etichetta politica ed abbia invece il coraggio di far loro il solletico giorno dopo giorno: una specie di blog del cittadino che quotidianamente eserciti monitoraggio e controllo sull'operato dei "politici" eletti, nel loro esercizio della cosa pubblica, ritenendo questo un esercizio di democrazia e non "qualunquismo" o antipolitica che dir si voglia? Non sarebbe questo un modo, se non altro, per evitare che i politici eletti, a qualunque tendenza appartengano, ritengano, come avviene ora, che, per la durata del loro mandato, abbiano libertà di "delinquere"?
    A mio modesto parere ritengo che questa funzione, oggi, trovi il modo migliore e più efficace di essere esercitata tramite un blog o forum, il quale non voglia essere monotematico (specialistico) o di "partito" o allineato.

    RispondiElimina
  18. penso che ci sia spazio, aspetto suggerimenti.
    Personalmente ritengo che un forum sia più adatto di un blog (struttura meno rigida), un forum che potrebbe essere articolato in threads codificati, senza rincorsa a coprire cacciando sott'acqua gli altri (problema noto).
    Chi interviene dovrebbe però evitare di andare fuori tema o fuori thread, evitando i mantra.

    RispondiElimina
  19. perfettamente d'accordo

    RispondiElimina