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22 maggio 2007

il medio evo prossimo sventuro

Enrico Talpo, un mio caro amico dell'atletica, mi segnala lo sconforto di Quirino Zangrilli, uno psicanalista che paventa il ritorno dell'Italia ad un nuovo medioevo. Essendo il testo coperto da copyright, chi desidera leggerlo può andare qui.

7 commenti:

  1. Ho letto il testo consigliato: per fortuna qui siamo in Valle d'Aosta, e non in Italia. bruno courthoud

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  2. certo, soprattutto per quanto riguarda la sanità.

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  3. Infatti! Un paio di mesi fa un mio excollega ingegnere dipendente regionale si è rotto una gamba sciando, incidente non solito in Valle d'Aosta. Operato ad Aosta, famosa per essere all'avanguardia in questo settore in quanto zona turistica alpina, ha dovuto essere rioperato dopo una settimana, con relativa rirottura della gamba. Sarà senz'altro un caso. Quando vogliamo giudicare della bontà delle nostre strutture, usiamo sempre paragonarle con quelle che non funzionano del tutto o funzionano peggio, così ci sentiamo i migliori, e basta poco per farlo credere alla gente.

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  4. Molto bello. E, ahimé, vero.
    Questo blog potrebbe allora rappresentare una catena degli onesti. Prendiamolo come tale e iniziamo a discutere.
    Com'è che uno come te, onesto, galantuomo, intelligente, colto, ecc..., e infatti isolato, sostiene il governo Caveri, che mi pare esemplifichi bene il degrado illustrato da Zangrilli?

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  5. Perchè gli ha fatto e gli fa comodo!!

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  6. c'è anonimo e anonimo. Ma innanzi tutto a Bruno Courthoud: per evitare equivoci, il mio "certo, soprattutto per quanto riguarda la sanità" rispondeva al tuo "per fortuna qui siamo in Valle d'Aosta, e non in Italia", nel senso che mi pare che la sanità in valle funzioni mediamente molto meglio che nel resto dello stivale. Certo, sono sempre possibili eccezioni o incidenti, ma mediamente possiamo considerarlo da noi un buon servizio.
    Ad anonimo ("Com'è che uno come te..."): non vorrei meriti che non ho o complimenti che non merito. Con tutti i miei limiti cerco di pensare con la mia testa e di ascoltare tutte le campane, convinto che, quale che sia la nostra opinione personale, essa debba formarsi dopo aver ascoltato tutti, nessuno escluso. Il che non significa essere d'accordo con tutti, ma rispettare la loro libertà d'opinione ed essere tolleranti nei confronti di tutti. Chi segue le sedute del Consiglio regionale, trasmesse in diretta sul sito della Regione, può giudicare la mia indipendenza di giudizio e di pensiero, così come i miei errori.
    Ad anonimo 2 ("Perchè gli ha fatto e gli fa comodo!!") che chiamerò per semplicità anonimo-anonimo (à la caffé-caffè): solo sapendo da lui "quando" mi abbia fatto comodo, e in che modo "mi faccia comodo" ora, potrò cercare di rispondere. Non di convincerlo, per carità, ma di rispondere.

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  7. condivido cosa dice Eddy, problemi ci possonop sempre essere ma il nostro livello sanitario è sicuramente buono

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