PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
____________

13 maggio 2007

tutti utili, nessuno indispensabile?





niente uomini della provvidenza,
fare sistema,
lavoro di squadra,
OK, tutto politically correct...

...però, per vincere nel salto in lungo, serve una persona che salti nove metri, non nove che ne saltino uno. E nessuno deve attraversare la pedana durante la rincorsa.

In fondo, la verità è che quasi tutti sono utili, e quasi nessuno è indispensabile.

7 commenti:

  1. non sono d'accordo. Speriamo per la Valle d'Aosta (e i fatti lo hanno dimostrato)che torni Augusto Rollandin

    RispondiElimina
  2. non sei d'accordo su cosa? Sul titolo o sulla conclusione, che è diametralmente opposta?

    RispondiElimina
  3. Che ne direste di: "ognuno è insostituibile"? Caio Giulio Cesare (imperatore).

    RispondiElimina
  4. purtroppo l'apodittico ognuno equivarrebbe a nessuno, come in tutti colpevoli, tutti innocenti.
    Prendo atto di non aver saputo far passare l'ironia del quasi, e saluto un caio giulio cesare imperatore, investito di un titolo al quale il suo predecessore, dictator a vita si, ma mai imperatore, non era arrivato. Ci pensò il nipote dal suggestivo nome.

    RispondiElimina
  5. ... (omissis) ... Caio Giulio Cesare non fu formalmente Imperatore di Roma (come sarà per il successore Augusto), ma è comunemente considerato il primo Imperatore dell’Urbe. Con lui Roma entra nella terza fase della sua storia. Dalla fase monarchica dei sette Re, durata 244 anni, con una media di 35 per ciascun Re, si era passati a quella repubblicana, ormai in atto da quattro secoli. Con lui inizia la fase imperiale della storia della Città. ... (omissis) ... Pompeiani e repubblicani cominciavano ad influire su una latente e diffusa ostilità verso il potere assoluto. Cesare, a differenza di Napoleone, non era stato sconfitto sul campo di battaglia, ma stava prendendo corpo il suo vero nemico: quello spirito repubblicano che si era consolidato nelle difficili situazioni dei cinque secoli precedenti della storia di Roma. E Cesare, abbagliato dallo splendore della gloria e dei trionfi, stordito dalle adulazioni e dalle piaggerie, non riuscirà a vedere quel piccolo cancro nero che crescerà, in pochi mesi, con la velocità di un bubbone. Ebbe anche il titolo di Imperatore, ma non nel senso pieno come sarà poi per Augusto, ma soltanto a maggiore sottolineatura delle sue gloriose azioni di guerra. Il nome stesso di Cesare diventerà sinonimo di potestà imperiale. Ad esso risalgono etimologicamente successive denominazioni come Kaiser e Czar. Così come fu sempre indicata con il nome di "cesarismo" qualunque monarchia non legittima sostenuta dalle armi e dal popolo. Da "/www.accademia19.it/Storia%20e%20poesia/Cesare.htm". Saluti. Caio Giulio Cesare (imperatore)

    RispondiElimina
  6. appunto, come scrivi non fu formalmente Imperatore di Roma (come sarà per il successore Augusto), ma più precisamente dittatore, nel senso a al titolo dava la Roma repubblicana. Era titolo dapprima temporaneo, durante le guerre puniche, poi Silla tolse il limite temporale e rimase in carica per tre anni consecutivi. Cesare fu in un primo tempo dictator rei gerendae causadandosi un mandato di un anno intero, successivamente si fece rinnovare l'incarico per nove volte, e in seguito fece considerare come non validi gli anni precedenti e si fece nominare dal Senato dictator perpetuus.
    Il suggestivo nipote, peraltro acquisito, preferì l'imperium, così ebbe i poteri di dittatore senza averne il titolo, ormai sputtanato.

    RispondiElimina
  7. Quanto salta in lungo Caveri? Ce la fa ad arrivare a un metro, o forse è preferibile tenerlo per il getto del peso (usandolo come atrezzo, s'intende)?

    RispondiElimina