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6 febbraio 2008

elezioni 5 - quali e quante liste?

Gli effetti della nuova legge già si sentono. Da (autorevoli) gossip si può desumere che alle regionali si presenteranno, salvo sorprese, tre liste singole e/o "coalizioni":

a) un programma comune che raggrupperà le tre liste dell'Union Valdôtaine, Stella Alpina e Fédération Autonomiste. Tre simboli e tre liste di 35 nomi ciascuna.
Questa scelta è già stata annunciata per tempo e più volte ribadita. Qualcuno sostiene però che, all'interno dell'UV, opera la corrente di pensiero "corriamo da soli". Vedremo in seguito quali potrebbero essere rischi e opportunità connessi.

b) un programma comune delle sinistre, riedizione del "Galletto" (don't change winning team), costituito dalle liste dei Verdi Arcobaleno, Partito Democratico, Per il Partito Democratico e, uniti nella stessa lista, Renouveau e Vallée d'Aoste Vive.
Perché Renouveau e VdA Vive assieme? Se si presentassero in due singole liste, oltre a dover raccogliere mille firme ciascuno (duplicazione di costi e di complicazione), ognuno di essi correrebbe il rischio, qualora non raggiungesse almeno due consiglieri, di "regalare" i suoi voti alle altre liste della coalizione. Perciò, mille firme assieme e assieme campagna! E' anche probabile che l'attuale dissidio tra il PD e il gruppo Ferraris-Fiou si ricomponga e che nella coalizione ci sia un solo PD. Anche qui quindi probabilmente avremo, incolonnate sotto un programma comune, tre liste di 35 candidati con tre simboli: Arcobaleno, PD e Renou-vive.

c) una lista della Casa delle Libertà, che potrebbe cambiare nome e simbolo in funzione di quelli che saranno concordati per le elezioni politiche precedenti le regionali.
Dato che della originaria CdL facevano parte Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord, CCD e CDU (poi assieme divenuti UDC), Nuovo PSI e PRI, va verificato quali, di tutte queste componenti, saranno presenti nella CdL valdostana ed. 2008. Nella colonna ci dovrebbe essere un solo simbolo e perciò solo 35 candidati, poiché, salvo Forza Italia, è difficile che gli altri partiti siano in grado di raggiungere da soli il quorum di due consiglieri. Non tutti potrebbero riunirsi, altri potrebbero essere attirati dalla nuova immagine di Popolo della Libertà.

15 commenti:

  1. fin qui, salvo sorprese (UV che corre da sola), è tutto abbastanza scontato e prevedibile.
    Ora vogliamo i programmi! Chiari, semplici, incisivi, senza concetti passe-partout!

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  2. Comunicazione di servizio (poi tratterò il tema proposto): l'avvocato Agnelli li chiamerebbe "pacchiani e patetici!"
    Quei "fini pensatori" dell'Union Valdotaine hanno un contenzioso con il locale (assai prestigioso) dove lavora il mio inquilino (con cui ho un rapporto ottimo e duraturo). In questi giorni, lui mi dice: "Sai, Alberto, questo mese ti pago l'affitto in ritardo per motivi di lavoro... a proposito, ti ho mai detto che una mia parente stretta conosce bene il... veterinario di Brusson?"
    MA CHE COINCIDENZA!
    Certo che io, al Leone Rampante, devo avere proprio rotto i maroni, dato che tentano in tutti i modi di farmi litigare con VARIE persone a mé vicine (qualche estate fahxv cercarono pure di coinvolgermi in una rissa da bar...)
    Molti nemici, molto onore!

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  3. Mio caro Bruno Courthoud, nelle due tornate elettorali che attendono i valdostani, di scontato e prevedibile non c'è proprio niente! A proposito di chiarezza nei "programmi", poi, vorrei chiedere a Eddy Ottoz, che è uomo di sport, cosa pensa del fatto che, ogni volta che la squadra di calcio del Valle d'Aosta va bene in classifica, salta fuori qualche inghippo (in questo caso, una maretta nella dirigenza) che serve a destabilizzarla (non è già accaduto tre anni fa?) Sbaglio, o l'Union Valdotaine non vuole che il calcio, nella nostra regione, decolli, per poter così continuare a trasmettere l'immagine del valdostano-baccano che scende dai 4mila con le vacche?! Non può certamente essere una coincidenza il fatto che, l'Aosta-Calcio, è andata bene, di recente, soltanto negli Anni '90 (4 stagioni in Serie C2), quando, cioè, il veterinario di Brusson si era quasi eclissato.
    Egregio Eddy Ottoz, in virtù del suo Oro Olimpico, si faccia sentire!

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  4. Egregio Eddy Ottoz, perché non si assume la responsabilità di chiedere al dirigente in questione, Renato Colombo, di fornire la propria versione dei fatti, per poi riportarla (a discrezione del medesimo) in questo forum? Nelle mie maliziose insinuazioni temo di averci visto giusto e non sarebbe neanche la prima volta...

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  5. Communiqué de presse

    Lorella Vezza, coordinatrice adjointe, Jeannette Bondaz, secrétaire, ainsi que Sabrina Brunodet et Stefano Enrietti, membres du Groupe de coordination de Renouveau Valdôtain, le 6 février 2008 ont présenté leur démission irrévocable de toute charge au sein de Renouveau Valdôtain et ont ainsi abandonné ce mouvement politique autonomiste.
    Leur grave décision a été prise à la suite des visions politiques inconciliables qui se sont manifestés à l’intérieur des organes dirigeants du mouvement. Les démissionnaires, fermement convaincus que le nom « Renouveau Valdôtain » aurait dû évoquer non pas un slogan vide de contenus idéaux, mais aurait dû correspondre au véritable espoir de développer une façon différente de faire politique, ont conclu qu’il est désormais impossible de continuer leur engagement politique avec cette formation.

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  6. Renouveau: force de frappe ou farce de caresses?

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  7. alberto grisero (7 febbraio 2008 17.32)
    non esageriamo. Il calcio in Italia è un fenomeno antropologico, in Valle d'Aosta langue, vuoi per l'insufficiente numero di abitanti, vuoi per la non esistenza di imprenditori privati in grado di permettersi uno hobby così costoso.
    Nel calcio poi il rischio è quello dei bilanci che crescono anno per anno fuori controllo. Negli anni novanta, cui fa riferimento, l'Aosta Calcio aveva preso una deriva che l'ha portato all'autodistruzione, esattamente quanto avvenne negli stessi anni all'hockey di serie A.
    La Regione non era in grado di reggere a richieste che crescevano di anno in anno, assorbendo per una squadra più risorse di quanto andasse a tutto il resto dello sport valdostano. Un suicidio che non strappò lacrime a nessuno.

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  8. Una volta tanto il veterinario di Vollon non c'entra.
    Io poi posso parlare solo dal basso del mio bronzo olimpico, all'oro non sono mai arrivato.

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  9. Egregio Eddy Ottoz, non nascondiamoci dietro a un dito! Il problema sta nel fatto che, in Valle d'Aosta, troppa gente dal cervello amorfo vota per l'Union Valdotaine: lo dimostra anche il contenzioso che il Comune di Aosta ha aperto con il Caffé Nazionale. Esso dovrebbe essere un fiore all'occhiello, come tutti i locali eleganti nelle varie città, invece, mi risulta (e sono in attesa di conferme) che non riesca nemmeno ad assicurare lo stipendio, ogni mese, ai propri dipendenti. D'altra parte, cosa ci si può aspettare da un "popolo" che si eccita sessualmente vedendo due vacche (inteso come mucche!) che si prendono a cornate in un prato?!

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  10. Renouveau: ma chi ha mai visto quelli di Antey (Lorella Vezza) andare d'accordo con i loro vicini di Torgnon (Chatrian)? E' come se quelli di Saint-Georges andassero d'accordo con quelli di Notre-Dame (si separarono più o meno consenzienti nel 1650)!

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  11. Signor Courthoud, non banalizzi così i contrasti politici all'interno di Renouveau: non è da lei!

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  12. Era una battuta, ovviamente: altro che Lorella Vezza e Chatrian, usati e, se del caso, messi da parte!

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  13. A mé pare che l'Union Valdotaine sia riuscita a far litigare quelli di Renouveau (Dio li fa, poi li accoppia!) e, prossimamente, farà altrettanto con tutti quei Partiti che "oseranno" metterle il bastone fra le ruote: l'ingenuità "progressista" con la quale Piero Ferraris gestisce il suo doppio rapporto (Union/Galletto) lo dimostra pienamente. Io ho già avuto modo di constatare come il Leone Rampante applichi il principio(conosciuto fin dai tempi dell'Antica Roma!) del "divide et impera" e, con una popolazione ingenua come quella valdostana (sia d'origine, sia d'adozione) essa avrà gioco facile, fino a quando non verrà fermata.

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  14. o, molto più probabilmente, si sgonfierà da sola. Ingenui sì, ma stupidi fino ad essere considerati incapaci di distinguere tra elezioni regionali ed elezioni politiche, come li ha giudicati Caveri, credo proprio di no!

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  15. Mio caro Bruno Courthoud, dobbiamo essere noi cittadini, con il nostro voto, a sgonfiare questa sorta di "rana dalla bocca larga". In quanti, però, hanno la reale volontà di farlo? A parole, molti ma nei fatti...

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