Le despotisme administratif est le seul qu'aient à craindre les démocraties.
(Alexis De Tocqueville)
Friday Squid Blogging: Transcriptome Analysis of the Indian Squid
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Lots of details that are beyond me.
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22 ore fa
Questo dillo al tuo mentore Caveri...
RispondiEliminacombatto quotidianamente, senza clamore, la mie battaglie personali contro la burocrazia. Qualcuna (devo dire piccola) l'ho vinta. Successi marginali, privati, ma di soddisfazione.
RispondiEliminasono stato giustamente ripreso da un amico per il cattivo francese. Ho corretto perciò dispotisme in despotisme e qui aient in que aient cui ho applicato la relativa liaison.
RispondiEliminaLa fretta del copia-incolla...
Non conosco il contesto storico a cui si riferiva Alexis de Toqueville quando ha fatto questa affermazione, né se si riferiva esclusivamente all'apparato burocratico-amministrativo o anche all'apparato politico. In ogni caso. dopo tanto tempo dalla sua affermazione, mi permetto di fargli un appunto per quanto concerne il contesto valdostano (e la relativa burocrazia). Qui le cose ora funzionano perfettamente, senza alcun pericolo per la democrazia. A livello regionale abbiamo 120/130 dirigenti (nell'intera amministrazione della Giustizia dello Stato pare siano solo un centinaio) alle dipendenze del politico di turno (spoyl sistem), e quindi del tutto autonomi nelle loro azioni, i quali quotidianamente curano l'efficacia e l'efficienza della burocrazia regionale. Non essendo sufficiente il personale regionale a garantire un corretto e sollecito funzionamento dell'apparato, settimanalmente vengono affidati plurimi incarichi esterni per colmare le lacune dell'apparato medesimo. A livello di amministrazioni locali (comuni), anche le più piccole, ogni sindaco ha almeno un segretario comunale di fiducia, che anch'esso, in piena autonomia, garantisce efficacia ed efficienza all'amministrazione, oltreché il rispetto delle leggi. Se vi sono altre realtà in cui le cose non vanno invece così bene, beh, ognuno ha i governanti, e conseguentemente, la burocrazia che si merita. bruno courthoud
RispondiEliminaContesto: Alexis De Tocqueville scrisse "De la démocratie en Amérique" nel 1835 (1° vol.) e 1840 (2° vol.)che rimane un testo sorprendentemente attuale per gli studiosi dei sistemi democratici.
RispondiEliminaIn Valle: se è vero che esistono troppi dirigenti, non esiste alcuno spoil system. Si ritiene erroneamente che la legge regionale 45 del 1995 lo abbia introdotto, ma non è così. E' una storia tutta italiana. Una roba funziona bene all'estero, magari ha anche un nome utilizzabile come slogan, se ne scimmiottano alcuni aspetti, se ne evitanto accuratamente quelli essenziali (la vera intenzione è di far finta di cambiare tutto senza cambiare alcunché, à la Gattopardo) e si pretende di averla attuata anche da noi. Siccome poi non funziona, o non sortisce gli effetti che si erano propagandati, parte un trip il cui ritornello è "quella roba in Italia non funziona". Abbiamo avuto così le privatizzazioni all'amatriciana (con zoccolo duro o golden share, ossia fregare i risparmiatori senza mollare il controllo pubblico), il federalismo all'irpina (D'Onofrio, che federalista era costui?), lo spoil system alla valdostana, e ora, più recentemente il bipolarismo à la vapeulinentse.
Qui lo spoil system non c'è. Punto. C'è una cosa che chiamano così e che non funziona, e se ne addossano le colpe ad un colpevole che non esiste.
Possiamo approfondire, quello dello spoil system vero, del quale avremmo bisogno di una dose urto, è un tema che mi appassiona, ma questo richiederebbe uno spazio che qui non c'è. Potrebbe essere oggetto di un interessante dibattito. Temo però che, applicando per analogia il secondo principio alle cose umane, riscrivere la 45 rischia di portarci a peggio, serve una volontà di cambiare davvero di cui non vedo vistose tracce.
Apprezzo l'ironia della sua descrizione del funzionamento dell'apparato, e ne condivido alcune critiche.
D'altra parte, proprio in questo blog ho scritto da qualche parte che, mentre Aosta ha 11 o 12 dirigenti, Ivrea ne ha solo 5.
certo, il doscorso sarebbe lungo e non liquidabile in un blog. D'accordo sullo spoyl sistem alla valdostana, manovra gattopardesca per allungare la mano politica su tutto l'apparato amministrativo senza introdurre di fatto lo spoyl sistem, quello vero. Altrimenti, perché tutto questo ambaradan? Il Direttore della Direzione di urbanistica (secondo livello dirigenziale), ai suoi tempi mio diretto superiore, ha ora un budget annuale di circa mille euro per l'iscrizione all'INU (Istituto Nazionale di Urbanistica); altri non hanno neanche una lira a disposizione. Lei li chiamerebbe manager? Io personalmente, lo confesso apertamente, non ho mai diretto niente e nessuno (tranne per un mesetto) e non ho mai avuto una lira a disposizione e neanche personale subordinato. bruno courthoud
RispondiEliminaQui cherche dans la liberté autre chose qu'elle-même est fait pour servir.
RispondiEliminaE' sempre Tocqueville, ancorché da "L'ancien régime et la révolution". Cupo, proprio come il 2° libro de "De la démocratie en Amérique", di cui consiglio un passo celeberrimo e invero angosciante ( qui il testo completo del capitolo http://www.panarchy.org/tocqueville/democratie.1840.html):
"Je veux imaginer sous quels traits nouveaux le despotisme pourrait se produire dans le monde: je vois une foule innombrable d'hommes semblables et égaux qui tournent sans repos sur eux-mêmes pour se procurer de petits et vulgaires plaisirs, dont ils emplissent leur âme. Chacun d'eux, retiré à l'écart, est comme étranger à la destinée de tous les autres: ses enfants et ses amis particuliers forment pour lui toute l'espèce humaine; quant au demeurant de ses concitoyens, il est à côté d'eux, mais il ne les voit pas; il les touche et ne les sent point; il n'existe qu'en lui-même et pour lui seul, et s'il lui reste encore une famille, on peut dire du moins qu'il n'a plus de patrie.".
I due passaggi, il primo in particolare, mi pare descrivano molto bene la Valle d'Aosta d'oggi e, forse, di sempre. Una mentalità da schiavi, che ci porta a piegarci sempre, prima talvolta che si sia chiesto, al potente di turno, una volta prete, poi podestà, infine presidente della giunta. So much per il "fiero popolo alpino"...